03-04-2025
aprile 3, 2025 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
INTERNATIONAL TOUR OF HELLAS
L’australiano Luke Plapp (Team Jayco AlUla) si è imposto nella seconda tappa, Agrinio – Arachova, percorrendo 177.5 Km in 4h37′39″, alla media di 38.358 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’ecuadoriano Harold Martín López (XDS Astana Team) e di 9″ il polacco Marcin Budziński (ATT Investments). Miglior italiano Diego Ulissi (XDS Astana Team), 5° a 9″. López è il nuovo leader della classifica con 3″ su Plapp e 15″ sul cipriota Bogdan Zabelinskiy (nazionale cipriota). Miglior italiano Filippo Tagliani (Monzon – Incolor – Gub), 4° a 15″
TOUR EL SALVADOR (Donne)
La spagnola Usoa Ostolaza (Laboral Kutxa – Fundación Euskadi) si è imposta nella prima tappa, Surf City – Nahuizalco, percorrendo 97.5 Km in 2h42′53″, alla media di 35.915 Km/h. Ha preceduto di 3″ l’elvetica Elena Hartmann (CERATIZIT Pro Cycling Team) e l’uzbeka Yanina Kuskova (Laboral Kutxa – Fundación Euskadi). Miglior italiana Arianna Fidanza (Laboral Kutxa – Fundación Euskadi), 24° a 2′19″. La Hartmann è la nuova leader della classifica con 2″ sulla Ostolaza e 6″ sulla Kuskova. Miglior italiana la Fidanza, 24° a 2′26″
02-04-2025
aprile 2, 2025 by Redazione
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DWARS DOOR VLAANDEREN
Lo statunitense Neilson Powless (EF Education – EasyPost) si è imposto nella corsa belga, Roeselare – Waregem, percorrendo 184.2 Km in 3h57′14″, alla media di 46.587 Km/h. Ha preceduto allo sprint i belghi Wout van Aert (Team Visma | Lease a Bike) e Tiesj Benoot (Team Visma | Lease a Bike)
DWARS DOOR VLAANDEREN DONNE
L’italiana Elisa Longo Borghini (UAE Team ADQ) si è imposta nella corsa belga, circuito di Waregem, percorrendo 128.5 Km in 3h12′49″, alla media di 39.986 Km/h. Ha preceduto di 29″ la belga Lotte Kopecky
(Team SD Worx – Protime) e l’italiana Elisa Balsamo (Lidl – Trek)
PARIS – CAMEMBERT
Il belga Lander Loockx (Unibet Tietema Rockets) si è imposto nella corsa francese, Magnanville – Livarot-Pays-d’Auge, percorrendo 198 Km in 4h14′59″, alla media di 46.591 Km/h. Ha preceduto allo sprint i francesi Paul Seixas (Decathlon AG2R La Mondiale Team) e Louis Barré (Intermarché – Wanty). Miglior italiano Enrico Zanoncello (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), 17° a 56″.
INTERNATIONAL TOUR OF HELLAS
L’italiano Matteo Moschetti (Q36.5 Pro Cycling Team) si è imposto nella prima tappa, Patrasso – Agrinio, percorrendo 140.4 Km in 3h12′51″, alla media di 43.679 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla) e il russo Gleb Syritsa (XDS Astana Development Team). Moschetti è il primo leader della classifica con 4″ su Groenewegen e 6″ su Syritsa
TOUR EL SALVADOR (Donne)
La russa Tamara Dronova-Balabolina (Roland) si è imposta nel prologo, circuito a cronometro di San Salvador, percorrendo 2 Km in 3′48″, alla media di 31.579 Km/h. Ha preceduto di alcuni centesimi di secondo l’elvetica Elena Hartmann (CERATIZIT Pro Cycling Team) e la spagnola Sandra Alonso (CERATIZIT Pro Cycling Team). Miglior italiana Laura Tomasi (Laboral Kutxa – Fundación Euskadi), 5° a 1″. La Dronova-Balabolina è la prima leader della classifica con lo stesso tempo della Hartmann e della Alonso. Miglior italiana la Tomasi, 5° a 1″
TOUR OF THAILAND DONNE
La thailandese Jutatip Maneephan (Thailand Women’s Cycling Team) si è imposta anche nella terza ed ultima tappa, circuito di Sa Kaew, percorrendo 70 Km in 1h48′42″, alla media di 38.638 Km/h. Ha preceduto allo sprint la cinese Jiali Liu (Li Ning Star Ladies) e la hongkonghese Sze Wing Lee (HKSI Pro Cycling Team Women). Nessuna italiana in gara. La Maneephan si impone in classifica con 14″ sulla Lee e 27″ sulla Liu.
