LAMPAERT SIRENETTO (ALL’ASCIUTTO) IN GIALLO, IL BELGA STRACCIA A SORPRESA IL CONNAZIONALE VAN AERT
Lampaert vince a sorpresa la crono di apertura del Tour de France grazie alle migliori condizioni meteo e di asfalto trovate lungo il percorso rispetto ai favoriti. Il tracciato, molto tecnico nella seconda parte, favorisce Van Aert, più sicuro nelle curve rispetto a Filippo Ganna. Pogacar viaggia sui tempi dei migliori ed inizia ad infliggere distacchi ai rivali in classifica generale.
Alla fine la decide il meteo, anche se solo Lampaert riesce a far meglio degli specialisti, partiti sotto la pioggia battente. Specialisti che hanno visto inserirsi nella lotta un Tadej Pogacar che già l’anno scorso aveva mostrato di aver effettuato il salto di qualità anche nelle prove contro il tempo. In effetti oggi si è classificato terzo dietro a Yves Lampaert e a Wout Van Aert e davanti al campione del mondo di specialità Filippo Ganna, rifilando anche 8 e 9 secondi rispettivamente al padrone di casa Jonas Vingegaard e al connazionale Primoz Roglic.
La prova si presentava abbastanza tecnica, specialmente nella seconda parte dove curve strette secche e insidiose rendevano il tracciato una vera e propria gimcana. La pioggia, caduta copiosa sui big, ha reso ancor più difficile il tracciato e il rischio di finire a terra nei punti in cui si doveva piegare la bicicletta era sicuramente alto.
E’ stato questo a parere di chi scrive l’elemento che ha determinato la sconfitta di “Super Pippo”, non tanto nei confronti di un Lampaert che ha disputato la prova in condizioni meteo decisamente migliori rispetto a quelle che ha trovato il piemontese, ma anche nei confronti di Van Aert, partito solo un minuto dopo, e di Pogacar, anch’egli partito nel giro di pochissimi minuti.
Guardando la corsa si è avuta la netta impressione che Ganna non fosse molto sicuro nelle curve più difficili, rallentava molto e cercava di non inclinare la bicicletta per non rischiare cadute. Le traiettorie scelte da Van Aert e Pogacar sono sembrate decisamente migliori, più pulite, con meno cali di velocità e quindi con meno energie da spendere per rilanciare la velocità in uscita.
Non può sottacersi il fatto che Ganna abbia anche patito una foratura che non lo ha costretto a fermarsi grazie ad una innovazione tecnologica (i copertoncini che si autoriparavano grazie ad un gel), tuttavia l’impressione è stata di una scarsa sicurezza nelle curve a causa dell’asfalto bagnato.
Van Aert del resto è uno migliori in gruppo quanto a capacità di guida del mezzo e quindi, in una situazione come quello odierna, era naturale aspettarsi un piccolo vantaggio per il belga.
Probabilmente anche Van Aert è rimasto male per il secondo posto, ma probabilmente la mancata maglia gialla potrebbe essere un vantaggio per la corazzata Jumbo, che così potrà esimersi dal controllare la corsa lasciando l’ingrato compito alla Quick Step oltre che alle formazioni dei velocisti.
In particolare, nella tappa di domani, che prevede nel finale un ponte di 18 Km completamente esposto ai venti, gli uomini di Roglic e Vingegaard potranno compattarsi intorno ai propri capitani per tenerli davanti in caso di ventagli.
Per quanto riguarda la questione big, il copione è stato abbastanza rispettato, con Pogacar che – nonostante abbia cercato di non rischiare troppo – è riuscito a distanziare di qualche secondo i due rivali della Jumbo.
Adam Yates ha fatto una buona prova perdendo solo 16 secondi da Pogacar e precedendo di 2 secondi un quasi specialista come Geraint Thomas.
Aleksandr Vlasov ha concluso la prova con un ritardo di 31 secondi da Lampaert e di 24 da Pogacar.
Un po’ peggio hanno fatto Damiano Caruso ed Enric Mas che hanno accusato 48 secondi dal leader della UAE.
Molto male, invece, è andato Ben O’Connor, che era sembrato in grande spolvero al Delfinato e che ha invece concluso la prova con oltre un minuto di ritardo dal vincitore.
Dopo questa frazione, la lotta per a generale sembra già un affare a tre e, anche se gli outsiders forti in montagna potranno certamente tentare di inventarsi qualcosa, le differenze sembrano piuttosto nette.
