27-06-2021
giugno 27, 2022 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
CAMPIONATI NAZIONALI STRANIERI (solo strada)
Argentina: Emiliano Contreras
Australia: Luke Plapp
Austria: Felix Großschartner
Azerbaigian: Elchin Asadov
Bahrain: Ahmed Madan
Belgio: Tim Merlier
Bolivia: David Rojas
Brasile: Vinicius Rangel Costa
Cipro: Andreas Miltiadis
Colombia: Sergio Higuita
Costa d’Avorio: Souleymane Traore
Costa Rica: Jason Huertas
Croazia: Carlo Jurišević
Danimarca: Alexander Kamp
Ecuador: Richard Huera
Emirati Arabi Uniti: Yousif Mirza
Eritrea: Merhawi Kudus
Estonia: Mihkel Räim
Filippine: Jonel Carcueva
Finlandia: Anders Bäckman
Francia: Florian Sénéchal
Germania: Nils Politt
Giappone: Yukiya Arashiro
Grecia: Geórgios Boúglas
Guatemala: Juan Mardoqueo Vasquez
Honduras: Cristian Triminio
Irlanda: Rory Townsend
Islanda: Ingvar Ómarsson
Israele: Itamar Einhorn
Kazakistan: Yevgeniy Gidich
Lesotho: Kabelo Makatile
Lettonia: Emīls Liepiņš
Lituania: Venantas Lašinis
Lussemburgo: Colin Heiderscheid
Malesia: Muhsin Al Redha Misbah
Mali: Moussa Togola
Marocco: Achraf Ed Doghmy
Namibia: Drikus Coetzee
Norvegia: Rasmus Fossum Tiller
Nuova Zelanda: James Fouchè
Paesi Bassi: Pascal Eenkhoorn
Panama: Bolivar Espinoza
Polonia: Norbert Banaszek
Portogallo: João Almeida
Qatar: Abdullah Aljaaidi
Regno Unito: Mark Cavendish
Repubblica Ceca: Matěj Zahálka
Repubblica Slovacca: Peter Sagan
Romania: Emil Dima
Saint Vincent e Grenadine: Cammie Adams
Serbia: Dušan Rajović
Slovenia: Kristijan Koren
Spagna: Carlos Rodríguez
Stati Uniti: Kyle Murphy
Sudafrica: Reinardt Janse van Rensburg
Svezia: Lucas Eriksson
Svizzera: Robin Froidevaux
Swaziland: Shabangu Muzi
Tailandia: Jetsada Janluang
Turchia: Mustafa Sayar
Togo: Abdou Raouf Akanga
Ungheria: Attila Valter
Uruguay: Guillermo Thomas Silva
Venezuela: Orluis Aular
26-06-2022
giugno 26, 2022 by Redazione
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CAMPIONATI NAZIONALI ITALIANI – STRADA UOMINI ÉLITE
Filippo Zana (Bardiani CSF Faizanè) si è imposto nella prova su strada, Marina di Ginosa – Alberobello, percorrendo 237.1 Km in 5h41′32″, alla media di 41.653 Km/h. Ha preceduto allo sprint Lorenzo Rota (Intermarché-Wanty-Gobert) e Samuele Battistella (Astana Qazaqstan Team)
CAMPIONATI NAZIONALI ITALIANI – STRADA DONNE ÉLITE
Elisa Balsamo (Trek-Segafredo) si è imposta nella prova su strada, Medolla – San Felice sul Panaro, percorrendo 147.6 Km in 3h25′58″, alla media di 42.997 Km/h. Ha preceduto allo sprint Rachele Barbieri (Liv Racing Xstra) e Barbara Guarischi (Movistar Team)
AD ALBEROBELLO FILIPPO ZANA E’ CAMPIONE D’ITALIA 2022
Filippo Zana (Team Bardiani CSF) è Campione d’Italia di ciclismo su strada 2022 al termine di una corsa anarchica condizionata dal grande caldo. Gli attacchi ed i contrattacchi sono stati decisivi nella seconda parte della corsa ed hanno premiato il ciclista della squadra più nutrita alla partenza. Zana vince sul traguardo di Alberobello battendo in una volata ristretta Lorenzo Rota (Team Intermarchè Wanty Gobert) e Samuele Battistella (Team Astana Qazaqstan).