NEILSON POWLESS, VITTORIA STRABILIANTE ALLA DWARS DOOR VLAANDEREN
Epilogo inaspettato alla Dwars door Vlaanderen con la Visma Lease a Bike che sembrava poter dominare la corsa forte di tre uomini al comando – Van Aert, Benoot e Jorgenson – e invece nella volata ristretta la spunta Neilson Powless (Team EF Education EasyPost) che vince la sua prima classica del Nord
La Dwars door Vlaanderen (in italiano Attraverso le Fiandre) è l’ultima corsa belga prima dell’atteso Giro delle Fiandre di domenica 6 Aprile. Nonostante le assenze di Mathieu van der Poel (Team Alpecin Deceuninck) e di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates XRG), la lista partenti è di altissimo livello con Mads Pedersen (Team Lidl Trek) che guida l’elenco dei favoriti. Il ciclista danese appare uno dei più in forma del momento e punta alla vittoria dopo aver dominato la Gand – Wevelgem. Ma i suoi avversari non staranno a guardare, primi fra tutti Matteo Jorgenson e Wout van Aert (Team Visma Lease a Bike). Lo statunitense difende la vittoria del 2024 mentre il belga dopo un’inizio di stagione non ancora convincente vuole mettersi alle spalle la grave caduta che proprio l’anno scorso patì in questa corsa e che lo tenne fuori dalle competizioni per due mesi. Negli ultimi anni a vincere la Dwars door Vlaanderen è sempre stato un uomo da classiche – citiamo Yves Lampaert, Mathieu van der Poel, Christophe Laporte e Matteo Jorgenson – ma alla partenza sono presenti anche forti velocisti come Tim Merlier (Team Soudal Quick Step), Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck), Jonathan Milan (Team Lidl Trek), Jordi Meeus (Team Redbull BORA Hansgrohe), Biniam Girmay (Team Intermarchè Wanty), eccetera, eccetera, i quali potrebbero dire la loro se la corsa non dovesse essere troppo movimentata nelle fasi finali. La partenza è da Roeselare e l’arrivo è a Waregem dopo 184.2 km. La fuga di giornata si concretizzava soltanto dopo una sessantina di km grazie all’azione di Taco van der Hoorn (Team Intermarché Wanty), Joshua Giddings (Team Lotto), Lewis Askey (Team Groupama FDJ), Mikkel Bjerg (UAE Team Emirates XRG), Fabio Christen (Team Q36.5 Pro Cycling), Rasmus Søjberg Pedersen (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Ceriel Desal (Team Wagner Bazin BH), Petr Kelemen (Tudor Pro Cycling Team). Dopo il primo passaggio sul Knokteberg restavano in testa Bjerg e Pedersen mentre il gruppo inseguitore iniziava ad allungarsi. Alle loro spalle i primi inseguitori erano Joshua Tarling (Team INEOS Grenadiers), Neilson Powless (Team EF Education EasyPost) e Fabio van den Bossche (Team Alpecin Deceuninck). La Visma Lease a Bike aumentava l’andatura e proprio Van Aert attaccava in prima persona insieme a Jorgenson e Benoot, andando a riprendere Pedersen e Van den Bossche. Nel frattempo erano tornati sulla testa della corsa anche Powless e Bjerg. Il gruppo inseguitore tirato dall’Intermarchè Wanty era a non più di 25 secondi di ritardo quando mancavano 62 km alla conclusione. Sul secondo Knokteberg restavano in testa i tre uomini della Visma e Powless mentre il gruppo inseguitore era molto sgranato. A 50 