20-06-2022
giugno 21, 2022 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TOUR DE SUISSE WOMEN
L’italiana Elisa Balsamo (Trek-Segafredo) si è imposta nella terza tappa, Vaduz – Coira, percorrendo 124.2 Km in 3h18′40″, alla media di 37.51 Km/h. Ha preceduto allo sprint la francese Évita Muzic (FDJ-Nouvelle Aquitaine-Futuroscope) e la tedesca Liane Lippert (Team DSM). La statunitense Kristen Faulkner (Team BikeExchange-Jayco) è ancora leader della classifica con 4″ sull’olandese Lucinda Brand (Trek-Segafredo) e 14″ sulla neozelandese Georgia Williams (Team BikeExchange-Jayco). Miglior italiana Soraya Paladin (CANYON//SRAM Racing), 12° a 2′36″
WOODS RE DELL’OCCITANIA
È Michael Woods (Israel – Premier Tech) a fare sua la 46° edizione della Route d’Occitanie. Il corridore canadese si è imposto nella tappa regina da Sigean a Les Angles, con arrivo in salito dopo aver affrontato il Col de Jau e il Col des Hares. Poco altro hanno potuto dire le altre tappe con la prima e l’ultima dedicate ai velocisti e la seconda, inizialmente pensata per movimentare la classifica, tagliata e resa inoffensiva a causa del caldo con soli 35 km da percorrerte e due rampe di pochi chilometri al 5% nel finale.
La tappa di apertura è andata a Arnaud Démare (Groupama) dopo una volata velocissima in cui l’Italia ha piazzato numerosi atleti nella top ten. Alle spalle dlel francese si sono piazzati il connazionale Rudy Barbier (B&B Hotels) e poi Elia Viviani (INEOS),al tredicesimo podio in stagione. Poco dietro Davide Cimolai (Cofidis) 6°, Niccolò Bonifazio (TotalEnergie) 7° e Andrea Vendrame (Ag2r) 9°.
A far da padrone nella seconda giornata è stato il caldo, che ha costretto gli organizzatori a tagliare i primi 120 Km della frazione diretta a Roquefort-sur-Soulzon, riducendola ad una minitappa di soli 35 km con due lievi strappetti nel finale. Alla fine a spuntarla in una volata in leggera salita è stato lo spagnolo Roger Adriá (Kern Pharma), il quale grazie agli abbuoni e ai piazzamenti sfila la maglia di leader a Démare. Alle sue spalle giungono Michael Valgren (EF), quindi Julien Simon (TotalEnergies), mentre per l’Italia da annotare il 7° posto di Filippo Baroncini (Trek – Segafredo) e un’altra top ten di Vendrame.
Si giunge così alla tappa regina che appare fin da subito molto movimentata. Nel tratto iniziale più facile vanno in fuga Bonifazio, Morné Van Niekerk (St Michel – Auber93) e Jonathan (B&B Hotels). Sul Col de Jau, seconda asperità di giornata, il drappello viene ripreso e così si avvantaggiano Igor Arrieta (Kern Pharma), Ignatas Konovalovas (Groupama), Jokin Murguialday (Caja-Rural) e Nans Peters (Ag2r), con il primo molto attivo nell’azione fino a mettere in difficoltà i compagni d’avventura.
Si arriva così all’ultima salita con il gruppo tirato da Arkea e INEOS che pian piano si assottiglia perdendo e, tra gli altri, perde terreno il leader della corsa Adrià. La compagine britannica però non fa bene i conti e finisce per perdere anche una delle sue punte, Pavel Sivakov, che ai meno 20 è costretto ad alzare bandiera bianca. È così l’altro capitano, Carlos Rodriguez, a lanciare l’attacco portando con se Michael Woods (Israel – Premier Tech) Alle loro spalle ci sono Alejandro Valverde (Movistar), Cristián Rodriguez (TotalEnergies) e Nairo Quintana (Arkèa). Mentre davanti i due battistrada vanno d’accordo fino ai meno due, quando gli attacchi ripetuti del canadese sfiancano l’iberico permettendo a Woods di involarsi verso la vittoria, il trio all’inseguimento fatica a tenere il ritmo e da dietro rinvengono diversi uomini.
Sotto il traguardo Woods vanterà oltre un minuto e dieci sul vecchio compagno di fuga, che salva per appena 1” il secondo posto su Jesus Herrada (Cofidis) e Valverde. Oltre 1’30” perdono Mattias Skjelmose Jensen (Trek – Segafredo), Odd Christian Eiking (EF), Jonas Gregaard (UNO-X), Quintana, Cristián Rodriguez e Michel Ries (Arkèa). La classifica generale rispecchia le posizioni di arrivo con poco margine per degli stravolgimenti nella giornata conclusiva che riporta i corridori dai 1600m di Les Angles ai 200 di Auterive. Scontato l’arrivo in volata volata, che vedrà imporsi Bonifazio su Matteo Moschetti (Trek – Segafredo). Il solo Max Kanter (Movistar) riesce a evitare un podio tutto azzurro sopravanzando Viviani sulla linea d’arrivo.
Andrea Mastrangelo

Michael Woods vince la tappa regina della Route d'Occitanie (foto Dario Belingheri/Getty Images)
ZAMPATA DI EVENEPOEL A VADUZ. THOMAS CONQUISTA IL TOUR DE SUISSE
Inutile nasconderlo, il Tour de Suisse di Remco Evenepoel fino a questa mattina era stato piuttosto deludente. Il belga della Quick Step era giunto in Svizzera come grande favorito dopo aver fatto vedere grandi numeri al recente Tour of Norway, ma già nel corso della 5a frazione, quella di Novazzano, era andato in difficoltà uscendo dalla lotta per classifica generale. Il fuoriclasse fiammingo si è rifatto oggi dominando la tappa conclusiva della corsa elvetica, una crono di 25 km tutta all’interno del territorio del Liechtenstein. Alle sue spalle, staccato di appena 3 secondi, Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) che grazie ad un’ottima prova è riuscito a scavalcare Sergio Higuita (Bora-Hansgrohe) e a conquistare la classifica generale. Il colombiano, oggi 11° ad 1′17″ da Remco, è riuscito a difendere il secondo posto finale dall’assalto di Jakob Fuglsang (Israel-PremierTech) autore di una crono sorpendente e 3° nella graduatoria finale.
