13-08-2025

agosto 13, 2025 by Redazione  
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POSTNORD TOUR OF DENMARK

Il norvegese Søren Wærenskjold (Uno-X Mobility) si è imposto nella seconda tappa, Rødovre – Gladsaxe, percorrendo 105.5 Km in 2h09′12″, alla media di 48.994 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Steffen De Schuyteneer (Lotto) e il francese Axel Zingle (Team Visma | Lease a Bike). Miglior italiano Filippo Ridolfo (Team Novo Nordisk), 21°. Il danese Mads Pedersen (Lidl – Trek) è ancora leader della classifica con 4″ sullo slovacco Lukáš Kubiš (Unibet Tietema Rocket) e 5″ sul connazionale Conrad Haugsted (Team ColoQuick). Miglior italiano Ridolfo, 13° a 48″.

VOLTA A PORTUGAL EM BICICLETA

L’australiano Brady Gilmore (Israel Premier Tech Academy) si è imposto anche nella sesta tappa, Águeda – Guarda, percorrendo 175.2 Km in 4h31′58″, alla media di 38.652 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Raúl Rota (Rádio Popular – Paredes – Boavista) e il colombiano Jesús David Peña (APHotels & Resorts / Tavira / SC Farense). Nessun italiano in gara. Il russo Artem Nych (Anicolor / Tien 21) è ancora leader della classifica con 8″ su Peña e 21″ sul sudafricano Byron Munton (FEIRENSE – BEECELER)

TOUR DE POLOGNE WOMEN

L’elvetica Linda Zanetti (Uno-X Mobility) si è imposta nella seconda tappa, circuito di Chełm, percorrendo 100 Km in 2h18′15″, alla media di 43.4 Km/h. Ha preceduto allo sprint la francese Marie Le Net (FDJ – SUEZ) e l’italiana Sofia Bertizzolo (UAE Team ADQ). L’italiana Chiara Consonni (CANYON//SRAM zondacrypto) è ancora leader della classifica con 5″ sulla Zanetti e 10″ sulla Le Net

12-08-2025

agosto 12, 2025 by Redazione  
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POSTNORD TOUR OF DENMARK

Il danese Mads Pedersen (Lidl – Trek) si è imposto nella prima tappa, Nexø – Rønne, percorrendo 178.3 Km in 4h03′45″, alla media di 43.889 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo slovacco Lukáš Kubiš (Unibet Tietema Rocket) e il connazionale Conrad Haugsted (Team ColoQuick). Miglior italiano Filippo Ridolfo (Team Novo Nordisk), 18° a 38″. Pedersen è il primo leader della classifica con 4″ su Kubiš e 5″ su Haugsted. Miglior italiano Ridolfo, 19° a 48″.

VOLTA A PORTUGAL EM BICICLETA

Giorno di riposo

TOUR DE POLOGNE WOMEN

L’italiana Chiara Consonni (CANYON//SRAM zondacrypto) si è imposta nella prima tappa, circuito di Zamość, percorrendo 105.7 Km in 2h27′09″, alla media di 43.099 Km/h. Ha preceduto allo sprint la francese Clara Copponi (Lidl – Trek) e l’austriaca Kathrin Schweinberger (Human Powered Health). La Consonni è la prima leader della classifica con 7″ sulla Copponi e sulla Schweinberger

11-08-2025

agosto 11, 2025 by Redazione  
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VOLTA A PORTUGAL EM BICICLETA

L’australiano Brady Gilmore (Israel Premier Tech Academy) si è imposto nella quinta tappa, Lamego – Viseu, percorrendo 155.5 Km in 3h37′13″, alla media di 42.953 Km/h. Ha preceduto allo sprint il colombiano Santiago Mesa (Efapel Cycling) e il portoghese Iúri Leitão (Caja Rural – Seguros RGA). Nessun italiano in gara. Il russo Artem Nych (Anicolor / Tien 21) è ancora leader della classifica con 8″ sul sudafricano Byron Munton (FEIRENSE – BEECELER) e 12″ sul colombiano Jesús David Peña (APHotels & Resorts / Tavira / SC Farense)

ARCTIC RACE OF NORWAY: CORBIN CONTROLLA E VINCE LA CORSA SCANDINAVA

agosto 11, 2025 by Redazione  
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Era la tappa decisiva ma nessun ribaltone si è verificato nella frazione conclusiva della corsa norvegese, disegnata in circuito per 135 Km nei dintorni di Tromsø