km dalla conclusione i quattro battistrada avevano 30 secondi di vantaggio sul gruppo inseguitore, forte di una trentina di unità. A 41 km dalla conclusione una caduta nel gruppo inseguitore coinvolgeva Laurence Pithie (Team Redbull BORA Hansgrohe) e Nils Politt (UAE Team Emirates XRG). Intanto il vantaggio dei quattro uomini di testa aveva raggiunto i 40 secondi. A 18 km dalla conclusione il vantaggio era salito a 50 secondi. Per la vittoria sembrava ormai un discorso a quattro fra i tre della Visma e Powless. I più immediati inseguitori erano Mads Pedersen (Team Lidl Trek), Tibor Del Grosso (Team Alpecin Deceuninck), Stefan Kung (Team Groupama FDJ), Dries De Bondt (Decathlon AG2R La Mondiale), Alec Segaert ed Arjen Livyns (Team Lotto), che erano ormai destinati a giocarsi il quinto posto. Nella volata, clamoroso a dirsi, Powless metteva nel sacco i tre della Visma battendo Van Aert e Benoot mentre Jorgenson era quarto. Nella volata degli sconfitti Pedersen era quinto con 45 secondi di ritardo da Powless. Non vorremmo essere nei panni del ds della Visma Lease a Bike che deve inghiottire un boccone più che amaro, a cominciare da Van Aert che sembrava poter vincere con facilità, avendo l’appoggio dei compagni di squadra. Ma il ciclismo è anche questo, onore a Powless che ci ha creduto fino alla fine e che vince la sua prima classica belga, succedendo a Jorgenson, un altro statunitense. Ed ora il pensiero va al Giro delle Fiandre, dove vedremo uno scontro frontale tra Van Aert, Van der Poel, Pedersen, Pogacar e a questo punto, per la vittoria di oggi, anche Powless.
Antonio Scarfone

Neilson Powless vince la Dwars door Vlaanderen (foto: Getty Images)
01-04-2025
aprile 1, 2025 by Redazione
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TOUR OF THAILAND DONNE
La thailandese Jutatip Maneephan (Thailand Women’s Cycling Team) si è imposta anche nella seconda tappa, Watthana Nakhon – Sa Kaew, percorrendo 105.5 Km in 2h42′45″, alla media di 38.894 Km/h. Ha preceduto allo sprint la hongkonghese Sze Wing Lee (HKSI Pro Cycling Team Women) e la sudcoreana Suji Jang (Sangju Cycling Team). Nessuna italiana in gara. La Maneephan è ancora leader della classifica con 9″ sulla Lee e 25″ sulla Jang.
GRAND PRIX BOQUERÓN
L’elvetica Petra Stiasny (Roland) si è imposta nella corsa salvadoregna, cronoscalata Santa Tecla – Alvarez, percorrendo 9.5 Km in 32′51″, alla media di 17.352 Km/h. Ha preceduto di 43″ la francese Dilyxine Miermont (CERATIZIT Pro Cycling Team) e di 46″ la francese Morgane Coston (Roland). Miglior italiana Vittoria Ruffilli (Roland), 21° a 3′07″
31-03-2025
marzo 31, 2025 by Redazione
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TOUR OF THAILAND DONNE
La thailandese Jutatip Maneephan (Thailand Women’s Cycling Team) si è imposta nella prima tappa, Aranyaprathet – Sa Kaew, percorrendo 87.9 Km in 2h03′02″, alla media di 42.866 Km/h. Ha preceduto allo sprint la hongkonghese Sze Wing Lee (HKSI Pro Cycling Team Women) e di 3″ la cinese Jiali Liu (Li Ning Star Ladies). Nessuna italiana in gara. La Maneephan è la prima leader della classifica con 5″ sulla Lee e 12″ sulla Liu.
