ABERASTURI CONQUISTA IL SUCCESSO A KRŠKO

giugno 11, 2021 by Redazione  
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Jon Aberasturi (Caja Rural – Seguros RGA) ha vinto la terza frazione del Giro di Slovenia battendo in volata Matej Mohorič (Bahrain – Victorious) e Matteo Trentin (UAE – Team Emirates). Tadej Pogačar (UAE – Team Emirates) ha mantenuto la maglia leader con 1’15” su Mohorič prima della tappa regina dell’edizione numero ventotto.

La terza frazione di 168km partiva da Brežice con arrivo a Krško con tre salite categorizzate da scalare, quella più insidiosa era anche l’ultima. La scalata a Sremič infatti è lunga 4km al 5.7%, ma la pendenza media può ingannare, perché la salita è “a scale” con almeno tre strappi di 500 metri in doppia cifra. Come nella giornata di ieri, dalla cima i corridori dovevano affrontare 19 chilometri, dei quali la prima parte in discesa, seguita da uno strappo di 1200 metri al 6% che continuava come falsopiano, prima di un breve tratto di discesa e gli ultimi dieci chilometri pressoché pianeggianti.
La prima parte di corsa era molto combattuta per riuscire a formare la fuga di giornata, con un drappello di sette corridori in grado di emergere dopo una trentina di chilometri. Raul Garcia Pierna e Jaime Castrillo (Equipo Kern Pharma), Andrea Garosio (Bardiani-CSF-Faizanè), Jacob Scott (Canyon dhb SunGod), David Per (Adria Mobil), Jonas Iversby Hvideberg (Uno-X Pro Cycling Team) e Jon Irisarri (Caja Rural – Seguros RGA) erano i componenti di questo tentativo che veniva comunque ripreso dopo appena 45 chilometri di avventura. Sulla seconda salita di giornata a 75 chilometri dall’arrivo si formava un nuovo attacco con Alessandro Monaco (Bardiani-CSF-Faizanè), Jhonatan Restrepo (Androni Giocattoli – Sidermec), Sergio Araiz (Equipo Kern Pharma), Kenny Molly (Bingoal Pauwels Sauces WB), Jefferson Alveiro Cepeda (Caja Rural – Seguros RGA) e Antonio Angulo (Euskaltel – Euskadi). Il gruppo tirato principalmente dalla Uno-X Pro Cycling Team chiudeva sulla fuga ai piedi dell’ultimo GPM di giornata di Sremič con Restrepo ultimo ad arrendersi. La BikeExchange faceva il ritmo nel primo tratto di salita, mentre a metà salita era Rafal Majka (UAE – Team Emirates) ad accelerare con Jan Tratnik (Bahrain – Victorious) a chiudere su di lui in prima persona e poi seguita dalla Astana – Premier Tech che lanciava poco dopo Javier Romo Olivier all’attacco. La UAE – Team Emirates andava a chiudere su di lui poco prima dello scollinamento e guidava un gruppo ristretto a una ventina di atleti lungo la discesa. Sul breve strappetto a fine discesa, Markus Hoelgaard (Uno-X Pro Cycling Team) attaccava, mentre un gruppetto di una quindicina di corridori riusciva a rientrare sugli inseguitori. La formazione degli emirati arabi continuava il suo controllo della corsa chiudendo sull’attaccante norvegese ai -6 e su altri piccoli movimenti di atleti che provavano ad anticipare la volata, in particolare Tratnik, che riusciva ad avvantaggiarsi in maniera pericolosa, ma come nella prima giornata Tadej Pogačar lavorava per i suoi velocisti chiudendo sul connazionale e lanciando lo sprint per Matteo Trentin, il quale si lanciava forse un filo troppo presto venendo sopravanzato nel finale da Jon Aberasturi (Caja Rural – Seguros RGA) che conquistava così il successo. Al secondo posto, anche oggi, Matej Mohorič (Bahrain – Victorious) partito un po’ troppo indietro, mentre Trentin doveva arrendersi al terzo posto.
Mohoric riusciva ad avvicinarsi leggermente in classifica generale grazie all’abbuono, portandosi ora a 1’15” di ritardo da Pogačar che rimane comunque leader incontrastato della corsa.
Domani la tappa regina con l’arrivo al Monte Santo di Gorizia su pendenze in doppia cifra.

Carlo Toniatti.

Successo di Jon Aberasturi (Tour of Slovenia)

Successo di Jon Aberasturi (Tour of Slovenia)

11-06-2021

giugno 11, 2021 by Redazione  
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TOUR DE SUISSE

Il danese Andreas Lorentz Kron (Lotto Soudal) si è imposto nella sesta tappa, Andermatt – Disentis-Sedrun, percorrendo 130.1 Km in 3h14′52″, alla media di 40.058 Km/h. Ha preceduto allo sprint il portoghese Rui Alberto Faria da Costa (UAE-Team Emirates) e di 1″ l’austriaco Hermann Pernsteiner (Bahrain – Victorious). Miglior italiano Matteo Fabbro (Bora – Hansgrohe), 9° a 50″. Il colombiano Richard Antonio Carapaz Montenegro (INEOS Grenadiers) è ancora leader della classifica con 26″ sul anese Jakob Diemer Fuglsang (Astana – Premier Tech) e 36″ sul tedesco Maximilian Schachmann (Bora – Hansgrohe). Miglior italiano Domenico Pozzovivo (Team Qhubeka ASSOS), 9° a 3′10″.

