GIRO 2021 – I FAVORITI

maggio 7, 2021 by Redazione  
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SIMON YATES: Il britannico ha un conto aperto con il Giro d’Italia; nel 2018 dopo aver dominato in lungo e in largo fino alla diciottesima tappa finì per vedere i suoi sogni di gloria volare via grazie ad un numero portentoso di Chris Froome. Il suo avvicinamento alla Corsa Rosa è stata perfetto e la BikeExchange gli ha costruito un team con gregari affidabili quali Mikel Nieve, Tanel Kangert e un rampante Nick Schultz. POSSIBILITÀ: 30%

EGAN BERNAL: Dopo un 2020 da dimenticare il ciclista della Ineos Grenadiers vuole ritornare ad essere il corridore che ha dominato il Tour de France 2019. Il percorso della Corsa Rosa si adatta alle sue caratteristiche e a meno di cadute o infortuni sarà uno dei protagonisti per la vittoria finale fino alla fine. Nella prima parte di stagione ha corso poco ma con attenzione, avrà al suo fianco gregari come Pavel Sivakov, Ivan Sosa, Jonathan Castrovejo, Gianni Moscon e Filippo Ganna: la Ineos sarà la squadra più attrezzata di tutte. POSSIBILITÀ: 30%

JOÃO ALMEIDA: Il portoghese della Deceuninck – QuickStep è stata una delle più grandi sorprese dell’ultimo Giro d’Italia, cedendo solo nella tappa con arrivo ai laghi di Cancano. Considerando la sua giovane età e il fatto che si trovava al suo primo grande giro da professionista, le attese per Almeida son tante. Al via ci sarà anche il baby fenomeno Remco Evenepoel, compagno di squadra che può rivelarsi un’arma in più o una presenza ingombrante. POSSIBILITÀ: 15%

MIKEL LANDA: Il basco non è ancora riuscito ad imporsi una corsa di tre settimane nonostante le sue grandi qualità di scalatore. La Bahrein McLaren ha puntato molto su di lui e si aspetta un buon risultato al Giro. Uno dei gregari di montagna più affidabili in circolazione come Damiano Caruso sarà la sua ombra, mentre Pello Bilbao gli metterà un po’ di pressione. POSSIBILITÀ: 5%

ROMAIN BARDET: Il transalpino parteciperà a 31 anni al suo primo Giro d’Italia, le attese sono molte anche se sembrerebbe che il meglio è ormai alle spalle. Le sue caratteristiche sono perfette per come è disegnata la corsa, fantasia e coraggio non gli mancano. Chi vorrà vincere la Corsa Rosa dovrà fare i conti con lui. POSSIBILITÀ: 5%

JAI HINDLEY: Questo inizio di stagione è stato un disastro per il giovane australiano del Team DSM. Che si sia concentrato solo ed esclusivamente sul Giro d’Italia o senta la pressione dopo la stupenda prova dello scorso anno, quando perse la Maglia Rosa solo alla cronometro dell’ultimo giorno a Milano? Conoscendo il suo team siamo propensi più alla prima opzione. POSSIBILITÀ: 5%

ALEKSANDER VLASOV: Il russo dell’Astana è un crescendo continuo, i risultati migliorano di anno in anno e un suo exploit alla Corsa Rosa non è da escludere. Il team kazako crede molto in lui e gli ha costruito tutta la squadra attorna, pronto a supportarlo su ogni tipo di terreno. POSSIBILITÀ: 2%

REMCO EVENEPOEL: Dopo il pauroso incidente avvenuto al Giro di Lombardia dello scorso anno il ventunenne fuoriclasse belga si appresterà a correre il suo primo grande giro in carriera. Gli occhi saranno puntati tutti su di lui per vedere se ha ritrovato il passo pre-infortunio e, soprattutto, se ha superato psicologicamente il trauma. Il percorso è duro e faticoso, le tre settimane si faranno sentire e l’essere stato lontanto dalle corse per tanti giorni non lo aiuterà. La classe immensa di questo giovane campione sarà messe a dura prova. POSSIBILITÀ: 2%