La tappa conclusiva del Tour de Suisse era una crono di 25.6 km con partenza e arrivo a Vaduz, la capitale del piccolo stato del Liechtenstein. Il percorso era quasi totalmente pianeggiante, decisamente favorevole agli specialisti delle prove contro il tempo come Remco Evenepoel e il campione europeo Stefan Kung (Groupama-FDJ):
Evenepoel è partito subito forte, facendo segnare il secondo miglior tempo all’intermedio posto a circa metà percorso ad appena 2″ da Stefan Kung e con 5″ di vantaggio su Geraint Thomas. Nella seconda parte della crono però Kung, evidentemente stanco dopo una settimana in cui ha curato la classifica, è andato in calando perdendo sia dal fiammingo che dal gallese. Thomas è riuscito a recuperare qualche secondo anche ad Evenepoel, ma non abbastanza da poterlo superare, chiudendo in 2a posizione ad appena 3″ dal corridore della Quick Step-Alpha Vinyl. Kung si è dovuto accontentare del 3° posto ad 11″ dal vincitore. Ai piedi del podio un ottimo Daniel Martinez (Ineos Grenadiers) giunto a 28″ e tornato ad alti livelli dopo un avvio di Tour de Suisse non proprio esaltante. Seguono Bob Jungels (Ag2r Citroen Team) a 33″ e Maximilian Schachmann (Bora-Hansgrohe) a 55″. Ottavo posto per Neilson Powless (EF Education-Easy Post) che ha chiuso a 59″ dopo aver dovuto cambiare bici nel corso dell’ultimo km a causa di un guasto meccanico. Chiudono la top ten di giornata Jakob Fuglsang (Israel-Premier Tech) ad 1′02″ e il vincitore dell’ultima Paris-Roubaix, Dylan Van Baarle (Ineos Grenadiers) a 1′05″.
Come prevedibile, Geraint Thomas è riuscito a sopravvanzare Sergio Higuita che lo precedeva in classifica con un vantaggio di appena 2 secondi. Il gallese, primo britannico a vincere il Tour de Suisse in quasi 90 di storia, ha chiuso con un margine di 1′12″ sul colombiano della Bora, comunque bravo a respingerel’assalto al secondo posto portato da Jakob Fuglsang, terzo ad 1′16″. Quarto posto per Powless (a 2′10″) davanti ad un soprendente Stefan Kung (a 2′25″) e al rigenerato Bob Jungels (a 2′59″) tornato competitivo dopo un lungo periodo costellato di malanni. Alle loro spalle l’austriaco Felix Grossschartner (Bora-Hansgrohe) a 3′37″, Daniel Martinez a 3′39″ e l’instancabile Domenico Pozzovivo (Intermarchè-Wanty-Gobert Materiaux) che è riuscito a difendere la top ten (a 3′42″ da Thomas) dopo un Giro d’Italia che lo ha visto comunque protagonista. 10a posizione per l’ennesimo corridore della Bora-Hansgrohe, Maximilian Schachmann, che ha concluso a 3′45″, pochi secondi in meno di Evenepoel.
La stagione del World Tour adesso si interropomperà per qualche girono, lasciando spazio ai campionati nazionali che si disputeranno nel corso della prossima settimana. Ma gli occhi degli addetti ai lavori sono già puntati verso il Tour de France che vedrà il via il prossimo 1° Luglio.
Pierpaolo Gnisci
19-06-2022
giugno 19, 2022 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TOUR DE SUISSE
Il belga Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl Team) si è imposto nell’ottava ed ultima tappa, circuito a cronometro di Vaduz, percorrendo 25.6 Km in 28′26″, alla media di 54.021 Km/h. Ha preceduto di 3″ il britannico britannico Geraint Thomas (INEOS Grenadiers) e di 11″ l’elvetico Stefan Küng (Groupama-FDJ). Miglior italiano Fausto Masnada (Quick-Step Alpha Vinyl Team), 19° a 1′40″. Thomas si impone in classifica con 1′12″ sul colombiano Sergio Higuita (BORA-hansgrohe) e 1′16″ sul danese Jakob Fuglsang (Israel-Premier Tech). Miglior italiano Domenico Pozzovivo (Intermarché-Wanty-Gobert), 9° a 3′42″.