Da domani, però, inizierà una girandola di tappe in cui fare molta attenzione, cosa che potrebbe comportare un dispendio notevole di energie – più a livello mentale che fisico – fino alla tappa con arrivo alle soglie della foresta dell’Arenberg, che sarà il primo vero banco di prova dopo le anticipazioni di oggi.
Benedetto Ciccarone

Lampaert sfreccia accanto alla Sirenetta nel corso della cronometro di Copenhagen (Yves Lampaert (foto Luca Bettini/SprintCyclingAgency)
01-07-2022
luglio 1, 2022 by Redazione
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TOUR DE FRANCE
Il belga Yves Lampaert (Quick-Step Alpha Vinyl Team) si è imposto nella prima tappa, circuito a cronometro di Copenhagen, percorrendo 13.2 Km in 15′17″, alla media di 51.821 Km/h. Ha preceduto di 5″ il connazionale Wout Van Aert (Jumbo-Visma) e di 7″ lo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates). Miglior italiano Filippo Ganna (INEOS Grenadiers), 4° a 10″. Lampaert è la prima maglia gialla con 5″ su Van Aert e 7″ su Pogacar. Miglior italiano Ganna, 4° a 10″
GIRO D’ITALIA DONNE
L’italiana Elisa Balsamo (Trek-Segafredo) si è imposta nella seconda tappa, Villasimius – Tortolì, percorrendo 106.5 Km in 2h39′13″, alla media di 40.134 Km/h. Ha preceduto allo sprint le olandesi Marianne Vos (Team Jumbo-Visma) e Charlotte Kool (Team DSM). La Balsamo è la nuova maglia rosa con 4″ sull’australiana Georgia Baker (Team BikeExchange-Jayco) e 8″ sulla statunitense Kristen Faulkner (Team BikeExchange-Jayco)
GP INTERNACIONAL TORRES VEDRAS – TROFEU JOAQUIM AGOSTINHO (Portogallo)
Lo spagnolo Jonathan Lastra (Caja Rural-Seguros RGA) si è imposto nella prima tappa, São Mamede da Ventosa – Sobral de Monte Agraço, percorrendo 150.8 Km in 3h46′22″, alla media di 39.971 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Fernando Barceló (Caja Rural-Seguros RGA) e il portoghese Frederico Figueiredo (Glassdrive/Q8/Anicolor). Unico italiano in gara Alessio Gasparini (JAVA Kiwi Atlántico), 63° a 6′15″. Il portoghese Tiago Antunes (Efapel Cycling) è ancora leader della classica con 5″ su Lastra e 7″ sul portoghese Daniel Freitas (Radio Popular-Paredes-Boavista). Gasparini 63° a 8′11″
COURSE CYCLISTE DE SOLIDARNOSC ET DES CHAMPIONS OLYMPIQUES (Polonia)
L’olandese Tim Bierkens (Allinq Continental Cyclingteam) si è imposto nella quarta tappa, Mielec – Tarnobrzeg, percorrendo 142.8 Km in 3h16′06″, alla media di 43.692 Km/h. Ha preceduto allo sprint i polacchi Adrian Banaszek (HRE Mazowsze Serce Polski) e Szymon Krawczyk (Voster ATS Team). Nessun italiano in gara. Il belga Timo Kielich (Alpecin-Fenix Development Team) è ancora leader della classifica con 4″ sul polacco Tomasz Budzinski (HRE Mazowsze Serce Polski) e 8″ sullo slovacco Matus Stocek (ATT Investments)
L’IRIDE DELLA BALSAMO ILLUMINA TORTOLÌ
Successo della campionessa del mondo Elisa Balsamo nella prima tappa in linea del Giro d’Italia Donne 2022. Nello sprint a ranghi compatti la cuneese ha avuto la meglio su Marianne Vos e Charlotte Kool. Nella TopTen anche le “nostre” Consonni, Barbieri, Bastianelli e Zanardi. Per la piemonte questo successo è valso anche la conquista delle leadership della classifica generale e di quella a punti
Nella prima tappa in linea del Giro d’Italia Donne a primeggiare è stata la campionessa del mondo Elisa Balsamo. La portacolori della Trek-Segafredo si è imposta al termine della Villasimius-Tortolì regolando in una volata a ranghi compatti Marianne Vos (Team Jumbo-Visma), Charlotte Kool (Team DSM), Lotte Kopecky (Team SD Worx), Chiara Consonni (Valcar – Travel & Service), Isotta Barbieri (Servetto – Makhymo – Beltrami TSA), Georgia Baker (Team BikeExchange – Jayco), Marta Bastianelli (UAE Team ADQ), Silvia Zanardi (Bepink) e Lea Lin Teutenberg (Ceratizit-WNT Pro Cycling), che ha completato la TopTen.