PAVEL SIVAKOV: Parte dalla seconda posizione in casa Ineos, dietro ad Egan Bernal. Se il colombiano avrà problemi il russo non avrà esitazioni a giocarsi tutte le sue carte per un piazzamento di prestigio. Ricordiamo il nono posto di due anni fa, conseguitoa soli ventidue anni. POSSIBILITÀ: 2%

DAVIDE FORMOLO: Il corridore della UAE – Team Emirates avrà i gradi di capitano in una Corsa Rosa che si addice perfettamente alle sue caratteristiche. In passato è risucito a centrare a fatica due decimi posti in classifica generale finale, ma a 28 anni è ora che faccia quel salto di qualità che tutti si aspettano da lui, ora o mai più. POSSIBILITÀ: 1%

VINCENZO NIBALI: Il Giro d’Italia dell’anno scorso ha dato un segnale forte e deciso nei confronti del siciliano. L’età passa per tutti, anche per i campioni come lui, mentre la gioventù cresce e anche bene. Alla Tirreno-Adriatico il gap coi giovani rampanti si è dimostrato ancora netto, poi l’infortunio causato da una caduta ha fernato la sua marcia d’avvicinamento alla Corsa Rosa: una sua affermazione al Giro d’Italia sembra ancora più improbabile, ma trattandosi dello “Squalo” mai dire mai. POSSIBILITÀ: 1%

PELLO BILBAO: Il secondo posto al Tour of the Alps è un segnale forte al suo team in vista del Giro d’Italia. Lo spagnolo farà la sua corsa e cercherà di migliorare le sue ultime prestazioni. POSSIBILITÀ: 1%

GIULIO CICCONE: Superati i problemi fisici, per l’abruzzese è arrivato il momento di mostrare a tutti le sue qualità in ottica classifica generale. I presupposti per far bene ci sono tutti, anche se per il podio la concorrenza è tanta e di qualità. POSSIBILITÀ: 1%

MARC SOLER: Il ventisettenne catalano sarà il capitano della Movistar. In poche occasioni ha mostrato qualità tali da poter pensare ad un suo exploit in ottica podio della classifica generale, però il Giro è il Giro e le insidie della strada sono tali che tutto può succedere. POSSIBILITÀ: 1%

EMANUEL BUCHMANN: Nella sua carriera decennale vederlo trionfare al Giro sarebbe una grande sorpresa, ma nulla è da escludere. Il tedesco, se riesce a evitare le insidie delle prime due settimane, con la sua regolarità in salita potrà dar fastidio a molti pretendenti alla Maglia Rosa. POSSIBILITÀ: 1%

MATTEO FABBRO : Il friuliano della Bora Hansgrohe in questi ultimi due anni ha avuto un’ottima crescita, lenta ma costante. All’ultima Tirreno-Adriatico ha dimostrato di essere abbastanza pericoloso quando la strada sale. Da vedere se lavorerà per Buchmann o se i due faranno corsa parallela. POSSIBILITÀ: 1%

Luigi Giglio

Il Trofeo Senza Fine (Getty Images Sport)

Il Trofeo Senza Fine (Getty Images Sport)

06-05-2021

maggio 6, 2021 by Redazione  
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VOLTA AO ALGARVE EM BICICLETA (Portogallo)

Il britannico Ethan Hayter (INEOS Grenadiers) si è imposto nella seconda tappa, Sagres – Alto da Fóia (Monchique), percorrendo 182.8 Km in 4h48′43″, alla media di 37.989 Km/h. Ha preceduto allo sprint il portoghese João Pedro Lourenço Rodrigues (W52 / FC Porto) e lo spagnolo Jonathan Lastra Martínez (Caja Rural – Seguros RGA). Miglior italiano Diego Rosa (Team Arkéa Samsic), 38° a 2′16″. Hayter è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo di Lourenço Rodrigues e Lastra Martínez. Miglior italiano Rosa, 34° a 2′16″

TOUR DU RWANDA

Il francese Alan Boileau (B&B Hotels p/b KTM) si è imposto nella quinta tappa, Nyagatare – Kigali (Kimironko), percorrendo 149.3 Km in 3h28′45″, alla media di 42.913 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Alexis Vuillermoz (Team Total Direct Énergie) e di 2″ l’eritreo Metkel Eyob (Terengganu Cycling Team). Unico italiano in gara Alessandro Bisolti (Androni Giocattoli – Sidermec), 15° a 22″. Eyob è il nuovo leader della classifica con 2″ sullo spagnolo Cristián Rodríguez Martín (Team Total Direct Énergie) e 4″ sullo statunitense Alex Hoehn (Wildlife Generation Pro Cycling). Bisolti 37° a 12′10″.