GAND – WEVELGEM, ASSOLO VINCENTE DI MADS PEDERSEN. TERZO JONATHAN MILAN
marzo 31, 2025 by Redazione
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A 56 km dalla conclusione, tra Baneberg e doppio Kemmelberg, l’ex campione del mondo accelera e se ne va tutto solo, iniziando una cavalcata trionfale che lo porterà a vincere la sua terza Gand – Wevelgem. Buon terzo posto nella volata dei battuti per Jonathan Milan (Team Lidl Trek), che si piazza alle spalle di Tim Merlier (Team Alpecin Deceuninck)
L’assenza di ciclisti del calibro di Van der Poel, Pogacar, Van Aert e Ganna vede una Gand Wevelgem maggiormente equilibrata, dove un mix di velocisti, finisseur e uomini da classiche possono ambire al successo. Più di tutti l’indiziato numero uno ad essere il favorito della corsa è Mads Pedersen (Team Lidl – Trek), reduce dal secondo posto alla E3 Saxo Bank Classic e vincitore della Gand Wevelgem già in due occasioni, nel 2020 e nel 2024. Si parte da Ypres e si arriva a Wevelgem dopo poco più di 250 km. Le insidie altimetriche maggiori, oltre agli inevitabili pavè, sono Monteberg, Baneberg e Kemmelberg, quest’ultimo che verrà percorso da due versanti differenti. La fuga, partita definitivamente dopo una ventina di km, era composta da nove ciclisti ovvero Sam Maisonobe (Team Cofidis), Jasha Sutterlin (Team Jayco AlUla), Marco Haller (Tudor Pro Cycling Team), Emīls Liepiņš (Q36.5 Pro Cycling Team), Victor Vercouillie (Team Flanders – Baloise), Max Walker (Team EF Education EasyPost), Rui Oliveira (UAE Team Emirates XRG), Samuel Leroux ed Alexys Brunel (Team TotalEnergies). Dopo un vantaggio massimo di quasi 4 minuti la fuga perdeva velocemente terreno sul gruppo anche perchè tra il km 90 ed il km 100 entravano di scena vento e ventagli. Tra le vittime più illustri restate nelle retrovie si segnalavano Gianni Vermeersch (Team Alpecin Deceuninck), Arnaud De Lie (Team Lotto) e Søren Wærenskjold (Team Uno X Mobility). In particolare DE Lie si ritirava dalla corsa a 192 km dalla conclusione. Una caduta all’inizio dei tratti ‘berg’ metteva fuori gioco, tra gli altri, Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates XRG), Matteo Trentin (Team Tudor Pro Cycling) e Jordi Meeus (Team Redbull BORA Hansgrohe). Nelf frattempo Victor Campenaerts (Team Visma Lease a Bike) si univa ai battistrada in testa alla corsa. Una foratura rallentava Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck), uno fra i più attivi nelle fasi calde della corsa, sempre sulle ruote di Mads Pedersen. Il doppio Kemmelberg decideva le sorti della corsa. Prima la fuga iniziava a perdere, oltre che terreno dal gruppo inseguitore, anche uomini. In secondo luogo Pedersen accelerava e si avvantaggiava sul resto del gruppo a 56 km dalla conclusione. Una volta raggiunta quel che restava della fuga, Pedersen se ne andava tutto solo. Il danese aumentava il vantaggio sul gruppo, dove tiravano Alpecin Deceuninck e Uno X Mobility. A 15 km dalla conclusione il ciclista danese aveva 1 minuto e 25 secondi di vantaggio. La cavalcata trionfale dell’ex campione del mondo si concludeva sul traguardo di Wevelgem. Treza vittoria per lui della Gand Wevelgem. Il gruppo era regolato a 49 secondi di ritardo da Tim Merlier (Team Alpecin Deceuninck) mentre Jonathan Milan (Team Lidl Trek) era terzo. Chiudevano la top five Alexander Kristoff (Team Uno X Mobility) in quarta posizione ed Hugo Hofstetter (Team Israel Premier Tech) in quinta posizione. Da segnalare nella top ten il sesto posto di Davide Ballerini (Team XRD Astana). E adesso Pedersen punta al Giro delle Fiandre, dove però dovrà fare i conti anche con quei ciclisti che abbiamo elencato all’inizio, primi fra tutti Van der Poel e Pogacar.