La Puglia è la protagonista della prova in linea dei Campionati Italiani di Ciclismo su strada. Si parte da Marina di Ginosa e si arriva ad Alberobello dopo 237 km. Un percorso complessivamente esigente, privo di salite lunghe ma con diversi strappetti presenti un po’ dappertutto ed anche un muro vero e proprio, quello di Mottola, anche se lontano dal traguardo. Sono diverse le tipologie di ciclisti che possono ambire alla vittoria. Sicuramente i finisseur e gli scattisti veloci hanno maggiori possibilità di fare bene, ma anche i velocisti più resistenti possono dire la loro, purchè siano in buona forma e non patiscano i cambi di ritmo e gli attacchi che potranno essere sferrati nel finale, soprattutto in caso di gruppo ridotto. Alla partenza sono presenti 124 ciclisti e le squadre più rappresentate sono la Bardiani CSF con 16 atleti, la Drone Hopper Androni Giocattoli con 8 atleti, l’EOLO Kometa con 11 atleti e la Work Service con 9 atleti. Spicca in quest’ultima squadra la presenza di Davide Rebellin, di gran lunga il più longevo ciclista alla partenza. Dopo una decina di km dalla partenza si formava una fuga grazie all’azione di tre ciclisti: Manuele Tarozzi ed Alessio Martinelli (Team Bardiani CSF) e Jacopo Cortese (Team MG K Vis). Dopo un’altra decona di km rientravano sul gruppetto di testa Francesco Zandri (Team Work Service), Alessandro Tonelli e Martin Marcellusi (Team Bardiani CSF), Stefano Gandin (Team Corratec) e Lorenzo Ginestra (Team Work Service). Dopo una trentina di km il gruppo di testa aveva circa 3 minuti di vantaggio sul gruppo principale, tirato dagli uomini del Team Astana Qazaqstan e del Team Eolo-Kometa. Intorno al km 120, all’inizio del primo circuito intermedio di Noci, restavano in testa in sei: Tarozzi, Marcellusi, Tonelli, Gandin, Zandri e Ginestra, mentre si erano staccati Cortese e Martinelli. Anche Gandin veniva ripreso dal gruppo principale dopo essere stato vittima di una foratura. A 60 km dall’arrivo restava in testa un terzetto della Bardiani CSF: Tonelli, Marcellusi e Samuele Zoccarato, quest’ultimo evaso dal gruppo e riportatosi sulla testa della corsa. A 50 km dalla conclusione restavano in testa Zoccarato e Marcellusi mentre il gruppo inseguitore era segnalato ormai a soli 20 secondi di ritardo. Proprio dal gruppo iniziavano gli scatti e si riportavano sulla coppia di testa Lorenzo Rota (Team Intermarchè Wanty Gobert), Samuele Battistella (Team Astana Qazaqstan), Filippo Zana (Team Bardiani CSF), Andrea Piccolo (Team Drone Hopper Androni Giocattoli) e Marco Tizza (Team Bingoal Pauwels). A 30 km dall’arrivo il gruppo di testa, dal quale si era staccato Marcellusi, aveva 30 secondi di vantaggio su un gruppo allungatissimo. All’inseguimento del gruppo di testa si portavano Davide Ballerini (Team Quick Step Alpha Vinyl), Cristian Scaroni (Team FCI) e Giovanni Aleotti (Team BORA Hansgrohe). A 20 km dall’arrivo Battistella, Rota, Piccolo, Zana e Tizza avevano una trentina di vantaggio su Ballerini, Scaroni ed Aleotti. Sul penultimo strappo di Coreggia i tre contrattaccanti venivano ripresi ed il gruppo di testa aveva aumentato il vantaggio sul gruppo a 40 secondi. All’inizio dell’ultimo dei quattro giri del circuito finale di Alberobello il quintetto di testa aveva 46 secondi di vantaggio sul gruppo inseguitore. Tizza si staccava dal gruppo di testa sull’ultimo strappo di Coreggia. Erano così in quattro a giocarsi i Campionati Italiani su strada. Era Filippo Zana ad avere la meglio su Rota e Battistella, mentre Piccolo era quarto. In quinta posizione terminava Filippo Baroncini (Team Trek Segafredo) a 27 secondi di ritardo da Zana. Chiudevano la top ten Filippo Fiorelli (Team Bardiani CSF) sesto, Marco Tizza settimo, mentre più indietro quel che restava del gruppo vedeva Vincenzo Albanese (Team EOLO – Kometa) in ottava posizione davanti a Marco Canola (Team FCI) nono e Giovanni Aleotti decimo. Zana, alla prima vittoria stagionale – e che vittoria! – succede così a Sonny Colbrelli e potrà sfoggiare la maglia di Campione Italiano per i prossimi 365 giorni.
