SULLA SALITA DELLA JEBEL HAFEET SHOW DI ADAM YATES. AD EVENEPOEL L’UAE TOUR 2023

febbraio 26, 2023 by Redazione  
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L’ultima tappa dell’UAE Tour sancisce la vittoria finale di Remco Evenepoel, secondo al tradizionale arrivo in salita della Jebel Hafeeet, conquistato da Adam Yates

Bollicine nel gran finale dell’UAE Tour 2023. Numero di Adam Yates (UAE Team Emirates) che vince e conquista il gradino più basso del podio dopo essere scattato negli ultimi chilometri della salita finale della Jebel Hafeet (10,7 km all’8,5% di pendenza media, dopo 144 km completamente piatti), lasciando a Remco Evenepoel (Soudal – Quick Step) il compito di controllare il ritorno di Pello Bilbao (Bahrain-Victorious) e Luke Plapp (Ineos Grenadiers) e di conquistare per la prima volta la corsa a tappe degli Emirati Arabi Uniti. Il podio finale è completato da Plapp e, appunto, da Yates che sopravanza Bilbao, il quale perde terreno proprio in prossimità della “flamme rouge” dell’ultimo chilometro.
Sono in cinque ad andare in fuga: Jaakko Hanninen (AG2R Citroen), Maurice Ballerstedt (Alpecin-Deceuninck), Ignatas Konovalovas (Groupama-FDJ), Michel Hessmann (Jumbo Visma) e Sam Welsford (Team DSM). Quest’ultimo si aggiudica il primo traguardo intermedio di giornata. Il vantaggio massimo della testa della corsa sul gruppo Maglia Rossa raggiungerà i 5’11”.
Più si avvicina la salita finale e più il margine dei 5 diminuisce. Il plotone è ora tirato dalla UAE Team Emirates, dalla INEOS-Grenadiers e dalla Soudal – Quick Step e controlla a vista i fuggitivi, le cui speranze di arrivare in fondo si riducono al lumicino.
Il caldo si fa sempre più asfissiante e il gruppo di testa inizia a perdere pezzi. Ai – 20 si stacca Welsford.
Al secondo traguardo volante (Green Muzabarrah ai -14) non si ha nessuno sprint, con Hanninen a transitare per primo.
Inizia la salita della Jebel Hafeet e si stacca quasi subito Ballersteedt. Poco dopo tocca ad Hanninen alzare bandiera bianca. Konovalovas e Hessmann provano a resistere ma il gruppo, trainato dalla Soudal-Quick Step e dall’UAE Team Emirates, accelera.
Ai -6 dall’arrivo parte Yates, seguito da Evenepoel e da Sepp Kuss (Jumbo Visma). Plapp si stacca e assieme a lui Bilbao. Ai – 5 km e mezzo Konovalovas e Hessmann vengono ripresi. Un chilometro più tardi accelera il campione del mondo in carica; Yates resiste mentre Kuss viene ripreso da Bilbao, il quale sale del proprio passo. Ora è duello aperto tra Yates, già vincitore all’UAE Tour nel 2020 e secondo nel 2021 e 2022, ed Evenepoel. Al loro inseguimento Bilbao e Kuss ai quali si aggiunge Geoffrey Bouchard (AG2R Citroën Team). Ai – 3 scatta ancora il britannico e stavolta Remco decide di non rispondere e di controllare Plapp e Bilbao. Yates aumenta a 11” il margine nei confronti dell’iridato, mentre Plapp riprende Bilbao. Bouchard non molla. Alla fine Yates trionfa con Evenepoel a 11″. Terzo è Bouchard a 41″. Come detto, Bilbao scende dal podio a vantaggio proprio di Yates, con Plapp in seconda posizione. Da segnalare, in una prestazione degli italiani povera di spunti (eccezion fatta per alcuni tentativi di fuga di Samuele Zoccarato della Green Project-BardianiCSF-Faizanè), l’ottavo posto conquistato nella tappa odierna da Antonio Tiberi (Trek-Segafredo), che entra anche nella Top 10 finale concludendo la corsa degli Emirati in 7a posizione.
Ad Evenepoel, che vince l’UAE Tour senza aggiudicarsi nemmeno una tappa ma dimostrando grande forza e acume tattico, va anche la Maglia Bianca di miglior giovane. Tim Merlier (Soudal-Quick Step) si aggiudica la classifica a punti, mentre Edward Planckaert (Alpecin-Deceuninck) quella nera di leader definitivo dei cacciatori di traguardi volanti.

