SIMON DEHAIRS VINCE LA PRIMA TAPPA DEL GIRO DI TURCHIA, MALUCELLI SECONDO

aprile 28, 2025 by Redazione  
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Una lotta incerta fino all’ultimo metro ha caratterizzato la prima tappa del 60° Presidential Cycling Tour of Turkiye. Con una prestazione impeccabile il giovane belga Simon Dehairs (Alpecin-Deceuninck) ha conquistato la vittoria precedendo Matteo Malucelli (XDS Astana Team) in uno sprint serrato. La giornata ha visto anche ottimi piazzamenti italiani, con quattro azzurri nella top 10.

La prima tappa del Presidential Cycling Tour of Turkiye, corsa che si svolge ogni anno tra scenari mozzafiato, ha regalato emozioni sin dai primi chilometri. I 132 chilometri che separavano il via dall’arrivo hanno visto una fuga a otto, composta dall’italiano Filippo Ridolfo (Team Novo Nordisk), da Aiman Zariff (Terengganu), da Konrad Czabok (Mazowsze Serce Polski), da Willie Smit (China Glory), da Vinzent Dorn (Bike Aid), da Arda Tekirdag (Istanbul Belediye Spor), da Ahmet Orken (Spor Toto) e da Yunus Yilmaz (Konya Buyuksehir). La fuga ha tenuto viva la gara, ma il gruppo principale, spinto dall’intensa attività di squadre come Picnic PostNL e Lotto, non ha mai perso il contatto.
A 20 chilometri dall’arrivo Dorn e Ridolfo, hanno tentato una sortita solitaria, ma il gruppo ha reagito prontamente riprendendoli poco dopo. Questo ha portato il plotone a lanciarsi verso un finale incandescente, reso ancora più incerto da una caduta avvenuta negli ultimi 1000 metri che ha ridotto il lotto dei pretendenti p alla vittoria.
Sul traguardo di Adalia in una volata da brividi è stato Simon Dehairs (Alpecin – Deceuninck) a prevalere, conquistando la sua prima vittoria professionistica. Il belga di 23 anni, che ha chiuso con una velocità straordinaria, ha mostrato il suo valore, ma non ha dimentica il lavoro di squadra che lo ha portato al successo: «Avere Jonas Rickaert come apripista ha sicuramente fatto la differenza. Lui e Tibor Del Grosso hanno fatto un lavoro perfetto per mantenermi in testa. Lavorare con loro è stato decisivo. Sono molto felice di questa vittoria, la mia prima da professionista, e spero di poter fare bene anche nelle prossime tappe», ha aggiunto il belga.
Alle spalle di Dehairs, Matteo Malucelli (XDS Astana Team) ha sfiorato il successo dopo aver lottato fino all’ultimo: «Ho provato a seguire la sua ruota e a superarlo negli ultimi metri, ma il loro treno è stato davvero impeccabile». Il terzo gradino del podio è andato a Jules Hesters (Team Flanders – Baloise), che ha evidenziato la solidità della sua preparazione e il supporto della squadra: «Siamo rimasti in testa per tutta la tappa, facendo un lavoro perfetto. Il risultato finale è merito della squadra, e sono felice di questo inizio di stagione»,
Anche l’Italia ha avuto la sua rappresentanza nella top ten perchè, oltre a Malucelli, anche Davide Persico (Wagner Bazin WB), Jakub Mareczko (Mazowsze Serce Polski) e Andrea Peron (Team Novo Nordisk) sono giunti a ridosso dei primi – piazzandosi rispettivamente al settimo posto, al nono e al decimo posto -dimostrando così la competitività del ciclismo azzurro anche in una gara internazionale di questa portata. Per un soffio, invece, è rimasto fuori dalla TopTen Giovanni Lonardi (Team Polti VisitMalta), dodicesimo.
Oggi il Giro di Turchia proseguirà con la seconda tappa, decisamente più movimentata rispetto alla pianeggiante frazione d’apertura perchè lungo i 167 Km che si dovranno percorrere tra Kemer e Kalkan si andranno a superare due colli di 2a categoria, mentre l’arrivo sarà posto al termine di uno strappo di 800 metri al 5.3% di pendenza media.

Mario Prato

E stato necessario il fotofinish per decretare il vincitore della prima tappa del Giro di Turchia (Eurosport)

E' stato necessario il fotofinish per decretare il vincitore della prima tappa del Giro di Turchia (Eurosport)

POGACAR TRIS ALLA DOYENNE, EMOZIONANTE LA BATTAGLIA PER IL PODIO

aprile 27, 2025 by Redazione  
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Tadej Pogacar conferma i pronostici che lo davano per favorito e, come da copione, stacca tutti sulla Redoute senza neppure alzarsi su pedali e, chilometro dopo chilometro, incrementa il vantaggio sugli inseguitori. Ottimo secondo posto Ciccone, giornata no per Evenepoel.