La 12a edizione dell’Artic Race of Norway è arrivata al suo atto conclusivo, una tappa che – per come era stata progettata e per la situazione in classifica all’uscita dalla frazione regina – avrebbe potuto ribaltare la classifica. La salita di Prestvannet (1.2 Km al 6.9%) da ripetere ben 8 volte, con l’ultimo scollinamento a poco meno di 8 Km dalla meta, non ha però causato particolari sconvolgimenti e a giocarsi allo sprint l’ultima tappa sul traguardo di Tromsø è stato un gruppo di una trentina scarsa di corridori con dentro tutti i migliori corridori della classifica generale e con essi il leader Corbin Strong (Israel – Premier Tech) che, a causa degli appena sei secondi che lo separavano da Thomas Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team), si è lanciato nella volata riuscendo ad aggidicarsi il secondo posto e il relativo abbuono.
Dopo una girandola di attacchi senza risultati nella prima parte della corsa, quando all’arrivo mancavano 110 Km sono riusciti a evadere dal gruppo otto corridori, tra i quali era presente l’italiano Davide Ballerini (XDS Astana). Il tentativo ha fruttato un vantaggio massimo di quasi un minuto e mezzo, raggiunto a 66 Km dall’epilogo, poi lentamente il gruppo ha ingranato la marcia e fatto calare il gap fino al ricongiungimento.
Nonostante il successivo epilogo allo sprint non è mancato il tentativo da parte di Pidcock, secondo in classifica, di provocare un clamoroso ribaltone, sfruttando anche la pioggia che in quel momento cadeva su Tromsø. Niente da fare, però, né per lui, né per gli altri temerari che hanno provato a seguirlo, Kevin Vermaerke (PicNic) e Andreas Leknessund (Uno-X), corridore norvegese che gli appassionati di ciclismo italiani conoscono perchè al Giro d’Italia del 2023 ha indossato per cinque giorni la maglia rosa. Il gruppo ha controllato la fuga e portato i corridori a giocarsi la vittoria allo sprint.
Anche qui Strong si è dimostrato estremamente in palla chiudendo secondo alle spalle dell’innocuo Fredrik Dversnes (Uno-X) e davanti a Ballerini, che ha trovato le energie per disputare la volata nonostante quelle profuse in fuga. In classifica generale è quindi il neozelandese a prevalere, precedendo di 11″ Pidcock e di 28″ l’ìtaliano Christian Scaroni (XDS Astana Team), che conquista così un’altro podio in questa corsa dopo il secondo posto conseguito nel 2023, quando fu preceduto per appena un secondo dal britannico Stephen Williams (Israel – Premier Tech). Strong conquista con ampio margine anche la classifica a punti ed è sua pure la maglia bianca di miglior giovane, mentre gli sfugge soltanto la leadership degli scalatori, il migliore dei quali è risultato il corridore di casa Storm Ingebrigtsen (Team Coop – Repsol). Anche Scaroni e Ballerini sono comunque riusciti a salire sul podio premazioni assieme con i loro compagni della XDS Astana Team, la formazione che ha portato a casa la “vittoria” nella speciale challenge riservata alle squadre, nella quale ha preceduto di 43″ il Team Jayco AlUla e di 55″ la Israel – Premier Tech del vincitore assoluto Corbin Strong.
Ora l’attenzione degli appassionati rimarrà concentrata sulla Scandinavia con la 35a edizione del Giro di Danimarca, che scatterà domani dall’isola di Bornholm per concludersi il giorno dopo Ferragosto a Silkeborg.

Andrea Mastrangelo

MCNULTY DOMINA LA CRONOMETRO DI WIELICZKA E CONQUISTA IL GIRO DI POLONIA 2025

agosto 10, 2025 by Redazione  
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Brandon McNulty firma un’impresa nell’ultima tappa del Giro di Polonia 2025: lo statunitense della UAE Team Emirates – XRG vince la cronometro conclusiva di Wieliczka e strappa la maglia gialla a Victor Langellotti, conquistando così la prima corsa a tappe WorldTour della sua carriera. Tiberi e Sobrero completano un podio finale a forte tinte azzurre.