Vito Sansone

Evenepoel e Yates in azione sulla salita finale (Getty Images)

Evenepoel e Yates in azione sulla salita finale (Getty Images)

JONAS VINGEGAARD PIGLIATUTTO IN GALIZIA

febbraio 26, 2023 by Redazione  
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La seconda edizione della O Gran Camiño va al campione danese della Jumbo – Visma, che si prende in totale tutte e tre le tappe disputate per intero (la prima fu annullata per neve quando mancavano 19 chilometri all’arrivo), inclusa la cronometro individuale di oggi a Santiago di Compostela (18 km con partenza da Novo Milladoiro) e, ovviamente, la classifica generale. La squadra olandese fa anche doppietta nella prova contro il tempo, piazzando Rohan Dennis al secondo posto dopo che l’australiano è stato a lungo al comando. Terzo posto di tappa per l’americano del Team Movistar William Barta.

Jonas Vingegaard (Jumbo – Visma) risponde presente. Il vincitore dell’ultimo Tour de France era atteso ad una prestazione di livello dopo le vittorie già ottenute da Tadej Pogacar in Spagna e da Remco Evenepoel negli Emirati Arabi Uniti. A questo punto restano solamente Mathieu Van der Poel e Wout Van Aert tra i top big a giocarsi le loro chance su strada nel 2023, ma l’attesa è dovuta al fatto che i due hanno appena concluso la stagione di ciclocross, nella quale si sono spesso dati battaglia e spettacolo.

Tornando alla corsa galiziana la forza di Vingegaard è stata superlativa fin dal primo giorno. Con sé ha avuto a disposizione una Jumbo – Visma stellare, con gregari preziosi in salita (vedi Attila Valter, alla fine 4° assoluto), che gli ha permesso di condurre la classifica generale senza particolari avversità. Alle sue spalle salgono sul podio Jesus Herrada (Team Cofidis), che dopo la crono è riuscito a scalzare dal secondo posto il portoghese Ruben Guerreiro (Movistar). Crolla, invece, Lorenzo Fortunato, che dalla quinta posizione al termine della tappa di ieri precipita in 13° posizione dove aver mostrato i suoi limiti nelle cronometro. Il corridore bolognese ha molto da lavorare in questa disciplina se vuole competere ad alto livello nei grandi giri.
Nella top 20 assoluta si piazza un altro italiano, il marchigiano Giovanni Carboni (Equipo Kern Pharma).
L’asso pigliatutto danese si è portato a casa anche la classifica degli scalatori, mentre ai punti si impone l’austriaco Sebastian Schönberger (Human Powered Health) e tra i giovani il migliore è il britannico Lukas Nerurkar (Trinity Racing)

Andrea Giorgini

Vingegaard in azione nella cronometro di Santiago di Compostela (Getty Images)

Vingegaard in azione nella cronometro di Santiago di Compostela (Getty Images)

ALAPHILIPPE REGNA IN PATRIA: SUA LA FAUN ARDÈCHE CLASSIC

febbraio 26, 2023 by Redazione  
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Squillo del francese Alaphilippe nella Faun Ardèche Classic, vinta dall’asso transalpino dopo un tentativo nativo sulla penultima salita e orchestrato assieme al connazionale David Gaudu