Antonio Scarfone

Mads Pedersen vince la Gand - Wevelgem 2025 (foto: Getty Images)
PRIMOZ ROGLIC DI NOME E DI FATTO. LO SLOVENO VINCE IL GIRO DI CATALOGNA
Nella settima ed ultima tappa di Barcellona si decide tutto nel finale con Primoz Roglic (Team Redbull BORA Hansgrohe) che spiana l’Alt de Montjuic andando a vincere in solitaria. Prova di forza dello sloveno che a questo punto diventa uno dei maggiori favoriti per il prossimo Giro d’Italia
L’ultima tappa del Giro di Catalogna d Barcellona a Barcellona è lunga poco più di 88 km e vede una prima parte pianeggiante ed una seconda, da affrontare nel consueto circuito del capoluogo catalano, in cui spiccano i sei passaggi sull’Alt de Montjuic. Juan Ayuso (UAE Team Emirates XRG) divente la maglia bianco verde dagli attacchi degli avversari, primo fra tutti Primoz Roglic (Team Redbull BORA Hansgrohe) che appare già in un’ottima condizione per il Giro d’Italia. E le cose si mettevano subito bele per Roglic che vinceva il traguardo volante di Viladecans posto al km 12.6. Nel circuito finale si consumavano diversi attacchi. Uno dei primi veniva portato da Richard Carapaz (Team EF Education EasyPost) e da Bruno Armirail (Decathlon AG2R La Mondiale) ma i due ciclisti venivano ripresi dal gruppo quasi subito. Mats Wenzel (Team Kern Pharma) faceva suo il gpm dell’At de Montjuic posto al km 43.4. Giulio Pellizzari (Team Redbull BORA Hansgrohe) vinceva il secondo posto al km 51.3. Jokin Murguialday (Team Euskaltel – Euskadi) vinceva il terzo posto al km 59.2. A 16 km dalla conclusione Roglic aumentava il ritmo e se ne andava tutto solo. Il ciclista sloveno vinceva gli ultimi tre gpm mantenendo un vantaggio sugli immediati inseguitori tra 20 e 30 secondi. Roglic vinceva in solitaria sul traguardo di Barcellona. Secondo era Laurens De Plus (Team INEOS Grenadiers) a 14 secondi di ritardo mentre Lennert van Eetvelt (Team Lotto) era terzo dietro De Plus. Chiudevano la top five Dorian Godon (Decathlon AG2R La Mondiale) in quarta posizione e Sylvain Moniquet (Team Cofidis) in quinta posizione, entrambi a 19 secondi di ritardo da Roglic. Lorenzo Fortunato (Team XDS Astana), sesto, era il primo italiano all’arrivo. Roglic ribalta a sua favore la classifica generale e vince il Giro di Catalogna con 28 secondi di vantaggio su Ayuso, mentre Enric Mas (Team Movistar) è terzo a 53 secondi di ritardo. Per quanto riguarda le altre classifiche, Roglic fa il cannibale vincendo anche quella a punti e quella gpm mentre Ayuso vince quella riservata ai giovani. Infine il Team Visma Lease a Bike vince la classifica a squadre.
Antonio Scarfone

Primoz Roglic vince a Barcellona (foto: Getty Images)
30-03-2025
marzo 30, 2025 by Redazione
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VOLTA CICLISTA A CATALUNYA
Lo sloveno Primož Roglič (Red Bull – BORA – hansgrohe) si è imposto nella settima ed ultima tappa, circuito di Barcellona, percorrendo 88.2 Km in 1h58′27″, alla media di 44.677 Km/h. Ha preceduto di 14″ i belgi Laurens De Plus (INEOS Grenadiers) e Lennert Van Eetvelt (Lotto). Miglior italiano Lorenzo Fortunato (XDS Astana Team), 6° a 19″. Roglič si impone in classifica con 28″ sullo spagnolo Juan Ayuso (UAE Team Emirates – XRG) e 53″ sullo spagnolo Enric Mas (Movistar Team). Miglior italiano Giulio Pellizzari (Red Bull – BORA – hansgrohe), 16° a 2′20″
GAND-WEVELGEM
Lo statunitense Quinn Simmons (Lidl – Trek) si è imposto nella classica belga, Ypres – Wevelgem, percorrendo 250.3 Km in 5h30′21″, alla media di 45.461 Km/h. Ha preceduto di 49″ il belga Tim Merlier (Soudal Quick-Step) e l’italiano Jonathan Milan (Lidl – Trek)
GAND-WEVELGEM DONNE
L’olandese Lorena Wiebes (Team SD Worx – Protime) si è imposta nella classica belga, Ypres – Wevelgem, percorrendo 168.9 Km in 4h11′19″, alla media di 40.324 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiana Elisa Balsamo (Lidl – Trek) e la connazionale Charlotte Kool (Team Picnic PostNL)
LA ROUE TOURANGELLE
Il norvegese Erlend Blikra (Uno-X Mobility) si è imposto nella corsa francese, Chinon – Tours, percorrendo 197 Km in 4h32′18″, alla media di 43.408 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Bryan Coquard (Cofidis) e il belga Gerben Thijssen (Intermarché – Wanty). Miglior italiano Filippo Fiorelli (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), 12° a 3″.