TOUR DE SUISSE WOMEN
La statunitense Kristen Faulkner (Team BikeExchange-Jayco) si è imposta nella seconda tappa, circuito a cronometro di Vaduz, percorrendo 25.6 Km in 31′46″, alla media di 48.353 Km/h. Ha preceduto di 14″ la neozelandese Georgia Williams (Team BikeExchange-Jayco) e di 1′03″ l’australiana Georgia Baker (Team BikeExchange-Jayco). Miglior italiana Soraya Paladin (CANYON//SRAM Racing), 17° a 2′36″. La Faulkner è la nuova leader della classifica con 4″ sull’olandese Lucinda Brand (Trek-Segafredo) e 14″ sulla Williams. Miglior italiana la Paladin, 14° a 2′36″
TOUR OF SLOVENIA
Lo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Vrhnika – Novo Mesto, percorrendo 155.7 Km in 3h42′35″, alla media di 41.971 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Matej Mohoric (Bahrain Victorious) e di 3″ il polacco Rafal Majka (UAE Team Emirates). Miglior italiano Fabio Felline (Astana Qazaqstan Team), 5° a 26″. Pogacar si impone in classifica con 12″ su Majka e 2′32″ sul connazionale Domen Novak (Bahrain Victorious). Miglior italiano Vincenzo Albanese (EOLO-Kometa Cycling Team), 4° a 2′42″
BALOISE BELGIUM TOUR
L’olandese Fabio Jakobsen (Quick-Step Alpha Vinyl Team) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Gingelom – Beringen, percorrendo 179.9 Km in 3h47′03″, alla media di 47.540 Km/h. Ha preceduto allo sprint i belgi Jasper Philipsen (Alpecin-Fenix) e Gerben Thijssen (Intermarché-Wanty-Gobert). Miglior italiano Alberto Dainese (Team DSM), 8°. L’elvetico Mauro Schmid (Quick-Step Alpha Vinyl Team) si impone in classifica con lo stesso tempo del belga Tim Wellens (Lotto Soudal) e 12″ sul belga Quinten Hermans (Intermarché-Wanty-Gobert). Miglior italiano Lorenzo Rota (Intermarché-Wanty-Gobert), 4° a 45″
LA ROUTE D’OCCITANIE – LA DÉPÊCHE DU MIDI
L’italiano Niccolò Bonifazio (TotalEnergies) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Les Angles – Auterive, percorrendo 188.3 Km in 4h13′49″, alla media di 44.512 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Matteo Moschetti (Trek-Segafredo) e il tedesco Max Kanter (Movistar Team). Il canadese Michael Woods (Israel-Premier Tech) si impone in classifica con 1′16″ sullo spagnolo Carlos Rodriguez (INEOS Grenadiers) e 1′21″ sullo spagnolo Jesus Herrada (Cofidis). Miglior italiano Filippo Baroncini (Trek-Segafredo), 16° a 13′32″
TOUR DU PAYS DE MONTBÉLIARD
L’olandese Thijs De Lange (Metec-Solarwatt p/b Mantel) si è imposto nella seconda ed ultima tappa, circuito di Valentigney, percorrendo 155.2 Km in 3h24′35″, alla media di 45.517 Km/h. Ha preceduto di 1′06″ i francesi Mattéo Vercher (Vendée U) e Dylan Guinet (Philippe Wagner Cycling). Nessun italiano in gara. Il ceco Michael Kukrle (Elkov-Kasper) si impone in classifica con 5″ sul francese Ewen Costiou (Côtes d’Armor-Marie Morin) e 6″ sull’australiano Dylan George (Team BridgeLane).
POGACAR VINCE A NOVO MESTO E SIGILLA LA VITTORIA AL GIRO DI SLOVENIA
Con un attacco dei suoi sull’unico GPM di Trska Gora a circa 10 km dall’arrivo, Tadej Pogacar (UAE Team Eirates) infiamma il finale di corsa e va a vincere nella volata ristretta davanti a Matej Mohoric (Team Bahrain Victorious) e Rafal Majka (UAE Team Emirates), gli unici due erano riusciti a seguirlo. Il campione sloveno vince come lo scorso anno la corsa di casa e prepara un nuovo assalto al Tour de France.
Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) è ad un passo dalla seconda vittoria consecutiva al Giro di Slovenia 2022. Nell’ultima tappa da Vrhnika a Novo Mesto gli basterà precedere il compagno Rafal Majka sulla linea d’arrivo e nei traguardi intermedi, anche se gli andrebbe bene anche una fuga a lunga gittata o un arrivo in volata, visto che né lui né Majka sono raffinati velocisti in uno sprint di massa. Dopo la partenza da Vrhnika, la fuga di giornata si formava grazie all’azione di otto ciclisti: Gregor Matija Cerne (Nazionale Slovena), Adam Stachowia (Team HRE Mazowsze Serce Polski), Adam Jordan (Team Ljubljana Gusto Santic), Etienne van Empel (Team China Glory Continental Cycling Team), Aljaž Jarc (Team Adria Mobil), Ukko Iisakki Peltonen (Team Global 6 Cycling), Daniel Turek (Team Team Felbermayr – Simplon Wels) ed Unai Iribar (Team Euskaltel Euskadi). Al primo traguardo volante di Ljubljana, posto al km 64.4, era Gregor Matija Cerne (Nazionale Slovena) a transitare in prima posizione. Al successivo traguardo volante di Višnja Gora, posto al km 92.9, era Peltonen a transitare per primo. Dopo un vantaggio massimo che aveva superato i sei minuti intorno al km 80, il gruppo si avvicinava sempre di più ai fuggitivi grazie al forcing del Team BikeExchange Jayco. A 40 km dalla conclusione il vantaggio della fuga era sceso ad 1 minuto e 10 secondi. Jark si aggiudicava il terzo traguardo volante di Trebnje posto al km 117.2. La fuga veniva annullata a poco meno di 10 km dall’arrivo, poco prima dell’ascesa verso l’unico GPM di Trska Gora. Pogacar attaccava subito e faceva la differenza, scollinando in prima posizione. Riuscivano a raggiungere con il campione sloveno Matej Mohoric (Team Bahrain Victorious) e Rafal Majka (UAE Team Emirates). Il terzetto si sarebbe giocato la vittoria visto che il gruppo inseguitore non sarebbe più riuscito a recuperare. Nella volata ristretta Pogacar aveva la meglio su Mohoric mentre Majka si piazzava in terza posizione a 3 secondi di ritardo. In quarta posizione regolava il gruppo dei ritardatari Luka Mezgec (Team BikeExchange Jayco) davanti a Fabio Felline (Team Astana Kazaqstan). Nella top ten si segnalavano anche il sesto posto di Nicola Conci (Team Alpecin Fenix), il settimo posto di Filippo Fiorelli (Team Bardiani CSF) e l’ottavo posto di Vincenzo Albanese (Team EOLO Kometa). Pogacar vince la seconda tappa del Giro di Slovenia 2022 e vince la corsa di casa con 12 secondi di vantaggio su Majka e 2 minuti e 32 secondi di vantaggio su Domen Novak (Team Bahrain Victorious). Pogacar vince sul filo di lana anche la classifica a punti mentre Majka ha la meglio in quella dei GPM. Vojtech Repa (Team Kern Pharma) vince la classifica dei giovani e infine il Team Caja Rural è prima nella classifica a squadre. Proprio come lo scorso anno, il Giro di Slovenia è stato un adeguato ‘riscaldamento’ per Pogacar in vista del Tour de France che parte tra due settimane.
