CICCONE ALTISSIMO SULL’ALTO DE PINOS, ALLA VALENCIANA TAPPA E MAGLIA PER L’ABRUZZESE!
Fantastica vittoria di Giulio Ciccone (Trek – Segafredo) sull’Alto de Pinos alla Volta a la Comunitat Valenciana 2023; l’abruzzese con una progressione irresistibile brucia tutti e taglia il traguardo con le braccia al cielo, lanciando anche gli occhiali in segno di “liberazione” per una vittoria tanto cercata quanto sentita. Alle sue spalle devono arrendersi Tao Geoghegan Hart (Ineos Grenadiers) e Pello Bilbao (Bahrain-Victorious), con Tao declassato dalla giuria per aver stretto lo spagnolo verso le transenne e secondo nella nuova classifica di tappa, terzo sale Aleksandr Vlasov (Astana Qazaqstan).
Profilo di tappa molto nervoso quello offerto quest’oggi dalla Volta a la Comunitat Valenciana che dopo sei GPM porta all’arrivo in salta dell’Alto de Pinos. La fuga della stenta a formarsi, dopo alcuni tentativi cinque uomini restano in avanscoperta sul gruppo. Davanti si portano Samuele Zoccarato (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), Mulu Kinfe Hailemichael (Caja Rural-Seguros RGA), Alessandro de Marchi (Team Jayco-AlUla), Javier Romo (Astana Qazaqstan) e Benjamin Perry (Human Powered Health), con 15” sul gruppo da cui spuntano in testa gli uomini della Euskaltel-Euskadi e dll’Equipo Kern Pharma con il chiaro intento di voler inserire anche i propri ciclisti in testa. Questa situazione di rincorsa fa sì che la fuga non decolla se non in vista del primo GPM quando i cinque al comando riescono definitivamente ad andarsene accumulando ben 3’ di vantaggio. Il gruppo è tirato con una andatura regolare dagli uomini della maglia gialla Biniam Girmay (Intermarhé -Circus-Wanty). La corsa transita al terzo GPM con la fuga che raggiunge il vantaggio massimo di circa 7’, è da questo istante che dietro nel gruppo fanno capolino sia la Bahrain Victorious sia la Bora-hansgrohe a dare un aiuto alla Intermarhé-Circus-Wanty nel ricucire, azione che porta i suoi frutti con il vantaggio sceso a poco più di 4’ tra la discesa e l’inizio della salita di Confrides che segna una prima parte di tappa più nervosa, da qui per chi insegue il terreno per recuperare, con ampi tratti pianeggianti, è più favorevole. Al GPM di Confrides Zoccarato transita per primo, via via gli altri quattro che però sembrano non avere le giuste energie per tenere il passo dell’italiano ed infatti Hailemichael si stacca. Verso il successivo GPM quello de La Fustera il primo a perdere terreno è Perry, dietro il gruppo imprime una accelerazione rosicchiando circa un minuto ai fuggitivi. Verso l’impegnativa salita di Cumbres del Sol va in difficoltà la maglia gialla di Biniam Girmay, il ritmo imposto dalla Bahrain – Victorious fa male a tanti e la testa della corsa ormai è poco più di 1’. La fuga si sbriciola, perde terreno anche Zoccarato, in testa restano De Marchi e Romo ma il falsopiano che porta all’imbocco dell’ultima salita decreta il definito ricongiungimento del gruppo, fuga quindi annullata grazie anche alla presenza in testa degli uomini della Ineos Grenadiers vogliosi di vincere la tappa. Il gruppo si spacca grazie al forcing di INEOS a cui partecipa in seconda battuta anche quello della Bahrain Victorious. A giocarsi la vittoria di tappa è così un drappello di una decina di ciclisti che riprendono anche negli ultimi 2 km Brabdon McNulty (UAE Team Emirates) e Tom Gloag (Team Jumbo Visma), gli ultimi a tentare un attacco. Nella volata finale Giulio Ciccone (Team TREK Segafredo) ritrova la verve di un tempo e mette la sua ruota davanti a quella di Tao Geoghegan Hart (Team Ineos) – successivamente declassato per manovra irregolare – e di Pello Bilbao (Team Bahrain Victorious). Chiudono la top five Rui Costa (Team Intermarchè Circus Wanty) in quarta posizione ed Anthon Charmig (Uno-X Pro Cycling team) in quinta posizione. Ciccone spezza il digiuno di vittorie che lo perseguitava da Maggio 2022, quando vinse a Cogne la quindicesima tappa del Giro. L’abruzzese balza in vetta alla classifica generale con 3 secondi di vantaggio su Pello Bilbao e 6 secondi di vantaggio su Aleksandr Vlasov (Team BORA Hansgrohe). Domani è in programma la terza tappa da Betera a Sagunto che presenta nel finale due gpm di prima e di seconda categoria che potrebbero spezzettare nuovamente il gruppo dei migliori e riservare altre sorprese in ottica classifica generale.