Oramai commentare le vittorie di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates – XRG) significa sostanzialmente fare un copia incolla delle vittorie degli anni passati. Il campione del mondo attacca sempre nei punti iconici delle classiche. Per la terza volta, la vittoria alla Doyenne per il fuoriclasse sloveno è arrivata con un attacco sulla storica salita della Redoute. Per diversi anni gli attacchi decisivi sono stati portati sulla Roche-aux-Faucons, in quanto la Redoute era considerata troppo lontana dal traguardo. Pogacar, invece, ha dimostrato in diverse occasioni di scegliere il passaggio più duro delle corse per provare a fare la differenza, indipendentemente dalla collocazione nella corsa. Alla Strade Bianche ha sempre scelto il tratto sterrato di Monte Sante Marie, anche quando la modifica del percorso ha portato ad affrontarlo a 80 chilometri dall’arrivo; nell’ultima edizione della Parigi Roubaix si è mosso nel tratto in pavé della foresta di Aremberg, cosa che non accadeva da decenni. Da quando è apparso l’attuale iridato nel panorama ciclistico, la Redoute ha ripreso il suo ruolo da protagonista nella Doyenne.
In un quadro del genere diventa quasi inutile narrare l’attacco di Pogacar, che è stato una semplice accelerazione senza neppure alzarsi sui pedali. L’attacco non è tuttavia la chiave di volta delle vittorie di Pogacar, in quanto l’aspetto determinante sta nel motore straordinario di questo campione. Il tre volte vincitore di questa corsa ha scollinato la Redoute con soli 10 secondi sui più immediati inseguitori, vantaggio normale per una salita di quel chilometraggio; il vantaggio superiore al minuto è stato costruito negli oltre trenta chilometri che separano la cima della Redoute dal traguardo di Liegi. Chilometro dopo chilometro, il vantaggio di Pogacar ha continuato a lievitare, segno che l’iridato, anche quando rimane da solo, va semplicemente più forte degli altri, anche se a inseguire sono diversi uomini.
A questo punto pare forse più interessante narrare la lotta per le posizioni di rincalzo, che è comunque iniziata sulla Redoute ma non era già scritta.
Innanzitutto va considerato che neppure quest’anno è andato in scena l’atteso duello tra Pogacar e Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step), già saltato più volte, stavolta non per infortunio bensì per via della giornata no nella quale è incappato il campione belga che, sin da prima di attaccare la Redoute, si manteneva in una posizione molto arretrata e alla fine è giunto al traguardo con oltre tre minuti di ritardo.
La corsa è stata animata dalla fuga di Hannes Wilksch (Tudor Pro Cycling Team), Stan Van Tricht (Alpecin-Deceuninck), Jack Haig (Bahrain Victorious), Sakarias Koller Løland (Uno-X Mobility), Kamiel Bonneu (Intermarché-Wanty), Eduardo Sepulveda (Lotto Cycling Team), Rayan Boulahoite e Valentin Retailleau (TotalEnergies), Ceriel Desal e Henri-François Renard-Haquin (Wagner Bazin WB), ai quali si sono aggiunti poco dopo Mathis Le Berre (Arkéa-B&B Hotels) e Johan Meens (Wagner Bazin WB). Non è, invece, riuscito il tentativo di contrattacco di Bob Jungels (Ineos Grenadiers) e del compagno di squadra Tobias Foss, che restano a lungo alla scoperto senza riuscire a raggiungere i battistrada.
La fuga viene ripresa già a 60 chilometri dalla conclusione, con il gruppo che si lancia a tutta velocità verso la Redoute. Dopo l’attacco di Pogacar si apre ufficialmente la battaglia per il podio. Il primo a partire è Giulio Ciccone (Lidl – Trek), al quale risponde Alaphilippe (Tudor Pro Cycling) che si porta dietro anche Tom Pidcock (Q36.5 Pro Cycling), Ben Tulett (Visma | Lease a Bike) e Thibau Nys (Lidl-Trek). Su un successivo tentativo di rilancio di Alaphilippe si avvantaggiano Pidcock e Ben Healy (EF Education – EasyPost). Nei chilometri successivi, mentre Evenepoel tenta di organizzare un inseguimento, Ciccone e Alaphilippe rientrano su Pidcock ed Healy, i quali riescono a non farsi raggiungere da un ulteriore drappello di contrattaccanti che verranno ripresi dal gruppo.
Sulla Roche-aux-Faucons, con il gruppo che si avvicina minacciosamente, Ciccone decide di ripartire a tutta e solo Healy riesce a rispondere all’abruzzese, mentre gli altri due contrattaccanti vengono ripresi dal gruppo, dal quale si stacca Evenepoel in grossa crisi.
Mentre Pocagar va a tagliare il traguardo indicando il cielo per dedicare la vittoria alla madre della fidanzata, scomparsa di recente, i due più immediati inseguitori di Pogacar riescono a conservare un vantaggio sufficiente sul gruppo in recupero per andarsi a giocare in volata il secondo gradino del podio. Ciccone è nettamente più veloce e regola senza problemi Healy, conquistando un ottimo secondo posto.
L’abruzzese ha interpretato ottimamente la gara, attaccando sia sulla Redoute, sia sulla Roche-aux-Faucons, dimostrando brillantezza e spirito battagliero ed è andato via insieme ad un uomo come Healy, che è una garanzia di combattività.
E’ certamente una buona notizia non solo vedere un italiano sul podio di una classica come la Liegi, ma anche vedere una battaglia in cui si sono distinti corridori che, anche se non riescono spesso ad eccellere, fanno però della voglia di dare battaglia la loro arma migliore.
Un ciclismo che premia questi uomini è certamente da apprezzare, perché la battaglia è il sale di questo sport e ciò che lo rende spettacolare e gli uomini combattivi sono anche i più amati dagli appassionati.
La stagione delle classiche di primavera si è così conclusa con un Tadej Pogacar che non ha mancato un podio nelle corse alle quali ha preso parte, vincendone diverse e gettando le premesse per un’altra stagione da sogno.
Agli appassionati non resta che aspettare l’inizio del Giro d’Italia, che il 9 maggio aprirà la stagione dei grandi giri. Chi proprio non riesce a stare senza corse, potrà seguire il Giro di Romandia dal 29 aprile al 4 maggio.