Giuseppe Scarfone

Tadej Pogacar vince a Novo Mesto e festeggia la vittoria del Giro di Slovenia 2022 (foto: Tommaso Pelagalli/SprintCyclingAgency)
PINOT TRIONFA NELL’AFA DI MALBUN. HIGUITA NUOVO LEADER
Era già tornato alla vittoria, dopo quasi tre anni, all’ultimo Tour of the Alps mettendosi alle spalle un lungo e buio periodo fatto di infortuni e cattivi pensieri. Oggi, in cima alla dura salita che ha portato la carovana a Malbun, Thibault Pinot ha confermato di essere tornato competitivo, anche se forse non lo vedremo più lottare per il podio di un Tour de France. Il francese della Groupama-FDJ ha vinto in solitaria al termine delle frazione ‘regina’ resa ancora più dura da un clima ancora una volta caldissimo precedendo lo spagnolo Oscar Rodriguez (Movistar Team), staccato di 25″, e il kazako Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team), arrivato a 38″. La maglia gialla passa sulle spalle di Sergio Higuita (Bora-Hansgrohe), 4° a 1′19″ e capace di staccare tutti gli altri big negli ultimi due chilometri della dura ascesa finale. Alle sue spalle (a 1′30″) un Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) che adesso insegue il colombiano con appena 2 secondi di ritardo alla vigilia della crono di Vaduz che potrebbe consegnargli la vittoria finale.
La 7a tappa, 195 km da Ambri a Malbun, prevedeva il secondo ed ultimo arrivo in salita della corsa elevetica. Dopo un avvio decisamente semplice, il percorso proponeva la lunghissima salita del Lukmanierpass (29.2 km al 5%), la cui cima era posta al km 72. Terminata la successiva discesa, i corridori dovevano affrontare altri due gpm (entrambi di 3a categoria), il secondo dei quali conduceva la carovana in Liechtenstein. Proprio nel piccolo principato iniziava la salita finale che portava a Malbun (12.6 km al 8.7%).
Dopo due giorni funestati dai numerosissimi ritiri dovuti al covid, la penultima tappa del Tour de Suisse 2022 è partita in un clima decisamente più tranquillo visto che stavolta ad abbandonare la corsa sono stati ’soltanto’ in 3: Quentin Pacher (Groupama-FDJ), Sander Armee (Cofidis) e Marco Haller (Bora-Hansgrohe).
La fuga di giornata si è formata soltanto al km 35 ed è stata propiziata dal ’solito’ Clement Champoussin (Ag2r Citroen Team) e da Nelson Oliveira (Movistar Team). Alla coppia di testa si son man mano aggiunti Clément Berthet e Nicolas Prodhomme (Ag2r Citroen Team), Alexey Lutsenko e Gianni Moscon (Astana Qazaqstan Team), Ion Izagirre (Cofidis), Thibaut Pinot e Askey Lewis (Groupama), Baptiste Planckaert (Intermarché-Wanty), Sylvain Moniquet (Lotto Soudal), Óscar Rodríguez (Movistar), Fausto Masnada e Ilan Van Wilder (Quick-Step Alpha Vinyl), Michael Matthews e Jack Bauer ( Team BikeExchange-Jayco), Gavin Mannion (Human Powered Health), Mathieu Burgaudeau e Paul Ourselin (TotalEnergies) e Yannis Voisard (Nazionale Svizzera). I 20 fuggitivi si sono però ridotti a 14 lungo il Lukmanierpass visto che, uno alla volta, si sono staccati Planckaert, Moscon, Ourselin, Bauer, Lewis e Voisard, I superstiti hanno procedudo di buona lena, raggiungendo il massimo vantaggio (7′30″) proprio in cima alla lunghissima ascesa. Dopodichè il gruppo ha iniziato ad accelerare facendo scendere un pò per volta il gap.
La corsa ha proceduto lungo questo canovaccio praticamente fino ai piedi della salita finale, approcciata dai battistrada con 3 minuti e mezzo sul gruppo controllato dalla Ineos. Non appena la strada ha iniziato a salire, dal gruppo di testa han perso contatto Champoussin (già protagonista ieri) e un Michael Matthews ormai ’sazio’ dopo le due vittorie nei traguardi volanti che gli hanno consegnato la classifica a punti. Ai -11 è invece arrivato il primo attacco, grazie all’azione di Lutsenko a cui si sono subito accodati Izagirre e Van Wilder. Il belga ha però resisto per poco venendo raggiunto rapidamente da Thibaut Pinot. Un chilometro dopo Izagirre è riuscito a sbarazzarsi della compagnia di Lutsenko, mentre Pinot continuava a risalire da dietro dopo aver staccato Van Wilder.
Nel gruppo degli uomini di classifica erano i corridori della Bora, segnatamente con Maximilian Schachmann, a fare il ritmo con l’intenzione di propiziare un attacco del loro nuovo capitano, Sergio Higuita. Il primo a partire è stato però Remco Evenepoel (Quick Step Alpha Vinyl), che ha accelerato ai -8 ed è subito ripreso dal leader Jakob Fuglsang (Israel-PremierTech).