Antonio Scarfone

Giulio Ciccone vince sull'Alto de Pinos (foto: Getty Images)
02-02-2023
febbraio 2, 2023 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
SAUDI TOUR (Arabia Saudita)
Il portoghese Ruben Guerreiro (Movistar Team) si è imposto nella quarta tappa, Maraya – Skyviews of Harrat Uwayrid, percorrendo 163.4 Km in 3h45′01″, alla media di 43.57 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Davide Formolo (UAE Team Emirates) e il colombiano Santiago Buitrago (Bahrain Victorious). Guerreiro è il nuovo leader della classifica con 8″ su Formolo e 9″ su Buitrago
VOLTA A LA COMUNITAT VALENCIANA
L’italiano Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) si è imposto nella seconda tappa, Novelda – Alto de Pinos (Benissa), percorrendo 178.2 Km in 4h38′59″, alla media di 38.325 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Pello Bilbao (Bahrain Victorious) e il russo Aleksandr Vlasov (BORA-hansgrohe). Ciccone è il nuovo leader della classifica con 3″ su Bilbao e 6″ su Vlasov
ÉTOILE DE BESSÈGES – TOUR DU GARD
La seconda tappa, Bagard – Aubais (164.7 Km), è stata interrotta e annullata a causa di una caduta di massa avvenuta a 24 Km dall’arrivo, in conseguenza della quale non erano più garantire le condizioni di sicurezza per far continuare la corsa. Il belga Arnaud De Lie (Lotto Dstny) rimane leader della classifica con 4″ sul danese Mads Pedersen (Trek-Segafredo) e 6″ sul francese Benoît Cosnefroy (AG2R Citroën Team). Miglior italiano Andrea Piccolo (EF Education-EasyPost), 5° a 13″
TOUR DU SAHEL (Mauritania)
Il marocchino El Houcaine Sabbahi (nazionale marocchina) si è imposto nella seconda tappa, Yaghref – Aoujeft, percorrendo 75 Km in 2h25′11″, alla media di 30.995 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Achraf Ed Doghmy (nazionale marocchina) e Adil El Arbaoui (nazionale marocchina). Nessun italiano in gara. El Arbaoui è ancora leader della classifica con 2″ su Ed Doghmy e su Sabbahi
VUELTA DEL PORVENIR SAN LUIS (Argentina)
L’argentino Sergio Fredes (KTM Orange Road) si è imposto nella seconda tappa, circuito di La Toma, percorrendo 179.9 Km in 4h07′50″, alla media di 43.553 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Lucas Manuel Gaday (Team Rower San Luis) e il panamense Franklin Archibold (Panamá es Cultura y Valores). Nessun italiano in gara. Fredes è il nuovo leader della classifica con 1″ sul cileno Hector Exequiel Quintana (nazionale cilena) e 5″ sul connazionale Mauro Abel Richeze (Chimbas te Quiero)
ÉTOILE DE BESSÈGES, SECONDA TAPPA ANNULLATA PER CADUTA
Seconda tappa della corsa transalpina annullata a causa di una caduta di gruppo. Domani si correrà regolarmente la terza frazione.