Il successo odierno ha permesso alla cuneese di scalzare la vincitrice del cronoprologo di ieri Georgia Baker, oggi settima, e di insediarsi in vetta alla generale andando ad indossare la maglia rosa. Dopo queste due prime tappe la classifica vede alle spalle della Balsamo proprio la Baker a 9″. Seguono la Kopecky a 10″ la Vos a 12″, Elisa Longo Borghini (Trek – Segafredo) a 15″, Emma Norsgaard (Movistar Team) a 18″, Kristen Faulkner (Team BikeExchange – Jayco) a 19″, la Kool a 21″, Lucinda Brand (Trek – Segafredo) e Annemiek van Vleuten (Movistar Team), entrambe classificate con 23″ di ritardo dalla Balsamo.
La maglia rosa non è l’unica ad arricchire il “guardaroba” della vincitrice odierna perchè la Balsamo ha conquistatro anche quella ciclamino della Classifica a punti.
Grazie al passaggio sull’unico GPM di giornata, nonchè primo di questo Giro, la teutonica Franziska Brauße (Ceratizit-WNT Pro Cycling) è andata ad indossare la maglia verde della speciale classifica.
Domani il Giro d’Italia donne saluterà la Sardegna con l’ultima tappa sulle strade isolane. È in programma la Cala Gonone-Olbia di 113,4km, che percorrerà la costa orientale della Sardegna per un arrivo fotocopia di quello odierno, ancora favorevole alle velociste.
Mario Prato

Elisa Balsamo indossa la maglia rosa al termine della seconda tappa (foto Dario Belingheri / Getty Images)
LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): COPENHAGEN – COPENHAGEN
luglio 1, 2022 by Redazione
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Si parte dalla Danimarca con una cronometro individuale di 13 Km, palcoscenico perfetto per le cilindrate dei passisti come Filippo Ganna. Riuscirà il corridore piemontese a conquistare quella maglia gialla che ci manca dal 2019, dai due giorni trascorsi da Giulio Ciccone al vertice della classifica generale del Tour?
C’è particolare attesa quest’anno tra i tifosi italiani, anche se l’edizione 2022 del Tour de France – a meno di clamorose sorprese – non potrà vincerla uno dei nostri corridori. Altri sono i grandi favoriti per la vittoria finale, ma altissime sono la possibilità di riportare in Italia la maglia gialla e di vederla indossata da un nostro corridore per qualche giorno. E quel ciclista ha un nome e un cognome ben preciso: Filippo Ganna. Il corridore piemontese, che quest’anno punta anche alla conquista del record dell’ora (tentativo previsto a fine agosto a Grenchen, in Svizzera), ha scelto di saltare il Giro per la decisione degli organizzatori del Tour di far partire la loro corsa con una tappa a cronometro, fatto che non accadeva dal 2017, quando la Grande Boucle come quest’anno era scattata fuori dai confini nazionali, per la precisione della città tedesca di Düsseldorf. Il via dalla capitale danese sarà una sorta di clone di quel “Grand Départ” poiché sulle strade di Copenaghen non si disputerà un tradizionale cronoprologo – che di norma non supera gli 8 Km di lunghezza – ma una prova individuale lunga 13.2 Km, di 800 metri più corta rispetto a quella di Düsseldorf che terminò con il successo del gallese Geraint Thomas a 52.282 Km/h, una media che potrebbe anche essere superata da Ganna, considerato che quel pomeriggio i corridori gareggiarono sotto il maltempo. Il percorso tedesco era totalmente pianeggiante, al pari di quello danese, mentre era un pelo meno movimentato sotto l’aspetto planimetrico, essendo previste quel giorno circa venti curve, una decina in meno rispetto a quelle inserite nel tracciato disegnato nel cuore di Copenaghen. Il tratto più insidioso s’incontrerà a circa 4 km dall’arrivo poiché, oltre ad essere il più tortuoso, si snoderà in prossimità del porto della capitale, zona nella quale il vento potrebbe causare qualche problema e la salsedine rendere le strade scivolose. Tra i luoghi toccati dal percorso ci sono la celebre Sirenetta e il complesso dell’Amalienborg, residenza dei sovrani danesi, mentre il traguardo sarà collocato nella centralissima Rådhuspladsen, la Piazza del Municipio, a breve distanza dal Parco Tivoli.