BALOISE BELGIUM TOUR

L’australiano Caleb Ewan (Lotto Soudal) si è imposto nella terza tappa, Gingelom – Scherpenheuvel-Zichem, percorrendo 174.4 Km in 3h56′43″, alla media di 44.205 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Pascal Ackermann (Bora – Hansgrohe) e il danese Michael Mørkøv Christensen (Deceuninck – Quick Step). Miglior italiano Matteo Moschetti (Trek – Segafredo), 5°. Il belga Remco Evenepoel (Deceuninck – Quick Step) è ancora leader della classifica con 45″ sul connazionale Yves Lampaert (Deceuninck – Quick Step) e 53″ sul connazionale Gianni Marchand (Tarteletto – Isorex). Miglior italiano Filippo Fiorelli (Bardiani-CSF-Faizanè), 27° a 2′04″.

LA ROUTE D’OCCITANIE – LA DÉPÊCHE DU MIDI

Il francese Arnaud Démare (Groupama – FDJ) si è imposto nella seconda tappa, Villefranche-de-Rouergue – Auch, percorrendo 198.7 Km in 5h01′31″, alla media di 39.54 Km/h. Ha preceduto allo sprint il venezuelano Orluis Alberto Aular Sanabria (Caja Rural – Seguros RGA) e l’italiano Jacopo Mosca (Trek – Segafredo). L’italiano Andrea Vendrame (AG2R Citroën Team) è ancora leader della classifica con 4″ su Mosca e sullo spagnolo Jon Agirre Egaña (Equipo Kern Pharma).

TOUR OF SLOVENIA

Lo spagnolo Jon Aberasturi Izaga (Caja Rural – Seguros RGA) si è imposto nella terza tappa, Brežice – Krško, percorrendo 165.8 Km in 3h50′26″, alla media di 43.171 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo sloveno Matej Mohorič (Bahrain – Victorious) e l’italiano Matteo Trentin (UAE-Team Emirates). Lo sloveno Tadej Pogačar (UAE-Team Emirates) è ancora leader della classifica con 1′15″ su Mohorič e 1′26″ sull’italiano Diego Ulissi (UAE-Team Emirates).

OBERÖSTERREICHRUNDFAHRT (Austria)

Il ceco Daniel Turek (Team Felbermayr – Simplon Wels) si è imposto nella prima tappa, Felbermayr Wels – Maria Schmolln, percorrendo 163.9 Km in 4h02′29″, alla media di 40.555 Km/h. Ha preceduto di 20″ l’olandese Stijn Daemen (ABLOC CT) e il connazionale Michal Schlegel (Elkov – Kasper). Nessun italiano in gara. Turek è il nuovo leader della classifica con 14″ su Daemen e 18″ sul neozelandese James Fouché (Black Spoke Pro Cycling Academy)

FIVE RING OF MOSCOW

Il russo Egor Igoshev (Lokosphinx) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Mosca, percorrendo 136 Km in 3h04′53″, alla media di 44.13 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Igor Frolov (CSP OVS Moskovskaya Oblast) e di 24″ il connazionale Aleksandr Komin (SSHOR 7 Samara). Unico italiano in gara Filippo Ridolfo (Team Novo Nordisk Development), 10° a 43″. Frolov è ancora leader della classifica con 1′15″ sul connazionale Roman Maikin (Volga Union Team) e 2′31″ sul connazionale Dmitry Puzanov (SSHOR 7 Samara). Ridolfo 13° a 6′46″

GIRO D’ITALIA GIOVANI UNDER 23

L’elvetico Yannis Voisard (Swiss Racing Academy) si è imposto nella nona tappa, Cavalese – Nevegal, percorrendo 167.1 Km in 4h15′44″, alla media di 39.205 Km/h. Ha preceduto di 2″ lo spagnolo Juan Ayuso Pesquera (Team Colpack Ballan) e il norvegese Tobias Halland Johannessen (Uno-X Dare Development Team). Miglior italiano Edoardo Sandri (Cycling Team Friuli ASD), 5° a 8″. Ayuso Pesquera è ancora maglia rosa con 2′55″ su Halland Johannessen (Uno-X Dare Development Team) e 3′49″ sul belga Henri Vandenabeele (Development Team DSM). Miglior italiano Alessandro Verre (Team Colpack Ballan), 6° a 5′23″.