Benedetto Ciccarone

Il momento dellattacco di Pogacar sulla Redoute (Getty Images)

Il momento dell'attacco di Pogacar sulla Redoute (Getty Images)

27-04-2025

aprile 27, 2025 by Redazione  
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LIEGI – BASTOGNE – LIEGI

Lo sloveno Tadej Pogačar (UAE Team Emirates – XRG) si è imposto nella classica belga, circuito di Liegi, percorrendo 252 Km in 6h00′09″, alla media di 41.983 Km/h. Ha preceduto di 1′03″ l’italiano Giulio Ciccone (Lidl – Trek) e l’irlandese Ben Healy (EF Education – EasyPost)

LIEGI – BASTOGNE – LIEGI FEMMINILE

La mauriziana Kimberley (Le Court) Pienaar (AG Insurance – Soudal Team) si è imposta nella classica belga, Bastogne – Liegi, percorrendo 152.9 Km in 4h15′42″, alla media di 40.539 Km/h. Ha preceduto allo sprint le olandesi Puck Pieterse (Fenix-Deceuninck) e Demi Vollering (FDJ – SUEZ). Miglior italiana Monica Trinca Colonel (Liv AlUla Jayco), 8° a 24″

PRESIDENTIAL CYCLING TOUR OF TURKIYE

Il belga Simon Dehairs (Alpecin – Deceuninck) si è imposto nella prima tappa, circuito di Adalia, percorrendo 132 Km in 2h51′04″, alla media di 46.298 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Matteo Malucelli (XDS Astana Team) e il connazionale Jules Hesters (Team Flanders – Baloise). Dehairs è il primo leader della classifica con 4″ su Malucelli e 6″ su Hesters

VUELTA ASTURIAS JUAN ALVAREZ MENDO

Lo spagnolo Marc Soler (UAE Team Emirates – XRG) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Navia – Oviedo, percorrendo 135.6 Km in 3h14′39″, alla media di 41.798 km/h. Ha preceduto di 3″ il francese Mattéo Vercher
(Team TotalEnergies) e di 16″ il francese Alexis Guerin (Anicolor / Tien 21). Due italiani in gara: Alessandro Covi (UAE Team Emirates – XRG) 18° a 2′48″, Enea Sambinello (UAE Team Emirates Gen Z) non ha concluso la corsa. Soler si impone in classifica con 3′37″ sul connazionale Txomin Juaristi (Euskaltel – Euskadi) e 4′15″ su Guerin. Covi 24° a 16′40″

LE TOUR DE BRETAGNE CYCLISTE

Il francese Eliott Boulet (Equipe continentale Groupama-FDJ) si è imposto nella terza tappa, Loudéac – Plonéour-Lanvern, percorrendo 212 Km in 4h40′44″, alla media di 45.31 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Ronan Augé (CIC – U – Nantes) e l’italiano Matteo Milan (Lidl – Trek Future Racing). Augé è il nuovo leader della classifica con 2″ sul britannico Noah Hobbs (EF Education – Aevolo) e su Boulet. Miglior italiano Alessio Delle Vedove (XDS Astana Development Team), 12° a 12″

RUTLAND-MELTON CICLE CLASSIC

Il britannico Ben Granger (Mg.K Vis Costruzioni e Ambiente) si è imposto nella corsa britannica, circuito di Oakham, percorrendo 177 Km in 4h17′44″, alla media di 41.205 Km/h. Ha preceduto di 23″ il belga Mathis Avondts (Parkhotel Valkenburg) e il connazionale Dylan Hicks (Raptor Factory Racing). Nessun italiano in gara.

TOUR OF THE GILA (USA)

Il colombiano Robinson Fabián López (GW Erco Shimano) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Silver City – Pinos Altos, percorrendo 106 Km in 2h30′12″, alla media di 42.383 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Adam Lewis (Team Skyline) e di 2″ lo statunitense Kieran Haug (Project Echelon Racing). Nessun italiano in gara. Haug si impone in classifica con 22″ sul connazionale Eric Brunner (Competitive Edge Racing e 1′09″ sul messicano José Ramón Muñiz (Olinka Specialized). La tappa conclusiva, che doveva misurare 161.9 Km, è stata accorciata di 56 Km a causa del forte vento.

TOUR OF THE GILA DONNE (USA)

La britannica Francesca Hall (Aegis Cycling Mixed Team) si è imposta nella quinta ed ultima tappa, Silver City – Pinos Altos, percorrendo 106 Km in 3h02′12″, alla media di 34.91 Km/h. Ha preceduto allo sprint la statunitense Lauren Stephens (Aegis Cycling Mixed Team) e di 25″ la statunitense Emma Langley (Aegis Cycling Mixed Team). Nessuna italiana in gara. La Stephens si impone in classifica con 2′23″ sulla canadese Sidney Swierenga (TaG Cycling) e 2′53″ sulla Langley

La statunitense Galen Bolard (Competitive Edge Racing) si è imposta nella quinta ed ultima tappa, Silver City – Pinos Altos, percorrendo 106 Km in 1h05′51″, alla media di 40.051 Km/h. Ha preceduto allo sprint le connazionali Lauren Stephens (Aegis Cycling Mixed Team) e Minori Minagawa (Fount Cycling Guild). Nessuna italiana in gara. La Stephens è ancora leader della classifica con 1′48″ sulla canadese Sidney Swierenga (TaG Cycling) e 2′25″ sulla connazionale Emma Langley (Aegis Cycling Mixed Team)

GIRO DELLA PROVINCIA DI BIELLA – TORINO-BIELLA

Il danese Kasper Andersen (Swatt Club) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Biella, percorrendo 144.8 Km in 3h32′52″, alla media di 40.814 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Filippo Turconi (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) e il francese Antoine Raugel (Vélo Club Villefranche Beaujolais)

26-04-2025

aprile 26, 2025 by Redazione  
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VUELTA ASTURIAS JUAN ALVAREZ MENDO

L’italiano Alessandro Covi (UAE Team Emirates – XRG) si è imposto nella terza tappa, Castropol – Vegadeo, percorrendo 165.5 Km in 4h04′57″, alla media di 40.539 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli spagnoli Jordi López (Euskaltel – Euskadi) e Iván García Cortina (Movistar Team). In gara anche l’italiano Enea Sambinello (UAE Team Emirates Gen Z), 37°. Lo spagnolo Marc Soler (UAE Team Emirates – XRG) è ancora leader della classifica con 1′51″ sul connazionale Hugo de la Calle (Burgos Burpellet BH) e 1′53″ sul connazionale Samuel Fernández (Caja Rural – Seguros RGA). Covi 31° a 13′42″, Sambinello 37° a 20′15″