METEO TOUR
Copenaghen – partenza primo corridore: pioggia consistente (1.9 mm), 21.2°C, vento moderato da SW (12-17 km/h), umidità al 90%
Copenaghen – arrivo ultimo corridore: pioggia debole (0.4 mm), 19.4°C, vento moderato da W (21-29 km/h), umidità al 91%
GLI ORARI DEL TOUR
15.30: inizio diretta su Eurosport1
16.00: partenza primo corridore
17.15: inizio diretta su RAI2
18.55: partenza ultimo corridore
19.10: arrivo ultimo corridore
Qui trovate l’ordine di partenza della cronometro
https://www.letour.fr/en/stage-1
RASSEGNA STAMPA
Roglic, Vingegaard, Thomas…Chi può battere il fenomeno Pogacar?
Gazzetta dello Sport – Italia
Pogačarja zgodovina ne zanima, sedanjost je preveč zabavna
Delo – Slovenia
Jonas Vingegaards nøgterne konstatering er meget løfterig
Politiken – Danimarca
Pogacar, the invisible champion out to win his third Tour de France
The Independent – Regno Unito
Des saisies lors des perquisitions visant Bahrain
L’Équipe – Francia
Mas mira al podio en el Tour
AS – Spagna
Tadej Pogacar aan de vooravond van de Tour: “We moeten ons geen zorgen maken over de concurrentie. We zijn sterker dan ooit”
Het Nieuwsblad – Belgio
Dominator und Wunderkind: Konkurrenz schmiedet Pläne gegen Pogacar
Kicker – Germania
«Тур де Франс» начинается с обысков. Все из-за релакса с допингом
Sport Express – Russia
Tour de France Preview: Pogacar Leads the Way Once Again
The New York Times – USA
Nairo, Rigoberto y Daniel: los ases colombianos en el Tour de Francia
El Espectador – Colombia
Tour de force: Aussie star primed for podium tilt
The Australian – Australia
TOURALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.
Così è finito il Tour nel 2021
1° Tim Declercq
2° Cees Bol a 24′30″
3° Mark Cavendish a 26′55″
4° Michael Mørkøv a 28′24″
5° Mads Pedersen a 31′52″
Miglior italiano: Daniel Oss, 27° a 1h14′16″
Maglia nera: Tadej Pogacar, 141° a 5h01′09″
STRAFALGAR SQUARE
L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti (a partire da domani)
CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1992
Sono passati 30 anni dall’impresa di Claudio Chiappucci al Tour del 1992. Riviviamo quell’edizione della corsa francese attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
RADUNO DI PARTENZA (SAN SEBASTIÁN) – 4 LUGLIO 1992
ATTENTATO AL TOUR, TENSIONE E PAURA – BUGNO CAUTO
Esplodono due molotov nel quartier-generale della corsa, arrestato uno dei responsabili – In piazza 10 mila separatisti baschi Oggi cronoprologo a S. Sebastiano – “Tre i favoriti, io un outsider”
PROLOGO: SAN SEBASTIÁN (cronometro individuale – 8 Km) – 5 LUGLIO 1992
INDURAIN SUBITO GIALLO, MA BUGNO C’È
Ancora paura e tensione al Tour, dieci auto bruciate prima del prologo
Solo 12″ tra i due rivali – Male Chioccioli – Oggi ancora in Spagna

L’Amalienborg e l’altimetria della prima tappa (www.visitcopenhagen.it)
30-06-2022
giugno 30, 2022 by Redazione
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GIRO D’ITALIA DONNE
La statunitense Kristen Faulkner (Team BikeExchange-Jayco) si è imposta nella prima tappa, circuito a cronometro di Cagliari, percorrendo 4.7 Km in 5′46″, alla media di 48.902 Km/h. Ha preceduto di 4″ l’australiana Georgia Baker (Team BikeExchange-Jayco) e di 6″ l’italiana Elisa Balsamo (Trek-Segafredo). Faulkner è la prima maglia rosa con 4″ sulla Baker e 6″ sulla Balsamo
GP INTERNACIONAL TORRES VEDRAS – TROFEU JOAQUIM AGOSTINHO (Portogallo)