SETMANA CICLISTA VALENCIANA (Donne)

L’olandese Annemiek van Vleuten (Movistar Team) si è imposta nella prima tappa, Barxeta – Gandía, percorrendo 124 Km in 3h21′02″, alla media di 37.307 Km/h. Ha preceduto di 2′06″ la spagnola Margarita Victoria García Cañellas (Alé BTC Ljubljana) e di 2′21″ la norvegese Katrine Aalerud (Movistar Team). Miglior italiana Letizia Borghesi (Aromitalia – Basso Bikes – Vaiano), 4° a 2′21″. La Van Vleuten è la prima leader della classifica con 2′10″ sulla García Cañellas e 2′27″ sulla Aalerud. Miglior italiana la Borghesi, 4° a 2′31″

05-05-2021

maggio 5, 2021 by Redazione  
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VOLTA AO ALGARVE EM BICICLETA (Portogallo)

L’irlandese Sam Bennett (Deceuninck – Quick Step) si è imposto nella prima tappa, Lagos – Portimão, percorrendo 123.9 Km in 3h13′47″, alla media di 38.362 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Danny van Poppel (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux) e lo spagnolo Jon Aberasturi Izaga (Caja Rural – Seguros RGA). Miglior italiano Alessandro Fedeli (DELKO), 31°. Bennett è il primo leader della classifica con lo stesso tempo di Van Poppel e Aberasturi Izaga. Miglior italiano Fedeli, 31°

TOUR DU RWANDA

Il francese Valentin Ferron (Team Total Direct Énergie) si è imposto nella quarta tappa, Kigali – Musanze, percorrendo 123.9 Km in 3h13′47″, alla media di 38.362 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Pierre Rolland (B&B Hotels p/b KTM) e di 4″ il ruandese Eric Manizabayo (Benediction Ignite). Unico italiano in gara Alessandro Bisolti (Androni Giocattoli – Sidermec), 52° a 5′22″. Il colombiano Brayan Sánchez Vergara (Team Medellín) è tornato leader della classifica con lo stesso tempo dello statunitense Alex Hoehn (Wildlife Generation Pro Cycling) e del connazionale Jhonatan Restrepo Valencia (Androni Giocattoli – Sidermec). Bisolti 39° a 11′50″.

04-05-2021

maggio 4, 2021 by Redazione  
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TOUR DU RWANDA

Il francese Alan Boileau (B&B Hotels p/b KTM) si è imposto anche nella terza tappa, Nyanza – Gicumbi, percorrendo 171.6 Km in 4h23′57″, alla media di 39.007 Km/h. Ha preceduto allo sprint il colombiano Carlos Julián Quintero Norena (Terengganu Cycling Team) e il canadese James Piccoli (Israel Start-Up Nation). Unico italiano in gara Alessandro Bisolti (Androni Giocattoli – Sidermec), 43° a 7′57″. Il colombiano Brayan Sánchez Vergara (Team Medellín) è tornato leader della classifica con lo stesso tempo dello statunitense Alex Hoehn (Wildlife Generation Pro Cycling) e del francese Quentin Pacher (B&B Hotels p/b KTM). Bisolti 34° a 7′57″.

03-05-2021

maggio 3, 2021 by Redazione  
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TOUR DU RWANDA

Il francese Alan Boileau (B&B Hotels p/b KTM) si è imposto nella seconda tappa, Kigali – Huye, percorrendo 120.5 Km in 3h07′14″, alla media di 38.615 Km/h. Ha preceduto di 6″ il colombiano Abner Santiago Umba López (Androni Giocattoli – Sidermec) e di 8″ il colombiano Brayan Sánchez Vergara (Team Medellín). Unico italiano in gara Alessandro Bisolti (Androni Giocattoli – Sidermec), 17° a 8″. Umba López è il nuovo leader della classifica con 2″ su Sánchez Vergara e sullo statunitense Alex Hoehn (Wildlife Generation Pro Cycling). Bisolti 21° a 2″.