LE TOUR DE BRETAGNE CYCLISTE

Il britannico Noah Hobbs (EF Education – Aevolo) si è imposto nella seconda tappa, La Gouesnière – Le Cambout, percorrendo 182.2 Km in 3h55′08″, alla media di 46.493 Km/h. Ha preceduto allo sprint i francesi Ronan Augé (CIC – U – Nantes) e Antoine Hue (CIC – U – Nantes). Miglior italiano Alessandro Borgo (Bahrain Victorious Development Team), 6°. Hobbs è il nuovo leader della classifica con 4″ su Augé e 6″ su Hue. Miglior italiano Juan David Sierra (Tudor Pro Cycling Team U23), 13° a 10″

BELGRADO – BANJA LUKA

Il serbo Dušan Rajović (nazionale serba) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Doboj – Banja Luka, percorrendo 126 Km in 2h32′20″, alla media di 49.628 Km/h. Ha preceduto allo sprint i polacchi Bartłomiej Proć (Run & Race – Wibatech) e Radosław Frątczak (Voster ATS Team). Miglior italiano Matteo Baseggio (S.C. Padovani Polo Cherry Bank), 9°. Rajović si impone in classifica con 22″ sul neozelandese Paul Wright (Factor Racing) e 24″ sul greco Nikiforos Arvanitou (Balkan Regional Team). Miglior italiano Federico Guzzo (S.C. Padovani Polo Cherry Bank), 6° a 32″.

TOUR OF THE GILA (USA)

Lo statunitense Eric Brunner (Competitive Edge Racing) si è imposto nella quarta tappa, circuito di Silver City, percorrendo 69.5 Km in 1h30′12″, alla media di 46.231 Km/h. Ha preceduto allo sprint il colombiano Brandon Alejandro Rojas (GW Erco Shimano) e il messicano José Ramón Muñiz (Olinka Specialized). Nessun italiano in gara. Lo statunitense Kieran Haug (Project Echelon Racing) è ancora leader della classifica con 18″ su Brunner e 1′03″ su Muñiz

TOUR OF THE GILA DONNE (USA)

La statunitense Galen Bolard (Competitive Edge Racing) si è imposta nella quarta tappa, circuito di Silver City, percorrendo 43.5 Km in 1h05′51″, alla media di 40.051 Km/h. Ha preceduto allo sprint le connazionali Lauren Stephens (Aegis Cycling Mixed Team) e Minori Minagawa (Fount Cycling Guild). Nessuna italiana in gara. La Stephens è ancora leader della classifica con 1′48″ sulla canadese Sidney Swierenga (TaG Cycling) e 2′25″ sulla connazionale Emma Langley (Aegis Cycling Mixed Team)

25-04-2025

aprile 25, 2025 by Redazione  
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TOUR OF THE ALPS

Il francese Nicolas Prodhomme (Decathlon AG2R La Mondiale Team) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, circuito di Lienz, percorrendo 112.2 Km in 2h58′54″, alla media di 37.63 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Paul Seixas (Decathlon AG2R La Mondiale Team) e di 29″ il tedesco Emil Herzog (Red Bull – BORA – hansgrohe). Miglior italiano Mattia Bais (Team Polti VisitMalta), 5° a 1′09″. L’australiano Michael Storer (Tudor Pro Cycling Team) si impone in classifica con 1′33″ sull’olandese Thymen Arensman (INEOS Grenadiers) e 4′07″ sul canadese Derek Gee (Israel – Premier Tech). Miglior italiano Giulio Ciccone (Lidl – Trek), 4° a 5′09″.

VUELTA ASTURIAS JUAN ALVAREZ MENDO

Lo spagnolo Iván García Cortina (Movistar Team) si è imposto nella seconda tappa, Benia de Onís – Pola de Lena, percorrendo 144.3 Km in 3h48′33″, alla media di 37.882 Km/h. Ha preceduto di 1″ il danese Julius Johansen (UAE Team Emirates – XRG) e di 41″ lo spagnolo Marc Soler (UAE Team Emirates – XRG). Due italiani in gara: Alessandro Covi (UAE Team Emirates – XRG) 36° a 13′26″, Enea Sambinello (UAE Team Emirates Gen Z), 57° a 15′09″. Soler è il nuovo leader della classifica con 1′51″ sul connazionale Hugo de la Calle (Burgos Burpellet BH) e 1′53″ sul connazionale Samuel Fernández (Caja Rural – Seguros RGA). Covi 31° a 13′52″, Sambinello 37° a 20′15″

LE TOUR DE BRETAGNE CYCLISTE

Il francese Ilan Larmet (Veloce Club Rouen 76) si è imposto nella prima tappa, Hirel – Le Fresnais, percorrendo 143.2 Km in 3h10′50″, alla media di 45.024 Km/h. Ha preceduto di 2″ il britannico Joshua Golliker (EF Education – Aevolo) e di 5″ il tedesco Cedric Abt (Team Lotto Kern-Haus PSD Bank). Miglior italiano Matteo Milan (Lidl – Trek Future Racing), 4° a 33″. Larmet è il primo leader della classifica con 14″ su Golliker e Abt. Miglior italiano Milan, 5° a 52″.

BELGRADO – BANJA LUKA

Il neozelandese Paul Wright (Factor Racing) si è imposto nella terza tappa, Bratunac – Vlasenica, percorrendo 164 Km in 3h42′01″, alla media di 44.321 Km/h. Ha preceduto allo sprint il serbo Dušan Rajović (nazionale serba) e il greco Nikiforos Arvanitou (Balkan Regional Team). Miglior italiano Federico Guzzo (S.C. Padovani Polo Cherry Bank), 4°. Rajović è ancora leader della classifica con 12″ su Wright e 14″ su Arvanitou. Miglior italiano Guzzo, 6° a 22″.