Il portoghese Tiago Antunes (Efapel Cycling) si è imposto nel prologo, circuito a cronometro di Turcifal, percorrendo 8 Km in 10′23″, alla media di 46.228 Km/h. Ha preceduto di 6″ lo spagnolo Mikel Aristi (Euskaltel-Euskadi) e di 7″ lo spagnolo Asier Etxeberria (Euskaltel-Euskadi). Unico italiano in gara Alessio Gasparini (JAVA Kiwi Atlántico), 114° a 2′02″. Antunes è il primo leader della classica con 6″ su Aristi e 7″ su Etxeberria. Gasparini 114° a 2′02″
COURSE CYCLISTE DE SOLIDARNOSC ET DES CHAMPIONS OLYMPIQUES (Polonia)
Il belga Timo Kielich (Alpecin-Fenix Development Team) si è imposto nella terza tappa, Jaworzno – Nowy Sącz, percorrendo 209.9 Km in 4h52′14″, alla media di 43.096 Km/h. Ha preceduto allo sprint il polacco Tomasz Budzinski (HRE Mazowsze Serce Polski) e lo slovacco Matus Stocek (ATT Investments). Nessun italiano in gara. Kielich è il nuovo leader della classifica con 3″ su Budzinski e 7″ su Stocek
LOTTO BELGIUM TOUR (Donne)
L’olandese Annemarie Worst (Plantur-Pura) si è imposta nella seconda ed ultima tappa, circuito di Geraardsbergen, percorrendo 108.5 Km in 3h10′31″, alla media di 34.17 Km/h. Ha preceduto di 1″ la belga Shari Bossuyt (nazionale belga) e la connazionale Anne Van Rooijen (Parkhotel Valkenburg). Due italiane in gara: Barbara Malcotti (Human Powered Health) 26° a 3′36″, Gaia Tortolina (ASD Women Cycling Project) non ha terminato al tappa. La polacca Agnieszka Skalniak-Sójka (nazionale polacca) si impone in classifica con 3″ sulla Bossuyt e 11″ sulla neozelandese Ally Wollaston (AG Insurance-NXTG Team). Malcotti 27° a 4′14″
GIRO DONNE 2022, KRISTEN FAULKNER PRIMA MAGLIA ROSA
Successo “Stars and Stripes” nella prima tappa del Giro d’Italia donne 2022. Terza piazza per Elisa Balsamo, al suo debutto sulle strade del Giro d’Italia femminile. Sul secondo gradine del podio è salita Georgia Baker, compagna di squadra della vincitrice
La corsa rosa dedicata al “gentil sesso”, organizzata da PMG Sport/Starlight, ha preso il via oggi dalla Sardegna e precisamente da Cagliari con un cronoprologo di poco meno di 5 km. La vittoria è andata alla statunitense Kristen Faulkner della Team BikeExchange – Jayco, che ha impiegato 5’45” a percorrere i 4,7 km del circuito del Poetto. La seconda piazza è andata a Georgia Baker, compagna di squadra della vincitrice, che deteneva il miglior tempo con 5’48” fino all’arrivo della Faulkner. La prima delle italiane è Elisa Balsamo, in forza alla Trek – Segafredo, che si è piazzata terza. Quinta piazza, invece, per un’altra rappresentante della Trek – Segafredo, la campionessa italiana di specialità Elisa Longo Borghini, che ha chiuso con il tempo di 5’54”. Quarta si è piazzata Lotte Kopecky (Team SD Worx), campionessa belga a cronometro.
Segue nell’ordine d’arrivo un blocco dei Paesi Bassi formato da Annemiek van Vleuten della Movistar Team (6a), da Lucinda Brand della Trek – Segafredo (7a) e D Riejanne Marku del Team Jumbo-Visma (8a). Nona si è piazzata la statunitense della Trek – Segafredo Leah Thomas mentre chiude la TopTen un’altra olandese, Anouska Koster (Team Jumbo-Visma).
Grazie al successo odierno Kristen Faulkner è la prima ad indossare la maglia rosa con la scritta UNHCR dell’Agenzia ONU per i Rifugiati. La scritta che campeggia sulla maglia, infatti, non è quella di una sponsor “tradizionale” ma è un chiaro messaggio di pace e di speranza che gli organizzatori del Giro d’Italia Donne vogliono lanciare dalle strade italiane al mondo.
Domani il Giro Donne ha in programma la prima tappa in linea. Lungo i 106,5 km che da Villasimius condurranno a Tortolì il gruppo troverà un tracciato vallonato con un unico GPM, quello di 4a categoria di Castiadas, dopo neanche 8 km di gara. Tutto fa pensare ad un arrivo a ranghi compatti, anche se l’insidia del vento potrebbe riservare qualche sorpresa.