CAVAGNA VINCE A FRIBURGO. THOMAS SI AGGIUDICA IL ROMANDIA 2021

maggio 2, 2021 by Redazione  
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A Friburgo, nella cronometro individuale conclusiva, Remi Cavagna (Team Deceuninck Quick Step) fa valere le sue qualità di passista/cronoman su un percorso misto e vince su Stefan Bissegger (Team EF Education First) e Geraint Thomas (Team INEOS Grenadiers). Thomas vince il Tour de Romandie 2021.

Il maltempo che ha caratterizzato il Tour de Romandie 2021 non ha dato tregua ai ciclisti neanche nell’ultima tappa di Friburgo, una cronometro individuale di 16 km che ha deciso il vincitore della breve corsa a tappe svizzera. Su un percorso non adattissimo ai cronomen puri, con diversi saliscendi ed addirittura un tratto in pavè di circa un km con pendenze che arrivavano al 13%, la vittoria è andata a Remi Cavagna (Team Deceuninck Quick Step). Il campione nazionale francese della specialità ha fermato le lancette su 21 minuti e 54 secondi, unico ad essere sceso sotto i 22 minuti. In seconda posizione si è classificato Stefan Bissegger (Team EF Education Nippo), con il tempo di 22 minuti netti. Chiude il podio parziale Geraint Thomas (Team INEOS Grenadiers) a 17 secondi di ritardo da Cavagna. Il gallese parte per penultimo e si fa perdonare l’incertezza di ieri, che gli ha fatto perdere la maglia gialla scivolando a 50 metri dalla linea d’arrivo. Proprio quella maglia gialla che Thomas ritrova oggi, definitivamente, visto che Michael Woods (Team Israel StartUp Nation) non fa meglio di un 28° posto che lo farà chiudere addirittura in quinta posizione in classifica generale. In quarta posizione troviamo il giovane belga Ilan Van Wilder (Team DSM) a 18 secondi di ritardo da Cavagna. Quinto è invece Richie Porte (Team INEOS Grenadiers) con il tempo di 22 minuti e 14 secondi. L’australiano completa in questo modo il dominio INEOS, chiudendo in seconda posizione in classifica generale a 28 secondi di ritardo da Thomas. Il sesto posto parziale di Fausto Masnada (Team Deceuninck Quick Step) vale al bergamasco il terzo posto della classifica generale. Chi invece delude le aspettative è Filippo Ganna (Team INEOS Grenadiers). Il campione del mondo della specialità, già apparso sottotono nel prologo, è autore di una prova opaca che gli vale un anonimo decimo posto a 37 secondi di ritardo da Cavagna. Dopo un folgorante inizio di stagione, Ganna ha mostrato qualche appannamento di troppo ed anche se, come detto, il percorso di oggi non favoriva del tutto le sue caratteristiche, il suo grande obbiettivo di vestire la maglia rosa il prossimo 8 Maggio nella cronometro d’apertura di Torino lascia adito a qualche dubbio. Per quanto riguarda le altre classifiche del Tour de Romandie 2021, Sonny Colbrelli (Team Bahrain Victorious) si aggiudica quella a punti, Kobe Goossens (Team Lotto Soudal) vince quella dei GPM e Thymen Arensman (Team DSM) è infine il miglior giovane. L’INEOS Grenadiers è invece prima nella speciale classifica a squadre. Gli interessi degli appassionati di ciclismo nel mese di Maggio si concentreranno per la maggior parte sul Giro d’Italia, in programma dall’8 al 30, ma non possiamo trascurare altre corse a tappe di discreta importanza e partecipazione che verranno disputate in concomitanza con la corsa rosa. Infatti, dopo il rinvio causa covid, dal 5 al 9 Maggio andrà di scena la Volta ao Algarve, mentre dal 18 al 22 si svolgerà la Vuelta a Andalucia. Infine il 30 Maggio, data in cui è in programma l’ultima tappa del Giro con la cronometro conclusiva di Milano, inizierà il Criterium del Delfinato, che farà da preparazione al Tour de France.