TOUR OF THE GILA (USA)

Il messicano Fausto Esparza (Olinka Specialized) si è imposto nella terza tappa, circuito di Fort Bayard, percorrendo 122.6 Km in 2h58′40″, alla media di 41.172 Km/h. Ha preceduto allo sprint il colombiano Brandon Alejandro Rojas (GW Erco Shimano) e lo statunitense Eric Brunner (Competitive Edge Racing). Nessun italiano in gara. Lo statunitense Kieran Haug (Project Echelon Racing) è ancora leader della classifica con 28″ su Brunner e 1′08″ sul messicano José Ramón Muñiz (Olinka Specialized)

TOUR OF THE GILA DONNE (USA)

La statunitense Lauren Stephens (Aegis Cycling Mixed Team) si è imposta anche nella terza tappa, circuito di Fort Bayard, percorrendo 119.3 Km in 3h35′17″, alla media di 33.249 Km/h. Ha preceduto allo sprint le connazionali Minori Minagawa (Fount Cycling Guild) ed Emma Langley (Aegis Cycling Mixed Team). Nessuna italiana in gara. La Stephens è ancora leader della classifica con 1′39″ sulla canadese Sidney Swierenga (TaG Cycling) e 2′18″ sulla Langley

GRAN PREMIO DELLA LIBERAZIONE (Under23)

L’italiano Lorenzo Masciarelli (MBH Bank Ballan CSB) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Roma, percorrendo 138 Km in 3h13′35″, alla media di 42.772 Km/h. Ha preceduto di 28″ il tedesco Bruno Kessler (REMBE | rad-net) e l’italiano Andrea Alfio Bruno (Team Hopplà)

GRAN PREMIO DELLA LIBERAZIONE DONNE

La spagnola Paula Blasi (UAE Team ADQ) si è imposta nella corsa italiana, circuito di Roma, percorrendo 96 Km in 2h29′16″, alla media di 38.589 Km/h. Ha preceduto di 1′08″ l’italiana Silvia Milesi (BePink – Imatra – Bongioanni) e di 2′50″ l’italiana Sofia Bertizzolo (UAE Team ADQ).

PRODHOMME VINCE A LIENZ, A STORER IL TOUR OF THE ALPS 2025

aprile 25, 2025 by Redazione  
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Nell’ultima tappa del ToTA 2025 la fuga di giornata premia la Decathlon AG2R La Mondiale Team, protagonista con la coppia Paul Seixas – Nicolas Prodhomme. Sull’ultimo impegnativo gpm di Stronach i due fanno il vuoto e si giocano la vittoria con Seixas che cede elegantemente la vittoria al compagno di squadra più anziano. Nella lotta per la classifica generale, Michael Storer (Team Tudor Pro Cycling) attacca al momento giusto avendo la meglio su Thymen Arensman (Team INEOS Grenadiers) e vince la breve corsa italo-austriaca

Il Tour of the Alps 2025 giunge alla sua quinta ed ultima tappa – la Lienz – Lienz di 112.2 km – e può riservare ancora sorprese per quella che è diventata una delle corse a tappe più incerte del 2025. Le salite ripide ma non lunghissime ed il giusto mix di ciclisti più e meno giovani sono stati la ricetta vincente del successo e dell’apprezzamento di questa corsa. La quinta ed ultima tappa è probabilmente quella più insidiosa dal punto di vista altimetrico con la doppia scalata del Bannberg e la salita finale di Stronach che sembra essere stata presa e portata in Austria direttamente dai Paesi Baschi: la pendenza media di oltre il 12% in 3 km di salita la dice lunga sulla sua difficoltà. La fuga di giornata partiva prima del traguardo volante di Lavant e si componeva di quindici ciclisti ovvero Lennard Kamna (Team Lidl Trek), Fran Miholjevic e Finlay Pickering (Team Bahrain Victorious), Matteo Vanhuffel (Team Picnic PostNL), Emil Herzog e Ben Zwiehoff (Team Redbull BORA Hansgrohe), Koen Bouwman (Team Jayco AlUla), Nicolas Prodhomme e Paul Seixas (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Jakob Fuglsang (Team Israel Premier Tech), Lukas Eriksson (Team Tudor Pro Cycling), Vicente Rojas e Manuele Tarozzi (Team VF Group Bardiani CSF Faizanè), Mattia Bais (Team Polti VisitMalta) e Daniel Geismayr (Team Vorarlberg). Eriksson si aggiudicava il traguardo volante di Lavant posto al km 19.5. La fuga iniziava la prima salita del Bannberg, valido anche come gpm, con 2 minuti e 45 secondi di vantaggio sul gruppo maglia verde. Pickering vinceva il gpm del Bannberg posto al km 40.1. Dopo la seconda scalata del Bannberg, non categorizzato come gpm, in testa alla corsa restavano Herzog, Zwiehoff, Bouwman, Prodhomme, Seixas, Fuglsang, Tarozzi e Bais. Nel frattempo un attacco solitario di Michael Storer (Team Tudor Pro Cycling) aveva consentito al ciclista australiano di evdere a sua volta dal gruppo maglia verde. Storer grazie all’aiuto del compagno di squadra Eriksson che si era rialzato dalla testa della corsa, si avvantaggiava km dopo km sul gruppo maglia verde. Seixas si aggiudicava il traguardo volante di Tristach posto al km 91.7. Gli otto battistrada iniziavano a scalare la salita di Stronach con 2 minuti di vantaggio sul gruppo Storer e con 3 minuti di vantaggio sul gruppo Arensman. Seixas e Prodhomme staccavano i compagni di fuga e si avviavano a giocarsi la vittoria di tappa. Seixas scollinava in prima posizione sul gpm di Stronach posto al km 102.8. Prodhomme vinceva con il permesso di Seixas ottenendo la prima vittoria stagionale mentre Herzog era terzo a 29 secondi di ritardo. Chiudevano la top five Bouwman in quarta posizione e Bais in quinta posizione, entrambi a 1 minuto e 8 secondi di vantaggio da Prodhomme. Storer tagliava il traguardo in ottava posizione ad 1 minuto e 20 secondi di ritardo da Prodhomme ma soprattutto con quasi 2 minuti di vantaggio su Arensman, il che voleva dire che l’australiano scavalcava ampiamente l’olandese in classifica generale e vinceva meritatameente il Tour of the Alps 2025. Per quanto riguarda le altre classifiche Seixas vince quella a punti, Pickering quella dei gpm e Max Poole (Team Picnic PostNL) quella dei giovani mentre l’Israel Premier Tech vince la classifica a squadre. Molti dei protagonisti e non (leggasi Antonio Tiberi ritirato nella seconda tappa) del ToTA li ritroveremo adesso a maggio in un appassionante quanto incerto Giro d’Italia.