La seconda tappa dell’Étoile de Bessèges, 165 Km da Bagard a Aubais da percorrersi su di un tracciato vallonato ma ancora favorevole all’arrivo allo sprint, è stata annullata dai commissari di corsa a causa di una caduta di gruppo. L’incidente è avvenuto a 24 Km dal traguardo, all’altezza di un ponte che prevedava anche il restringimento della carreggiata. Nessun corridore pare aver subito gravi conseguenze, ma è stato necessario impiegare tutte le ambulanze presenti al seguito per soccorrere i feriti e per questo motivo la giuria ha deciso di annullare la tappa, non essendoci più mezzi di soccorso che potessero seguire la corsa e non sussistendo così le condizioni di sicurezza previsti dai regolamenti internazionali. Momenti di terrore, in particolare, sono stati vissuti dal corridore francese Valentin Ferron (TotalEnergies), sbalzato oltre il ponte e rimasto per diversi minuti sospeso sul vuoto, aggrappato al parapetto. Il belga Arnaud De Lie (Lotto Dstny), vincitore ieri della prima tappa, rimane così leader della corsa transalpina che domani affronterà la terza frazione, disegnata in circuito attorno a Bessèges. Previsti 170 Km e un percorso collinare che proporrà i momenti più impegnativi negli ultimi 23 Km, quando dovranno essere affrontate le ascese al Col de Trélis (2.8 Km al 6.2%) e al Col des Brousses (2.4 Km al 5.1%).
Mauro Facoltosi

La caduta che ha costretto la giuria ad annullare la seconda tappa (foto Twitter/Sporza)
GUERREIRO FA LA GUERRA SULL’ANGLIRU D’ARABIA. TAPPA E MAGLIA PER IL PORTOGHESE
Ruben Guerreiro (Team Movistar) vince con autorità la tappa regina del Saudi Tour 2023 domando il terribile muro di Harrat Uwayrid che vede invece tramontare le speranze di vittoria finale di Jonathan Milan (Team Bahrain Victorious). Il portoghese è la nuova maglia smeraldo davanti a un buon Davide Formolo (UAE Team Emirates), secondo di tappa.
La Maraya – Skyviews of Harrat Uwayrid di 163.4 km è la tappa clou del Saudi Tour 2023 e Jonathan Milan (Team Bahrain Victorious), da ieri maglia smeraldo, ha la grande occasione di ipotecare la vittoria della breve corsa saudita. Per farlo dovrà superare indenne il terribile muro di Harrat Uwayrid, posto a circa 10 km dalla conclusione e con pendenze costantemente in doppia cifra nell’ultimo km e mezzo. La fuga di giornata riusciva a partire dopo una trentina di km grazie all’azione di quattro ciclisti ovvero Felix Engelhardt (Team Jayco AlUla), Nickolas Zukowsky (Q36.5 Pro Cycling Team), Antonio Barac (Team Corratec) e Muhammad Nur Aiman Mohd Zariff (Terengganu Polygon Cycling Team). Barac si aggiudicava il primo traguardo volante posto al km 42 mentre il gruppo inseguiva a quasi 2 minuti di ritardo. Barak si aggiudicava anche il secondo traguardo volante posto al km 57. A 60 km dall’arrivo la fuga aveva ancora 1 minuto e 45 secondi di vantaggio sul gruppo. Il gruppo inseguitore accelerava vistosamente negli ultimi 30 km e riprendeva Zukowsky, ultimo dei fuggitivi ad essere rimasto in testa, a 12 km dall’arrivo, poco prima dell’inizio del muro di Harrat Uwayrid. Nella parte più difficile del muro si formava un gruppetto di quattro uomini in testa: Davide Formolo e Felix Grossschartner (UAE Team Emirates), Ruben Guerreiro (Team Movistar) e Santiago Buitrago (Team Bahrain Victorious). Era Guerreiro a scollinare in prima posizione prendendosi anche gli abbuoni del traguardo bonus mentre Grossschartner perdeva qualche metro. La maglia smeraldo Milan inseguiva a quasi 2 minuti