URAGANO COVID SUL TOUR DE SUISSE. TAPPA A DENZ, FUGLSANG NUOVO LEADER

giugno 17, 2022
Categoria: News

Ci risiamo. 24 ore dopo il brutto risveglio che aveva caratterizzato la partenza della 5a tappa, il Tour de Suisse ha vissuto una nuova mattinata di passione a causa di un focolaio covid che sta assumendo dimensioni sempre più esagerate e inaspettate. E così, dopo i 20 ritiri del giovedì, stamane sono stati ben 30 i corridori costretti a lasciare la corsa perchè positivi o a stretto contatto con i loro compagni contagiati (un record se si considerano anche i 6 ritiri nel corso della tappa). Tra questi il leader della classifica generale Alexander Vlasov (Bora-Hansgrohe), Rigoberto Uran e altri 3 corridori della EF Education-EasyPost, le intere formazioni di Alpecin-Fenix, UAE Team Emirates e Bahrain-Victorius e per ultimo (in ordine cronologico) Tom Pidcock (Ineos Grenadiers). La cronaca della tappa passa così in secondo piano, soprattutto perchè la corsa è stata tutt’altro che entusiasmante. A vincere in cima ai 2048 m di Moosalp è stato Nico Denz (Team DSM) che, al termine di una lunghissima fuga, ha saputo battere in uno sprint ristretto Clement Champoussin (Ag2r Citroen Team), Jesus Herrada (Cofidis) e Quinn Simmons (Trek-Segafredo). La maglia gialla, dopo il ritiro del favorito Vlasov, è balzata sulle spalle di Jakob Fuglsang (Israel-PremierTech).

La 6a frazione rappresentava l’apertura di un trittico finale durissimo e destinato a riscrivere la classifica generale. La Locarno-Moosalp (177 km) era infatti il primo vero arrivo in salita di questa edizione della corsa Elvetica. Dopo una partenza sostanzialmente priva di difficoltà altimetriche, al km 80 iniziava la prima asperità giornata, il Passo di Novena (13,6 km al 7,8% di pendenza media). La successiva discesa, che terminava in quel di Ulrichen, era seguita da un lungo tratto di falsopiano e da uno pianeggiante che anticipavano la salita finale che conduceva a Moosalp (17,7 km al 7,6%). Una frazione che avrebbe dovuto stravolgere la classifica e che invece è finita per essere travolta dal covid…

La fuga di giornata è partita intorno al km 10 ed è stata animata inzialmente da Quentin Pacher (Groupama-FDJ), Nelson Oliveira (Movistar) e Fausto Masnada (Quick-Step Alpha Vinyl). Al suddetto trio si sono accordati dopo una trentina di chilometri Clément Champoussin (AG2R Citroën), Dion Smith (BikeExchange-Jayco), José Herrada (Cofidis), Andrea Pasqualon (Intermarché), Brent Van Moer (Lotto Soudal), Quinn Simmons (Trek), Roland Thalmann (Nazionale Svizzera) e Nico Denz (DSM). Infine, intorno al km 50, è rientrato tutto solo anche Michael Matthews (Team BikeExchange-Jayco) portando così a 12 il numero dei fuggiviti. La fuga ha avuto il beneplacito del gruppo (tirato dagli uomini dell’Astana) raggiungengo un vantaggio massimo di 7 minuti e mezzo proprio lungo in Neufenpass, salita in cui ha perso contatto il neozelandese Smith.

I fuggitivi si sono così presentati ai piedi dell’ascesa di Moosalp con un vantaggio sul gruppo (ridotto ormai a poche decine di unità) che superava i 5 minuti e lasciava intendere che la vittoria di tappa sarebbe stata un affare dei battistrada. Poco dopo l’inizio della salita Nico Denz e Pacher hanno provato ad allungare, venendo ripresi poco dopo da Masnada e dal leader della classifica dei gpm, Quinn Simmons. Di li a poco è stato Masnada a prendere in mano le redini della corsa, aumentando il ritmo e facendo staccare Pacher. Ai -11 il corridore della Quick Step Alpha Vinyl si è prodotto in una nuova accelerazione che ha fatto staccare Simmons. Nel frattempo da dietro risalivano pian pianino Herrada e Champoussin, riuscendo poi a rientrare sulla coppia di testa formata da Masnada e Denz soltanto ai -4. Nel gruppo dei big invece, la corsa era quasi completamente anestetizzata dalla Ineos, nonostante un paio di timidi tentativi da parte di Alexey Lutsenko (Astana) e della maglia gialla Fuglsang.

Ai -3 Masnada ha provato un nuovo allungo, ma anche in questo caso gli avversari hanno saputo rispondere, rientrando uno per volta sul bergamasco. Masnada ha riprovato successivamente altre due volte prima del triangolo dell’ultimo km, ma i continui rallentamenti che vi erano tra uno scatto e quello successivo hanno addirittura consentito il rientro di Simmons. Si è così arrivati alla volata finale, lanciata proprio dal giovane statunitense. Dalle ruote di Simmons è uscito molto forte Champoussin, ma il francese nulla ha potuto di fronte alla rimonta di Nico Denz che ha colto così la vittoria più importante della sua carriera. Alle sue spalle Champoussin, Herrada e Simmons, mentre Masnada ormai rassegnato alla sconfitta e fiaccato dai numerosi scatti ha chiuso 5° a 11″ dal vincitore. Dietro i fuggitivi, gli uomini di classifica sono praticamente arrivati tutti insieme regolati da un redivivo Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) davanti a Sergio Higuita (Bora-Hansgrohe), Jakob Fuglsang (Israel-PremierTech), Felix Grossschartner (Bora-Hansgrohe), Thibault Pinot (Groupama-FDJ) e Domenico Pozzovivo (Intermarchè-Wanty-Gobert). A 4″dal gruppetto sopracitato sono invece arrivati Dani Martinez (Ineos), Bob Jungels (Ag2r Citroen Team) e Neilson Powless (uno dei due superstiti della EF Education-EasyPost).

La nuova classifica generale vede Fuglsang in testa con appena 1″ su Thomas, 10″ su Higuita, 26″ su Powless e 34″ su Grossschartner. Segunono Andreas Leknessund (Team DSM) a 46″, un soprendente Stefan Kung (Groupama-FDJ) a 49″, Andreas Kron (Lotto-Soudal) ad 1′00″, Pozzovivo a 1′07″ e Sebastien Reichenbach (Groupama-FDJ) a d 1′29″.

Domani è in programma il secondo tappone di montagna che porterà i corridori a Malbun (in Liechtenstein) al termine di 195 km molto duri. In particolare, i corridori dovranno scalare il lunghissimo Lukmanierpass (quasi 30 km al 5%) dopo una 50 di km dal via e saranno poi attesi da una salita finale decisamente dura (12,6 km al 8,6%). La speranza è che tutti gli 87 superstiti possano prendere il via prendedosi la scena dopo una due giorni in cui il principale protagonista è stato il covid.

Pierpaolo Gnisci

Denz a Moosalp nel giorno del covid (fonte: Getty Images)

Denz a Moosalp nel giorno del covid (fonte: Getty Images)

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