Il francese Julian Alaphilippe (Soudal – Quick Step) ottiene la prima vittoria stagionale sulle strade di casa battendo il connazionale David Gaudu (Groupama) in uno sprint a due dopo che la coppia si era avvantaggiata lungo la salita di Saint-Romain-de-Lerps, la penultima difficoltà altimetrica della Faun Ardèche Classic,
I due se ne sono andati dopo il gruppo aveva ripreso i fuggitivi di giornata, Remì Cavagna (Soudal – Quick Step) e Valentin Ferron (TotalEnergies), a pochi chilometri dal Mur de Cornas, l’ascesa che anticipava immediatamente quella di Saint-Romain-de-Lerps. Il lavoro principale era stato svolto principalmente da Uno-X e Trek, con la Soudal che si è unita per indurire l’andatura dopo che il proprio portacolori era stato riassorbito.
Nel punto più ripido sono scattati i due francesi lasciando a 30″, misurati allo scolllinamento Victor Lafay (Cofidis), Mattias Skjelmose Jensen (Trek), Jefferson Alexander Cepeda (EF) e Aurélien Paret-Peintre (AG2R). I cambi regolari dei primi due non hanno lasciato possibilità di rientro agli inseguitori, che hanno concluso a 31” regolati da Skjelmose Jensen su Lafay e Romain Grégoire (Groupama). Buon settimo posto per Lorenzo Rota (Intermarché – Circus – Wanty), giunto a 43”.
Oggi appuntamento con la sorella più giovane Faun Drôme Classic, nella quale Alaphilippe partità vestendo ancora i galloni del favorito

Andrea Mastrangelo

Julian Alaphilippe vince la Faun-Ardèche Classic (Getty Images)

Julian Alaphilippe vince la Faun-Ardèche Classic (Getty Images)

JONAS VINGEGAARD SENZA RIVALI SULLE SALITE DELLA GALIZIA

febbraio 25, 2023 by Redazione  
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Il vincitore dell’ultimo Tour de France bissa in meno di ventiquattr’ore il successo di tappa alla O Gran Camiño prendendosi anche l’arrivo in salita di Alto do Castelo. Ancora il maltempo ha fatto da padrone nella prima parte di corsa, quando i corridori sono passati in una zona molto innevata e dove il freddo era ancora molto presente. Esso ha costretto gli organizzatori a cancellare dal tracciato originale la doppia salita all’Alto de Santa Mariña e a spostare l’arrivo tre chilometri prima di dove era previsto, con la distanza scesa a 127 km totali

Jonas Vingegaard non ha padroni al Giro di Galizia: la Jumbo – Visma è senza dubbio il Team più forte nella gara spagnola e lo ha dimostrato sulla breve ma durissima salita finale di oggi, con tratti di pendenza vicini al 20% e con terreno solo parzialmente asfaltato (se non addirittura sterrato) nel punto più ripido. Il danese è stato portato “in carrozza” fino al punto chiave della salita dal compagno di squadra Attila Valter, seguito da Ruben Guerreiro (Movistar Team) e Jesus Herrada (Cofidis).

Precedentemente una fuga con Simone Velasco (Astana Qazaqstan Team) aveva caratterizzato la corsa: insieme al corridore dell’Isola d’Elba, vincitore già della tappa di Sagunto alla Volta Valenciana poche settimane fa, c’erano lo spagnolo Xabier Isasa (Euskaltel – Euskadi) e l’austriaco Sebastian Schönberger (Human Powered Health), i quali sono stati ripresi ai -10 dall’arrivo. La Jumbo – Visma fa subito il forcing attaccando la salita conclusiva e il gruppo si fraziona molto rapidamente. Attila Valter si mette in testa seguito dal suo capitano Vingegaard, il quale parte dove inizia la parte più impegnativa della salita. La strada, oltre ad essere ripida, ha un terreno sconnesso e presenta una carreggiata molto stretta che mette in fila indiana i corridori. Nulla possono contro il campione danese, che stacca tutti dando 20” a Ruben Guerreiro e 35” alla coppia composta da Attila Valter e Jesus Herrada. Poco dietro giunge un ottimo Lorenzo Fortunato: il bolognese compie un grande recupero che gli permette di entrare anche nella Top 5 in classifica generale, a 1′31” da Vingegaard, che risponde per le rime alle vittorie già ottenute da Tadej Pogacar e Remco Evenepoel.

Nulla è ancora deciso però: la resa dei conti avverà domani nella cronometro individuale da Novo Milladoiro a Santiago di Compostela. Saranno 18 km piuttosto vallonati ma che saranno decisivi per l’assegnazione della corsa e del podio finale in questa seconda edizione della “O Gran Camiño”.