di ritardo. Nel falsopiano di 7 km che conduceva all’arrivo, il quartetto di testa dopo il rientro dell’austriaco si dava cambi regolari fino alla volata a quattro che vedeva prevalere Guerreiro davanti a Formolo e Buitrago, mentre Grossschartner era quarto a 4 secondi di ritardo. Will Barta (Team Movistar) chiudeva la top five a 22 secondi di ritardo da Guerreiro mentre il gruppetto con Milan giungeva a 28 secondi di ritardo. Guerreiro ottiene la prima vittoria stagionale ed è ora la nuova maglia smeraldo con 8 secondi di vantaggio su Formolo e 9 secondi di vantaggio su Buitrago. Milan scende in quarta posizione a 24 secondi di ritardo da Guerreiro che a meno di clamorose sorprese sembra aver ipotecato la vittoria del Saudi Tour 2023 visto che nell’ultima tappa gli basterà amministrare il vantaggio sugli inseguitori diretti. Domani è in programma la quinta ed ultima tappa da Old Town a Maraya di 143 km. Sarà la passerella finale riservata ai velocisti, ultimo atto della breve corsa saudita. Da segnalare ad una quarantina di km dall’arrivo un tratto di circa 10 km in sterrato.
Antonio Scarfone

Ruben Guerreiro vince a Skyviews of Harrat Uwayrid (foto: Getty Images)
DE LIE PRIMA STELLA DELL’ÉTOILE
Successo del belga De Lie nella prima tappa della Étoile de Bessèges. Seconda piazza per Mads Pedersen, terzo Cosnefroy. Quinto Andrea Piccolo.
La prima tappa della Étoile de Bessèges 2023, ha visto il successo in volata, sul traguardo di Belleguarde posto in cima alla Côte de la Tour, del belga Arnaud De Lie (Lotto Dstny) che ha rimontato e superato colui che ha vinto sullo stesso traguardo lo scorso anno, ovvero Mads Pedersen (Trek – Segafredo). Terza piazza per Benoît Cosnefroy (AG2R Citroën Team), accreditato dello stesso tempo del vincitore. Staccato di 3″ Dylan Teuns (Israel – Premier Tech) ha preceduto Andrea Piccolo (EF Education-EasyPost). Nella TopTen a seguire troviamo Mattias Skjelmose (Trek – Segafredo), Neilson Powless (EF Education-EasyPost) e Aaron Van Poucke (Team Flanders – Baloise), tutti a 5″; a 8” invece hanno chiuso Pau Miquel (Equipo Kern Pharma) e Anders Halland Johannessen (Uno-X Pro Cycling Team). Questo stesso ordine vale come prima classifica generale, con i distacchi “aggiustati” dagli abbuoni di 10”, 6” e 4” che spettano ai primi tre classificati.
La tappa odierna è stata caratterizzata dalla fuga di Simon Pellaud (Tudor Pro Cycling Team), Ayco Bastiaens (Alpecin Fenix) e Damien Girard (CIC U Nantes Atlantique), che veniva ripresa dal gruppo ai meno 37.
Domani la breve corsa francese, che prevede 4 tappe in linea e una a cronometro, si rimetterà in movimento con la Bagard – Aubais, frazione di 164 km che prevede l’ascesa della Côte de Saint-Côme-et-Maruéjols prima dei due giri del circuito finale di 11 Km, caratterizzato dalla doppia ascesa alla Côte de Clarensac (3 km al 4%) e dall’arrivo posto al termine di uno strappo di 400 metri al 5.4%.
Mario Prato

Arnaud De Lie a segno sul primo traguardo della breve corsa a tappe transalpina (foto Luc Claessen/Getty Images)
GIRMAY GHERMISCE ALTEA, L’ERITREO PRIMO LEADER DELLA VOLTA VALENCIANA
Prova di forza in volata per Biniam Girmay dopo essere partito lungo riesce a mettersi tutti alle spalle ed alzare le braccia al cielo per la vittoria nella prima tappa di apertura della Volta a la Comunitat Valenciana 2023. L’eritreo della Intermarché – Circus – Wanty respinge il tentativo di sorpasso di Olav Kooij (Jumbo-Visma) e di Iván García Cortina (Movistar).