VUELTA FEMENINA A GUATEMALA

La colombiana Jenny Lorena Colmenares Colmenares (Colombia Tierra de Atletas – GW Bicicletas) si è imposta nella terza tappa, Quetzaltenango – Cerro El Baúl, percorrendo 88 Km in 2h40′06″, alla media di 32.979 Km/h. Ha preceduto di 2″ l’ecuadoriana Miryan Maritza Nuñez Padilla (Liro Alcaldía la Vega) e di 8″ la connazionale Blanca Liliana Moreno Canchon (Merquimia Proyecta Team). Nessuna italiana in gara. La Colmenares Colmenares è tornata leader della classifica con 5″ sulla Nuñez Padilla e 11″ sulla Moreno Canchon

LA SCORRETTEZZA “COSTA” IN SVIZZERA: RETROCESSO IL PORTOGHESE, VITTORIA A KRON

giugno 11, 2021 by Redazione  
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La tappa montana di Disentis-Sedrun veniva vinta da Andreas Kron (Lotto-Soudal) dopo che la giuria retrocedeva al secondo posto per una volata irregolare Rui Costa (UAE – Team Emirates) al termine di una giornata che non vedeva variazioni e pericoli per gli uomini delle prime posizioni di classifica. Per il portoghese trentaquattrenne si sarebbe trattata del primo trionfo in stagione; purtroppo per lui la giuria riteneva, giustamente, la sua volata pericolosa e lo retrocedeva al secondo posto dietro Kron, che conquistava così la seconda vittoria stagionale

La sesta frazione del Giro di Svizzera iniziava con due grandi novità, la prima era il nuovo leader della classifica generale Richard Carapaz (Ineos-Grenadiers) – che nella tappa di ieri aveva conquistato la vittoria di giornata e la maglia gialla – La seconda era ll’addio alla corsa del precedente leader, Mathieu Van der Poel (Alpecin – Fenix), costretto al ritiro da un raffreddore che poteva compromettere la sua salute in vista dei suoi prossimi obiettivi, Olimpiade su tutti. Nei primi chilometri si vedevano molti tentativi di fuga, spesso promossi dalla Deceuninck-QuickStep e la Ineos Grenadiers di Carapaz era costretta a controllare, badando solo che all’attacco non andassero corridori pericolosi per la classifica generale.

Partita la fuga giusta, nei chilometri finali Rui Costa, l’austriaco Hermann Pernsteiner (Bahrain-Victorious) e Andres Kron si avvantaggiavano sugli altri compagni d’avventura andando a giocarsi la vittoria finale allo sprint. L’austriaco si arrendeva ai meno 300 metri e davanti restavano Kron e Rui Costa. Il primo a partire era il portoghese, mentre alle sue spalle rinveniva il corridore della Lotto-Soudal. Rui Costa tagliava per primo il traguardo dopo aver deviato la sua traiettoria ostacolando il danese, che si lamentava per il comportamento dell’avversario. Così la giuria si vedeva costretta a retrocedere il corridore della UAE – Team Emirates e assegnare la vittoria a Kron, che conquistava così il secondo successo stagionale dopo la prima tappa del Giro della Catalagna. Il gruppo Maglia gialla arrivava invece unito e senza patemi al traguardo 2′49” dopo l’arrivo dei primi.
Da evidenziare in chiave italiana il nono posto di Matteo Fabbro (Bora-Hansgrohe) e soprattutto la conquista della maglia a pois di leader del Gran Premio della Montagna da parte di Antonio Nibali (Trek-Segafredo).
Domani si disputa una delle frazioni più interessante della corsa elvetica, una cronometro individuale di 23 Km da Disentis-Sedrun ad Andermatt che nella prima metà ha la forma della cronoscalata perchè si dovrà salire fino ai 2046 metri dell’Oberalppass, affrontando 9.5 Km d’ascesa al 6.5% di pendenza media.

Luigi Giglio

Rui Costa esulta, Kron contesta sul rettilineo darrivo di Sedrun (Getty Images)

Rui Costa esulta, Kron contesta sul rettilineo d'arrivo di Sedrun (Getty Images)

GIRO U23, YANNIS VOISARD VINCE SUL NEVEGAL

giugno 11, 2021 by Redazione  
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Yannis Voisard conquista la penultima tappa del Giro U23 davanti ad un indomabile Juan Ayuso e a Tobias Johannessen

Nona frazione del Giro d’Italia Under 23 da Cavalese al Nevegal, con 4 GPM fra cui lo storico Passo Valles. Il gruppo resta compatto fino alla prima delle due ascese di giornata al Nevegal intorno ai 70 km dal traguardo, quando il ritmo inizia a crescere scremando le fila con una costante selezione da dietro. È sulla seconda e ultima scalata all’arrivo odierno però che si è decisa la corsa, con scatti e controscatti da parte dei migliori ma senza mai nessuno in grado di fare la differenza fino all’ultimo chilometro.
Qui parte Yannis Voisard (Swiss Racing Academy) tentando il tutto per tutto per anticipare lo sprint, riuscendo eroicamente con le ultime forze rimaste a resistere al rientro di uno scatenato Juan Ayuso (Team Colpack Ballan) volenteroso di lasciare l’ennesimo sigillo vestito di rosa, colori che verosimilmente condurrà fino al termine di questa edizione del Giro. Chiude il podio parziale Tobias Johannessen (Uno-X).

Lorenzo Alessandri
TW @LorenzoAle8

Lultima tappa di montagna è vinta dallelvetico Yannis Voisard (© Giro dItalia Under 23)

L'ultima tappa di montagna è vinta dall'elvetico Yannis Voisard (© Giro d'Italia Under 23)

DEMARE VINCE LA VOLATA DI AUCH. VENDRAME RESTA IN MAGLIA GIALLA

giugno 11, 2021 by Redazione  
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Nella volata della seconda tappa, Arnaud Demare (Team Groupama FDJ) vince in volata davanti a Orluis Aular (Team Caja Rural) e Jacopo Mosca (Team Trek Segafredo). Andrea Vendrame (Team AG2R) conserva la maglia gialla e domani dovrà difenderla nel tappone pirenaico.