L’82ª edizione del Giro di Polonia si è chiusa con un colpo da maestro di Brandon McNulty (UAE Team Emirates – XRG). Lo statunitense, 27 anni, ha dominato i 12,5 chilometri della cronometro individuale di Wieliczka imponendosi con il tempo di 14’31” e rifilando 12 secondi a un ottimo Lorenzo Milesi (Movistar) e 15” a Matteo Sobrero (Red Bull-BORA-hansgrohe). Antonio Tiberi (Bahrain Victorious) ha chiuso quarto a 16″, davanti a Ben Turner (INEOS Grenadiers) e Stefan Küng (Groupama-FDJ).
La tappa decisiva partiva con un equilibrio sottilissimo: Victor Langellotti (INEOS Grenadiers) vestiva la maglia gialla con soli 7 secondi di vantaggio su McNulty e meno di 30 su Tiberi. Il tracciato proponeva una salita iniziale di 1,5 km al 6%, un tratto ondulato centrale e una discesa veloce verso il traguardo, scenario perfetto per una sfida a cronometro di altissimo livello.
McNulty ha fatto subito capire le sue intenzioni: già al primo intermedio (5,9 km) aveva quasi 20 secondi di vantaggio sui migliori tempi registrati da Sobrero e Milesi. Un ritmo che non ha mai calato, fino a conquistare la vittoria di tappa e la classifica generale con 29” su Tiberi e 37” su Sobrero. Jan Christen (UAE Emirates-XRG) e Langellotti hanno chiuso quarto e quinto in classifica finale.
Il bilancio per l’Italia resta positivo: oltre al podio di Tiberi e Sobrero, troviamo Alberto Bettiol sesto, Marco Frigo settimo e Filippo Zana decimo nella generale, con una presenza massiccia nella top-10 di giornata e della corsa.
Per McNulty questa è la prima vittoria in una corsa a tappe WorldTour, la 18ª in carriera, e conferma la straordinaria stagione del team emiratino, già dominatore del calendario 2025. La corsa polacca, ancora una volta, ha offerto spettacolo fino all’ultimo metro.

Mario Prato

Il podio del Giro di Polonia 2025 (www.uaeteamemirates.com)

Il podio del Giro di Polonia 2025 (www.uaeteamemirates.com)

10-08-2025

agosto 10, 2025 by Redazione  
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TOUR DE POLOGNE

Lo statunitense Brandon McNulty (UAE Team Emirates – XRG) si è imposto nella settima ed ultima tappa, circuito a cronometro di Wieliczka, percorrendo 12.5 Km in 14′31″, alla media di 51.665 Km/h. Ha preceduto di 12″ l’italiano Lorenzo Milesi (Movistar Team) e di 15″ l’italiano Matteo Sobrero (Red Bull – BORA – hansgrohe). McNulty si impone in classifica con 29″ sull’italiano Antonio Tiberi (Bahrain – Victorious) e 37″ su Sobrero.

ARCTIC RACE OF NORWAY

Il norvegese Fredrik Dversnes (Uno-X Mobility) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, circuito di Tromsø, percorrendo 141 Km in 3h08′40″, alla media di 44.841 Km/h. Ha preceduto allo sprint il neozelandese Corbin Strong (Israel – Premier Tech) e l’italiano Davide Ballerini (XDS Astana Team). Strong si impone in classifica con 11″ sul britannico Thomas Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team) e 28″ sull’italiano Christian Scaroni (XDS Astana Team).

VOLTA A PORTUGAL EM BICICLETA

Il sudafricano Byron Munton (FEIRENSE – BEECELER) si è imposto nella quarta tappa, Bragança – Mondim de Basto (Senhora da Graça), percorrendo 182.9 Km in 4h24′24″, alla media di 41.505 Km/h. Ha preceduto di 9″ il colombiano Jesús David Peña (APHotels & Resorts / Tavira / SC Farense) e il russo Artem Nych (Anicolor / Tien 21). Nessun italiano in gara. Nych è il nuovo leader della classifica con 8″ su Munton e 12″ su Peña

TRANS-HIMALAYA CYCLING RACE (Cina)

Il serbo Dušan Rajović (Team Solution Tech – Vini Fantini) si è imposto anche nella quarta ed ultima tappa, Jiangzi – Shigatse, percorrendo 90 Km in 1h43′57″, alla media di 51.948 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’estone Martin Laas (Quick Pro Team) e l’ecuadoriano Cristian David Pita (Huansheng – Vonoa – Taishan Sport Team). Unico italiano in gara Tommaso Nencini (Team Solution Tech – Vini Fantini), 5°. Il bielorusso Raman Tsishkou (Li Ning Star) si impone in classifica con 4″ sull’israeliano Omer Goldstein (Shenzhen Kung Cycling Team) e 6″ sull’ucraino Anatoliy Budyak (Terengganu Cycling Team). Nencini 68° a 2′06″