Andrea Giorgini

Jonas Vingegaard (Getty Images)

Jonas Vingegaard (Getty Images)

25-02-2023

febbraio 25, 2023 by Redazione  
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OMLOOP HET NIEUWSBLAD

L’olandese Dylan van Baarle (Jumbo-Visma) si è imposto nella classica belga, Gand – Ninove, percorrendo 207.3 Km in 5h54′49″, alla media di 42.189 Km/h. Ha preceduto di 20″ il belga Arnaud De Lie (Lotto Dstny) e il francese Christophe Laporte (Jumbo-Visma). Miglior italiano Davide Ballerini (Soudal Quick-Step), 6° a 20″

OMLOOP HET NIEUWSBLAD DONNE

La belga Lotte Kopecky (Team SD Worx) si è imposta nella classica belga, Gand – Ninove, percorrendo 132.2 Km in 3h32′54″, alla media di 37.257 Km/h. Ha preceduto di 11″ l’olandese Lorena Wiebes (Team SD Worx) e l’italiana Marta Bastianelli (UAE Team ADQ)

UAE TOUR

Il belga Tim Merlier (Soudal Quick-Step) si è imposto nella sesta tappa, Warner Bros. World Abu Dhabi – Abu Dhabi Breakwater, percorrendo 166 Km in 3h41′12″, alla media di 45.027 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’irlandese Sam Bennett (BORA-hansgrohe) e l’olandese Dylan Groenewegen (Team Jayco-AlUla). Miglior italiano Luca Colnaghi (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), 15°. Il belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) è ancora leader della classifica con 9″ sull’australiano Lucas Plapp (INEOS Grenadiers) e 13″ sullo spagnolo Pello Bilbao (Bahrain Victorious). Miglior italiano Antonio Tiberi (Trek – Segafredo), 16° a 1′21″

O GRAN CAMIÑO

Il danese Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) si è imposto anche nella terza tappa, Esgos – Rubiá (Alto do Castelo), percorrendo 127 Km in 3h19′58″, alla media di 38.106 Km/h. Ha preceduto di 21″ il portoghese Ruben Guerreiro (Movistar Team) e di 35″ l’ungherese Attila Valter (Jumbo-Visma). Miglior italiano Lorenzo Fortunato (EOLO-Kometa Cycling Team), 5° a 40″. Vingegaard è ancora leader della classifica con 53″ su Guerreiro e 1′24″ sullo spagnolo Jesus Herrada (Cofidis). Miglior italiano Fortunato, 5° a 1′31″.

FAUN-ARDÈCHE CLASSIC

Il francese Julian Alaphilippe (Soudal Quick-Step) si è imposto nella corsa francese, circuito di Guilherand-Granges, percorrendo 168.5 Km in 4h22′50″, alla media di 38.465 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale David Gaudu (Groupama-FDJ) e di 31″ il danese Mattias Skjelmose Jensen (Trek-Segafredo). Miglior italiano Lorenzo Rota (Intermarché-Circus-Wanty), 7° a 43″.

TOUR DU RWANDA

L’italiano Manuele Tarozzi (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) si è imposto nella settima tappa, Nyamata – Mont Kigali, percorrendo 115.8 Km in 2h58′53″, alla media di 38.841 Km/h. Ha preceduto 32″ il britannico Mark Stewart (Bolton Equities Black Spoke) e lo spagnolo Unai Iribar (Euskaltel-Euskadi). L’eritreo Henok Mulubrhan (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) è tornato leader della classifica con lo stesso tempo dell’italiano Walter Calzoni (Q36.5 Pro Cycling Team) e 1″ sul belga William Junior Lecerf (Soudal Quick-Step Devo Team)

MERLIER IMPRENDIBILE IN VOLATA AD ABU DHABI. EVENEPOEL CONSERVA IL PRIMATO

febbraio 25, 2023 by Redazione  
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L’ultima occasione per i velocisti in questa edizione del Giro degli Emirati Arabi Uniti è ancora colta da Tim Merlier, che già si era imposto nella tappa d’apertura. Nulla cambia in classifica alla vigilia della decisiva frazione conclusiva, che prevede l’arrivo in salita alla Jebel Hafeet.