La seconda tappa della Route d’Occitanie 2021 è la più facile dal punto di vista altimetrico, essendo quasi completamente in pianura. I quasi 200 km da Villefranche-de-Rouergue ad Auch presentano tre facili GPM di terza categoria nei primi 80 km e le squadre dei velocisti dovrebbero controllare agevolmente la corsa prima della volata finale, anche se l’ultimo km sale leggermente. Andrea Vendrame (Team AG2R Citroen) parte in maglia gialla dopo la bella vittoria da finisseur nella prima tappa. Subito dopo la partenza da Villefranche-de-Rouergue si formava la fuga di giornata grazie all’azione di due ciclisti: Adne Van Engelen (Team Bike Aid) ed Angel Madrazo (Team Burgos BH). Madrazo scollinava in prima posizione sulla Cote de Najac, prima asperità altimetrica posta al km 18.9. Il gruppo maglia gialla inseguiva ad oltre 3 minuti, con gli uomini della Groupama FDJ nelle prime posizioni che dettavano un ritmo ancora abbastanza regolare, tant’è che dopo 35 km la fuga arrivava ad avere un vantaggio di oltre 8 minuti. Sulla successiva Cote de Saint-Antonin era ancora Madrazo a scollinare per primo. Lo spagnolo faceva la sua personale ‘tripletta’ odierna transitando per primo anche al terzo ed ultimo GPM della Cote de Mirabel posta al km 81.1. A 90 km dall’arrivo il gruppo alle spalle della coppia di testa aveva iniziato ad aumentare il ritmo e il vantaggio della fuga era sceso a 2 minuti e 20 secondi. Ad alternasi in testa al gruppo erano gli uomini di AG2R Citroen, Groupama FDJ ed EF Education Nippo. Tre ciclisti contrattaccavano nel gruppo maglia gialla. Erano Samuel Leroux (Team Xellis-Roubaix Lille Metropole), Morné Van Kiekert (Team ST Michel – Auber) e Valentin Retailleau (Nazionale Francese). I tre riuscivano di comune accordo a raggiungere i fuggitivi della prima ora e così ad un’ottantina di km dall’arrivo si formava un gruppo di testa di cinque uomini, Van Engelen si aggiudicava il primo traguardo intermedio di Gimat posto al km 139.9 . A 50 km dal termine il vantaggio della fuga sul gruppo maglia gialla era di 2 minuti e 35 secondi. Al secondo traguardo intermedio di Roquefort posto al km 176 era Leroux a transitare per primo. Groupama FDJ ed EF Education Nippo aumentavano l’andatura negli ultimi 30 km e la fuga aveva sempre meno possibilità di raggiungere l’arrivo senza essere ripresa. E infatti il gruppo piombava irrimediabilmente su di essa a 7 km dall’arrivo. L’ultimo dei fuggitivi ad essere ripreso era un coriaceo Angel Madrazo. L’ottimo lavoro della Groupama FDJ permetteva ad Arnaud Demare di posizionarsi al meglio per la volata. Il campione nazionale francese era anche favorito dalla leggera pendenza della strada e sprintava per la vittoria davanti ad Orluis Aular (Team Caja Rural) e Jacopo Mosca (Team Trek Segafredo). Chiudevano la top five Lorrenzo Manzin (Team Total Direct Energie) e David Gonzalez (Team Caja Rural) in quinta posizione. Dopo la vittoria alla recente Boucles de la Mayenne, denare conferma di avere un’ottima gamba e di essere uno dei favoriti per la maglia verde al prossimo Tour de France. In classifica generale Andrea Vendrame (Team AG2R Citroen) che conserva agevolmente la maglia gialla. Domani è in programma la terza tappa da Pierrefitte-Nestalas a Le Mourtis. Non ci si potrà più nascondere e chi vincerà metterà una bella ipoteca sulla vittoria finale. I ciclisti dovranno affrontare cinque GPM, il primo dei quali è il Col du Tourmalet che seppur inserito a 150 km dall’arrivo si farà sentire nelle gambe. L’arrivo finale sulla salita verso Le Mortis è anch’eso impegnativo visto che sono quasi 13 km al 6.5%. Nel mezzo, Cote de Mauvezin, Cap de la Coste e Col de Larrieu completeranno le difficoltà di una tappa davvero tosta. Insomma, i Pirenei chiamano. Chi risponderà?

Giuseppe Scarfone

Arnaud Demare vince la seconda tappa della Route dOccitanie (foto: Getty Images Sport)

Arnaud Demare vince la seconda tappa della Route d'Occitanie (foto: Getty Images Sport)

PERLA DI CARAPAZ IN SVIZZERA, PER L’ECUADORIANO TAPPA E MAGLIA A LEUKERBAD

giugno 10, 2021 by Redazione  
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La quinta tappa al Giro di Svizzera porta tante novità nella classifica generale della corsa, prima fra tutte la nuova leadership di Richard Carapaz (Ineos – Grenadiers) conquistata dopo l’affermazione nella frazione odierna.