Tappa in linea di apertura della Volta a la Comunitat Valenciana 2023 da Orihuela ad Altea per circa 190 Km su di un profilo ondulato ma che lascia comunque presagire uno sprint di massa; la fuga si forma nei primissimi chilometri grazie ad un allungo di Héctor Carretero (Equipo Kern Pharma), Xabier Isasa (Euskaltel – Euskadi), Riccardo Lucca (Green Project – Bardiani CSF – Fazianè), Ander Okamika (Burgos – BH) e Ward Vanhoof (Team Flanders – Baloise). Per la fuga il vantaggio massimo sarà di 3’ al chilometro trenta di gara, Il gruppo è pilotato in particolare da due squadre ovvero la Intermarché-Circus-Wanty e la Jumbo-Visma chiaramente interessate alla vittoria vista l’ottima forma dei propri velocisti. All’imbocco della prima e più difficile salita di giornata il vantaggio dei battistrada si riduce a 2’, qui entra in scena la Astana-Qazaqstan a fare corsa più dura con l’evidente intento di stancare, e perché no, far perdere terreno ai velocisti più puri. Proprio Olav Kooij della Jumbo_Visma paga il ritmo degli Astana-Qazaqstan a cui danno man forte i i Bahrain – Victorious con Damiano Caruso, Mikel Landa e Gino Mader per evitare che i velocisti puri potessero rientrare. Poco prima del GPM la fuga viene inevitabilmente riassorbita dal gruppo dei migliori. Al primo GPM i compagni di Olav Kooij spingono a tutta per far rientrare l’uomo designato per la volata odierna riuscendo a riportarsi sotto prima dell’inizio dell’ultima salita, quella di Bernia al 3,8%, più pedalabile ma nonostante ciò è sempre la Bahrain-Victorious a rifare ancora il ritmo davanti senza avere, questa volta, successo. Troppo facile la salita che consente al gruppo di scollinare compatto lungo la discesa che porta al traguardo. Un ultimo sussulto in testa è portato da Joan Bou un uomo della Euskaltel-Euskadi quando mancano 10 Km all’arrivo, ma è un allungo che non preoccupa nessuno. La Jumbo-Visma fa buona guardia ed ai meno 5 Km si è nuovamente con il gruppo compatto. Non si può più scappare, velocità altissima con i treni di Astana Qazaqsta, Movistar, Intermarché-Circus-Wanty e appunto Jumbo – Visma a cercare di prendere la migliore posizione di testa. Nell’ultimo chilometro riappaiono in testa le casacche rose dei Bahrain – Victorious per lanciare Fred Wright ma il britannico pretende troppo e troppo presto, poco dopo è Biniam Girmay a rilanciare con una volata lunga ma con una velocità pazzesca che gli consente di non essere passato da nessuno. Vince il più forte, il più protetto dalla squadra, chi del resto ha speso meno, secondo infatti è Olav Kooij (Jumbo-Vismache ha pagato gli sforzi per rientrare, terzo Iván García Cortina (Movistar) davari ai suoi compagni Jopsè Joaquìn Rojas e Alex Aramburu. In classifica generale stessa situazione con il forte Biniam Girmay al comando. Domani tappa molto interessante con l’arrivo caratterizzato dallo strappo dell’Alto de Pinos.