Giuseppe Scarfone

Zana indossa sul podio la maglia tricolore conquistata ad Alberobello (Sprint Cycling Agency)
25-06-2022
giugno 25, 2022 by Redazione
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CAMPIONATI NAZIONALI ITALIANI – STRADA UOMINI U23
Lorenzo Germani (Groupama-FDJ Conti) si è imposto nella prova su strada, circuito di Carnago, percorrendo 170 Km in 4h13′31″, alla media di 40.234 Km/h. Ha preceduto di 10″ Walter Calzoni (Gallina Ecotek Lucchini) e di 1′31″ Emanuele Ansaloni (In Emilia Romagna Cycling Team)
GIRO UNDER23, LE ULTIME MONTAGNE NON SCALZANO HAYTER
Le cronache delle ultime tre tappe del Giro d’Italia Giovani Under23, vinta dal britannico Leo Hayter grazie al consistente “tesoretto” conquistato nel tappone di Santa Caterina Valfurva
BUSCA – PEVEREGNO
La Busca-Peveragno passerà alla storia di questo Giro Baby come la tappa del grande attacco portato alla maglia rosa Leo Hayter (Hagens Berman Axeon) dalla formazione francese Groupama-FdJ. È stato, infatti, un attacco di squadra quello attuato oggi per mettere in difficoltà il giovane britannico, comunque ben supportato dalla sua Hagens formazione e da qualche altro alleato trovato strada facendo.
L’avvio di tappa ha visto l’attacco di Walter Calzoni (Gallina Ecotek Lucchini), ma la sua avventura è durata giusto il tempo di segnarsi il nome sul taccuino. Meglio è andata ad Emanuele Ansaloni (#inEmiliaRomagna Cycling Team), avvantaggiatosi subito dopo e capace di mettere tra sè stesso e gli inseguitori una cinquantina di secondi salendo verso il Santuario di Valmala. Questo tentativo è stato il preludio dell’attacco perpetrato dalla transalpina Groupama-FdJ. A riportarsi sul battistrada è stato in prima battuta Lenny Martinez, sempre in caccia dei punti dei GPM. Nella successiva discesa sui due si sono riportati altri tre compagni di squadra di Martinez, ovvero Romain Grégoire, Lorenzo Germani e Reuben Thompson. Al blocco Groupama si erano anche accodati Lorenzo Milesi (Development Team DSM) e Felix Engelhardt (Tirol KTM Cycling Team). Nonostante il vantaggio massimo di 2’35”, i fuggitivi non sono riusciti nel loro intento. Tutta una serie di interessi intrecciati ha fatto sì che, oltre alla squadra del leader della classifica, si si siano incaricati dell’inseguimento altri team, con l’intenzione di difendere le posizioni in classifica dei loro uomini. Con questi presupposti la fuga si è così esaurita al secondo giro del circuito finale, dopo circa 100 km di fuga. Il gruppo è così tornato compatto, forte di una quarantina di unità.