Prima tappa di montagna al Giro di Svizzera quella che Gstaad portava a Leukerbad dopo 175 chilometri, strada piena di asperità che vedeva incredibilmente il leader della generale, la maglia gialla Mathieu Van der Poel (Alpecin-Fenix), entrare nel gruppetto degli attaccanti di giornata. La fuga comprendeva anche Sergio Samitier (Movistar), Hermann Pernsteiner (Bahrain-Victorious) e Claudio Imhof (Nazionale Svizzera), più volte in azione in questi giorni.

Sotto la spinta della Ineos Grenadiers la fuga veniva ripresa ai meno 28 chilometri dall’arrivo, dopodiché lungo la salita di Erschmatt si infiammava la tappa. Il primo ad attaccare era Antwan Tolhoek (Jumbo-Visma) ai -25 e un chilometro più tardi si accodava Esteban Chaves (BikeExchange), che una volta rireso l’olandese lo staccava a 22.5 km dal traguardo. Tolhoek veniva ripreso dal gruppo dei migliori che contava a questo punto solo 15 ciclisti: Eddie Dunbar a tirare per Richard Carapaz (Ineos), Julian Alaphilippe e Mattia Cattaneo (Deceuninck), Maximilian Schachmann (Bora-Hansgrohe), Jakob Fuglsang (Astana-Premier Tech), Niklas Eg (Trek-Segafredo), Sam Oomen (Jumbo), Rigoberto Urán e Neilson Powless (EF Education-Nippo), Tiesj Benoot Andreas Leknessun (DSM), Michael Woods (Israel), Lucas Hamilton (BikeExchange) e Domenico Pozzovivo (Qhubeka Assos).

Ai meno 12 il colpo di scena: Chaves sbagliava strada finendo su una stradina secondaria e l’errore gli costava caro a causa degli attacchi che sopraggiungevano da dietro. Fuglsang era il primo a raggiungerlo per poi staccarlo a 5,5 chilometri dal traguardo. A cogliere il successo, invece, era Carapaz che nel finale raggiungeva Fuglsang e lo batteva in volata. L’ecuadoriano della Ineos Grenadiers conquistava così anche la maglia di leader della classifica generale. Terza posizione per il canadese Woods che, dopo 39 secondi, arrivava insieme a Urán, Schachmann, Hamilton, Alaphilippe e Pozzovivo.

Domani altra tappa di montagna che prevede il Passo del San Gottardo (9 Km al 7,2%) subito dopo la partenza da Andermatt e il Passo del Lucomagno (18.5 Km al 5.5%) a una trentina di cholometri dal traguardo di Sedrun.

Luigi Giglio

Carapaz a pochi passi dalla vittoria in quel di Leukerbad (foto Bettini)

Carapaz a pochi passi dalla vittoria in quel di Leukerbad (foto Bettini)

DOMINIO DI TADEJ POGAČAR SULLE STRADE DI CASA

giugno 10, 2021 by Redazione  
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Tadej Pogačar (UAE – Team Emirates) ha vinto la seconda tappa del Giro di Slovenia con un azione negli ultimi venticinque chilometri. Il corridore sloveno ha anche conquistato la maglia di leader quasi ipotecando la classifica finale. Al secondo posto si è classificato Matej Mohorič (Bahrain – Victorious) battendo in volata Diego Ulissi (UAE – Team Emirates) in un gruppetto inseguitore che ha perso 1’22” dal fenomeno sloveno.

La seconda tappa del Giro di Slovenia partiva da Žalec arrivando al castello di Celje dopo 147 chilometri di corsa. Le salite in programma erano la salita di Lipa dopo 67km, 5 chilometri al 7%, ma in particolare, Svetina, 5.5km al 7.5% con soltanto 19 chilometri alla conclusione piuttosto ondulati che portavano agli ultimi 2km al 7.2% sulle rampe conclusive del castello di Celje.
La fuga di giornata prendeva subito il via con Alexander Konychev (Team BikeExchange), Sergio Araiz (Equipo Kern Pharma), Viacheslav Kuznetsov (Gazprom – RusVelo), Josu Etxeberria (Caja Rural – Seguros RGA), Kenny Molly (Bingoal Pauwels Sauces WB), Robert Scott (Canyon dhb SunGod), Kasper Andersen (ColoQuick), Alan Banaszek (HRE Mazowsze Serce Polski) e Daniel Bigham (Ribble Weldtite Pro Cycling). Il gruppo controllava questo tentativo senza grossi problemi riprendendo tutti i componenti della fuga ai piedi della salita di Svetina. Nel tratto tortuoso che precedeva la salita, era la Bahrain – Victorious ad aumentare il ritmo in gruppo andando a spezzare in più tronconi la corsa. Sulle prime pendenze impegnative accelerava violentemente Vegard Stake Laengen (UAE – Team Emirates) con il suo capitano Tadej Pogačar pronto alla sua ruota e Jan Tratnik (Bahrain – Victorious). Questo finché non decideva Pogačar in prima persona di attaccare con al suo più immediato inseguimento Matteo Sobrero (Astana Premier Tech), Diego Ulissi e Rafal Majka (UAE – Team Emirates). Il fenomeno polacco scollinava con un vantaggio di 50” sul terzetto inseguitore e 1’15” su Jan Polanc (UAE – Team Emirates), Robert Stannard e Tanel Kangert (Team BikeExchange), Giovanni Carboni (Bardiani-CSF-Faizanè), Matej Mohoric (Bahrain – Victorious), Jonathan Lastra (Caja Rural – Seguros RGA) e James Shaw (Ribble Weldtite Pro Cycling). Lungo la discesa i gruppi inseguitori si ricompattavano, mentre Pogačar scendeva in maniera convinta, ma senza prendere rischi eccessivi. Sobrero e Mohoric nella seconda parte di discesa riuscivano ad avvantaggiarsi leggermente, venendo però ripresi ai piedi dello strappo conclusivo, quando Pogačar poteva vantare un vantaggio di 1’10”. Nel finale il polacco saliva con notevole agilità aumentando il suo vantaggio portando a casa tappa e maglia con una prestazione dominante. Majka attaccava nell’ultimo chilometro senza successo, e nel finale in volata nel gruppetto inseguitore era Mohoric a classificarsi al secondo posto davanti a Diego Ulissi con un ritardo di 1’22”. Pogačar riesce quindi per la prima volta in carriera ad alzare le mani al cielo in Slovenia, gli unici suoi due successi precedenti sulle terre di casa erano, infatti, la cronometro del campionato nazionale nella stagione passata e un titolo junior sempre nella disciplina contro il tempo. Il suo vantaggio in classifica è di 1’24” su Mohoric, 1’28” su Ulissi e 1’33” su Sobrero.
La tappa di domani presenta un percorso ondulato con possibilità per i velocisti nel caso in cui le loro squadre controllassero la corsa.