Terzo sigillo stagionale per Tim Merlier. Il belga portacolori della Soudal Quick-Step si aggiudica la sesta tappa dell’UAE Tour 2023, 166 km piatti dal parco a tema di Warner Bros al Breakwater di Abu Dhabi.
In tre vanno in fuga e tra questi c’è ancora una volta Samuele Zoccarato (Green Project Bardiani CSF Faizanè). Assieme a lui ci sono Edward Planckaert (Alpecin-Deceuninck) e Larry Warbasse (AG2R Citroen), che ottengono un vantaggio massimo di 2’27” sul gruppo della Maglia Rossa, tirato dalla Soudal-Quick Step del leader della classifica Remco Evenepoel.
Il primo traguardo volante di tappa ad Al Sadar è appannaggio di Planckaert; dietro di lui Zoccarato e Warbasse.
Ai -80 paura per Paul Lapeira della AG2R Citroen, ruzzolato sull’asfalto bollente; per lui, fortunatamente, solo qualche abrasione e la casacca lacerata.
I chilometri si assottigliano, il caldo diventa sempre più asfissiante ed il margine dei 3 battistrada diminuisce sempre più mentre le squadre dei velocisti mettono in testa i propri gregari.
Al secondo traguardo intermedio di giornata, a Zayed City, è ancora Planckaert a passare per primo avvicinandosi nella speciale classifica a Tim Merlier.
Quando mancano 30 chilometri al traguardo il vantaggio dei tre in testa si riduce ulteriormente scendendo sotto il minuto. Il primo ad essere ripreso, ai -10, è Planckaert, mente poco dopo alzano bandiera bianca anche Zoccarato e Warbasse.
I trenini si allargano sulla strada e i team si studiano in vista del volatone finale.
Nell’ultimo chilometro lavorano Groupama, Soudal, Bora-Hansgrohe e Lotto Dstny. Alle ultime due semicurve il vincitore della tappa di ieri, Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla) parte troppo lungo. Merlier scatta dalla settima posizione ai -200 metri e, nonostante il tentativo disperato di rimonta di Sam Bennett (Bora – Hansgrohe), conquista il terzo trionfo di questo 2023. Groenewegen è terzo, davanti a Olav Kooij (Jumbo-Visma) e Fernando Gaviria (Movistar Team).
In testa alla generale non si ha nessun sconvolgimento e così Evenepoel mantiene il simbolo del primato con 9’’ di vantaggio su Luke Plapp (Ineos Grenadiers) e 13” su Pello Bilbao (Barhain Victorius).
Sarà decisiva la tappa conclusiva di domani, 153 Km dall’Hazza Bin Zayed Stadium di Al Ain alla Jebel Hafeet, salita di 11 chilometri al 6.8% di pendenza media.

Vito Sansone

Tim Merlier vince la penultima tappa dellUAE Tour 2023 (Getty Images)

Tim Merlier vince la penultima tappa dell'UAE Tour 2023 (Getty Images)

VINGEGAARD STREGA SUL MONTE TREGA. TAPPA E MAGLIA PER IL DANESE

febbraio 24, 2023 by Redazione  
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Nella seconda tappa del O Gran Camiño una progressione violenta nell’ultimo km consente a Jonas Vingegaard (Team Jumbo Visma) di allungare sui diretti avversari e vincere con autorità pewr la prima volta nel 2023, per di più all’esordio. Il danese è anche la prima maglia gialla