I giochi, peròm non erano finiti. C’è ancora il tempo per il tentativo infruttuoso di Mattia Petrucci (Team Colpack Ballan), raggiunto da Gil Gelders (Bingoal Pauwels Sauces WB) e Martin Marcellusi (Bardiani-CSF-Faizanè). Ripresi anche loro l’azione decisiva è avvenuta ai meno dieci, quando l’attacco di Gelders, Sergio Meris (Team Colpack Ballan), Simon Dalby (Uno-X Dare Development Team), Xabier Berasategi e Hannes Wilksch (Development Team DSM) ha tutti i crismi per avere successo. I 5 si presentano così sul traguardo e se la giocano in volata con Gelders che regola i compagni di viaggio.
BOVES – COLLE FAUNIERA
L’arrivo sul Fauniera, nell’ultima tappa di montagna di questo Giro d’Italia Giovani Under 23, ha sorriso al belga Lennert Van Eetvelt (Lotto Soudal Development Team), vincitore di tappa, e ad Hayter che, alla vigilia della settima e ultima tappa, ha conservato la “sua” maglia rosa, arrivando quarto. Ora in classifica il più insidioso degli inseguitori è proprio il vincitore di tappa Van Eetvelt, che tallona il britannico a 2’55”, avendo quasi dimezzato il ritardo che aveva alla partenza da Boves.
Le caratteristiche orografiche della tappa, pianeggiante fino all’imbocco della dura salita finale, ha fatto sì che si partisse velocissimi, con un gruppetto forte di ben 26 unità che si è avvantaggiato strada facendo. A formarlo erano Alex Baudin, Petr Kelemen, Fabian Weiss (Tudor Pro Cycling Team), Giosuè Epis (Carnovali – Rime), Andrea Montoli, Francisco Muñoz, Marcel Camprubi (Eolo Kometa Cycling Team U23), Van Eetvelt, Ramses DeBruyne, Vincent Van Hemelen (Lotto Soudal Development Team), Samuel Watson (Groupama-FDJ), Carlo Francesco Favretto, Samuele Carpene, Francesco Busatto (General Store – Essegibi – F.lli Curia), Matteo Freddi (Beltrami TSA Tre Colli), Kasper Andersen, Ivan Romeo (Hagens Berman Axeon), Yeisson Casallas Rincon (Colombia Tierra de Atletas), Ben Granger (Zappi Racing Team), Lorenzo Ginestra (Work Service Group Vitalcare Vega), Martin Marcellusi (Bardiani-CSF-Faizanè), Davide Toneatti, Nicolas Vinokourov (Astana Qazaqstan Development Team), Edo Goldstein, Alastair MacKellar (Israel Cycling Academy) e Lorenz Van de Wynkele (Elevate P/B Home Solution-Soenens).
Nel frattempo i battistrada hanno cominciato a perdere i pezzi, fin quando sulla salita che conduceva al traguardo Van Eetvelt, terzo in classifica a 5’56”, è rimasto solo e ha proseguito la sua azione fin sotto il traguardo.
Secondo si è piazzato il francese Martinez a 1’16”, terzo è arrivato William Junior Lecerf (Lotto Soudal Development Team) a 2’45” dal vincitore. La maglia rosa ha saputo controllare bene la situazione, nonostante la più che perentoria azione portata dal belga, e ha chiuso in quarta posizione con un ritardo dal vincitore di 2’51”.
Ora Giro Baby si chiude sempre in terra piemontese con la settima e ultima tappa. È di scena la Cuneo-Pinerolo di 121 km. Cuneo e Pinerolo, due nomi che quando sono uniti come sede di partenza e di arrivo attivano ricordi epici, anche se il tracciato odierno non ha nulla di quello della cavalcata epica di Fausto Coppi, entrata prepotentemente nella memoria collettiva. Dopo la partenza da Cuneo, si toccheranno il Colletto di Rossana e il GPM di terza categoria di Paesana prima di giungere al traguardo di Pinerolo, posto in cima al ripido muro in pavè di via Principi d’Acaja (pendenza massima del 20%), al quale si tornerà dopo un circuito finale di 21 Km da affrontare una sola volta.
CUNEO – PINEROLO
Il vincitore dell’iconica tappa disputata tra Cuneo e Pinerolo è stato il transalpino Grégoire. Il portacolori della Groupama-FDJ ha messo in campo tutte le sue doti di scattista dopo che il muro di via Principi d’Acaja aveva spento le velleità del duo che al momento conduceva la gara con qualche metro di vantaggio sul plotone, Lorenzo Milesi (Development Team DSM) e Fran Miholjevic (CT Friuli), che proprio nel passaggio precedente avevano iniziato la loro avventura come fuggitivi.