Carlo Toniatti.

Tadej Pogacar può festeggiare per la prima volta sulle strade di casa (UAE TEAM EMIRATES)

Tadej Pogacar può festeggiare per la prima volta sulle strade di casa (UAE TEAM EMIRATES)

10-06-2021

giugno 10, 2021 by Redazione  
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TOUR DE SUISSE

Il colombiano Richard Antonio Carapaz Montenegro (INEOS Grenadiers) si è imposto nella quinta tappa, Gstaad – Leukerbad, percorrendo 175.2 Km in 4h01′52″, alla media di 43.462 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Jakob Diemer Fuglsang (Astana – Premier Tech) e di 39″ il canadese Michael Woods (Israel Start-Up Nation). Miglior italiano Domenico Pozzovivo (Team Qhubeka ASSOS), 8° a 39″. Carapaz Montenegro è il nuovo leader della classifica con 26″ su Fuglsang e 38″ sul tedesco Maximilian Schachmann (Bora – Hansgrohe).. Miglior italiano Pozzovivo, 9° a 3′10″.

BALOISE BELGIUM TOUR

Il belga Remco Evenepoel (Deceuninck – Quick Step) si è imposto nella seconda tappa, cronometro individuale Heist-aan-Zee (Knokke-Heist) – Westkapelle (Knokke-Heist), percorrendo 11.2 Km in 12′00″, alla media di 56.000 Km/h. Ha preceduto di 2″ il connazionale Yves Lampaert (Deceuninck – Quick Step) e di 18″ il neozelandese Finn Fisher-Black (Jumbo-Visma Development Team). Miglior italiano Davide Ballerini (Deceuninck – Quick Step), 9° a 25″. Evenepoel è ancora leader della classifica con 45″ su Lampaert e 53″ sul connazionale Gianni Marchand (Tarteletto – Isorex). Miglior italiano Filippo Fiorelli (Bardiani-CSF-Faizanè), 29° a 2′04″.

LA ROUTE D’OCCITANIE – LA DÉPÊCHE DU MIDI

L’italiano Andrea Vendrame (AG2R Citroën Team) si è imposto nella prima tappa, Cazouls-lès-Béziers – Lacaune-les-Bains, percorrendo 156.5 Km in 3h59′41″, alla media di 39.177 Km/h. Ha preceduto di 4″ il danese Magnus Cort Nielsen (EF Education – Nippo) e l’italiano Jacopo Mosca (Trek – Segafredo). Vendrame è il primo leader della classifica con 4″ su Cort Nielsen e Mosca.

TOUR OF SLOVENIA

Lo sloveno Tadej Pogačar (UAE-Team Emirates) si è imposto nella seconda tappa, Žalec – Celje, percorrendo 147 Km in 3h23′03″, alla media di 41.594 Km/h. Ha preceduto di 1′22″ il connazionale Matej Mohorič (Bahrain – Victorious) e l’italiano Diego Ulissi (UAE-Team Emirates). Pogačar è il nuovo leader della classifica con 1′24″ su Mohorič e 1′28″ su Ulissi

OBERÖSTERREICHRUNDFAHRT (Austria)

Il belga Daan Soete (Group HENS – Maes Containers CX) si è imposto nel prologo, cronoscalata Linz – Schlossberg, percorrendo 0.7 Km in 01′03″, alla media di 40.000 Km/h. Ha preceduto di meno di un secondo il connazionale Lander Loockx (Group HENS – Maes Containers CX) e l’olandese Joren Bloem (Sensa – Kanjers voor Kanjers). Nessun italiano in gara. Soete è il primo leader della classifica con lo stesso tempo di Loockx e Bloem.