Mario Prato

Kristen Faulkner lanciata verso il successso sul lungomare di Cagliari (foto Getty Images)
TOUR DE FRANCE 2022: IL BORSINO DEI FAVORITI
giugno 30, 2022 by Redazione
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Il borsino dei favoriti per la vittoria finale nell’edizione numero 109 del Tour, in partenza domani da Copenhagen. Apre le danze il due volte vincitore uscente Tadej Pogacar
TADEJ POGACAR: Lo sloveno è d’obbligo il grande favorito del Tour de France 2022. Percorso adatto alle sue caratteristiche, forma ottimale e una squadra che lo proteggerà su ogni terreno, su tutti Majka e Soler in salita. Tutto sembra andare verso il terzo trionfo consecutivo alla Grande Boucle, solo il fato può mettergli i bastoni fra le ruote. PROBABILITA’: 40%
PRIMOZ ROGLIC: Il Tour de France è il suo sogno e la sua ossessione. Come negli anni passati l’avvicinamento alla corsa è stata preparata a dovere, come consuetudine avrà uno squadrone dalla sua parte. C’è solo un piccolo problema che si frappone tra lui e la vittoria: Pogacar. PROBABILITA’: 20%
JONAS VINGEGAARD: Il corridore danese è cresciuto in modo esponenziale nelle ultime stagioni tanto che lo stesso Roglic inizia a sentirne il fiato sul collo. In casa Jumbo-Visma potrebbero sfruttare questo duetto per provare a scardinare i piani alla UAE-Team Emirates con attacchi a più riprese dalla media distanza. PROBABILITA’: 10%
BEN O’CONNOR: Lo scalatore australiano della AG2R Citroën Team potrebbe essere la grande sorpresa di questa edizione del Tour de France 2022. Dopo il quarto posto dello scorso anno ha iniziato questa stagione nei migliori dei modi, ha 26 anni e potenzialmente non è ancora non esploso del tutto. Staremo a vedere. PROBABILITA’: 10%
DANIEL FELIPE MARTINEZ: Il corridore colombiano della Ineos Grenadiers è cresciuto molto nelle ultime stagioni e ha scalato molte gerarchie nel team. La corsa gli si addice e si presenta dopo una primavera nella quale ha brillato nelle brevi corse a tappe. PROBABILITA’: 5%
ALEKSANDR VLASOV: Il corridore della Bora-Hansgrohe è nel pieno della maturità atletica e trovarlo sul podio non sarebbe una sorpresa. In caso di scontro Pogacar-Roglic potrebbe inserirsi ed essere il terzo incomodo. PROBABILITA’: 5%
GERAINT THOMAS: Il gallese ha già vinto in passato il Tour de France, sa come si fa e non ha una squadra alle prime armi. Il percorso è duro, se riesce a resistere nelle prime due settimane non sarà per niente un avversario da sottovalutare per chi intende vincere la Maglia Gialla. PROBABILITA’: 3%
DAMIANO CARUSO: Tutte le speranze italiane sono su di lui. Lo scorso anno sorprese tutti al Giro d’Italia tanto che ci saremmo aspettati un suo nuovo tentativo quest’anno, cosa che la Bahrein-Merida ci ha negati puntando tutto sul Tour de France. Le probabilità di vittoria non sono motle, data l’agguerrita concorrenza, ma con un percorso favorevole e qualche giornata no degli avversari tutto potrebbe succedere. PROBABILITA’: 2%
NAIRO QUINTANA: Il colombiano sembra tornato sui livelli di 6 anni fa, quando battagliava coi big sulle strade di montagna. La crono nell’ultima settimana non è proprio a suo favore ma se riuscisse a salire almeno sul podio sarebbe una cosa molto gradita agli appassionati. PROBABILITA’: 2%
ENRIC MAS: Lo spagnolo è un ottimo regolarista nelle grandi corse a tappe e nella top ten finale lo trovi spesso. La Movistar punterà molto su di lui, aspettandosi anche quel salto di qualità che lo lancerebbe a ridosso dei campionissimi attuali. VOTO: 2%
ROMAIN BARDET: Al Giro d’Italia aveva mandati segnali incoraggianti con prestazioni eccellenti, poi la sfortuna lo ha costretto al ritiro. In patria lo aspettano con gioia e speranza, ricordando come lui sia stato il transalpino che è andato più vicino alla vittoria di tutti negli ultimi trent’anni. VOTO: 1%
Luigi Giglio
29-06-2022
giugno 29, 2022 by Redazione
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COURSE CYCLISTE DE SOLIDARNOSC ET DES CHAMPIONS OLYMPIQUES (Polonia)
Due tappe disputate il primo giorno di gara.