OLYMPIA’S TOUR (Paesi Bassi)
Il francese Antoine L’Hote (Decathlon AG2R La Mondiale Development Team) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Neede – Tiel, percorrendo 185.4 Km in 4h09′52″, alla media di 44.52 Km/h. Ha preceduto di 3″ il norvegese Anton Stensby (Team Coop – Repsol) e di 8″ il tedesco Bruno Kessler (REMBE | rad-net). Nessun italiano in gara dopo il ritiro dei tre azzurri iscritti alla corsa durante la terza tappa. L’Hote si impone in classifica con 34″ sull’olandese Timo de Jong (VolkerWessels Cycling Team) e 1′06″ sull’olandese Axel van der Tuuk (Metec – SOLARWATT p/b Mantel)
VOLTA AO ALENTEJO (Portogallo)
L’italiano Luca Giaimi (UAE Team Emirates Gen Z) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Estremoz – Évora, percorrendo 151.5 Km in 3h11′22″, alla media di 47.500 Km/h. Ha preceduto di 2″ il britannico Noah Hobbs (EF Education – Aevolo) e il venezuelano Leangel Rubén Linarez (Tavfer-Ovos Matinados-Mortágua). In gara anche l’italiano Davide Stella (UAE Team Emirates Gen Z), 4 a 2″. Hobbs si impone in classifica con 12″ sull’argentino German Nicolás Tivani (Aviludo – Louletano – Loulé) e 13″ sul colombiano Jesús David Peña (APHotels & Resorts / Tavira / SC Farense). Giaimi 69° a 16′06″, 88° a 20′48″
I FEEL SLOVENIA VN ADRIA MOBIL
Lo sloveno Žak Eržen (Bahrain – Victorious) si è imposto nella corsa slovena, circuito di Novo Mesto, percorrendo 168.7 Km in 3h51′54″, alla media di 43.648 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Frits Biesterbos (BEAT Cycling Club) e il connazionale Tilen Finkšt (Adria Mobil). Miglior italiano Simone Zanini (XDS Astana Development Team), 5°.
SETTIMANA COPPI & BARTALI: BIS DI VINE NEL GIORNO DELLA CONSACRAZIONE DI TULETT
Il britannico Ben Tulett vince la 40a edizione della Settimana Coppi & Bartali e parla inglese anche il gradino più alto del podio della conclusiva frazione di Forlì, vinta dall’australiano Jay Vine (già primo un paio di giorni fa a Cesena)
La quinta e ultima tappa della Settimana Internazionale di Coppi e Bartali mostra nuovamente l’abilità degli organizzatori di questa corsa nell’inventare percorsi sempre diversi e impegnativi. Questa volta i corridori dovranno percorrere una specie di flipper, nei 133 chilometri dalla partenza nel paese appenninico di Brisighella sino al traguardo di Forlì. Da Brisighella si scende rapidamente sulla via Emilia, che viene percorsa in direzione di Forlì ma poi, dopo neanche 10 chilometri, si torna a salire per entrare in un circuito sull’Appennino caratterizzato dalla salita al castello di Rocca delle Caminate (8 chilometri al 4%), da affrontare due volte. Si esce poi da questo circuito per raggiungerne ben presto un secondo, dove si affronta la salita al borgo di Polenta (solo 2,3 chilometri, ma all’8,5%). Terminato questo anello si ritorna nel precedente, ma stavolta la salita di Rocca delle Caminate viene affrontata da un versante più corto, già percorso in discesa dopo il primo passaggio (6,5 chilometri al 4.3%, con tratti al 10%); infine, dopo essere nuovamente usciti dal primo circuito, stavolta in direzione di Forlì, si scende rapidamente sino a tornare sulla via Emilia e finalmente raggiungere l’agognato traguardo, posto a circa 16 chilometri dall’ultimo GPM.