VUELTA A COLOMBIA

Il colombiano Edgar Andrés Pinzón (GW Erco Shimano) si è imposto nella decima ed ultima tappa, Sopó – Bogotá, percorrendo 139 Km in 3h11′48″, alla media di 43.483 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Yesid Albeiro Pira (Hino-One-La red-Suzuki) e Rodrigo Contreras (Nu Colombia). Nessun italiano in gara. Contreras si impone in classifica con 53″ sul connazionale Diego Andrés Camargo (Team Medellín – EPM) e 2′38″ sul connazionale Yeison Sebastian Reyes (Orgullo Paisa)

TOUR CYCLISTE INTERNATIONAL DE LA GUADELOUPE

Il burkinabè Paul Daumont (Guidon Sprinter Canalien Cycling Team) si è imposto nella nona ed ultima tappa, Pointe-à-Pitre – Baie-Mahault, percorrendo 143.7 Km in 3h12′06″, alla media di 44.883 Km/h. Ha preceduto allo sprint i francesi Lucas Mainguenaud (Vendée U Pays de la Loire) e Alexis Caresmel (Team Madras Capesterre Belle-Eau). Nessun italiano in gara. Il colombiano Andrés Camilo Ardila (Nu Colombia) si impone in classifica con 1′20″ sul francese Stéfan Bennett (nazionale martiniquese) e 1′31″ sul francese Axel Taillandier (Team Madras Capesterre Belle-Eau).

GRAN PREMIO SPORTIVI DI POGGIANA – TROFEO BONIN COSTRUZIONI (Under23)

L’italiano Matteo Scalco (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Poggiana, percorrendo 164.5 Km in 3h58′23″, alla media di 41.404 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Matthew Dodd (Tirol KTM Cycling Team) e l’italiano Ludovico Maria Mellano (XDS Astana Development Team).

ARCTIC RACE OF NORWAY: NELLA TAPPA REGINA PIDCOCK CI PROVA, STRONG SI DIFENDE

agosto 10, 2025 by Redazione  
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Tom Pidcock (Q36.5) l’aveva segnata fin da subito questa tappa mettendo la sua squadra a controllare la corsa. Voleva sfruttare la salita finale verso Malselv, 3.7km all’8% che il britannico ha saputo sfruttare alla perfezione

La tappa regina dell’Arctic Race of Norway termina con uno il successo dei favoriti per la vittoria, il britannico Tom Pidcock, anche se l’ascesa finale verso Malselv non gli è bastata per staccare il sorprendente leader della classifica Corbin Strong (Q36.5 Pro Cycling Team), mentre tutti gli altri diretti riveli hanno patiti distacchi, seppur non pesanti.
Prima del finale ci avevano provato Storm Ingebrigtsen (Team Coop-Repsol) e Georg Rydningen Martinsen (Lillehammer CK), percorrendo in solitaria la corsa fino a 30 Km dal traguardo, poi era stato il turno del corridore di casa Sebastian Veslum, che gareggiava con le insegne della nazionale, e che ha tentato di resistere al ritorno del gruppo, riuscendoci fino ad una decina di chilometri dall’arrivo.
Proprio sul più bello Pidcock è incappato in un problema meccanico che sembrava averlo messo fuori dalla gara. Col lavoro della sua squadra è stato, però, in grado di rientrare sul gruppo ed attaccare a poco più di un chilometro dal traguardo.
Il leader della classifica Strong si è immediatamente messo sulla sua ruota non staccandosi più fino alla linea d’arrivo, tagliata in seconda posizione senza patire nessun distacco. Il neozelandese ha così difeso la leadership, pur lasciando la vittoria al rivale, salito al secondo della classifica.
Alle loro spalle il bresciano Christian Scaroni (XDS Astana) si è piazzato terzo a 12”, seguito dal compagno di squadra Clément Champoussin a 16” e da Kevin Vermaerke (PicNic) a 17”. Ora Strong ha un vantaggio di 6″ su Pidcock e di 23″ su Scaroni, con i primi 25 corridori della classifica racchiusi nella spazio di un minuto: decisiva potrebbe così rivelarsi la conclusiva tappa di Tromsø, che prevede di ripetere per 8 volte la breve ma non semplicissima salita di Prestvannet (1.2 Km al 6.9%).