Davanti invece Pinot era riuscito riprendere Lutsenko (ai -7), ma non lo scatenato Ion Izagirre che a quel punto poteva vantare mezzo minuto di vantaggio sul francese e sembrava ormai imprendibile. Pinot però non s’è perso d’animo e ha continuato imperterrito la sua scalata staccando (ai -5) Lutsenko e recuperando qualche secondo al basco. Nel gruppo di testa, sempre tirato da un Daniel Martinez (Ineos Grenadiers) tornato brillante dopo un avvio di Tour de Suisse in sordina, continuava la selezione da dietro: ai -4 si staccava il 5° in classifica, Felix Grossschartner (Bora-Hansgrohe).
Le emozioni più forti sono arrivate nel tratto finale, caratterizzato da pendenze costantemente superiori al 9%. Ion Izagirre è scoppiato ai -3, venendo ripreso e immediatamente staccato da un Thibault Pinot ringalluzzito e lanciato verso un meritatissimo trionfo. Izagirre è andato letteralmente in crisi ed è stato rimontato prima da Lutsenko, quindi da Rodriguez terminando poi fuori dai 10 ad oltre 2 minuti e mezzo dal vincitore.
Nel gruppo dei big, una volta esaurito il prezioso lavoro di Martinez, è arrivato lo scatto di Sergio Higuita (ai -2) a cui non hanno risposto ne Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) ne il capoclassifica Jakob Fuglsang (Israel-PremierTech). Il gallese è però riuscito a staccare Fuglsang negli ultimi 500 metri, avvicinandosi anche allo scatenato colombiano della Bora.
Pinot ha tagliato il traguardo con 25″ di vantaggio su Oscar Rodriguez che nel finale ha superato Lutsenko (3° a 38″). Alle spalle dei tre fuggitivi superstiti un ottimo Sergio Higuita, giunto a 1′19″ davanti a Thomas (a 1′30) e Nicolas Prodhomme (a 1′40″). Più staccato Jakob Fuglsang (a 1′48″) e il sempre verde Domenico Pozzovivo (Intermarchè-Wanty-Gobert Materiaux), che ha chiuso ad 1′59″. Chiudono la top ten di giornata Sebastien Reichenbach (Groupama-FDJ) a 2′09″ e Neilson Powless (EF Education-EasyPost) a 2′19″.
La maglia gialla passa sulle spalle di Sergio Higuita che ora guida con 2″ su Geraint Thomas. Fuglsang scivola in 3a posizione (a 19″) davanti a Powless (a 1′16″), Pozzovivo (a 1′37″) e Reichenbach (2′09″). 7a posizione per un sorprendente Stefan Kung (Groupama-FDJ) a 2′19″ da Higuita. Seguono Bob Jungels (Ag2r Citroen Team) a 2′31″, Felix Grossschartner a 2′47″ e Andreas Leknessund (Team DSM) a 2′59.
Domani è in programma la crono finale con arrivo e partenza nella capitale del Liechtenstein, Vaduz. Saranno 25 km leggermente vallonati che sorridono moltissimo a Geraint Thomas, ormai il grande favorito per la vittoria finale.
Pierpaolo Gnisci
MAJKA VINCE A VELIKA PLANINA, POGACAR RESTA IN MAGLIA VERDE
Con un nuovo attacco congiunto a circa 4 km dall’arrivo in salita di Velika Planina, Rafal Majka e Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) salutano la compagnia e vanno a contendersi la vittoria della penultima tappa. Majka vince davanti a Pogacar ottenendo la seconda vittoria di tappa mentre Pogacar resta in maglia verde. Domani gran finale con un dentello insidioso a 10 km dall’arrivo ma Pogacar, a meno di clamorose sorprese, sembra in pole position per la vittoria finale.
La quarta tappa del Giro di Slovenia 2022 parte da Lasko e termina a Velika Planina dopo poco più di 152 km. E’ la tappa più difficile della breve corsa slovena con quattro GPM da scalare, con la salita finale di Velika Planina che misura quasi 8 km all’8% di pendenza media. La neo maglia verde Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) può dare lo scossone decisivo per mettere in cassaforte la sua seconda vittoria consecutiva nella corsa di casa. Dopo la partenza da Lasko si formava la fuga di giornata grazie all’azione di nove ciclisti: Samuele Zoccarato (Team Bardiani CSF), Viktor Potocki (Team Ljubljana Gusto Santic), Tomasz Budzinski (Team HRE Mazowsze Serce Polski), Umberto Marengo (Team Drone Hopper Androni Giocattoli), Lionel Taminiaux (Team Alpecin Fenix), Xabier Azparren (Team Euskaltel Euskadi), David Per (Team Adria Mobil), Francesco Carollo (Team MG K Vis) ed Ivan Cobo (Team Kern Pharma). Potocki si aggiudicava il primo GPM di Jesenovo posto al km 36.3. Il ciclista croato scollinava in prima posizione anche sul successivo GPM di Trojane posto al km 46.2. Budzinski si aggiudicava il primo traguardo volante di Menges posto al km 74.9 mentre il gruppo maglia verde era tirato dagli uomini dell’UAE Team Emirates. Potocki si aggiudicava anche il terzo GPM di Crnivec posto al km 108.3. Nel gruppo inseguitore si facevano vedere in testa anche gli uomini del Team Bahrain Victorious. La fuga riusciva a transitare sul secondo traguardo volante di Ljubno ob Savinji, posto al km 127.5, con Potocki in prima posizione, quattro km prima di essere ripresa da Jan Tratnik (Team Bahrain Victorious), che faceva da testa di ponte per i capitani Mohoric e Novak. Nella salita verso Velika Planina, sotto la spinta di Team Eolo Kometa ed UAE Team Emirates, la fuga veniva ripresa. A circa 4 km dall’arrivo partivano in coppia, come già successo nelle tappe precedenti, Majka e Pogacar, decisamente i più forti di questo Giro di Slovenia. Il polacco e lo sloveno si avvantaggiavano sul resto degli inseguitori e Majka vinceva comodamente davanti a Pogaca secondo. Fernando Barcelo (Team Caja Rural) era terzo a 22 secondi di ritardo da Majka, mentre chiudevano la top five Alex Tollo (Team Bardiani CSF) e Vincenzo Albanese (Team EOLO Kometa)entrambi a 24 secondi di ritardo da Majka. Nella top ten si segnalava anche l’ottava posizione di Edward Ravasi (Team EOLO Kometa), a 43 secondi di ritardo da Majka, alla seconda vittoria di tappa del Giro di Slovenia 2022. In classifica generale Pogacar resta in maglia gialla con 3 secondi di vantaggio su Majka ed 1 minuto e 56 secondi di vantaggio su Domen Novak. La coppia dell’UAE Team Emirates ha ormai monopolizzato la corsa slovena e domani nell’ultima tappa da Vrhnika a Novo Mesto può gestire tranquillamente la tattica di gara, con la seconda vittoria consecutiva che non dovrebbe sfuggire a Pogacar.