Antonio Scarfone

 Prodhomme si impone sul traguardo di Lienz (foto Tim de Waele / Getty Images)

Prodhomme si impone sul traguardo di Lienz (foto Tim de Waele / Getty Images)

24-04-2025

aprile 24, 2025 by Redazione  
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TOUR OF THE ALPS

L’olandese Thymen Arensman (INEOS Grenadiers) si è imposto nella quarta tappa, Sillian – Obertilliach, percorrendo 162.7 Km in 4h17′04″, alla media di 37.975 Km/h. Ha preceduto di 1′18″ il canadese Derek Gee (Israel – Premier Tech) e di 1′23″ l’australiano Michael Storer (Tudor Pro Cycling Team). Miglior italiano Giulio Ciccone (Lidl – Trek), 5° a 3′44″. Arensman è il nuovo leader della classifica con 11″ su Storer e 2′15″ su Gee. Miglior italiano Ciccone, 4° a 3′17″.

VUELTA ASTURIAS JUAN ALVAREZ MENDO

Il belga Steff Cras (Team TotalEnergies) si è imposto nella prima tappa, Oviedo – Llanes, percorrendo 163.9 Km in 4h01′53″, alla media di 40.656 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Marc Soler (UAE Team Emirates – XRG) e di 1′01″ l’italiano Alessandro Covi (UAE Team Emirates – XRG). In gara anche l’italiano Enea Sambinello (UAE Team Emirates Gen Z), 29° a 5′37″. Cras è il primo leader della classifica con 4″ su Soler e 1′07″ su Covi. Sambinello 29° a 5′47″

BELGRADO – BANJA LUKA

Il serbo Dušan Rajović (nazionale serba) si è imposto nella seconda tappa, Obrenovac – Zvornik, percorrendo 176 Km in 3h25′30″, alla media di 51.387 Km/h. Ha preceduto allo sprint il polacco Patryk Stosz (Voster ATS Team) e il connazionale Mihajlo Stolić (Team United Shipping). Miglior italiano Lorenzo Magli (Gallina Ecotek Lucchini), 7°. Rajović è il nuovo leader della classifica con 6″ sul polacco Tobiasz Pawlak (Voster ATS Team) e 12″ su Stolić. Miglior italiano Kevin Bonaldo (S.C. Padovani Polo Cherry Bank), 8° a 16″

TOUR OF THE GILA (USA)

Il messicano José Ramón Muñiz (Olinka Specialized) si è imposto nella seconda tappa, Silver City – Mogollon, percorrendo 148 Km in 3h27′17″, alla media di 42.84 Km/h. Ha preceduto di 6″ lo statunitense Kieran Haug (Project Echelon Racing) e di 28″ il colombiano Robinson Fabián López (GW Erco Shimano). Nessun italiano in gara. Haug è il nuovo leader della classifica con 32″ sul connazionale Eric Brunner (Competitive Edge Racing) e 1′08″ su Muñiz

TOUR OF THE GILA DONNE (USA)

La statunitense Lauren Stephens (Aegis Cycling Mixed Team) si è imposta anche nella seconda tappa, Silver City – Mogollon, percorrendo 114.4 Km in 3h28′21″, alla media di 32.939 Km/h. Ha preceduto di 6″ la connazionale Emma Langley (Aegis Cycling Mixed Team) e di 23″ la canadese Sidney Swierenga (TaG Cycling). Nessuna italiana in gara. La Stephens è ancora leader della classifica con 1′29″ sulla Swierenga e 2′14″ sulla Langley

ARENSMAN, IMBOSCATA DA CAMPIONE AL TOTA 2025. ASSOLO VINCENTE A OBERTILLIACH E NUOVA MAGLIA VERDE

aprile 24, 2025 by Redazione  
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Thymen Arensman (Team INEOS Grenadiers) vince la quarta tappa del ToTA 2025 dopo un attacco dalla lunga distanza che precede gli ultimi due gpm in territorio austriaco. L’olandese sfrutta le sue doti da passista per mettere nel sacco gli avversari e soprattutto Michael Storer (Team Tudor Pro Cycling), costretto a cedergli la maglia verde