Prima di questo combattuto epilogo la gara non è stata certamente corsa tranquillamente.
Poco dopo la partenza si è avuto il tentativo, subito smorzato, di Emanuele Ansaloni (#inEmiliaRomagna Cycling Team), che rispetto a chi aveva tentato prima di lui ha avuto la possibilità di rimanere – seppur per poco – davanti a tutti.
A seguire si è avuto il tentativo di Gabriele Petrelli (CT Friuli), Davide Pinardi (#inEmiliaRomagna Cycling Team), Alexander Tarlton (Team Lotto – Kern Haus) e Mason Hollyman (Israel Cycling Academy), ma anche per loro non c’è stato spazio. Più consistente è stato l’attacco portato da Simone Lucca (Sissio) e Daniil Pronskiy (Astana Qazaqstan Development Team), azione prontamente seguita da Petr Kelemen (Tudor Pro Cycling Team), Walter Calzoni (Gallina Ecotek Lucchini), Alastair MacKellar (Israel Cycling Academy), Negasi Abreha (Team Qhubeka), Andrea Piras (Beltrami Tsa Tre Colli), Siebe Deweirdt, Lorenz Van de Wynkele (Elevate P/B Home Solution-Soenens), Gabriele Petrelli (CT Friuli), Gabriele Porta (Hopplà – Petroli Firenze – Don Camillo), Nicholas Agostini (UC Trevigiani Energiapura Marchiol) e Francesco Galimberti (Interregionale). Questo tentativo aveva tutti i crismi per fare bene e, infatti, altri corridori hanno pensato di agganciarsi a quello che al momento sembrava il treno vincente. Sono infatti rientrati Pietro Aimonetto (Beltrami-TSA Tre Colli), Lecerf e Van Eetvelt, il vincitore di ieri e secondo nella generale.
La loro avventura è terminata prima dell’imbocco del primo passaggio sul muro che conduceva al traguardo, quando si è avuto il tentativo di Milesi e Miholjevic, di cui si è già parlato.
In tutto questo bailamme la maglia rosa Hayter ha fatto il suo, ha controllato, allungato più o meno il guinzaglio dei fuggitivi e ha fatto sì che chi poteva costituire un pericolo per la sua leadership non guadagnasse un vantaggio tale che potesse nuocergli, per poi chiudere in quarta posizione la tappa conclusiva.
Per quanto riguarda le classifiche accessorie, grazie al successo nella frazione conclusiva il francese Grégoire strappa in extremis ad Hayter la maglia di leader della classifica a punti, mente Martinez si conferma al vertice di quella destina agli scalatori. Anche la classifica destinata ai giovani finisce nel carniere di Martinez, la cui formazione si impone nella speciale challenge riservata alla squadre precedendo di quasi un quarto d’ora la Eolo Kometa Under23.