La seconda tappa dell’O Gran Camiño è formalmente la prima della breve corsa galiziana visto che ieri la neve ha bloccato tutto e tutti a 20 km dalla conclusione. Si riparte oggi da Tui confidando in condizioni meteo più clementi. L’arrivo è posto sul Monte Trega dopo 184.3 km. Prima della salita finale, la più impegnativa con i suoi 4 km al 7.1% di pendenza media, i ciclisti affronteranno nella seconda parte del percorso altri due gpm che contribuiranno a mettere fatica nelle gambe. Dopo pochi km dalla partenza si formava la fuga di giornata grazie all’azione di sette ciclisti: Unai Cuadrado (Team Euskaltel Euskadi), Josu Etxeberria (Team Caja Rural), Alexander Konychev (Team Corratec), Antonio Angulo (Team Burgos BH), Sebastian Schonberger (Team Human Powered Health), Mattia Bais (Team EOLO Kometa) ed Alejandro Ropero (Team Electro Hiper Europa). Ropero si aggiudicava il primo traguardo volante di Moana posto al km 53. Il gruppo, tirato principalmente dagli uomini della Jumbo Visma, non dava troppo vantaggio ai fuggitivi. Dopo 75 km il vantaggio della fuga sul gruppo era di 2 minuti. All’inizio dell’Alto de San Esteban de Negros il vantaggio si manteneva complessivamente immutato. Era Schonberger a scollinare in prima posizione. Dopo i successivi traguardi volanti di Gondomar e di Baiona, posti rispettivamente al km 137 ed al km 142.1 ed entrambi vinti da Ropero, il gruppo inseguitore aumentava l’andatura tanto da riprendere i fuggitivi sulle prime rampe del gpm dell’Alto da Cruz da Portela. Il gruppo iniziava compatto la scalata verso il traguardo del Monte Trega con Jumbo Visma ancora molto attiva, spalleggiata nelle prime posizioni dal Team Cofidis. Negli ultimi 2 km, su pendenze a cavallo tra il 7 e l’8%, il gruppo si spezzettava sotto gli attacchi dei ciclisti con Jonas Vingegaard (Team Jumbo Visma) che allungava senza apparente difficolta nell’ultimo km e capace di dilatare pedalata dopo pedalata il suo vantaggio sui diretti inseguitori. Il danese andava a vincere in solitaria con 21 secondi di Vantaggio su Ruben Guerreiro (Team Movistar) e 24 secondi di vantaggio su Ion Izagirre (Team Cofidis), mentre chiudevano la top five Antonio Pedrero (Team Movistar) in quarta posizione e Jesus Herrada in quinta posizione, rispettivamente a 26 e 27 secondi di ritardo da Vingegaarg. Lorenzo Fortunato (Team EOLO Kometa) era settimo e primo degli italiani. Vingegaard ottiene la prima vittoria stagionale al suo esordio e veste la prima maglia gialla di leader della classifica generale con 28 secondi di vantaggio su Guerreiro e 31 secondi di vantaggio su Izagirre. La tendenza alla salita è confermata anche nella tappa di domani da Esgos all’Alto do Castelo. Sono cinque i gpm da affrontare, con la doppia scalata dell’Alto de Santa Marina che farà da antipasto per l’ultima salita finale, che ha pendenze abbastanza arcigne soprattutto nella parte centrale, in cui spicca un km al 13%. Sarà di nuovo pane per i denti per scalatori e uomini di classifica, con Vingegaard che potrebbe aumentare il vantaggio sugli avversari diretti ed ipotecare la vittoria finale in attesa della cronometro dell’ultima tappa.

Antonio Scarfone

Jonas Vingegaard vince sul Monte Trega (foto: SprintCyclingAgency)

Jonas Vingegaard vince sul Monte Trega (foto: SprintCyclingAgency)

ANCORA UNA VOLATA DI GRUPPO ALL’UAE TOUR, ACUTO IMPERIOSO DI GROENEWEGEN

febbraio 24, 2023 by Redazione  
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Nulla da segnalare di rilevante nella quinta tappa della corsa emiratina, almeno siano a una quindicina di chilometri dall’arrivo, quando il gruppo, appena ricompattatosi dopo la fuga di giornata, si spezza sotto l’azione del vento e dietro rimangono nomi grossi come quelli del leader della classifica Evenepoel e del secondo, l’australiano Plapp. A meno 10 tutto rientra nella norma e si viaggia spediti verso un’ineluttabile arrivo allo sprint, che vede prevalare l’olandese Groenewegen