L’olandese Coen Vermeltfoort (VolkerWessels Cycling Team) si è imposto nella prima tappa, Żory – Katowice, percorrendo 92.5 Km in 2h08′07″, alla media di 43.32 Km/h. Ha preceduto allo sprint il polacco Alan Banaszek (HRE Mazowsze Serce Polski) e l’estone Madis Mihkels (Team Ampler-Tartu2024). Nessun italiano in gara. Vermeltfoort è il primo leader della classifica con 2″ su Banaszek e 4″ su Mihkels
Il belga Simon Dehairs (Alpecin-Fenix Development Team) si è imposto nella seconda tappa, Tarnowskie Góry – Sosnowiec, percorrendo 125.8 Km in 2h46′19″, alla media di 45.383 Km/h. Ha preceduto allo sprint Mihkels e il ceco Tomas Barta (ATT Investments). Dehairs è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo di Mihkels e Vermeltfoort
LOTTO BELGIUM TOUR (Donne)
La neozelandese Ally Wollaston (AG Insurance-NXTG Team) si è imposta nella prima tappa, Blankenberge – Bruges, percorrendo 111 Km in 2h34′46″, alla media di 43.033 Km/h. Ha preceduto allo sprint la belga Shari Bossuyt (nazionale belga) e la polacca Agnieszka Skalniak-Sójka (nazionale polacca). Due italiane in gara: Gaia Tortolina (ASD Women Cycling Project) 11°, Barbara Malcotti (Human Powered Health) 58″, entrambe con il tempo delle prime. La Wollaston è la nuova leader della classifica con 5″ sulla Skalniak-Sójka e 12″ sulla tedesca Mieke Kröger (Human Powered Health). Malcotti 48° a 44″, Tortolina 92° a 1′37″
28-06-2022
giugno 28, 2022 by Redazione
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LOTTO BELGIUM TOUR (Donne)
La polacca Agnieszka Skalniak-Sójka (nazionale polacca) si è imposta nel prologo, circuito a cronometro di Chimay percorrendo 4.4 Km in 5′25″, alla media di 48.738 Km/h. Ha preceduto di 3″ la tedesca Mieke Kröger (Human Powered Health) e di 4″ la neozelandese Ally Wollaston (AG Insurance-NXTG Team). Due italiane in gara: Barbara Malcotti (Human Powered Health) 52° a 35″, Gaia Tortolina (ASD Women Cycling Project) 118° a 1′28″. La Skalniak-Sójka è la prima leader della classifica con 3″ sulla Kröger e 4″ sulla Wollaston. Malcotti 52° a 35″, Tortolina 118° a 1′28″
ZANA E I SUOI “FRATELLI”
Dall’Europa – e non solo – provengono conferme e sorprese dai Campionati Nazionali di Ciclismo su Strada 2022. Ecco la consueta panoramica de ‘Ilciclismo’ a meno di una settimana da uno degli eventi più attesi nel calendario internazionale, ovvero il Tour de France, in cui alcuni ciclisti vestiranno proprio la maglia di campione nazionale appena conquistata.
In Italia Filippo Zana (Team Bardiani CSF) ha vinto la prova in linea dei Campionati Nazionali al termine di una corsa dove gli attacchi nel circuito finale di Alberobello sono stati decisivi. In Europa già venerdì si era disputato il campionato nazionale olandese con la vittoria di Pascal Eenkhoorn (Team Jumbo Visma) davanti a Daan Hoole (Team Trek Segafredo) e Taco van der Hoorn (Team Intermarchè Wanty Gobert). In Ungheria Attila Valter (Team Groupama FDJ) ha la meglio su Marton Dina (Team EOLO – Kometa) mentre più staccato è Barnabas Peak (Team Intermarchè Wanty Gobert). Location estiva per i Campionati Nazionali Spagnoli. A Palma de Maiorca nell’impegnativo circuito finale restano in tre a giocarsi il titolo. Carlos Rodiguez (Team INEOS) attacca e si invola verso il suo primo titolo nazionale su strada, battendo Jesus Herrada (Team Cofidis) ed Alex Aranburu (Team Movistar), che giungono ad oltre 50 secondi di ritardo. In Belgio corsa scoppiettante e caotica nonostante la pressoché totale assenza di insidie altimetriche e soprattutto del campione uscente Wout van Aert. A Middelkerke, Tim Merlier (Team Alpecin Fenix) ottiene il suo secondo titolo nazionale battendo in volata Jordi Meeus (Team BORA Hansgrohe) e Jasper Philipsen (Team Alpecin Fenix). In Francia sul circuito di Cholet lo svolgimento della corsa francese è simile a quello italiano, con attacchi e contrattacchi nel finale che vedono un gruppetto ristretto di quattro uomini giocaesi