Mario Prato

La premiazione di Leo Hayter, vincitore dell'edizione 2022 del Giro d'Italia destinato agli Under23 (© Giro dItalia Giovani Under 23)
22-06-2022
giugno 22, 2022 by Redazione
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CAMPIONATI NAZIONALI ITALIANI – CRONOMETRO UOMINI ÉLITE
Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) si è imposto nella prova a cronometro, circuito di San Giovanni al Natisone, percorrendo 35.6 Km in 40′29″, alla media di 52.762 Km/h. Ha preceduto di 36″ Mattia Cattaneo (Quick-Step Alpha Vinyl Team) e di 50″ Edoardo Affini (Jumbo-Visma)
CAMPIONATI NAZIONALI ITALIANI – CRONOMETRO DONNE ÉLITE
Elisa Longo Borghini (Trek-Segafredo) si è imposta nella prova a cronometro, circuito di San Giovanni al Natisone, percorrendo 33.3 Km in 46′31″, alla media di 42.952 Km/h. Ha preceduto di 32″ Vittoria Guazzini (FDJ-Nouvelle Aquitaine-Futuroscope) e di 1′02″ Marta Cavalli (FDJ-Nouvelle Aquitaine-Futuroscope)
CAMPIONATI NAZIONALI ITALIANI – CRONOMETRO UOMINI U23
Davide Piganzoli (EOLO-KOMETA U23) si è imposto nella prova a cronometro, circuito di San Giovanni al Natisone, percorrendo 35.6 Km in 44′03″, alla media di 48.49 Km/h. Ha preceduto di 7″ Matteo Montefiori (In Emilia Romagna Cycling Team) e di 22″ Bryan Olivo (Cycling Team Friuli ASD)
GANNA CAMPIONE NAZIONALE DI SPECIALITA’ AVVISA GLI AVVERSARI AL TOUR
Filippo Ganna vince senza problemi la prova a cronometro del campionato italiano svoltasi in Friuli e sfila la maglia di campione italiano a Matteo Sobrero, anche se l’iride andrà a coprire il tricolore. A pochi giorni dall’inizio del Tour de France il piemontese ha dato un segnale importante.
Inutile nascondersi, il Giro di Francia partirà tra dieci giorni con una cronometro individuale favorevole agli specialisti e Filippo Ganna è uno dei maggiori indiziati per indossare la prima maglia gialla.
Attenzione però perché gli avversari non mancheranno a partire da Wout Var Aert, che ha perso la cronometro del Delfinato dal piemontese per una incollatura.
La prova a cronometro del campionato nazionale, quindi, costituiva un interessante test per l’avvicinamento alla Grande Boucle perché, a differenza degli anni passati in cui non vi erano corridori italiani forti a cronometro, oggi Filippo Ganna si è comunque trovato a confrontarsi con avversari credibili che lo avevano pure battuto l’anno passato, a cominciare da quel Matteo Sobrero che ha vinto la cronometro conclusiva dell’ultima edizione del Giro d’Italia e continuando con quell’Edoardo Affini che ha anch’egli avuto modo di dar del filo da torcere allo specialista piemontese.
Il percorso si snodava nel Friuli con partenza ed arrivo sulla pista del velodromo di San Giovanni al Natisone, 35,6 chilometri di tracciato molto adatto agli specialisti, lunghi rettilinei pianeggianti, poche curve ed uno strappo breve nel finale. Il giro di boa era nei pressi di Cividale del Friuli, da dove i corridori hanno fatto dietrofront per ritornare al velodromo di San Giovanni al Natisone.
Lo strappo verso l’Abbazia di Rosazzo è molto breve, ma le pendenze sono di una certa consistenza e si possono far sentire negli ultimi 4 Km pianeggianti che mancano per andare all’arrivo.
Per quel che riguarda la corsa non ci sono state grosse preoccupazioni per Filippo Ganna, che ha vinto abbastanza agevolmente la gara concludendo in 40′29″. La vera sorpresa è stato il secondo posto di Mattia Cattaneo che, concludendo la prova con un ritardo di 36 secondi dal vincitore, ha lasciato ai piedi del podio il campione uscente Sobrero, il quale ha concluso la prova con 56 secondi di ritardo.
Va, però, detto che Sobrero ha appena concluso il Giro d’Italia nel quale ha vinto la cronometro finale ed è quindi in fase di condizione discendente, mentre Filippo Ganna sta lavorando per essere al top per il primo di luglio.
Sobrero, inoltre, rende il meglio in prove mosse e tecniche, come era stata la cronometro di Verona con la salita delle Torricelle a metà percorso, mentre Filippo Ganna è adattissimo proprio alle prove più filanti, da pedalare.
Anche Edoardo Affini esce dal Giro d’Italia, nel quale non è riuscito ad esprimersi al meglio, mentre Mattia Cattaneo, come Ganna, si sta preparando per cercare di essere al meglio al Tour de France, corsa nella quale punta ad una prestigiosa vittoria di tappa.
La condizione in prove come queste può giocare un ruolo decisivo, una corsa in cui non ci sono compagni di squadra a cui appoggiarsi non perdona chi non è al top.