FIVE RING OF MOSCOW

Il russo Igor Frolov (CSP OVS Moskovskaya Oblast) si è imposto nella prima tappa, circuito di Mosca, percorrendo 149.6 Km in 3h47′49″, alla media di 39.400 Km/h. Ha preceduto di 16″ i connazionali Dmitry Puzanov (SSHOR 7 Samara) e Roman Maikin (Volga Union Team). Unico italiano in gara Filippo Ridolfo (Team Novo Nordisk Development), 10° a 5′30″. Frolov è il nuovo leader della classifica con 25″ su Maikin e 43″ su Puzanov. Ridolfo 12° a 5′55″

GIRO D’ITALIA GIOVANI UNDER 23

L’italiano Riccardo Ciuccarelli (Biesse Arvedi) si è imposto nell’ottava tappa, Aprica – Andalo, percorrendo 115.5 Km in 2h58′30″, alla media di 38.824 Km/h. Ha preceduto di 26″ il norvegese Anders Halland Johannessen (Uno-X Dare Development Team) e di 40″ il colombiano Didier Norberto Merchán Cardona (Colombia Tierra de Atletas – GW Bicicletas). Lo spagnolo Juan Ayuso Pesquera (Team Colpack Ballan) è ancora maglia rosa con 2′53″ sul norvegese Tobias Halland Johannessen (Uno-X Dare Development Team) e 3′42″ sul belga Henri Vandenabeele (Development Team DSM). Miglior italiano Alessandro Verre (Team Colpack Ballan), 6° a 4′43″.

VUELTA FEMENINA A GUATEMALA

La colombiana Jannie Milena Salcedo Zambrano (Colombia Tierra de Atletas – GW Bicicletas) si è imposta nella seconda tappa, Retalhuleu – Tecan Uman, percorrendo 78 Km in 2h00′45″, alla media di 38.758 Km/h. Ha preceduto allo sprint la connazionale Katherin Steisy Montoya Zuluaga (Colnago CM Team) e l’ecudoriana Miryan Maritza Nuñez Padilla (Liro Alcaldía la Vega). Nessuna italiana in gara. La Salcedo Zambrano è la nuova leader della classifica con lo stesso tempo delle connazionali Lina Marcela Hernández Gómez (Colombia Tierra de Atletas – GW Bicicletas) e Montoya Zuluaga

VENDRAME SI ESALTA A LACAUNE-LES-BAINS. TAPPA E MAGLIA PER L’ITALIANO

giugno 10, 2021 by Redazione  
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Una prima tappa frizzante alla Route d’Occitanie si accende nel finale con scatti e contro scatti che portano al decisivo attacco di Andrea Vendrame (Team AG2R Citroen). Pur raggiunto dall’avanguardia del gruppo negli ultimi 3 km, l’italiano aveva la forza di accelerare e mantenere un vantaggio minimo tale da consentirgli di vincere a Lacaune-les-Bains