Sperando che anche oggi nessuno si perda all’interno del “flipper”, si parte alle 12.50 con l’ormai consueto brutto tempo (pioggerella inclusa) e con l’inglese Ben Tulett (Team Visma | Lease a Bike) al comando della classifica con 18 secondi sull’altro inglese Mark Donovan (Q36.5 Pro Cycling Team) e 23 sullo spagnolo Igor Arrieta (UAE Team Emirates – XR). Dopo una ventina di chilometri, quando la strada torna a salire, parte una prima fuga con nove corridori di secondo piano, che vengono ripresi non appena inizia la salita verso Rocca delle Caminate; abbandona la corsa, in questa fase, il nostro Alberto Bettiol (XDS Astana Team), campione italiano in carica che ben poco aveva combinato nei giorni scorsi. Lungo la discesa il gruppo si divide in due tronconi, mentre abbandona anche l’australiano Caleb Ewan (INEOS Grenadier), che aveva vinto in volata la prima tappa. Il secondo passaggio dalla Rocca delle Caminate prevede un GPM viene vinto allo sprint dal giovanissimo Enea Sambinello (UAE Team Emirates Gen Z). Si entra quindi nel secondo circuito con un primo gruppo composto da una trentina di corridori che procede ad un buon ritmo e impedisce ogni tentativo di fuga: a Polenta vince la volata un altro giovane, il nostro Alessandro Fancellu (JCL Team UKYO). Lungo la discesa il gruppo si riunisce e procede compatto per qualche chilometro; una nuova e decisiva frattura avviene lungo la salita del paese di Bertinoro, non classificata come GPM. Rimangono quindi in testa circa 25 corridori, fra cui tutti i primi della classifica generale, che si portano ben presto all’attacco dell’ultima salita di questa corsa, il terzo passaggio alla Rocca delle Caminate. Prima ancora di iniziare l’ascesa tenta la fuga il nostro Lorenzo Nespoli (MBH Bank Ballan CSB); dopo un paio di chilometri dal gruppo escono dapprima l’italiano Filippo D’Aiuto (Petrolike) e poi l’australiano Jay Vine (UAE Team Emirates – XRG), vincitore l’altroieri. Verso la cima della salita tenta la fuga anche l’americano Magnus Sheffield (INEOS Grenadiers), oggi dodicesimo in classifica dopo aver perso ieri il primato, ma Tulett è lesto ad accordarsi alla sua ruota. Nel frattempo Vine e D’Aiuto si riportano su Nespoli, poi l’australiano prosegue da solo transitando primo al GPM. Al suo inseguimento vi sono ora due coppie, Nespoli-D’Aiuto e più indietro Sheffield-Tulett. Lungo la discesa il gruppo finisce per riassorbire a poco a poco tutti i fuggitivi tranne Vine che, con un’azione molto potente, simile a quella compiuta da lui stesso due giorni prima, arriva a guadagnare quasi un minuto. Nel finale il giovane talento belga Jarno Widar (Lotto Development Team) tenta di uscire a sua volta dal gruppo, ma viene ripreso, senza essere riuscito a riportarsi su Vine, a un centinaio di metri dal traguardo. L’australiano intanto è andato a vincere in tranquiliità, con 33 secondi sul gruppo regolato in volata dal nostro Davide Donati (Red Bull – BORA – hansgrohe Rookies) davanti al kazako Alexey Lutsenko (Israel – Premier Tech).
Resta immutata la classifica generale: Ben Tulett vince dunque la Settimana Coppi & Bartali con 18 secondi su Donovan e 23 su Arrieta (primo nella classifica dei giovani). Per Tulett, già secondo in questa corsa tre anni fa, si tratta certamente della vittoria di maggior prestigio della sua carriera, ancora acerba. Jay Vine, grazie alle due vittorie di tappa, vince la classifica a punti, mentre quella degli scalatori va allo spagnolo Marc Cabedo (JCL Team UKYO). Migliore degli italiani è Simone Velasco (XDS Astana Team), quinto. Ha pesato molto l’assenza di Christian Scaroni (XDS Astana Team), che sarebbe stato il naturale favorito di questa corsa e che, dopo una rovinosa caduta alle Strade Bianche, è stato sostituito dal compagno di squadra Diego Ulissi, che dopo un podio nella seconda tappa aveva fatto sperare i suoi tifosi, ma alla fine non è andato oltre il 15esimo posto. Delusione anche il per il campione italiano Bettiol, addirittura ritirato e che da tempo sembra aver smarrito il suo talento: il suo miglior risultato, dallo scorso mese di giugno, è stato un settimo posto al recente Trofeo Laigueglia.