Proprio per questo la prova di Ganna è un buon segnale in vista della cronometro d’apertura del Tour de France.
Infine una osservazione sulla situazione del ciclismo italiano.
Dopo Francesco Moser il ciclismo italiano, per i Grandi Giri, si è beato di uomini come Chiappucci, Pantani, Simoni, Basso, Nibali, tutti uomini forti in salita (anche se sono stati protagonisti corridore come Bugno e Fondriest che a cronometro se la cavavano discretamente). Oggi, senza uomini di prospettiva in chiave Grandi Giri, l’Italia può comunque contare su più di un corridore competitivo contro il tempo, proprio in un periodo storico in cui, nelle grandi corse a tappe, le prove a cronometro vedono il loro chilometraggio drasticamente ridotto rispetto al periodo in cui l’Italia vantava fior di scalatori che pagavano a caro prezzo l’elevato chilometraggio contro il tempo che caratterizzava i tracciati di quel periodo storico.
Benedetto Ciccarone

Nella livrea iridata di campione del mondo di specialità Ganna va alla caccia della maglia gialla passando per quella tricolore di campione nazionale a cronometro (foto Sprint Cycling Agency)
21-06-2022
giugno 21, 2022 by Redazione
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CAMPIONATI NAZIONALI ITALIANI – CRONOMETRO UOMINI JUNIORS
Alessandro Cattani (U.C Bustese Olonia ASD) si è imposto nella prova a cronometro, circuito di San Giovanni al Natisone, percorrendo 16 Km in 20′59″, alla media di 45.750 Km/h. Ha preceduto di 5″ Davide Donati (Ciclistica Trevigliese) e di 7″ Nicolas Milesi (Ciclistica Trevigliese)
CAMPIONATI NAZIONALI ITALIANI – CRONOMETRO DONNE JUNIORS
Federica Venturelli (Team Gauss Fiorin) si è imposta nella prova a cronometro, circuito di San Giovanni al Natisone, percorrendo 16 Km in 23′24″, alla media di 41.026 Km/h. Ha preceduto di 22″ Valentina Zanzi (VO2 Team Pink) e di 46″ Eleonora Ciabocco (Ciclismo Insieme-Team Di Federico)
TOUR DE SUISSE WOMEN
L’olandese Lucinda Brand (Trek-Segafredo) si è imposta nella quarta ed ultima tappa, Coira – Lantsch/Lenz, percorrendo 98.5 Km in 2h52′20″, alla media di 34.294 Km/h. Ha preceduto di 15″ la statunitense Kristen Faulkner (Team BikeExchange-Jayco) e l’australiana Brodie Chapman (FDJ-Nouvelle Aquitaine-Futuroscope). Miglior italiana Erica Magnaldi (UAE Team ADQ), 4° a 15″. La Brand si impone in classifica con 17″ sulla Faulkner e 1′19″ sulla connazionale Pauliena Rooijakkers (CANYON//SRAM Racing). Miglior italiana la Magnaldi, 8° a 3′22″
20-06-2022
giugno 21, 2022 by Redazione
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TOUR DE SUISSE WOMEN
L’italiana Elisa Balsamo (Trek-Segafredo) si è imposta nella terza tappa, Vaduz – Coira, percorrendo 124.2 Km in 3h18′40″, alla media di 37.51 Km/h. Ha preceduto allo sprint la francese Évita Muzic (FDJ-Nouvelle Aquitaine-Futuroscope) e la tedesca Liane Lippert (Team DSM). La statunitense Kristen Faulkner (Team BikeExchange-Jayco) è ancora leader della classifica con 4″ sull’olandese Lucinda Brand (Trek-Segafredo) e 14″ sulla neozelandese Georgia Williams (Team BikeExchange-Jayco). Miglior italiana Soraya Paladin (CANYON//SRAM Racing), 12° a 2′36″
WOODS RE DELL’OCCITANIA
È Michael Woods (Israel – Premier Tech) a fare sua la 46° edizione della Route d’Occitanie. Il corridore canadese si è imposto nella tappa regina da Sigean a Les Angles, con arrivo in salito dopo aver affrontato il Col de Jau e il Col des Hares. Poco altro hanno potuto dire le altre tappe con la prima e l’ultima dedicate ai velocisti e la seconda, inizialmente pensata per movimentare la classifica, tagliata e resa inoffensiva a causa del caldo con soli 35 km da percorrerte e due rampe di pochi chilometri al 5% nel finale.
