GIRO UNDER23, LE ULTIME MONTAGNE NON SCALZANO HAYTER

giugno 23, 2022
Categoria: News

Le cronache delle ultime tre tappe del Giro d’Italia Giovani Under23, vinta dal britannico Leo Hayter grazie al consistente “tesoretto” conquistato nel tappone di Santa Caterina Valfurva

BUSCA – PEVEREGNO

La Busca-Peveragno passerà alla storia di questo Giro Baby come la tappa del grande attacco portato alla maglia rosa Leo Hayter (Hagens Berman Axeon) dalla formazione francese Groupama-FdJ. È stato, infatti, un attacco di squadra quello attuato oggi per mettere in difficoltà il giovane britannico, comunque ben supportato dalla sua Hagens formazione e da qualche altro alleato trovato strada facendo.
L’avvio di tappa ha visto l’attacco di Walter Calzoni (Gallina Ecotek Lucchini), ma la sua avventura è durata giusto il tempo di segnarsi il nome sul taccuino. Meglio è andata ad Emanuele Ansaloni (#inEmiliaRomagna Cycling Team), avvantaggiatosi subito dopo e capace di mettere tra sè stesso e gli inseguitori una cinquantina di secondi salendo verso il Santuario di Valmala. Questo tentativo è stato il preludio dell’attacco perpetrato dalla transalpina Groupama-FdJ. A riportarsi sul battistrada è stato in prima battuta Lenny Martinez, sempre in caccia dei punti dei GPM. Nella successiva discesa sui due si sono riportati altri tre compagni di squadra di Martinez, ovvero Romain Grégoire, Lorenzo Germani e Reuben Thompson. Al blocco Groupama si erano anche accodati Lorenzo Milesi (Development Team DSM) e Felix Engelhardt (Tirol KTM Cycling Team). Nonostante il vantaggio massimo di 2’35”, i fuggitivi non sono riusciti nel loro intento. Tutta una serie di interessi intrecciati ha fatto sì che, oltre alla squadra del leader della classifica, si si siano incaricati dell’inseguimento altri team, con l’intenzione di difendere le posizioni in classifica dei loro uomini. Con questi presupposti la fuga si è così esaurita al secondo giro del circuito finale, dopo circa 100 km di fuga. Il gruppo è così tornato compatto, forte di una quarantina di unità.
I giochi, peròm non erano finiti. C’è ancora il tempo per il tentativo infruttuoso di Mattia Petrucci (Team Colpack Ballan), raggiunto da Gil Gelders (Bingoal Pauwels Sauces WB) e Martin Marcellusi (Bardiani-CSF-Faizanè). Ripresi anche loro l’azione decisiva è avvenuta ai meno dieci, quando l’attacco di Gelders, Sergio Meris (Team Colpack Ballan), Simon Dalby (Uno-X Dare Development Team), Xabier Berasategi e Hannes Wilksch (Development Team DSM) ha tutti i crismi per avere successo. I 5 si presentano così sul traguardo e se la giocano in volata con Gelders che regola i compagni di viaggio.

BOVES – COLLE FAUNIERA

L’arrivo sul Fauniera, nell’ultima tappa di montagna di questo Giro d’Italia Giovani Under 23, ha sorriso al belga Lennert Van Eetvelt (Lotto Soudal Development Team), vincitore di tappa, e ad Hayter che, alla vigilia della settima e ultima tappa, ha conservato la “sua” maglia rosa, arrivando quarto. Ora in classifica il più insidioso degli inseguitori è proprio il vincitore di tappa Van Eetvelt, che tallona il britannico a 2’55”, avendo quasi dimezzato il ritardo che aveva alla partenza da Boves.
Le caratteristiche orografiche della tappa, pianeggiante fino all’imbocco della dura salita finale, ha fatto sì che si partisse velocissimi, con un gruppetto forte di ben 26 unità che si è avvantaggiato strada facendo. A formarlo erano Alex Baudin, Petr Kelemen, Fabian Weiss (Tudor Pro Cycling Team), Giosuè Epis (Carnovali – Rime), Andrea Montoli, Francisco Muñoz, Marcel Camprubi (Eolo Kometa Cycling Team U23), Van Eetvelt, Ramses DeBruyne, Vincent Van Hemelen (Lotto Soudal Development Team), Samuel Watson (Groupama-FDJ), Carlo Francesco Favretto, Samuele Carpene, Francesco Busatto (General Store – Essegibi – F.lli Curia), Matteo Freddi (Beltrami TSA Tre Colli), Kasper Andersen, Ivan Romeo (Hagens Berman Axeon), Yeisson Casallas Rincon (Colombia Tierra de Atletas), Ben Granger (Zappi Racing Team), Lorenzo Ginestra (Work Service Group Vitalcare Vega), Martin Marcellusi (Bardiani-CSF-Faizanè), Davide Toneatti, Nicolas Vinokourov (Astana Qazaqstan Development Team), Edo Goldstein, Alastair MacKellar (Israel Cycling Academy) e Lorenz Van de Wynkele (Elevate P/B Home Solution-Soenens).
Nel frattempo i battistrada hanno cominciato a perdere i pezzi, fin quando sulla salita che conduceva al traguardo Van Eetvelt, terzo in classifica a 5’56”, è rimasto solo e ha proseguito la sua azione fin sotto il traguardo.
Secondo si è piazzato il francese Martinez a 1’16”, terzo è arrivato William Junior Lecerf (Lotto Soudal Development Team) a 2’45” dal vincitore. La maglia rosa ha saputo controllare bene la situazione, nonostante la più che perentoria azione portata dal belga, e ha chiuso in quarta posizione con un ritardo dal vincitore di 2’51”.
Ora Giro Baby si chiude sempre in terra piemontese con la settima e ultima tappa. È di scena la Cuneo-Pinerolo di 121 km. Cuneo e Pinerolo, due nomi che quando sono uniti come sede di partenza e di arrivo attivano ricordi epici, anche se il tracciato odierno non ha nulla di quello della cavalcata epica di Fausto Coppi, entrata prepotentemente nella memoria collettiva. Dopo la partenza da Cuneo, si toccheranno il Colletto di Rossana e il GPM di terza categoria di Paesana prima di giungere al traguardo di Pinerolo, posto in cima al ripido muro in pavè di via Principi d’Acaja (pendenza massima del 20%), al quale si tornerà dopo un circuito finale di 21 Km da affrontare una sola volta.