Antonio Scarfone

Remi Cavagna vince la cronometro di Friburgo (foto: Getty Images Sport)

Remi Cavagna vince la cronometro di Friburgo (foto: Getty Images Sport)

02-05-2021

maggio 2, 2021 by Redazione  
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TOUR DE ROMANDIE

Il francese Rémi Cavagna (Deceuninck – Quick Step) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, circuito a cronometro di Friburgo, percorrendo 16.19 Km in 21′54″, alla media di 44.356 Km/h. Ha preceduto di 6″ l’elvetico Stefan Bissegger (EF Education – Nippo) e di 17″ il britannico Geraint Thomas (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Fausto Masnada (Deceuninck – Quick Step), 6° a 21″. Thomas si impone in classica con 28″ sull’australiano Richie Porte (INEOS Grenadiers) e 38″ su Masnada

VUELTA ASTURIAS JULIO ÁLVAREZ MENDO

Il francese Pierre-Roger Latour (Team Total Direct Énergie) si è imposto nella terza ed ultima tappa, Cangas del Narcea – Alto del Naranco, percorrendo 123.5 Km in 2h59′49″, alla media di 41.809 Km/h. Ha preceduto di 2″ il colombiano Alejandro Osorio Carvajal (Caja Rural – Seguros RGA) e di 12″ lo spagnolo Víctor de la Parte González (Team Total Direct Énergie). Miglior italiano Lorenzo Fortunato (EOLO-Kometa), 7° a 59″. Il colombiano Nairo Alexander Quintana Rojas (Team Arkéa Samsic) si impone in classifica con 36″ sullo spagnolo Antonio Pedrero López (Movistar Team) e 54″ su Latour. Miglior italiano Fortunato (EOLO-Kometa), 13° a 3′12″

CLÁSSICA DA ARRÁBIDA – CYCLIN’PORTUGAL

Lo statunitense Sean Quinn (Hagens Berman Axeon) si è imposto nella corsa portoghese, Setúbal – Palmela, percorrendo 181.2 Km in 4h20′49″, alla media di 41.684 Km/h. Ha preceduto di 11″ lo spagnolo Jonathan Lastra Martínez (Caja Rural – Seguros RGA) e di 13″ il belga Rémy Mertz (Bingoal Pauwels Sauces WB). Nessun italiano in gara

TOUR DU RWANDA

Il colombiano Brayan Sánchez Vergara (Team Medellín) si è imposto nella prima tappa, Kigali – Rwamagana, percorrendo 115.6 Km in 2h33′43″, alla media di 45.122 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo statunitense Alex Hoehn (Wildlife Generation Pro Cycling) e il connazionale Weimar Alfonso Roldán Ortíz (Team Medellín). Unico italiano in gara Alessandro Bisolti (Androni Giocattoli – Sidermec), 46°. Sánchez Vergara è il primo leader della classifica con lo stesso tempo di Hoehn e Roldán Ortíz. Bisolti 46° con lo stesso tempo dei primi

CERATIZIT FESTIVAL ELSY JACOBS (Donne – Lussemburgo)

La danese Emma Norsgaard Jørgensen (Movistar Team) si è imposta anche nella seconda ed ultima tappa, circuito di Garnich, percorrendo 105.3 Km in 2h47′55″, alla media di 37.626 Km/h. Ha preceduto allo sprint le italiane Maria Giulia Confalonieri (Ceratizit-WNT Pro Cycling) e Sofia Bertizzolo (Liv Racing). La Norsgaard Jørgensen si impone in classifica con 14″ sulla canadese Leah Kirchmann (Team DSM) e sulla Confalonieri.