Antonio Scarfone

Beniam Girmay spazza via la concorrenza nella prima tappa della Volta Valenciana (Getty Images)
01-02-2023
febbraio 1, 2023 by Redazione
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SAUDI TOUR (Arabia Saudita)
Il norvegese Søren Wærenskjold (Uno-X Pro Cycling Team) si è imposto nella terza tappa, Al Manshiyah Train Station – Abu Rakah, percorrendo 159.2 Km in 4h23′18″, alla media di 36.278 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Jonathan Milan (Bahrain Victorious) e l’olandese Cees Bol (Astana Qazaqstan Team). Milan è il nuovo leader della classifica con 8″ su Bol e 16″ sul tedesco Max Walscheid (Cofidis)
VOLTA A LA COMUNITAT VALENCIANA
L’eritreo Biniam Girmay (Intermarché-Circus-Wanty) si è imposto nella prima tappa, Orihuela – Altea, percorrendo 189.4 Km in 4h38′11″, alla media di 40.851 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Olav Kooij (Jumbo-Visma) e lo spagnolo Iván García (Movistar Team). Miglior italiano Samuele Battistella (Astana Qazaqstan Team), 7°. Girmay è il primo leader della classifica con 4″ su Kooij e 6″ su García. Miglior italiano Battistella, 7° a 10″
ÉTOILE DE BESSÈGES – TOUR DU GARD
Il belga Arnaud De Lie (Lotto Dstny) si è imposto nella prima tappa, circuito di Bellegarde, percorrendo 160.7 Km in 3h30′35″, alla media di 45.787 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Mads Pedersen (Trek-Segafredo) e il francese Benoît Cosnefroy (AG2R Citroën Team). Miglior italiano Andrea Piccolo (EF Education-EasyPost), 5° a 3″. De Lie è il primo leader della classifica con 4″ su Pedersen e 6″ su Cosnefroy. Miglior italiano Piccolo, 5° a 13″
TOUR DU SAHEL (Mauritania)
Il marocchino Adil El Arbaoui (nazionale marocchina) si è imposto nella prima tappa, Berjeimatt – Akjoujt, percorrendo 110 Km in 2h26′02″, alla media di 45.195 Km/h. Ha preceduto di 2″ i connazionali Youssef Bdadou (nazionale marocchina) e Achraf Ed Doghmy (nazionale marocchina). Nessun italiano in gara. El Arbaoui è il primo leader della classifica con 2″ su Bdadou ed Ed Doghmy
VUELTA DEL PORVENIR SAN LUIS (Argentina)
Il cileno Hector Exequiel Quintana (nazionale cilena) si è imposto nella prima tappa, Tilisarao – Juana Koslay, percorrendo 149.7 Km in 3h07′47″, alla media di 47.832 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli argentini Mauro Abel Richeze (Chimbas te Quiero) e Leonardo Cobarrubia (Sindicato de Empleados Públicos of San Juan). Nessun italiano in gara. Quintana è il primo leader della classifica con 4″ su Richeze e 5″ su Cobarrubia
WAERENSKJOLD FA IL FENOMENO AD ABU RAKAH. MILAN E’ LA NUOVA MAGLIA SMERALDO
Nell’ultimo km della terza tappa del Saudi Tour, quasi tutto in salita, il gruppo si spezzetta a causa di continui attacchi e contrattacchi e nella volata finale è Søren Waerenskjold (Uno-X Pro Cycling Team) che vince davanti a Jonathan Milan (Team Bahrain Victorious), che conquista la maglia smeraldo.