Giuseppe Scarfone

Rafal Majka vince a Velika Planina (foto: Tommaso Pelagalli/SprintCyclingAcademy)
18-06-2022
giugno 18, 2022 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TOUR DE SUISSE
Il francese Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) si è imposto nella settima tappa, Ambrì – Malbun, percorrendo 194.6 Km in 5h06′39″, alla media di 38.076 Km/h. Ha preceduto di 25″ lo spagnolo Óscar Rodríguez (Movistar Team) e di 38″ il kazako Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team). Miglior italiano Domenico Pozzovivo (Intermarché-Wanty-Gobert), 8° a 1′59″. Il colombiano Sergio Higuita (BORA-hansgrohe) è il nuovo leader della classifica con 2″ sul britannico Geraint Thomas (INEOS Grenadiers) e 19″ sul danese Jakob Fuglsang (Israel-Premier Tech). Miglior italiano Pozzovivo, 5° a 1′37″.
TOUR DE SUISSE WOMEN
L’olandese Lucinda Brand (Trek-Segafredo) si è imposta nella prima tappa, circuito di Vaduz, percorrendo 46 Km in 1h09′19″, alla media di 39.817 Km/h. Ha preceduto allo sprint la tedesca Clara Koppenburg (Cofidis Women Team) e la connazionale Pauliena Rooijakkers (CANYON//SRAM Racing). Miglior italiana Elisa Balsamo (Trek-Segafredo), 4° a 50″. La Brand è la prima leader della classifica con 2″ sulla Koppenburg e 5″ sulla Rooijakkers. Miglior italiana la Balsamo, 4° a 1′03″.
TOUR OF SLOVENIA
Il polacco Rafal Majka (UAE Team Emirates) si è imposto nella quarta tappa, Laško – Velika Planina, percorrendo 154.2 Km in 3h53′52″, alla media di 39.099 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e di 22″ lo spagnolo Fernando Barceló (Caja Rural-Seguros RGA). Miglior italiano Alex Tolio (Bardiani CSF Faizanè), 4° a 24″. Pogacar è ancora leader della classifica con 3″ su Majka e 1′56″ sul connazionale Domen Novak (Bahrain Victorious). Miglior italiano Vincenzo Albanese (EOLO-Kometa Cycling Team), 4° a 2′03″
BALOISE BELGIUM TOUR
Il belga Quinten Hermans (Intermarché-Wanty-Gobert) si è imposto nella quarta tappa, circuito di Durbuy, percorrendo 172.2 Km in 4h19′40″, alla media di 39.789 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’elvetico Mauro Schmid (Quick-Step Alpha Vinyl Team) e di 4″ il belga Tim Wellens (Lotto Soudal). Miglior italiano Lorenzo Rota (Intermarché-Wanty-Gobert), 4° a 6″. Schmid è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo di Wellens e 8″ su Hermans. Miglior italiano Rota, 4° a 41″
LA ROUTE D’OCCITANIE – LA DÉPÊCHE DU MIDI
Il canadese Michael Woods (Israel-Premier Tech) si è imposto nella terza tappa, Sigean – Les Angles, percorrendo 188.7 Km in 5h23′35″, alla media di 34.989 Km/h. Ha preceduto di 1′11″ lo spagnolo Carlos Rodriguez (INEOS Grenadiers) e di 1′12″ lo spagnolo Jesus Herrada (Cofidis). Miglior italiano Filippo Baroncini (Trek-Segafredo), 26° a 12′20″. Woods è il nuovo leader della classifica con 1′16″ su Rodriguez e 1′21″ su Herrada. Miglior italiano Baroncini, 25° a 12′33″
TOUR DU PAYS DE MONTBÉLIARD
L’elvetico Arnaud Tendon (Tudor Pro Cycling Team) si è imposto nella prima tappa, circuito di Pont-de-Roide, percorrendo 161.7 Km in 4h14′53″, alla media di 38.064 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Mattéo Vercher (Vendée U) e l’olandese Lars Hohmann (Metec-Solarwatt p/b Mantel). Nessun italiano in gara. Il ceco Michael Kukrle (Elkov-Kasper) è ancora leader della classifica con 5″ sul francese Ewen Costiou (Côtes d’Armor-Marie Morin) e 6″ sull’australiano Dylan George (Team BridgeLane).