CIRCUITO DEL PORTO – TROFEO ARVEDI (U23)

Il russo Gleb Syritsa (nazionale russa) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Cremona, percorrendo 179.9 Km in 3h51′39″, alla media di 46.596 Km/h. Ha preceduto allo sprint il colombiano Nicolas David Gómez Jaramillo (Team Colpack Ballan) e l’italiano Giovanni Lonardi (Bardiani-CSF-Faizanè)

01-05-2021

maggio 2, 2021 by Redazione  
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TOUR DE ROMANDIE

Il canadese Michael Woods (Israel Start-Up Nation) si è imposto nella quarta tappa, Sion – Thyon 2000, percorrendo 161.3 Km in 4h58′35″, alla media di 32.413 Km/h. Ha preceduto di 17″ l’australiano Ben O’Connor (AG2R Citroën Team) e di 21″ il britannico Geraint Thomas (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Fausto Masnada (Deceuninck – Quick Step), 5° a 37″. Woods è il nuovo leader della classica con 11″ su Thomas e 21″ su O’Connor. Miglior italiano Masnada, 6° a 45″

VUELTA ASTURIAS JULIO ÁLVAREZ MENDO

Lo spagnolo Héctor Carretero Milla (Movistar Team) si è imposto nella seconda tappa, Candás – Cangas del Narcea, percorrendo 200.5 Km in 5h30′57″, alla media di 36.35 Km/h. Ha preceduto allo sprint i colombiani Nairo Alexander Quintana Rojas (Team Arkéa Samsic) e Einer Augusto Rubio Reyes (Movistar Team). Miglior italiano Diego Rosa (Team Arkéa Samsic), 15° a 37″. Quintana Rojas è ancora leader della classifica con 36″ sullo spagnolo Antonio Pedrero López (Movistar Team) e 1′01″ su Rubio Reyes. Miglior italiano Lorenzo Fortunato (EOLO-Kometa), 15° a 2′25″

CERATIZIT FESTIVAL ELSY JACOBS (Donne – Lussemburgo)

La danese Emma Norsgaard Jørgensen (Movistar Team) si è imposta nella prima tappa, circuito di Steinfort, percorrendo 125.1 Km in 3h14′06″, alla media di 38.671 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiana Maria Giulia Confalonieri (Ceratizit-WNT Pro Cycling) e di 2″ la canadese Leah Kirchmann (Team DSM). La Norsgaard Jørgensen è la nuova leader della classifica con 4″ sulla Kirchmann e 8″ sull’olandese Karlijn Swinkels (Team Jumbo-Visma Women). Miglior italiana la Confalonieri, 4° a 10″.

WOODS, VITTORIA COL BRIVIDO A THYON 2000. IL CANADESE CONQUISTA TAPPA E MAGLIA.

maggio 1, 2021 by Redazione  
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A Thyon 2000, in una tappa condizionata dal maltempo, Michael Woods (Team Israel StartUp Nation) ha la meglio in una volata a due su Geraint Thomas (Team INEOS Grenadiers), quest’ultimo tra l’altro vittima di una goffa scivolata a 30 metri dalla linea bianca forse per colpa di una buca sull’asfalto che gli fa perdere la presa sul manubrio. Il gallese giunge così addirittura terzo, davanti anche a Ben O’ Connor (Team AG2R). Woods è anche la nuova maglia gialla che dovrà difendere domani nell’ultima tappa, la cronometro di Friburgo.