Anche se Michael Storer (Team Tudor Pro Cycling) sembra ormai avviato a vincere il Tour of the Alps 2025, le insidie per il ciclista australiano possono sempre materializzarsi da un momento all’altro tra i monti e le valli alpine. Ne è un chiaro esempio la quarta tappa da Sillian ad Obertilliach, che inizia in Italia e si concluderà in Austria e dove la presenza di salite abbastanza ripide – dando uno sguardo all’altimetria ne contiamo ben sei, ma solo due di questa sono categorizzate come gpm – può far esplodere la tappa da un momento all’altro. Dopo la partenza da Sillian iniziavano scatti e controscatti che portavano alla formazione della fuga di giornata intorno al km 10. Erano in sei i ciclisti che riuscivano ad evadere dal gruppo maglia verde ovvero Lennart Jasch (Team Redbull BORA Hansgrohe), Felix Engelhardt (Team Jayco AlUla), Kim Heiduk (Team INEOS Grenadiers), Geoffrey Bouchard (Decathlon AG2R La Mondiale), Andrea Pietrobon (Team Polti VisitMalta) ed Emanuel Zangerle (Team Vorarlberg). Engelhardt vinceva il primo traguardo volante di Dobbiaco posto al km 16.2. Dopo 60 km la fuga, che stava per iniziare l’esigente salita del Passo di San Antonio, lunga 7.8 km e con una pendenza media dell’8%, manteneva il suo vantaggio sul gruppo maglia verde ad oltre 3 minuti. I primi due ciclisti a rialzarsi dalla fuga erano Bouchard e Zangerle. Il ciclista francese era addirittura costretto a mettere il piede a terra ed a ritirarsi. A 80 km dalla conclusione il vantaggio dei quattro ciclisti rimasti in testa alla corsa era sceso a 40 secondi. Il gruppo riprendeva i fuggitivi a 80 km dalla conclusione e iniziavano alcuni scatti da parte degli uomini di classifica. Tra i più attivi si segnalava Thymen Arensman (Team INEOS Grenadiers) che provava l’azione solitaria in un tratto in discesa. All’inseguimento dell’olandese si portava un primo gruppetto con la maglia verde Michael Storer, Max Poole (Team Picnic PostNL), Jai Hindley (Team Redbull BORA Hansgrohe), Koen Bouwman (Team Jayco AlUla), Nicolas Prodhomme (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Derek Gee (Team Israel Premier Tech) ed Engelhardt, unico fuggitivo rimasto. Arensman iniziava la scalata del gpm di Anras Oberried con una cinquantina di secondi di vantaggio sulla coppia formata da Bouwman e Gee. Più dietro era segnalato un primo gruppo inseguitore con Poole e Zangerle mentre il gruppo maglia verde era segnalato a 3 minuti e 50 secondi di ritardo. Aresman scollinava in prima posizione mentre alle sue spalle la situazione continuava ad essere molto fluida con i big di classifica impegnati in gruppetti o da soli a rintuzzare l’attacco dell’olandese. Lo stesso Storer faceva da spola tra i più immediati inseguitori ed il drappello dei migliori. Arensman iniziava la salita di Kartitscher Sattel con una trentina di secondi di vantaggio su Gee e quasi 2 minuti di vantaggio su Storer. Il ciclista olandese scollinava in prima posizione sul secondo ed ultimo gpm di giornata posto al km 155.8 e si lanciava a tutta velocità nella breve discesa prima del tratto pianeggiante che conduceva al traguardo di Obertilliach. Sfruttando le sue doti da passista Arensman non aveva difficoltà a tagliare il traguardo tutto solo con 1 minuto e 16 secondi di vantaggio su Gee ed 1 minuto e 23 secondi di vantaggio su Storer. Chiudevano la top five Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale Team) in quarta posizione e Giulio Ciccone (Team Lidl Trek) in quinta posizione, entrambi con un ritardo di 3 minuti e 44 secondi da Arensman. Per il ciclista dell’INEOS Grenadiers, che indossa anche la maglia di leader della classifica generale, è la prima vittoria stagionale. Domani nell’ultima tappa dovrà gestire gli 11 secondi di vantaggio che ha su Storer. L’olandese e l’australiano sembrano essere coloro che si giocheranno la vittoria finale del ToTA 2025, ma le sorpreso potrebbero non finire; la quinta ed ultima tappa del ToTA 2025 lunga 112.2 km che si svolgerà interamente in territorio austriaco da Lienz a Lienz e che vede la doppia scalata del Bannberg – solo la prima delle quali valida come gpm – ed il durissimo gpm finale di Stronach, poco più di 3 km al 12.3% di pendenza media, promettono infatti altro spettacolo.

Antonio Scarfone

Thymen Arensman vince ad Obertilliach (foto: Getty Images)

Thymen Arensman vince ad Obertilliach (foto: Getty Images)

23-04-2025

aprile 23, 2025 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR OF THE ALPS

L’italiano Marco Frigo (Israel – Premier Tech) si è imposto nella terza tappa, Vipiteno – San Candido, percorrendo 145.5 Km in 3h47′10″, alla media di 38.43 Km/h. Ha preceduto di 19″ l’australiano Jai Hindley (Red Bull – BORA – hansgrohe) e il canadese Derek Gee (Israel – Premier Tech). L’australiano Michael Storer (Tudor Pro Cycling Team) è ancora leader della classifica con 41″ sull’italiano Giulio Ciccone (Lidl – Trek) e sul francese Paul Seixas (Decathlon AG2R La Mondiale Team)

FRECCIA VALLONE

Lo sloveno Tadej Pogačar (UAE Team Emirates – XRG) si è imposto nella classica belga, Ciney – Huy, percorrendo 205.1 Km in 4h50′15″, alla media di 42.398 Km/h. Ha preceduto di 10″ il francese Kévin Vauquelin (Arkéa – B&B Hotels) e di 12″ il britannico Thomas Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team). Miglior italiano Davide Formolo (Movistar Team), 16° a 32″

FRECCIA VALLONE FEMMINILE

L’olandese Puck Pieterse (Fenix-Deceuninck) si è imposta nella classica belga, circuito di Huy, percorrendo 140.7 Km in 3h53′25″, alla media di 36.167 Km/h. Ha preceduto di 2″ la connazionale Demi Vollering (FDJ – SUEZ) e di 6″ l’italiana Elisa Longo Borghini (UAE Team ADQ).