Andrea Mastrangelo

Pidcock precede la maglia tappa Strong nella tappa regina dellArctic Race of Norway (foto Arctic Race of Norway)

Pidcock precede la maglia tappa Strong nella tappa regina dell'Arctic Race of Norway (foto Arctic Race of Norway)

UN MONEGASCO IN PARADISO, TAPPA E MAGLIA PER LANGELLOTTI IN POLONIA

agosto 9, 2025 by Redazione  
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Un colpaccio in rimonta regala a Victor Langellotti la vittoria nella sesta tappa del Giro di Polonia 2025, con arrivo a Bukowina Tatrzańska. Il corridore monegasco della Ineos Grenadiers non solo conquista il successo più prestigioso della sua carriera, ma si prende anche la maglia gialla, portandosi al comando della classifica generale a una tappa dalla conclusione. Ottima prova anche per Antonio Tiberi, quinto, e per gli altri azzurri presenti nella top 10.

La sesta frazione del Giro di Polonia, 147,6 chilometri con partenza e arrivo a Bukowina Tatrzańska, ha offerto un percorso duro e spettacolare, con più ripetizioni delle impegnative salite dei muri di Harnaś e di Bukowina, seguite dall’ascesa finale verso il traguardo.
La giornata si è animata subito con una fuga a nove corridori, tra i quali velocisti di spessore come Olav Kooij e Matthew Brennan della Visma e Paul Magnier della Soudal Quick-Step, tutti già vincitori di tappa in questa edizione. Ma i fuggitivi non hanno mai guadagnato più di 2 minuti e alla fine è rimasto solo l’americano Colby Simmons (EF Education – EasyPost) a tenere il comando prima di essere ripreso a meno di 50 km dall’arrivo.
Nel finale la corsa si è accesa con una serie di attacchi tra i big, in un gruppo ristretto a circa quindici unità. Antonio Tiberi (Bahrain Victorious), sempre tra i più attivi, ha provato più volte ad allungare, senza però trovare lo spazio per un affondo decisivo. Brandon McNulty (UAE Team Emirates – XRG) ha forzato a 800 metri dall’arrivo, guadagnando qualche metro sul gruppo. Quando sembrava che lo statunitense potesse farcela, Victor Langellotti (Ineos Grenadiers) ha sfoderato uno sprint irresistibile negli ultimi 50 metri, riprendendo e superando McNulty per andare a conquistare la sua prima vittoria WorldTour, un successo doppio che gli vale anche la maglia gialla della classifica generale.
Sul podio di giornata è salito anche Pello Bilbao (Bahrain Victorious), terzo, mentre Tiberi ha chiuso quinto, confermandosi tra i protagonisti di questo Giro. In top 10 sono entrati anche Marco Frigo (Israel – Premier Tech), settimo, e Matteo Sobrero (Red Bull – BORA – hansgrohe), ottavo.
In classifica generale,Langellotti guida con 7 secondi di vantaggio su McNulty e 20 su Tiberi, con altri italiani – Alberto Bettiol (XDS Astana Team), Filippo Zana (Team Jayco AlUla), Frigo e Sobrero – tutti racchiusi entro meno di mezzo minuto, promettendo una gara serrata nella cronometro conclusiva di domani a Wieliczka.
Con 12,5 chilometri a cronometro da percorrere, il finale del Giro di Polonia si preannuncia appassionante, con Langellotti chiamato a difendere il suo primato contro specialisti come McNulty e Tiberi, che puntano a un ribaltone.
Il colpaccio di oggi conferma il talento del corridore monegasco e mantiene viva la sfida fino all’ultimo metro in questa edizione 2025 del Giro di Polonia.

Mario Prato

Langellotti si impone nella penultima tappa del Giro di Polonia (foto Luc Claessen/Getty Images)

Langellotti si impone nella penultima tappa del Giro di Polonia (foto Luc Claessen/Getty Images)

VUELTA A BURGOS, CICCONE VINCE ANCORA, MA ALLA FINE LA SPUNTA DEL TORO

agosto 9, 2025 by Redazione  
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Altra vittoria di prestigio per il nostro Giulio Ciccone, che trionfa nella tappa regina della Vuelta a Burgos e dimostra che, senza la caduta nella prima tappa che ne ha compromesso le chance di vincere questa corsa a tappe, sarebbe stato lui a salire sul gradino più alto del podio. È invece il messicano Isaac Del Toro a salirci, giungendo secondo al traguardo dei Laghi di Neila dopo un finale abbastanza combattuto.