Il maltempo previsto nel tardo pomeriggio verso l’ascesa di Thyon 2000, con forte probabilità di nevicate, ha indotto gli organizzatori del Tour de Romandie ad anticipare la partenza della tappa odierna, programmata inizialmente alle 12.45. E’ senza dubbio il tappone dell’edizione 2021, che potrebbe benissimo comparire in un Giro d’Italia oppure in un Tour de France. Sono poco più di 161 i km da percorrere con cinque GPM, di cui due di terza e tre di prima categoria. Marc Soler (Team Movistar) dovrà difendere la maglia gialla appena conquistata ieri a Estavayer dagli attacchi che saranno sicuramente portati sulla salita finale, che misura 21 km ed ha una pendenza media del 7,6%. Joel Suter (Team Bingol Wallonie) si aggiudicava il primo facile GPM posto dopo poco più di 6 km dalla partenza di Sion. Il gruppo lasciava andare la fuga di giornata dopo una decina di km. Erano in sette a formare il drappello di testa: Josef Cerny (Team Deceuninck Quick Step), Mads Wurtz Schmidt (Team Israel StartUp Nation), Matthew Holmes e Kobe Goossens (Team Lotto Soudal), Magnus Cort Nielsen (Team EF Education First), Simone Petilli e Simon Pellaud (Team Intermarchè Wanty Gobert). Pellaud si aggiudicava il successivo GPM di Anzere mentre il gruppo maglia gialla inseguiva a circa 3 minuti di ritardo. Il Team Movistar della maglia gialla Soler tirava il gruppo. Sul successivo GPM di Lens era ancora Pellaud a scollinare per primo. Cort Nielsen vinceva il traguardo volante di Sion posto al km 87,9. La pioggia intanto non dava tregua alla corsa e gli organizzatori decidevano di neutralizzare la discesa del GPM di Lens, sul quale era Goosens a scollinare per primo. Le avverse condizioni meteo condizionavano l’inseguimento del gruppo, già rallentato dalla neutralizzazione in discesa. A 30 km dall’arrivo il ritardo sulla fuga era di 5 minuti. Cort Nielsen si aggiudicava il secondo traguardo volante di Vex posto al km 133.8. La fuga iniziava l’ascesa finale di Thyon 2000 con quasi 6 minuti di vantaggio sul gruppo maglia gialla. Erano Team Movistar e Team INEOS Grenadiers ad accelerare, anche perché Cort Nielsen era la virtuale maglia gialla, avendo 59 secondi di ritardo in classifica generale da Soler. E proprio Cort Nielsen, motivato dalla possibile conquista della maglia gialla, sembrava tra i fuggitivi quello più fresco, tant’è che a 9 km dalla conclusione restava da solo in testa. Il gruppo maglia gialla, forte di una ventina di ciclisti, inseguiva a 4 minuti di ritardo. A 5 km dall’arrivo, Cort Nielsen aveva 29 secondi di vantaggio su Petilli e 3 minuti e 20 di vantaggio su un terzetto formato da Lucas Hamilton (Team Bikeexchange), Ben O’Connor (Team AG2R Citroen) e Michael Woods (Team Israel StartUp Nation). In particolare era il canadese ad accelerare ed a raggiungere la testa della corsa sulle pendenze più arcigne, a circa 3 km dall’arrivo. Nel gruppo maglia gialla Geraint Thomas (Team INEOS Grenadiers) sferrava a sua volta l’attacco e in questo modo il gallese riusciva a raggiungere Woods insieme a O’Connor. Ma erano Woods e Thomas che acceleravano e si giocavano la vittoria parziale. Era Woods ad avere la meglio sul gallese, anche perché quest’ultimo era vittima di una clamorosa scivolata a 30 metri dalla linea bianca, forse per colpa di una buca che gli faceva perdere la presa sul manubrio. Woods era primo con 17 secondi di vantaggio su O’Connor e 21 secondi di vantaggio su Thomas, che nel frattempo si era rimesso in sella e chiudeva in terza posizione. Quarto era Hamilton a 34 secondi di ritardo da Woods mentre un buon Fausto Masnada (Team Deceuninck Quick Step) chiudeva in quinta posizione. Woods ottiene la seconda vittoria stagionale e siprende anche la maglia gialla di leader della classifica generale con 11 secondi di vantaggio su Thomas e 21 secondi di vantaggio su O’Connor. Domani la sesta ed ultima tappa del Tour de Romandie prevede una cronometro individuale nel circuito di Friburgo lunga poco più di 16 km. Il percorso non favorirà gli specialisti visto che è tutt’altro che pianeggiante. In particolare si segnala la salita dello Chemin de Lorette, uno strappo di un km in pavè con pendenze che arrivano al 12%.

Antonio Scarfone

La vittoria di Michael Woods a Thyon 2000 (foto: Getty Images)

La vittoria di Michael Woods a Thyon 2000 (foto: Getty Images)

MARC SOLER PIU’ FORTE DELLA PIOGGIA. TAPPA E MAGLIA PER LO SPAGNOLO AL ROMANDIA

aprile 30, 2021 by Redazione  
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Corsa bagnata corsa fortunata per Marc Soler che vince in solitaria la terza tappa del Giro di Romandia andando a prendersi anche la testa della classifica generale spodestando Rohan Dennis (Ineos Granadiers) caduto in discesa.