Il Saudi Tour 2023 giunge al giro di boa presentando una terza tappa con un percorso interessante soprattutto nella seconda parte, dove gli uomini di classifica possono dire la loro. Nei 159 km da Al Manshiyah Train Station ad Abu Rakah ci sono alcuni strappi interessanti, anche se nessuno di essi è categorizzato come gpm ma come traguardi volanti, per cui gli abbuoni potrebbero ingolosire i ciclisti che hanno l’ambizione di vincere la breve corsa saudita. Inoltre l’arrivo è posto sul classico zampellotto, lungo 700 metri e con una pendenza media del 7%. Nelle prime fasi della tappa la fuga di giornata prendeva subito il largo e già al km 30 aveva oltre 6 minuti di vantaggio sul gruppo. I cinque ciclisti che ne facevano parte erano Azzam Alabdulmunim (Nazionale Saudita), Txomin Juaristi (Team Euskaltel Euskadi), Masaki Yamamoto (JCL Team UKYO), Antonio Barac e Giulio Masotto (Team Corratec). Dopo 53 km il vantaggio della fuga era di 7 minuti e 25 secondi. Juaristi vinceva il primo traguardo volante posto al km 74.5. Vento frontale e accelerazione da parte del gruppo diminuivano progressivamente il vantaggio della fuga. A 50 km dalla conclusione il ritardo della fuga era inferiore ai 2 minuti. Il primo dei fuggitivi a rialzarsi era Alabdulmunim, seguito pochi km più tardi da Masotto. L’ultimo due fuggitivi ad arrendersi era Juaristi che veniva ripreso dal gruppo a 34 km dalla conclusione. Lo spagnolo prima di essere ripreso dal gruppo riusciva a transitare in prima posizione al traguardo speciale con abbuoni posto al km 123.5. Juaristi si ripeteva al secondo traguardo volante posto al km 155. Ryan Gibbons (UAE Team Emirates) era vittima di una foratura a 2 km e 700 metri dall’arrivo e doveva così abbandonare le sue chances di successo. La corsa si infiammava negli ultimi due km con scatti e controscatti nelle prime posizioni del gruppo. A giocarsi la volata in costante salita erano una quarantina di ciclisti ad avere la meglio era Søren Waerenskjold (Uno-X Pro Cycling Team) davanti a Jonathan Milan (Team Bahrain Victorious), partito troppo preso e superato da norvegese negli ultimi metri, mentre terzo era Cees Bol (Team Astana Qazaqstan). Chiudevano la top five Ruben Guerreiro (Team Movistar) in quarta posizione e Felix Grossschartner (UAE Team Emirates) in quinta posizione. Da segnalare nella top ten anche il settimo posto di Davide Formolo (UAE Team Emirates) e l’ottavo posto di Alessandro Fedeli (Q36.5 Pro Cycling Team). Waerenskjold ottiene la prima vittoria da professionista mente Milan balza al primo posto in classifica generale con 8 secondi di vantaggio su Cees Bol e 16 secondi di vantaggio su Max Kanter (Team Movistar). Domani è in programma la quarta tappa da Maraya a Skyviews of Harraw Uwayrid di 164 km. Il punto focale della tappa sarà la salita di Harrat Uwayrid, un muro di quasi 3 km, con gli ultimi 2 che hanno una pendenza costantemente superiore al 12% e con tratti vicini al 20%. Dallo scollinamento restano una decina di km all’arrivo quasi completamente pianeggianti. Sarà questa la tappa che determinerà al 95% il vincitore del Saudi Tour 2023, con Milan attualmente in pole position.
Antonio Scarfone

Wærenskjold vince la terza tappa della corsa araba (Getty Images)
31-01-2023
gennaio 31, 2023 by Redazione
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SAUDI TOUR (Arabia Saudita)
L’italiano Jonathan Milan (Bahrain Victorious) si è imposto nella seconda tappa, Winter Park – Shalal Sijlyat Rocks, percorrendo 184 Km in 4h53′35″, alla media di 37.604 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli olandesi Dylan Groenewegen (Team Jayco-AlUla) e Cees Bol (Astana Qazaqstan Team). Groenewegen è ancora leader della classifica con 6″ su Milan e 12″ sul tedesco Max Walscheid (Cofidis)
TOUR OF SHARJAH (Emirati Arabi Uniti)
Il tedesco Lucas Carstensen (Roojai Online Insurance) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Al Dhaid – Noor Island, percorrendo 72.3 Km in 1h25′28″, alla media di 50.757 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo sloveno Grega Bole (Shabab Al Ahli Cycling Team) e il malesiano Irwandie Lakasek (Terengganu Polygon Cycling Team). Nessun italiano in gara. L’olandese Adne van Engelen (Roojai Online Insurance) si impone in classifica con 15″ sul laotiano Ariya Phounsavath (Roojai Online Insurance) e 18″ sul kazako Rudolf Remkhi (Almaty Astana Motors).