Andrea Carta

Jay Vine bissa il successo di Cesena nella conclusiva frazione della corsa emiliana (foto Dario Belingheri/Getty Images)
29-03-2025
marzo 29, 2025 by Redazione
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VOLTA CICLISTA A CATALUNYA
Lo statunitense Quinn Simmons (Lidl – Trek) si è imposto nella sesta tappa, circuito di Berga, percorrendo 20 Km in 25′04″, alla media di 47.872 Km/h. Ha preceduto allo sprint il ceco Pavel Bittner (Team Picnic PostNL) e il neozelandese Corbin Strong (Israel – Premier Tech) . Miglior italiano Andrea Vendrame (Decathlon AG2R La Mondiale Team), 7°. A causa del forte vento la tappa è stata accorciata di 120 Km, tagliando prima la salita al Coll de Pradell e poi gli altri GPM, compreso il previsto arrivo in salita al santuario di Queralt. Lo spagnolo Juan Ayuso (UAE Team Emirates – XRG) è ancora leader della classifica con 1″ sullo sloveno Primož Roglič (Red Bull – BORA – hansgrohe) e 21″ sullo spagnolo Enric Mas (Movistar Team). Miglior italiano Giulio Pellizzari (Red Bull – BORA – hansgrohe), 17° a 1′48″
SETTIMANA INTERNAZIONALE COPPI E BARTALI
L’australiano Jay Vine (UAE Team Emirates – XRG) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Brisighella – Forlì, percorrendo 132.5 Km in 3h11′04″, alla media di 41.609 Km/h. Ha preceduto di 33″ l’italiano Davide Donati /(Red Bull – BORA – hansgrohe Rookies) e il kazako Alexey Lutsenko (Israel – Premier Tech). Il britannico Ben Tulett (Team Visma | Lease a Bike) si impone in classifica con 18″ sul connazionale Mark Donovan (Q36.5 Pro Cycling Team) e 23″ sullo spagnolo Igor Arrieta (UAE Team Emirates – XRG). Miglior italiano Simone Velasco (XDS Astana Team), 5° a 26″
OLYMPIA’S TOUR (Paesi Bassi)
L’olandese Axel van der Tuuk (Metec – SOLARWATT p/b Mantel) si è imposto nella quarta tappa, circuito di Zwolle, percorrendo 195.8 Km in 4h51′51″, alla media di 40.254 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Rick Ottema (Diftar Continental Cyclingteam) e il danese Morten Aalling Nørtoft (Team ColoQuick). Nessun italiano in gara dopo il ritiro dei tre azzurri iscritti alla corsa durante la terza tappa. Il francese Antoine L’Hote (Decathlon AG2R La Mondiale Development Team) è ancora leader della classifica con 10″ sull’olandese Timo de Jong (VolkerWessels Cycling Team) e 23″ sul lussemburghese Alexandre Kess (Team Lotto Kern-Haus PSD Bank).
VOLTA AO ALENTEJO (Portogallo)
Il colombiano Jesús David Peña (APHotels & Resorts / Tavira / SC Farense) si è imposto nella quarta tappa, Monforte – Castelo de Vide, percorrendo 147.7 Km in 3h30′02″, alla media di 42.193 Km/h. Ha preceduto di 1″ lo spagnolo Pau Martí (Israel Premier Tech Academy) e di 3″ lo slovacco Matthias Schwarzbacher (UAE Team Emirates Gen Z). Due italiani in gara: Luca Giaimi (UAE Team Emirates Gen Z) 60° a 1′02″, Davide Stella (UAE Team Emirates Gen Z) 98° a 20′30″. Il britannico Noah Hobbs (EF Education – Aevolo) è ancora leader della classifica con 6″ sull’argentino German Nicolás Tivani (Aviludo – Louletano – Loulé) e 7″ su Peña. Giaimi 81° a 16′12″, 91° a 20′42″
TOUR OF THAILAND
Il neozelandese Nick Kergozou De La Boessiere (St George Continental Cycling Team) si è imposto nella sesta ed ultima tappa, Watthana Nakhon – Aranyaprathet, percorrendo 144.4 Km in 3h11′41″, alla media di 45.200 Km/h. Ha preceduto allo sprint il thailandese Patompob Phonarjthan (Roojai Insurance) e l’olandese Roy Eefting-Bloem (FNIX – SCOM – Hengxiang Cycling Team). Unico italiano rimasto in gara Lorenzo Quartucci (Team Solution Tech – Vini Fantini), 8°. Il danese Alexander Salby (Li Ning Star) si impone in classifica con 5″ sull’elvetico Simon Pellaud (Li Ning Star) e 12″ su Quartucci