La terza tappa in linea del Giro di Romandia parte sotto una pioggia battente che non lascerà la corsa fino all’arrivo di dopo 168,7 Km. Insidioso il profilo con le ostiche salite in successione di Châbles e Les Granges nel circuito finale da affrontare durante lo sviluppo della tappa per tre volte, l’ultima tornata a 11 Km dal traguardo. Dopo numerosi attacchi in testa al gruppo la fuga buona nasce al km 30 grazie all’azione di otto uomini: Stefan Küng (Groupama-FDJ), Charlie Quarterman (Trek-Segafredo), Mathias Reutimann e Cyrille Thiery (Svizzera), Kobe Goossens (Lotto-Soudal), Johan Jacobs (Movistar Team), Sander Armée (Qhubeka-Assos) e Stefan Bissegger (EF Education-Nippo). Il gruppetto al comando ha guadagnato un vantaggio massimo di 4 minuti fin quando la Ineos Granadiers ha preso in mano le redini della gara andando a ridurre lo svantaggio. Anche oggi la selezione è arrivata da dietro complice il profilo mosso della tappa con le due salite poste in rapida successione, la pioggia e le temperature rigide. Già durante la prima tornata del circuito conclusivo il gruppo maglia gialla si riduceva notevolmente, così come la fuga costretta in pratica a quasi dimezzarsi in vista del penultimo giro, visto che perdevano contatto nell’ordine Armée, Quarterman e Reutimann. Gruppo inseguitore con dentro tutti gli uomini di classifica con un ritardo di circa 2’ e da segnalare la Bora-Hansgrohe a fare una forte andatura in testa. Sull’ultimo passaggio a Châbles l’uomo apparso più fresco e con ancora energie da spendere è stato Stefan Küng che infatti ha provato ad accelerare, azione che ha prodotto la resa di Bissegger e poi di Jacobs. In discesa il primo colpo di scena con la scivolata proprio del campione nazionale svizzero che va a sbattere, per fortuna senza conseguenze, contro un cartello pubblicitario. Al comando si è portato così Goossens con il gruppo sempre più vicino e soli 30” da colmare. Altro colpo di scena al passaggio del plotone quando nella stessa discesa Rohan Dennis (Ineos Granadiers) cade, anche lui senza particolari conseguenze se non qualche escoriazioni sulla parte destra del corpo, lasciando così la leardeship del Romandia. Sull’ultima salita, quella di Les Granges, la fuga viene annullata, in testa al gruppo provano ad attaccare Michael Woods (Israel Start-Up Nation), Ion Izagirre (Astana-Premier Tech) e Fausto Masnada (Deceuninck-Quick Step ma senza successo. A 10 Km dalla fine un allungo molto più serio è stato piazzato da Marc Soler (Movistar Team), l’unico a cercare di ricucire è stato Ion Izagirre (Astana-Premier Tech) ma lo spazio conquistato da Soler è parso subito incolmabile vista anche la difficoltà nell’inseguimento con la strada bagnata ed in costante discesa fino all’arrivo. Il capitano della Movistar arriva così tutto solo al traguardo esultando e portandosi il dito al naso così a “zittire” tutte le critiche ad una vittoria che ormai mancava da oltre un anno. A regolare il gruppo arrivato a 22” di ritardo ci pensa Magnus Cort Nielsen (EF Education – Nippo) che precede Peter Sagan (Bora-Hansgrohe). In classifica generale quindi Marc Soler si porta in testa e guida con 14” sulla coppia Ineos Granadiers formata da Geraint Thomas e Richie Porte; quarto con lo stesso tempo della coppia INEOS si conferma Sonny Colbrelli (Bahrain – Victorious), quinto a 16” Marc Hirschi (UAE-Team Emirates). Domani la frazione più interessante della breve corsa a tappe con l’arrivo in salita a quota 2000 m di Thyon lunga 20 Km con pendenza media del 7,6% destinata a cambiare ancora una volta il volto della classifica generale. Restiamo in attesa di notizie da parte dell’organizzazione visto che è previsto maltempo con addirittura possibilità di nevicate che potrebbero portare anche ad un accorciamento o addirittura all’annullamento della tappa.

Antonio Scarfone

La vittoria di Marc Soler ad Estavayer (foto: Getty Images Sport)

La vittoria di Marc Soler ad Estavayer (foto: Getty Images Sport)

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