MILAN, VOLATA DA CAMPIONE ALLE SHALAL SIJLYAT ROCK. GROENEWEGEN MANTIENE IL PRIMATO
Nella seconda tappa del Saudi Tour 2023 Jonathan Milan (Team Bahrain Victorious) è protagonista di una volata strepitosa che gli consente di battere la maglia smeraldo Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla) e di salire al secondo posto in classifica generale, proprio alle spalle dell’olandese.
La seconda tappa da Winter Park alle Shalal Sijlyat Rocks è la più lunga della breve corsa saudita, visto che misura 184 km. Saranno ancora i velocisti a giocarsi la vittoria, non essendovi particolari difficoltà altimetriche. Vedremo se il vento e la sabbia del deserto daranno grattacapi al gruppo anche se ci aspettiamo grosso modo lo stesso copione della prima tappa, con una fuga di comprimari ripresa prima della volata finale. Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla) ha la possibilità di incrementare il suo vantaggio in classifica generale e, perché no, provare anche a resistere nelle due successive tappe che presentano arrivi un po’ più difficili ma non impossibili per velocisti resistenti. Dopo la partenza da Winter Park si formava la fuga di giornata grazie all’azione di Enekoitz Azparren (Team Euskaltel Euskadi) e Manabu Ishibashi ((JCL Team UKYO). Muhamad Nur Aiman Mohd Zariff (Terengganu Polygon Cycling Team) con un attacco tardivo cercava di raggiungere i due uomini di testa e per diverso tempo restava a bagnomaria tra loro ed il gruppo maglia smeraldo, fino a rialzarsi e venire ripreso dal gruppo dopo circa 40 km. Il gruppo non dava troppo spazio ai due ciclisti di testa e li riprendeva ad un’ottantina di km dall’arrivo, anche perché facevano gola gli abbuoni del traguardo volante posto al km 124. Era Max Walscheid (Team Covidis) a transitare in prima posizione e ad assicurarsi i 3 secondi di abbuono. Le squadre dei velocisti riprendevano a controllare la corsa negli ultimi 60 km ed in testa al gruppo si alternavano uomini del Team Jayco AlUla, del Team Bahrain Victorious, dell’Uno-X Pro Cycling Team e del Team Cofidis. La velocità non era altissima a causa del forte vento contrario che obbligava i ciclisti ad occupare tutta la sede stradale. Un’ampia curva verso sinistra a circa 30 km dall’arrivo portava il vento a soffiare di traverso ed a creare qualche ventaglio. A 20 km dall’arrivo il gruppo maglia diamante era composto da una cinquantina di ciclisti. Walscheid si aggiudicava anche il secondo traguardo volante posto al km 160. A 7 km dall’arrivo Mathias Norsgaard (Team Movistar) provava l’azione personale ma nonostante gli sforzi veniva ripreso dal gruppo a poco meno di 2 km dall’arrivo. Nella volata conclusiva Jonathan Milan (Team Bahrain Victorious) aveva la meglio su Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla) e Cees Bol (Team Astana Qazaqstan). Chiudevano la top five Erlend Blikra (Uno-X Pro Cycling Team) in quarta posizione e Max Kanter (Team Movistar) in quinta posizione. Nella top ten finale si segnalava anche il nono posto di Simone Consonni (Team Cofidis). Per Milan è la prima vittoria stagionale mentre Groenewegen resta in maglia smeraldo con 6 secondi di vantaggio proprio su Milan mentre terzo è Max Walscheid a 12 secondi di ritardo. Domani è in programma la terza tappa da Al Manshiyah Train Station ad Abu Rakah, che presenta qualche saliscendi ed il cui km finale potrebbe riservare qualche attacco decisivo anche in ottica classifica generale, visto che gli ultimi 700 metri sono in costante pendenza. Questa volta i velocisti dovranno impegnarsi per provare a tenere le ruote dei migliori e giocarsi nuovamente la vittoria.
Antonio Scarfone

Jonathan Milan ad un passo dalla vittoria nella seconda tappa del Giro dell'Arabia (Getty Images)