CUNEO – PINEROLO

Il vincitore dell’iconica tappa disputata tra Cuneo e Pinerolo è stato il transalpino Grégoire. Il portacolori della Groupama-FDJ ha messo in campo tutte le sue doti di scattista dopo che il muro di via Principi d’Acaja aveva spento le velleità del duo che al momento conduceva la gara con qualche metro di vantaggio sul plotone, Lorenzo Milesi (Development Team DSM) e Fran Miholjevic (CT Friuli), che proprio nel passaggio precedente avevano iniziato la loro avventura come fuggitivi.
Prima di questo combattuto epilogo la gara non è stata certamente corsa tranquillamente.
Poco dopo la partenza si è avuto il tentativo, subito smorzato, di Emanuele Ansaloni (#inEmiliaRomagna Cycling Team), che rispetto a chi aveva tentato prima di lui ha avuto la possibilità di rimanere – seppur per poco – davanti a tutti.
A seguire si è avuto il tentativo di Gabriele Petrelli (CT Friuli), Davide Pinardi (#inEmiliaRomagna Cycling Team), Alexander Tarlton (Team Lotto – Kern Haus) e Mason Hollyman (Israel Cycling Academy), ma anche per loro non c’è stato spazio. Più consistente è stato l’attacco portato da Simone Lucca (Sissio) e Daniil Pronskiy (Astana Qazaqstan Development Team), azione prontamente seguita da Petr Kelemen (Tudor Pro Cycling Team), Walter Calzoni (Gallina Ecotek Lucchini), Alastair MacKellar (Israel Cycling Academy), Negasi Abreha (Team Qhubeka), Andrea Piras (Beltrami Tsa Tre Colli), Siebe Deweirdt, Lorenz Van de Wynkele (Elevate P/B Home Solution-Soenens), Gabriele Petrelli (CT Friuli), Gabriele Porta (Hopplà – Petroli Firenze – Don Camillo), Nicholas Agostini (UC Trevigiani Energiapura Marchiol) e Francesco Galimberti (Interregionale). Questo tentativo aveva tutti i crismi per fare bene e, infatti, altri corridori hanno pensato di agganciarsi a quello che al momento sembrava il treno vincente. Sono infatti rientrati Pietro Aimonetto (Beltrami-TSA Tre Colli), Lecerf e Van Eetvelt, il vincitore di ieri e secondo nella generale.
La loro avventura è terminata prima dell’imbocco del primo passaggio sul muro che conduceva al traguardo, quando si è avuto il tentativo di Milesi e Miholjevic, di cui si è già parlato.
In tutto questo bailamme la maglia rosa Hayter ha fatto il suo, ha controllato, allungato più o meno il guinzaglio dei fuggitivi e ha fatto sì che chi poteva costituire un pericolo per la sua leadership non guadagnasse un vantaggio tale che potesse nuocergli, per poi chiudere in quarta posizione la tappa conclusiva.
Per quanto riguarda le classifiche accessorie, grazie al successo nella frazione conclusiva il francese Grégoire strappa in extremis ad Hayter la maglia di leader della classifica a punti, mente Martinez si conferma al vertice di quella destina agli scalatori. Anche la classifica destinata ai giovani finisce nel carniere di Martinez, la cui formazione si impone nella speciale challenge riservata alla squadre precedendo di quasi un quarto d’ora la Eolo Kometa Under23.

Mario Prato

La premiazione di Leo Hayter, vincitore delledizione 2022 del Giro dItalia destinato agli Under23 (© Giro dItalia Giovani Under 23)

La premiazione di Leo Hayter, vincitore dell'edizione 2022 del Giro d'Italia destinato agli Under23 (© Giro dItalia Giovani Under 23)

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