BELGRADO – BANJA LUKA

Il polacco Tobiasz Pawlak (Voster ATS Team) si è imposto nella prima tappa, Belgrado – Požarevac, percorrendo 86 Km in 1h37′10″, alla media di 53.105 Km/h. Ha preceduto allo sprint il serbo Dušan Rajović (nazionale serba) e il greco Nikiforos Arvanitou (Balkan Regional Team). Miglior italiano Kevin Bonaldo (S.C. Padovani Polo Cherry Bank), 9°. Pawlak è il primo leader della classifica con 4″ su Rajović e 6″ su Arvanitou. Miglior italiano Bonaldo, 9° a 10″

TOUR OF THE GILA (USA)

Lo statunitense Eric Brunner (Competitive Edge Racing) si è imposto nella prima tappa, circuito a cronometro di Tyrone, percorrendo 26 Km in 33′28″, alla media di 46.614 Km/h. Ha preceduto di 4″ il connazionale Owen Wright (Canel’s – Java) e di 17″ il connazionale Caleb Classen (Project Echelon Racing). Nessun italiano in gara. Brunner è il primo leader della classifica con 4″ su Wright e 17″ su Classen

TOUR OF THE GILA DONNE (USA)

La statunitense Lauren Stephens (Aegis Cycling Mixed Team) si è imposta nella prima tappa, circuito a cronometro di Tyrone, percorrendo 26 Km in 38′28″, alla media di 40.555 Km/h. Ha preceduto di 1′00″ la canadese Sidney Swierenga (TaG Cycling) e di 1′55″ la colombiana Karen Lorena Villamizar (Pato Bike BMC Team). Nessuna italiana in gara. La Stephens è la prima leader della classifica con 1′00″ sulla Swierenga e 1′55″ sulla Villamizar

TADEJ POGACAR VINCE LA SUA SECONDA FRECCIA VALLONE. SCHIANTATA LA (POCA) CONCORRENZA

aprile 23, 2025 by Redazione  
Filed under 6) FRECCIA VALLONE, News

A 500 metri dall’arrivo Tadej Pogacar (UAE Team Emirates XRG) sferra l’attacco decisivo a cui nessuno riesce a rispondere e va a vincere di potenza e di prepotenza, dopo aver perso un’Amstel Gold Race che sembrava già sua, la sua seconda Freccia Vallone

Anche se Tadej Pogacar (UAE Team Emirates XRG) sembra essere ancora una volta il favorito principale di una corsa, in questo caso la Freccia Vallone 2025, quest’anno l’edizione 89 di una delle corse più caratteristiche del panorama ciclisti internazionale può riservare alcune sorprese. Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step) ha dichiarato infatti che ha intenzione di attaccare ed animare quanto più possibile la corsa, evitando di arrivare ai piedi del terzo ed ultimo muro di Huy con il gruppo compatto, un classico degli ultimi anni. Oltre al ciclista belga, ad impensierire Pogacar ci sono molti altri ciclisti tra cui la coppia del Team Lidl Trek formata da Mattias Skjelmose Jensen e Thibau Nys. Altri nomi papabili per un buon risultato sono Santiago Buitrago e Lenny Martinez (Team Bahrain Victorious), Guillauma Martin e Romain Gregoire (Team Groupama FDJ), Ben Healy (Team EF Eduaction EasyPost), Tom Pidcock (Team Q36,5 Pro Cycling), Kevin Vauquelin (Team Arkea B&B Hotels), Lennert van Eetvelt (Team Lotto), Maxim van Gils (Team Redbull BORA Hansgrohe), Julian Alaphilippe e Marc Hirschi (Tea Tudor Pro Cycling), per dirne alcuni. Dopo la partenza dalla nuova località Ciney, i primi ad attaccare dopo già 2 km erano Artem Shmidt (Team INEOS Grenadiers), Ceriel Desal (Team Wagner Bazin WB), Simon Guglielmi (Team Arkea B&B Hotels), Tom Paquot (Team Intermarchè Wanty) e Siebe Deveirdt (Team Flanders Baloise). Dopo una sessantina di km evadevano dal gruppo Tobias Foss (Team INEOS Grenadiers) e Robert Stannard (Team Bahrain Victorious) i quali raggiungevano i cinque battistrada. Deweirdt era il primo a rialzarsi e ad essere ripreso dal gruppo, da dove attaccavano a loro volta Fredrik Dversnes ed Andreas Leknessund, abili a rientrare sui battistrada. La prima delle tre ascese del muro di Huy vedeva Evenepoel e Pogacar marcarsi a vicenda mentre nel gruppetto dei fuggitivi si rialzava Paquot. A 50 km dalla conclusione i sei battistrada avevano ancora 40 secondi di vantaggio su un gruppo in forte recupero con UAE Team Emirates XRG e Soudal Quick Step a condurre l’inseguimento in avvicinamento alla seconda scalata del muro di Huy. Alla fine della discesa della seconda Côte de Cherave una caduta sull’asfalto bagnato tagliava fuori dai giochi prima Desal tra i fuggitivi e poi, nel gruppo dei migliori, Mattias Skjelmose Jensen (Team Lidl Trek) ed Ilan van Wilder (Team Soudal Quick Step). Nella seconda ascesa del muro di Huy restavano in testa Foss, August e Dversnes con il gruppo che li teneva ormai nel mirino. I fuggitivi venivano ripresi a 7 km dalla conclusione. Dopo un’accelerazione congiunta da parte di Soudal Quick Step e UAE Team Emirates il terzo ed ultimo muro di Huy veniva affronatto da una cinquantina circa di ciclisti. Dopo un primo allungo di Ben Healy a 500 metri dall’arrivo, Pogacar accelerava a sua volta affiancando l’irlandese e superandolo in pochi secondi, e facendo il vuoto pedalata dopo pedalata. Lo sloveno trionfava in solitaria vincendo la sua seconda Freccia Vallone dopo quella del 2023. Secondo a 10 secondi di ritardo era Kevin Vauquelin, al secondo podio consecutivo dopo quello del 2024. Terzo a 12 secondi si piazzava Pidcock mentre chiudevano la top five Lenny Martinez in quarta posizione a 13 secondi di ritardo ed Healy in quinta posizione con lo stesso tempo di Martinez. Delusione in casa Soudal Quick Step dove Nys ed Evenepoel non facevano meglio dell’ottava e della nona posizione. L’ultimo atto del trittico ardennese si disputerà domenica con la Liegi-Bastogne-Liegi in cui Pogacar sarà ancora il favorito da battere, come (quasi) sempre.

Antonio Scarfone

Tadej Pogacar vince la Freccia Vallone (foto:Getty Images)

Tadej Pogacar vince la Freccia Vallone (foto:Getty Images)

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