Il leone di Amsterdam ha finalmente ruggito. Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla) con una volata di potenza pura si aggiudica la quinta tappa dell’UAE Tour 2023, la Al Marjan Island – Umm al Quwain di 170 km. Secondo giunge Fernando Gaviria (Movistar team), terzo Sam Bennet (Bora – Hansgrohe); quindi Emil Liepins (Trek Segafredo), Tim Merlier (Soudal – Quick Step), Sam Welsford (Team DSM), il vincitore di ieri Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates), Mark Cavendish (Astana Qazaqstan Team Team), Olav Kooji (Jumbo-Visma) e Arnaud Démare (Groupama – FdJ).
Si tratta della vittoria numero 65 in carriera da parte dell’olandese, che chiude in 3’57’07”, la seconda all’UAE Tour dopo quella del 2020.
Nessuna variazione in vetta alla classifica, con Remco Evenepoel (Soudal – Quick Step) che mantiene la leadership della classifica generale aumentando di poco il vantaggio sui suoi diretti inseguitori grazie agli abbuoni racimolati al secondo traguardo volante. Sono così 9 i secondi di vanaggio su Luke Plapp (Ineos Grenadiers) e 13 quelli su Pello Bilbao (Barhain-Victorius).
La tappa, totalmente priva di insidie altimetriche, era partita al piccolo trotto, con il gruppo che per parecchi chilometri aveva marciato con medie intorno ai 35 km/h.
Ai – 120 km provano la fuga in 4, Josef Cerny e Louis Vervaeke (Soudal – Quick Step), Geoffrey Bouchard (AG2R Citroën Team) e Thomas De Gendt (Lotto Dstny). Dopo lo sprint intermedio del Tower Links Golf Club Cerny, vincitore della volata, assieme a Vervaeke e Bouchard alza bandiera bianca e viene riassorbito dal gruppo maglia rossa. Resta avanti solo De Gendt con 1’30” di vantaggio ai -100 e, successivamente un massimo di 2’43”. Dai -70 in poi, però, il fuggitivo inizia a perdere terreno, arrivando comunque a transitare per primo all’altro traguardo volante di Al Serra, conquistando 8 punti e 3” in classifica generale. Al momento del passaggio gruppo da questo luogo, Evenepoel supera allo sprint Merlier, incamerandosi i 2” di abbuono spettanti al secondo transitato.
A questo punto ci prova Samuele Zoccarato (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), ma la sua azione non produce risultati concreti, mentre De Gendt viene ripreso ai -20 dal traguardo.
Il gruppo, ora compatto, continua a tirare, trainato soprattutto dalla Jumbo-Visma. E qui torna il vento a dar fastidio e a spezzare il plotone in due tronconi. Prima è Evenepoel a restar dietro, poi Plapp oltre ad Elia Viviani (INEOS Grenadiers). Il ricompattamento si ha ai -10 dall’arrivo. Si formano i trenini. Dopo le prime tappe un po’ in sordina, Dylan Groenewegen parte da lontano e con una grande progressione supera tutti e si aggiudica la frazione. Evenepoel, oltre alla maglia rossa, conserva la maglia bianca di miglior giovane.
Domani, sesta e penultima tappa dal parco Warner Bros. World di Abu Dhabi al Breakwater della stessa metropoli, percorsi 166 Km senza difficoltà altimetriche da superare, ennesima ghiotta occasione per le ruote veloci.

Vito Sansone

Groenewegen si impone nella quinta tappa dellUAE Tour (foto SprintCyclingAgency)

Groenewegen si impone nella quinta tappa dell'UAE Tour (foto SprintCyclingAgency)

24-02-2023

febbraio 24, 2023 by Redazione  
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UAE TOUR

L’olandese Dylan Groenewegen (Team Jayco-AlUla) si è imposto nella quinta tappa, Al Marjan Island – Umm al Quwain, percorrendo 170 Km in 3h57′07″, alla media di 43.017 Km/h. Ha preceduto allo sprint il colombiano Fernando Gaviria (Movistar Team) e l’irlandese Sam Bennett (BORA-hansgrohe). Miglior italiano Enrico Zanoncello (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), 12°. Il belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) è ancora leader della classifica con 9″ sull’australiano Lucas Plapp (INEOS Grenadiers) e 13″ sullo spagnolo Pello Bilbao (Bahrain Victorious). Miglior italiano Antonio Tiberi (Trek – Segafredo), 16° a 1′21″

O GRAN CAMIÑO

Il danese Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) si è imposto nella seconda tappa, Tui – A Guarda (Monte Trega), percorrendo 184.3 Km in 4h33′33″, alla media di 40.424 Km/h. Ha preceduto di 21″ il portoghese Ruben Guerreiro (Movistar Team) e di 24″ lo spagnolo Ion Izagirre (Cofidis). Miglior italiano Lorenzo Fortunato (EOLO-Kometa Cycling Team), 7° a 28″. Vingegaard è il primo leader della classifica (vi ricordiamo ancora che la prima tappa è stata annullata per neve) con 28″ su Guerreiro e 33″ su Izagirre. Miglior italiano Fortunato, 7° a 41″.