GIRO D’ITALIA GIOVANI UNDER23
Il francese Romain Grégoire (Groupama-FDJ Conti) si è imposto nella settima ed ultima tappa, Cuneo – Pinerolo, percorrendo 121 Km in 2h35′46″, alla media di 46.608 Km/h. Ha preceduto di 3″ il britannico Samuel Watson (Groupama-FDJ Conti) e l’italiano Francesco Busatto (General Store-Essegibi-F.Ili Curia). Il britannico Leo Hayter (Hagens Berman Axeon) si impone in classifica con 2′12″ sul belga Lennert Van Eetvelt (Lotto Soudal U23) e 4′55″ sul francese Lenny Martinez (Groupama-FDJ Conti). Miglior italiano Davide Piganzoli (EOLO-KOMETA U23), 10° a 10′03″
URAGANO COVID SUL TOUR DE SUISSE. TAPPA A DENZ, FUGLSANG NUOVO LEADER
Ci risiamo. 24 ore dopo il brutto risveglio che aveva caratterizzato la partenza della 5a tappa, il Tour de Suisse ha vissuto una nuova mattinata di passione a causa di un focolaio covid che sta assumendo dimensioni sempre più esagerate e inaspettate. E così, dopo i 20 ritiri del giovedì, stamane sono stati ben 30 i corridori costretti a lasciare la corsa perchè positivi o a stretto contatto con i loro compagni contagiati (un record se si considerano anche i 6 ritiri nel corso della tappa). Tra questi il leader della classifica generale Alexander Vlasov (Bora-Hansgrohe), Rigoberto Uran e altri 3 corridori della EF Education-EasyPost, le intere formazioni di Alpecin-Fenix, UAE Team Emirates e Bahrain-Victorius e per ultimo (in ordine cronologico) Tom Pidcock (Ineos Grenadiers). La cronaca della tappa passa così in secondo piano, soprattutto perchè la corsa è stata tutt’altro che entusiasmante. A vincere in cima ai 2048 m di Moosalp è stato Nico Denz (Team DSM) che, al termine di una lunghissima fuga, ha saputo battere in uno sprint ristretto Clement Champoussin (Ag2r Citroen Team), Jesus Herrada (Cofidis) e Quinn Simmons (Trek-Segafredo). La maglia gialla, dopo il ritiro del favorito Vlasov, è balzata sulle spalle di Jakob Fuglsang (Israel-PremierTech).
La 6a frazione rappresentava l’apertura di un trittico finale durissimo e destinato a riscrivere la classifica generale. La Locarno-Moosalp (177 km) era infatti il primo vero arrivo in salita di questa edizione della corsa Elvetica. Dopo una partenza sostanzialmente priva di difficoltà altimetriche, al km 80 iniziava la prima asperità giornata, il Passo di Novena (13,6 km al 7,8% di pendenza media). La successiva discesa, che terminava in quel di Ulrichen, era seguita da un lungo tratto di falsopiano e da uno pianeggiante che anticipavano la salita finale che conduceva a Moosalp (17,7 km al 7,6%). Una frazione che avrebbe dovuto stravolgere la classifica e che invece è finita per essere travolta dal covid…
La fuga di giornata è partita intorno al km 10 ed è stata animata inzialmente da Quentin Pacher (Groupama-FDJ), Nelson Oliveira (Movistar) e Fausto Masnada (Quick-Step Alpha Vinyl). Al suddetto trio si sono accordati dopo una trentina di chilometri Clément Champoussin (AG2R Citroën), Dion Smith (BikeExchange-Jayco), José Herrada (Cofidis), Andrea Pasqualon (Intermarché), Brent Van Moer (Lotto Soudal), Quinn Simmons (Trek), Roland Thalmann (Nazionale Svizzera) e Nico Denz (DSM). Infine, intorno al km 50, è rientrato tutto solo anche Michael Matthews (Team BikeExchange-Jayco) portando così a 12 il numero dei fuggiviti. La fuga ha avuto il beneplacito del gruppo (tirato dagli uomini dell’Astana) raggiungengo un vantaggio massimo di 7 minuti e mezzo proprio lungo in Neufenpass, salita in cui ha perso contatto il neozelandese Smith.
I fuggitivi si sono così presentati ai piedi dell’ascesa di Moosalp con un vantaggio sul gruppo (ridotto ormai a poche decine di unità) che superava i 5 minuti e lasciava intendere che la vittoria di tappa sarebbe stata un affare dei battistrada. Poco dopo l’inizio della salita Nico Denz e Pacher hanno provato ad allungare, venendo ripresi poco dopo da Masnada e dal leader della classifica dei gpm, Quinn Simmons. Di li a poco è stato Masnada a prendere in mano le redini della corsa, aumentando il ritmo e facendo staccare Pacher. Ai -11 il corridore della Quick Step Alpha Vinyl si è prodotto in una nuova accelerazione che ha fatto staccare Simmons. Nel frattempo da dietro risalivano pian pianino Herrada e Champoussin, riuscendo poi a rientrare sulla coppia di testa formata da Masnada e Denz soltanto ai -4. Nel gruppo dei big invece, la corsa era quasi completamente anestetizzata dalla Ineos, nonostante un paio di timidi tentativi da parte di Alexey Lutsenko (Astana) e della maglia gialla Fuglsang.
Ai -3 Masnada ha provato un nuovo allungo, ma anche in questo caso gli avversari hanno saputo rispondere, rientrando uno per volta sul bergamasco. Masnada ha riprovato successivamente altre due volte prima del triangolo dell’ultimo km, ma i continui rallentamenti che vi erano tra uno scatto e quello successivo hanno addirittura consentito il rientro di Simmons. Si è così arrivati alla volata finale, lanciata proprio dal giovane statunitense. Dalle ruote di Simmons è uscito molto forte Champoussin, ma il francese nulla ha potuto di fronte alla rimonta di Nico Denz che ha colto così la vittoria più importante della sua carriera. Alle sue spalle Champoussin, Herrada e Simmons, mentre Masnada ormai rassegnato alla sconfitta e fiaccato dai numerosi scatti ha chiuso 5° a 11″ dal vincitore. Dietro i fuggitivi, gli uomini di classifica sono praticamente arrivati tutti insieme regolati da un redivivo Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) davanti a Sergio Higuita (Bora-Hansgrohe), Jakob Fuglsang (Israel-PremierTech), Felix Grossschartner (Bora-Hansgrohe), Thibault Pinot (Groupama-FDJ) e Domenico Pozzovivo (Intermarchè-Wanty-Gobert). A 4″dal gruppetto sopracitato sono invece arrivati Dani Martinez (Ineos), Bob Jungels (Ag2r Citroen Team) e Neilson Powless (uno dei due superstiti della EF Education-EasyPost).