Il congestionatissimo calendario della prima metà di Giugno, dopo Giro di Svizzera, Giro del Belgio e Giro di Slovenia, si arricchisce con la nuova contemporaneità della Route d’Occitanie in programma da giovedì 10 a domenica 13. Quattro tappe di cui le prime due sostanzialmente pianeggianti dove i velocisti potranno dire la loro. La terza e la quarta determineranno invece le sorti della classifica generale, con Col du Tourmalet – anche se lontano dall’arrivo, Col de Mentè e l’arrivo della quarta tappa a Chateau de Peyreperteuse giudici insindacabili di una corsa che ha visto negli anni passati vincitori di un certo livello come Alberto Contador, Nairo Quintana, Alejandro Valverde ed Egan Bernal. Sono 20 le squadre ai nastri di partenza e tra quelle WT ci sono anche ciclisti reduci dal Giro d’Italia come Gianluca Brambilla e Giulio Ciccone (Team Trek Segafredo), Tony Gallopin ed Andrea Vendrame (Team AG2R Citroen), Luis Leon Sanchez (Team Astana) ed Alberto Bettiol (Team EF Education Nippo), per dirne alcuni tra i più rappresentativi. Da segnalare anche la presenza di una giovane Nazionale Francese. La prima tappa parte da Cazouls-Lès-Béziers e termina a Lacaune Les Bains dopo 156.5 km. E’ in programma un solo GPM a metà percorso, il Col de Fontfroide. Gli ultimi 74 km dopo lo scollinamento del GPM sono abbastanza movimentati ma tendenzialmente pianeggianti. Soltanto gli ultimi 15 km tendono a salire leggermente ma costantemente, quindi i velocisti dovranno avere una buona gamba per giocarsi la vittoria in volata e non escludiamo l’attacco di qualche finisseur. Dopo la partenza da Cazouls-Lès-Béziers si avvantaggiava un drappello di sette ciclisti formato da Julien Duval (Team AG2R Citroen), Juri Hollman (Team Movistar), Garikoitz Bravo (Team Euskaltel Euskadi), Alvaro Cuadros (Team Caja Rural), Carlos Garcia (Team Kern Pharma), Yevgeniy Fedorov (Team Astana) ed Alex Molenaarr (Team Burgos BH). Dopo 25 km il vantaggio dei fuggitivi era di 6 minuti e 20 secondi. In testa al gruppo tiravano in particolar modo il Team groupama FDJ per Armaud Demare ed il Team EF Education Nippo per Magnus Cort Nielsen. Dopo 40 km il vantaggio della fuga era sceso a 5 minuti e 30 secondi. La fuga iniziava a scalare il Col de Fontfroide, unico GPM della tappa odierna, con 4 minuti di vantaggio sul gruppo che iniziava un forcing più deciso con il Team INEOS Grenadiers. Ne faceva le spese proprio Arnaud Demare, oggi atteso alla volata finale, che perdeva le ruote del gruppo principale. Un’ulteriore accelerazione dal parte della Trek Segafredo, riduceva ancora i ciclisti presenti nel primo gruppo inseguitore. Cuadros scollinava in prima posizione. A 60 km dall’arrivo in testa restavano in cinque: Garcia, Cuadros, Bravo, Holmann e Fedorov. Al primo traguardo volante di Nages era Fedorov a transitare per primo. Al secondo sprint intermedio di Lacaune-les-Bains era invece Holmann a conquistare la prima posizione. A circa 25 km dall’arrivo le cose si rimescolavano. Il gruppo rientrava sugli attaccanti e ricominciavano scatti e contro scatti. Ci provavano Andrea Vendrame (Team AG2R Citroen) e Merhawi Kudus (Team Astana). Nella discesa del Col de Bassin, non categorizzato come GPM, la nuova coppia di testa guadagnava una trentina di secondi di vantaggio sul gruppo. Erano Trek Segafredo ed EF Education Nippo a condurre l’inseguimento. A 8 km dall’arrivo, nell’ultimo tratto di falsopiano fino al traguardo, Vendrame restava da solo al comando. Si riportavano su di lui Gianluca Brambilla (Team Trek Segafredo) e Marti Marquez (Team Kern Pharma). Ma alle loro spalle era minaccioso un gruppo di una quarantina di ciclisti. Vendrame a poco meno di 2 km dall’arrivo accelerava nuovamente e lasciava sul posto Brambilla e Marquez che dopo qualche centinaio di metri venivano ripresi dal gruppo. Ma Vendrame riusciva a mantenere un vantaggio tale da giungere da solo fino al traguardo, ottenendo la seconda vittoria stagionale e vestendo così la prima maglia gialla. In seconda posizione, a 4 secondi di ritardo, Magnus Cort Nielsen regolava il gruppo mentre terzo era Jacopo Mosca (Team Trek Segafredo). Chiudevano la top five Luis Leon Sanchez (Team Astana) in quarta posizione e Jesus Herrada (Team Cofidis) in quinta posizione. Non essendo presenti abbuoni, anche la classifica generale assume la stessa fisionomia della graduatoria parziale, con Vendrame in maglia gialla con 4 secondi di vantaggio su Nielsen e Mosca. Domani è in programma la seconda tappa da Villefrance-de-Rouergue ad Auch, per un totale di 198.7 km. Tre facili gpm di terza categoria nei primi 80 km consolideranno la fuga di giornata che dovrebbe essere controllata facilmente dal gruppo ed in particolare dalle squadre dei velocisti. Però non dimentichiamo che siamo pur sempre in Francia ed il piattone successivo fino all’arrivo, in caso di vento, potrebbe dare qualche interessane spunto di cronaca con i ventagli. Vedremo con interesse che cosa succederà.

Giuseppe Scarfone

La vittoria di Andrea Vendrame a Lacaune-les-Bains (foto: Getty Images Sport)

La vittoria di Andrea Vendrame a Lacaune-les-Bains (foto: Getty Images Sport)

GIRO U23, CIUCCARELLI SI ESALTA AD ANDALO

giugno 10, 2021 by Redazione  
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Riccardo Ciuccarelli vince in solitaria l’arrivo in salita di Andalo davanti ad Anders Johannessen e Didier Merchan

Ottava frazione del Giro d’Italia Under 23: dall’Aprica ai 1032 metri sul livello del mare di Andalo, per un nuovo arrivo in salita.
Pronti via ed evade la fuga subito dopo il via ufficiale di Edolo terminato il lungo trasferimento dalla celebre località di Aprica in Valtellina, affrontando il Passo del Tonale. Il gruppo che si forma al comando è più di un tentativo da lontano: sono addirittura in 34, fra cui Riccardo Ciuccarelli (Biesse Arvedi) e Anders Halland Johannessen (Uno-X).
Dietro il gruppo guidato dal Team Colpack della Maglia Rosa Ayuso lascia fare, forte di ampi margini di vantaggio in classifica generale su tutti i componenti del drappello al comando. A giocarsi la tappa sono quindi gli uomini in testa: ai -6 dal traguardo parte Riccardo Ciuccarelli e fa il vuoto, resistendo anche al rientro del gruppo Maglia Rosa e conquistando così una grande vittoria in solitaria.
Alle sue spalle il primo dei battuti è Johannessen attardato di 26 secondi, mentre chiude il podio Didier Merchan (Columbia Tierra de Atletas) a 40”. In classifica generale nessuna variazione registrata nelle posizioni più alte.

Lorenzo Alessandri
TW @LorenzoAle8

La vittoria di Ciuccarelli ad Andalo (© Giro dItalia Under 23)

La vittoria di Ciuccarelli ad Andalo (© Giro d'Italia Under 23)

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