La tappa di apertura è andata a Arnaud Démare (Groupama) dopo una volata velocissima in cui l’Italia ha piazzato numerosi atleti nella top ten. Alle spalle dlel francese si sono piazzati il connazionale Rudy Barbier (B&B Hotels) e poi Elia Viviani (INEOS),al tredicesimo podio in stagione. Poco dietro Davide Cimolai (Cofidis) 6°, Niccolò Bonifazio (TotalEnergie) 7° e Andrea Vendrame (Ag2r) 9°.
A far da padrone nella seconda giornata è stato il caldo, che ha costretto gli organizzatori a tagliare i primi 120 Km della frazione diretta a Roquefort-sur-Soulzon, riducendola ad una minitappa di soli 35 km con due lievi strappetti nel finale. Alla fine a spuntarla in una volata in leggera salita è stato lo spagnolo Roger Adriá (Kern Pharma), il quale grazie agli abbuoni e ai piazzamenti sfila la maglia di leader a Démare. Alle sue spalle giungono Michael Valgren (EF), quindi Julien Simon (TotalEnergies), mentre per l’Italia da annotare il 7° posto di Filippo Baroncini (Trek – Segafredo) e un’altra top ten di Vendrame.
Si giunge così alla tappa regina che appare fin da subito molto movimentata. Nel tratto iniziale più facile vanno in fuga Bonifazio, Morné Van Niekerk (St Michel – Auber93) e Jonathan (B&B Hotels). Sul Col de Jau, seconda asperità di giornata, il drappello viene ripreso e così si avvantaggiano Igor Arrieta (Kern Pharma), Ignatas Konovalovas (Groupama), Jokin Murguialday (Caja-Rural) e Nans Peters (Ag2r), con il primo molto attivo nell’azione fino a mettere in difficoltà i compagni d’avventura.
Si arriva così all’ultima salita con il gruppo tirato da Arkea e INEOS che pian piano si assottiglia perdendo e, tra gli altri, perde terreno il leader della corsa Adrià. La compagine britannica però non fa bene i conti e finisce per perdere anche una delle sue punte, Pavel Sivakov, che ai meno 20 è costretto ad alzare bandiera bianca. È così l’altro capitano, Carlos Rodriguez, a lanciare l’attacco portando con se Michael Woods (Israel – Premier Tech) Alle loro spalle ci sono Alejandro Valverde (Movistar), Cristián Rodriguez (TotalEnergies) e Nairo Quintana (Arkèa). Mentre davanti i due battistrada vanno d’accordo fino ai meno due, quando gli attacchi ripetuti del canadese sfiancano l’iberico permettendo a Woods di involarsi verso la vittoria, il trio all’inseguimento fatica a tenere il ritmo e da dietro rinvengono diversi uomini.
Sotto il traguardo Woods vanterà oltre un minuto e dieci sul vecchio compagno di fuga, che salva per appena 1” il secondo posto su Jesus Herrada (Cofidis) e Valverde. Oltre 1’30” perdono Mattias Skjelmose Jensen (Trek – Segafredo), Odd Christian Eiking (EF), Jonas Gregaard (UNO-X), Quintana, Cristián Rodriguez e Michel Ries (Arkèa). La classifica generale rispecchia le posizioni di arrivo con poco margine per degli stravolgimenti nella giornata conclusiva che riporta i corridori dai 1600m di Les Angles ai 200 di Auterive. Scontato l’arrivo in volata volata, che vedrà imporsi Bonifazio su Matteo Moschetti (Trek – Segafredo). Il solo Max Kanter (Movistar) riesce a evitare un podio tutto azzurro sopravanzando Viviani sulla linea d’arrivo.
Andrea Mastrangelo

Michael Woods vince la tappa regina della Route d'Occitanie (foto Dario Belingheri/Getty Images)