La Vuelta a Burgos si conclude con la tappa più corta ma più impegnativa: sono 138 i chilometri che porteranno i corridori da Quintana del Pidio, a sud del capoluogo, sino alle Lagunas de Neila, piccoli specchi d’acqua di origine glaciale che si trovano a quasi 2000 metri di quota, e dove l’arrivo in salita sarà talmente duro da essere classificato HC, con 6.4 km al 9.1% e punte del 15%. Ma non solo: a 22 chilometri dall’arrivo i corridori dovranno anche scalare l’Alto de Rozavientos (3.3 km al 9.7% con punte del 17%), un GPM di 1a categoria, mentre meno impegnativi saranno l’Alto del Cerro (3a categoria, 5 km al 3.8%), dopo 52 chilometri, e l’Alto de Arroyo (3a categoria, 3.3 km al 5.2%) dopo 83 Km. Difficilmente vedremo i favoriti muoversi su queste prime salite, e forse neanche sulla penultima, mentre non vi sono dubbi che la corsa di deciderà proprio sull’ascesa conclusiva, in un finale che viene riproposto ogni anno, quasi sempre nella tappa finale, e che spesso ha visto il corridore primo ai laghi imporsi anche in classifica generale. Potrebbe essere così anche quest’anno: la classifica, all’inizio della tappa, è molto corta ed è capeggiata dal giovane neoprofessionista Léo Bisiaux (Decathlon AG2R La Mondiale Team), vincitore della terza frazione, davanti al nostro Giulio Pellizzari (Red Bull – BORA – hansgrohe), staccato di 22 secondi, e al grande favorito per la vittoria finale, il messicano Isaac del Toro (UAE Team Emirates – XRG), che si trova a 26 secondi con lo stesso tempo del nostro Lorenzo Fortunato (XDS Astana Team). Senza dubbio assisteremo a una battaglia fra questi quattro corridori, ai quali potrebbero aggiungersi altri grandi nomi come il colombiano Egan Bernal (INEOS Grenadiers), decimo a 53 secondi, il nostro Giulio Ciccone (Lidl – Trek), sedicesimo a 1’36” (tutti rimediati nella prima tappa a causa di una caduta occorsa durante la volata conclusiva) e lo spagnolo Mikel Landa (Soudal Quick-Step): questi ultimi dovranno però sfoderare una prestazione davvero maiuscola per ribaltare a loro favore l’esito della corsa, che vede in Del Toro il naturale favorito, Bisiaux permettendo.
Si parte dopo le 13 con tempo ottimo e, come sempre, molto caldo. Dopo alcuni chilometri vanno in fuga sei corridori di secondo piano, fra i quali spiccsno il navigato passista tedesco Nico Denz (Red Bull – BORA – hansgrohe), vincitore di tappe al Giro, lo spagnolo Carlos García Pierna (Burgos Burpellet BH), primo nella classifica degli scalatori e che spera di accumulare oggi abbastanza punti per rimanerci sino all’ultimo, e il nostro velocista Matteo Moschetti (Q36.5 Pro Cycling Team), vincitore in volata della seconda tappa. Il gruppetto supera i due minuti e mezzo di vantaggio ai piedi del primo GPM, l’Alto del Cerro, al punto che uno dei fuggitivi, il basco Txomin Juaristi (Euskaltel – Euskadi), diventa maglia viola virtuale. Come previsto García Pierna è primo in cima alla salita, dove il vantaggio del gruppetto sale a 3 minuti. La situazione non cambia sull’Alto de Arroyo: Garcia Pierna primo in cima, il gruppo a tre minuti. L’unica novità arriva dal nostro Moschetti, che da buon velocista non va d’accordo con le salite e si stacca per essere ripreso dal gruppo, in progressivo riavvicinamento sotto la spinta delle squadre di Bisiaux, Ciccone e Del Toro. A 40 chilometri dall’arrivo si è ridotto a due minuti lo svantaggio del gruppo principale, del quale non fa più parte Moschetti, ritiratosi forse per aver preteso