TOUR DU RWANDA

L’elvetico Matteo Badilatti (Q36.5 Pro Cycling Team) si è imposto nella sesta tappa, Rubavu – Gicumbi, percorrendo 157 Km in 4h11′05″, alla media di 37.517 Km/h. Ha preceduto di 10″ l’italiano Walter Calzoni (Q36.5 Pro Cycling Team) e di 12″ il sudafricano Kent Main (nazionale sudafricana). Il belga William Junior Lecerf (Soudal Quick-Step Devo Team) è ancora leader della classifica con 2″ sull’ucraino Anatolii Budiak (Terengganu Polygon Cycling Team) e 7″ su Calzoni

MOSCON, FUGA INUTILE IN GALIZIA: LA NEVE ANNULLA IL PRIMO ATTO DEL “GRANDE CAMMINO”

febbraio 23, 2023 by Redazione  
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Gianni Moscon, al rientro in gara dopo l’infortunio alla clavicola patito il mese scorso in Australia, era tra i protagonisti della fuga che stava caratterizzando la prima tappa della “O Gran Camiño”. Il tentativo è stato, però, stoppato dai membri della giuria dopo che il gruppo inseguitore si era fermato a causa di una pesante nevicata improvvisamente rovesciasto sulle strade della vorsa iberica

Il maltempo ha costretto gli organizzatori della gara spagnola a fermare la corsa a venti Km dal traguardo della frazione di apertura, prevista tra Lugo e Sarria sulla distanza di 188 Km, a causa di una fitta nevicata e delle temperature proibitive. Al momento dello stop era in corso una fuga con l’austriaco Sebastian Schönberger (Human Powered Health), lo spagnolo Vicente Hernaiz (Radio Popular – Paredes – Boavista) e l’italiano Gianni Moscon (Astana Qazaqstan Team), tentativo del quale in precedenza aveva fatto parte anche un altro azzurro, il valtellinese Francesco Gavazzi (EOLO-Kometa).

I primi fiocchi di neve sono cominciati a cadere sul percorso di gara quando mancavano 29 km all’arrivo di Sarria, ma nei dieci chilometri successivi le condizioni meteo sono peggiorate e le temperature intorno allo zero hanno indotto giuria e direzione di corsa prima a neutralizzare e infine a cancellare la tappa. Tra i corridori che si sono messi in prima persona a dialogare con l’organizzazione c’è stato Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma), il vincitore del Tour de France 2022. Il danese è rimasto a lungo a parlare con il presidente di giuria per discutere sul da farsi, prima di salire nell’ammiraglia della Jumbo – Visma e raggiungere il traguardo dove erano parcheggiati i bus delle squadre. A fine corsa la giuria ha comunque deciso di considerare validi traguardi volanti e GPM disputati nei chilometri precedente, assegnando le maglie di leader delle classifiche a punti e degli scalatori rispettivamente allo stesso Vingegaard e al nostro Gavazzi.
Per quanto concerne Moscon, la O Gran Camiño è la prima gara europea in stagione per il corridore trentino, che a gennaio aveva partecipato al Santos Tour Down Under in Australia, ritirandosi alla terza tappa per una caduta che aveva avuto come conseguenza la frattura alla clavicola sinistra. Se non ci fosse stato l’imprevisto neve a meno di 20 km dall’arrivo, il corridore trentino era in corsa per poter vincere la tappa, anche se il gruppo aveva rosicchiato gran parte del vantaggio acquisito e in quel momento il terzetto al comando conservava ancora 30″ secondi di gap.
Domani si riparte da zero domani con la Tui – A Guarda, 184 km caratterizzati dall’arrivo in salita al Monte Trega, percorsa un’ascesa di 4 Km al 7.1% di pendenza media.

Andrea Giorgini

Il gruppo sotto la neve durante la tappa dapertura della corsa galiziana (Getty Images)

Il gruppo sotto la neve durante la tappa d'apertura della corsa galiziana (Getty Images)

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