la vittoria in volata. E’ Florian Senechal (Team Quick Step Alpha Vinyl) ad avere la meglio su Anthony Turgis (Team TotalEnergies) ed Alex Zingle (Team Cofidis), mentre chiudono la top five Warren Barguil (Team Arkea Samsic) in quarta posizione ed un po’ più staccato Benjamin Thomas (Team Cofidis) in quinta posizione. In Gran Bretagna è volata con Mark Cavendish (Team Quick Step Alpha Vinyl) che nonostante i 37 anni suonati mette in fila ciclisti molto più giovani di lui. Cannonball vince davanti a Samuel Watson (Team EC Groupama FDJ) ed Alexandar Richardson. In Danimarca sull’impegnativo circuito di Aalborg si impone Alexander Kamp (Team Trek Segafredo) con un attacco nel finale. A 14 secondi di ritardo si piazza in seconda posizione il compagno di squadra Mads Pedersen che precede Mikkel Frolich Honorè (Team Quick Step Alpha Vinyl). In Germania lo spunto vincente è invece di Nils Politt (Team Bora Hansgrohe), che sfrutta le sue doti da passista per sbarazzarsi della concorrenza. A 47 secondi termina in seconda posizione Nikias Arndt (Team DSM) mentre Simon Geschke (Team Cofidis) è terzo a quasi 3 minuti di ritardo. In Slovenia, con l’assenza di ciclisti del calibro di Pogacar, Roglic e Mohoric, il titolo nazionale va a Kristijan Koren (Team Adria Mobil), abile a rilanciare l’azione e resistere all’inseguimento di un gruppetto di quattro uomini formato da Matevz Govekar (Team Bahrain Victorious), Luka Mezgec (Team BikeExchange – Jayco) e Jaka Primozic (Team Hrinkow Advarics Cycleang). In Norvegia. Nella volata ristretta di sette uomini nella località di Skogn, Rasmus Tiller (Uno-X Pro Cycling Team) sorprende gente sulla carta più veloce di lui. Alexander Kristoff (Team Intermarchè Wanty Gobert) deve accontentarsi della seconda posizione, mentre Edvard Boasson Hagen (Team TotalEnergies) è terzo. In Polonia vince Norbert Banaszek (Team HRE Mazowsze Serce Polski) davanti a Szymon Rekita (Voster ATS Team) e Lukasz Owsian (Team Arkea Samsic). Da segnalare il sesto posto di Cesare Benedetti (Team BORA Hansgrohe). Peter Sagan (Team TotalEnergies) torna a dettare legge nel suo paese ed è campione slovacco con un vantaggio importante sul secondo classificato, Lukas Kubis (Team Dukla Banska Bystrica), ad oltre 1 minuto e 40 secondi di ritardo. Negli USA Kyle Murphy (Team Human Powered Health) è il nuovo campione a stelle strisce davanti a Tyler Stites e Magnus Sheffield (Team INEOS). Poco più a nord, e precisamente in Canada, è un compagno di squadra di Murphy a vincere la prova in linea: Pier-André Cotè è il nuovo campione canadese. In Irlanda è invece Rory Townsend (Team WiV SunGod) a vincere il titolo con 26 secondi di vantaggio su Cormac McGeough (Wildlife Generation Pro Cycling). Poco più a nord, e precisamente in Canada, è un compagno di squadra Viene dalla Svizzera una delle più grandi sorprese dei Campionati Nazionali 2022. Robin Froidevaux (Tudor Pro Cycling Team), classe 98, diventa uno dei più giovani Campioni Nazionali della Confederazione. Froidevaux batte in una volata a tre Sebastien Reichenbach (Team Groupama FDJ) e Colin Stussi (Team Vorarlberg). In Austria vince Felix Grossschartner (Team BORA Hansgrohe), che ha la meglio su quattro compagni di squadra (nell’ordine Gamper, Postlberger, Konrar e Haller). In Portogallo il circuito non lunghissimo di Mogadouro – quasi 168 km . premia Joao Almeida (UAE Team Emirates). Nomi nuovi in Lussemburgo. Finiti i tempi degli Schleck e dei Kirchen, troviamo nuovo campione lussemburghese Colin Heiderscheid (Team Leopard Pro Cycling). Concludiamo questa rassegna con un po’ di esotismo. In Eritrea vince Merhawi Kudus (Team EF Education EasyPost) davanti a Natnael Tesfatsion (Team Drone Hopper Androni Giocattoli), mentre in Giappone Yukiya Arashiro (Team Bahrain Victorious) vince per l’ennesima volta i campionati giapponesi.
Giuseppe Scarfone

Kyle Murphy è il nuovo campione nazionale USA (foto: SnowyMountain Photography)