troppo dalle sue forze. Con l’avvicinarsi del Rozavientos Denz inizia a spingere con più decisione e il vantaggio dei fuggitivi risale nuovamente, anche se uno di loro, il nostro Samuele Zoccarato (Team Polti VisitMalta), cede e viene ben presto ripreso dal gruppo. Davanti restano quindi in quattro: Denz, Garcia Pierna, Juaristi e l’olandese Mathijs Paasschens (Bahrain – Victorious). In cima alla salita passa primo, ancora una volta, Garcia Pierna, che con i punti ottenuti vince matematicamente la classifica degli scalatori; gli altri fuggitivi transitano alla spicciolata, ormai tallonati dal gruppo che ha recuperato quasi tutto lo svantaggio. Il portoghese Afonso Eulálio (Bahrain – Victorious) riesce a staccarsene e a riportarsi rapidamente sui fuggitivi, mentre Del Toro fora e si ritrova costretto ad inseguire proprio quando la strada inizia a salire verso i laghi di Neila. Il gruppo, ormai ridotto a circa 30 corridori, insegue a soli 30 secondi. A 10 chilometri dalla fine Del Toro rientra in gruppo; a 9 chilometri Paasschens e Juaristi sono ripresi; a 5 chilometri la stessa sorte tocca a Garcia Pierna. In testa rimane il solo Eulalio (Denz si è staccato da tempo), mentre in gruppo nessuno si muove, il che permette al portoghese di mantenere a lungo una ventina di secondi di vantaggio. Gli uomini di Ciccone continuano a tenere l’alta l’andatura, ma il loro capitano non attacca. A fatica i corridori risalgono, nei boschi del parco di Neila, la strada che porta ai laghi, la cui pendenza aumenta col passare dei chilometri. Quando ne mancano 3 alla fine cede Pellizzari e il gruppo si sgretola; Eulalio viene ripreso e in testa si ritrovano solo Del Toro, Ciccone, il corridore portoghese e l’ecuadoregno Jefferson Alveiro Cepeda (Movistar Team); infine, Ciccone e Del Toro restano da soli, gli altri cedono e Bisiaux tenta una difesa, inseguendo a pochi secondi con Bernal, Cepeda e Fortunato. A due chilometri dall’arrivo Bisiaux e Cepeda si staccano, mentre Ciccone e Del Toro aumentano il loro vantaggio, col messicano che, secondo pronostico, sembra ormai avere in tasca la vittoria. All’ultimo chilometro Bisiaux è staccato di 35 secondi, mentre Bernal e Fortunato cercano in ogni modo di contenere il loro distacco. Finalmente Ciccone attacca e va in cerca dell’impresa, ormai troppo tardi per recuperare lo svantaggio in classifica generale: la vittoria è sua, ma Del Toro, secondo ad appena 10 secondi, vince la Vuelta a Burgos. Terzo di tappa, a 27 secondi, è Fortunato, che si insedia al secondo posto in classifica generale; Bisiaux, che arriva undicesimo al traguardo con un minuto scarso di distacco, conserva almeno il terzo gradino del podio. Pellizzari recupera nel finale e arriva subito alle spalle di Bernal, a 38 secondi dal vincitore: sarà quarto in classifica generale davanti a Ciccone e allo stesso Bernal.
La Vuelta a Burgos vede quindi la vittoria – la nona, quest’anno – di Isaac Del Toro, davanti a Fortunato e alla rivelazione Bisiaux; la classifica a punti viene vinta, per un solo punto, da Ciccone su Bisiaux grazie alla vittoria odierna, mentre Garcia Pierna, come già detto, vince quella degli scalatori (Ciccone è secondo). Bisiaux cede a Del Toro anche la vittoria nella classifica dei giovani. Il giovane talento francese, e tutti coloro che hanno primeggiato in questa breve corsa a tappe, ad esclusione di Del Toro, torneranno a darsi battaglia alla Vuelta a España, che scatterà da Torino fra una quindicina di giorni.