La nuova classifica generale vede Fuglsang in testa con appena 1″ su Thomas, 10″ su Higuita, 26″ su Powless e 34″ su Grossschartner. Segunono Andreas Leknessund (Team DSM) a 46″, un soprendente Stefan Kung (Groupama-FDJ) a 49″, Andreas Kron (Lotto-Soudal) ad 1′00″, Pozzovivo a 1′07″ e Sebastien Reichenbach (Groupama-FDJ) a d 1′29″.
Domani è in programma il secondo tappone di montagna che porterà i corridori a Malbun (in Liechtenstein) al termine di 195 km molto duri. In particolare, i corridori dovranno scalare il lunghissimo Lukmanierpass (quasi 30 km al 5%) dopo una 50 di km dal via e saranno poi attesi da una salita finale decisamente dura (12,6 km al 8,6%). La speranza è che tutti gli 87 superstiti possano prendere il via prendedosi la scena dopo una due giorni in cui il principale protagonista è stato il covid.
Pierpaolo Gnisci

Denz a Moosalp nel giorno del covid (fonte: Getty Images)
17-06-2022
giugno 17, 2022 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TOUR DE SUISSE
Il tedesco Nico Denz (Team DSM) si è imposto nella sesta tappa, Locarno – Moosalp, percorrendo 177.5 Km in 5h11′14″, alla media di 34.219 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Clément Champoussin (AG2R Citroën Team) e lo spagnolo Josè Herrada (Cofidis). Miglior italiano Fausto Masnada (Quick-Step Alpha Vinyl Team), 5° a 11″. Il danese Jakob Fuglsang (Israel-Premier Tech) è il nuovo leader della classifica con 1″ sul britannico Geraint Thomas (INEOS Grenadiers) e 10″ sul colombiano Sergio Higuita (BORA-hansgrohe). Miglior italiano Domenico Pozzovivo (Intermarché-Wanty-Gobert), 9° a 1′07″.
TOUR OF SLOVENIA
Lo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) si è imposto nella terza tappa, Žalec – Celje, percorrendo 144.6 Km in 3h27′09″, alla media di 41.883 Km/h. Ha preceduto di 11″ il polacco Rafal Majka (UAE Team Emirates) e di 14″ l’italiano Nicola Conci (Alpecin-Fenix). Miglior italiano Filippo Fiorelli (Bardiani CSF Faizanè), 4°. Pogacar è il nuovo leader della classifica con 7″ su Majka e 55″ sul connazionale Domen Novak (Bahrain Victorious). Miglior italiano Conci, 4° a 1′10″
BALOISE BELGIUM TOUR
Il belga Yves Lampaert (Quick-Step Alpha Vinyl Team) si è imposto nella terza tappa, circuito a cronometro di Averbode (Scherpenheuvel-Zichem), percorrendo 11.8 Km in 3h48′42″, alla media di 46.069 Km/h. Ha preceduto di 7″ il danese Mads Pedersen (Trek-Segafredo) e di 10″ l’olandese Daan Hoole (Trek-Segafredo). Miglior italiano Alberto Dainese (Team DSM), 29° a 38″. Pedersen è ancora leader della classifica con 10″ su Lampaert e 24″ sul belga Tim Wellens (Lotto Soudal). Miglior italiano Dainese, 13° a 51″
LA ROUTE D’OCCITANIE – LA DÉPÊCHE DU MIDI
Lo spagnolo Roger Adriá (Equipo Kern Pharma) si è imposto nella seconda tappa, Belmont-sur-Rance – Roquefort en Aveyron percorrendo 34.3 Km in 42′42″, alla media di 48.196 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Michael Valgren (EF Education-EasyPost) e il lussemburghese Julien Simon (TotalEnergies). Miglior italiano Filippo Baroncini (Trek-Segafredo), 7°. Adriá è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo del francese Arnaud Démare (Groupama-FDJ) e 4″ su Valgren. Miglior italiano Andrea Vendrame (AG2R Citroën Team), 5° a 10″. La tappa sarebbe dovuta partire da Graulhet ma è stata accorciata di 120 Km a causa delle alte temperature.
TOUR DU PAYS DE MONTBÉLIARD
Il ceco Michael Kukrle (Elkov-Kasper) si è imposto nel prologo, cronoscalata del belvedere di Mandeure, percorrendo 4.1 Km in 7′02″, alla media di 34.976 Km/h. Ha preceduto di 5″ il francese Ewen Costiou (Côtes d’Armor-Marie Morin) e di 6″ l’australiano Dylan George (Team BridgeLane). Nessun italiano in gara. Kukrle è il primo leader della classifica con 5″ su Costiou e 6″ su George
GIRO D’ITALIA GIOVANI UNDER23
Il belga Lennert Van Eetvelt (Lotto Soudal U23) si è imposto nella sesta tappa, Boves – Colle Fauniera, percorrendo 110.7 Km in 3h05′24″, alla media di 35.825 Km/h. Ha preceduto di 1′16″ il francese Lenny Martinez (Groupama-FDJ Conti) e di 2′45″ il connazionale William Junior Lecerf (Lotto Soudal U23). Miglior italiano Riccardo Ciuccarelli (Biesse-Carrera), 9° a 3′24″. Il britannico Leo Hayter (Hagens Berman Axeon) è ancora maglia rosa con 2′55″ su Van Eetvelt e 5′30″ su Martinez. Miglior italiano Davide Piganzoli (EOLO-KOMETA U23), 10° a 10′34″