Andrea Carta

Dopo la Classica di San Sebastian Giulio Ciccoine porta a casa la tappa regina della Vuelta a Burgos (foto Antonio Baixauli/Getty Images)

Dopo la Classica di San Sebastian Giulio Ciccoine porta a casa la tappa regina della Vuelta a Burgos (foto Antonio Baixauli/Getty Images)

09-08-2025

agosto 9, 2025 by Redazione  
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TOUR DE POLOGNE

Il monegasco Victor Langellotti (INEOS Grenadiers) si è imposto nella sesta tappa, Bukowina Resort – Bukowina Tatrzańska, percorrendo 147.5 Km in 3h32′58″, alla media di 41.556 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo statunitense Brandon McNulty (UAE Team Emirates – XRG) e di 7″ lo spagnolo Pello Bilbao (Bahrain – Victorious). Miglior italiano Antonio Tiberi (Bahrain – Victorious), 5° a 8″. Langellotti è il nuovo leader della classifica con 7″ su McNulty e 20″ su Tiberi

VUELTA A BURGOS

L’italiano Giulio Ciccone (Lidl – Trek) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Quintana del Pidio (Bodega Cillar de Silos) – Lagunas de Neila, percorrendo 138.3 Km in 3h23′16″, alla media di 40.823 Km/h. Ha preceduto di 10″ il messicano Isaac del Toro (UAE Team Emirates – XRG) e di 27″ l’italiano Lorenzo Fortunato (XDS Astana Team). Del Toro si impone in classifica con 19″ su Fortunato e 25″ sul francese Léo Bisiaux (Decathlon AG2R La Mondiale Team)

ARCTIC RACE OF NORWAY

Il britannico Thomas Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team) si è imposto nella terza tappa, Husøy (Senja) – Målselv, percorrendo 182 Km in 4h43′16″, alla media di 38.55 Km/h. Ha preceduto allo sprint il neozelandese Corbin Strong (Israel – Premier Tech) e di 12″ l’italiano Christian Scaroni (XDS Astana Team). Strong è ancora leader della classifica con 6″ su Pidcock e 23″ su Scaroni

VOLTA A PORTUGAL EM BICICLETA

Il portoghese Hugo Nunes (Credibom / LA Alumínios / Marcos Car) si è imposto nella terza tappa, Boticas – Bragança, percorrendo 185.2 Km in 4h44′17″, alla media di 39.088 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo statunitense Caleb Classen (Project Echelon Racing) e il connazionale Tiago Leal (Rádio Popular – Paredes – Boavista). Nessun italiano in gara. Lo spagnolo Pau Martí (Israel Premier Tech Academy) è ancora leader della classifica con 2″ sul russo Artem Nych (Anicolor / Tien 21) e 15″ sul portoghese Rafael Reis (Anicolor / Tien 21)

TOUR OF SZEKLERLAND (Romania)

Il rumeno Dominik Neuman (ATT Investments) si è imposto anche nella seconda ed ultima tappa, Targu Mures – Miercurea Ciuc, percorrendo 152 Km in 3h35′41″, alla media di 42.284 Km/h. Ha preceduto allo sprint il polacco Alan Banaszek (ATT Investments) e il il greco Nikiforos Arvanitou (Team United Shipping). Miglior italiano Andrea Colnaghi (Karcag Cycling ÉPKAR Team), 7°. Neuman si impone in classifica con 8″ su Arvanitou e 18″ su Banaszek. Miglior italiano Riccardo Lucca (Karcag Cycling ÉPKAR Team), 5° a 34″

TRANS-HIMALAYA CYCLING RACE (Cina)

Il serbo Dušan Rajović (Team Solution Tech – Vini Fantini) si è imposto nella terza tappa, circuito di Lhasa, percorrendo 92.5 Km in 1h49′09″, alla media di 50.847 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’estone Martin Laas (Quick Pro Team) e lo spagnolo Jon Aberasturi (Euskaltel – Euskadi). Unico italiano in gara Tommaso Nencini (Team Solution Tech – Vini Fantini), 92° a 55″. Il bielorusso Raman Tsishkou (Li Ning Star) è ancora leader della classifica con 4″ sull’israeliano Omer Goldstein (Shenzhen Kung Cycling Team) e 6″ sull’ucraino Anatoliy Budyak (Terengganu Cycling Team). Nencini 80° a 2′06″

VUELTA A COLOMBIA

Il colombiano Diego Andrés Camargo (Team Medellín – EPM) si è imposto nella nona tappa, Alvarado – Alto del Vino, percorrendo 217 Km in 6h13′51″, alla media di 34.827 Km/h. Ha preceduto di 12″ i connazionali Yeison Sebastian Reyes (Orgullo Paisa) e Rodrigo Contreras (Nu Colombia). Nessun italiano in gara. Contreras è ancora leader della classifica con 46″ su Camargo e 1′48″ su Reyes

TOUR CYCLISTE INTERNATIONAL DE LA GUADELOUPE

Il colombiano Andrés Camilo Ardila (Nu Colombia) si è imposto nell’ottava tappa, Vieux-Habitants – Baillif (Saint Louis), percorrendo 142 Km in 4h03′33″, alla media di 34.983 Km/h. Ha preceduto di 24″ i francesi Stéfan Bennett (nazionale martiniquese) e Axel Taillandier (Team Madras Capesterre Belle-Eau). Nessun italiano in gara. Ardila è ancora leader della classifica con 1′20″ su Benett e 1′31″ su Taillandier

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