BERNAL TORNA AL SUCCESSO, MA LA POLITICA SI INTROMETTE UN’ALTRA VOLTA

settembre 9, 2025 by Redazione  
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Egan Bernal torna finalmente al successo in una corsa importante: lui e lo spagnolo Mikel Landa entrano in una fuga di 17 corridori che si sfalda sulle ultime salite e alla fine rimangono soli a giocarsi la vittoria di tappa. Che, tuttavia, sempre per le proteste a favore della Palestina, viene fermata prima del conclusivo arrivo in salita, dove forse avremmo visto attacchi importanti da parte degli uomini di classifica. La Vuelta sembra sempre più condizionata dalle proteste e dai blocchi stradali, e non dalla forma dei corridori.

Dopo il secondo giorno di riposo la 90esima edizione della Vuelta a España inizia la settimana conclusiva con una tappa movimentata che presenta l’ennesimo arrivo in salita, per quanto meno impegnativo della media: è infatti lungo 8.3 km con pendenza del 5.2% e traguardo a Castro di Herville, una zona montagnosa della Galizia nei pressi del confine portoghese, dove la tappa arriva dopo 168 chilometri e altri 3 GPM (l’arrivo è di 2° categoria): l’Alto de San Antoñino (3a categoria, 8.9 km al 4.1%) dopo 83 chilometri, l’Alto da Groba (1a catagoria, 11.4 km al 5.4%) dopo 110 Km e l’Alto de Prado (2a categoriam 3.2 km al 8.9%) dopo 144 Km. Le pendenze non proibitive dell’arrivo fanno presagire che tutti i migliori siano destinati ad arrivare insieme, come quasi sempre è accaduto nei giorni scorsi, a volte preceduti da qualche reduce della consueta fuga di giornata. La seconda metà della tappa, però, è un continuo succedersi di salite (anche non GPM) e discese, non si può escludere che qualcuno dei candidati al podio, magari sentendosi molto in forma dopo il giorno di riposo, provi a rovesciare la situazione in suo favore. Il danese Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike) è sempre in maglia rossa ed è seguito a 48 secondi dal portoghese João Almeida (UAE Team Emirates – XRG), l’altro grande favorito della corsa; terzo è al momento il sorprendente inglese Thomas Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team), a 2 minuti e 38 secondi, venuto qui, lui che è uno specialista delle corse di un giorno, per puntare alla classifica nonostante non sia mai entrato prima d’ora nella top 10 di un Grande Giro. Comanda la classifica a punti l’altro danese Mads Pedersen (Lidl – Trek), quest’anno già vincitore al Giro della stessa classifica; primo in quella degli scalatori, con anche due tappe al suo attivo, è l’australiano Jay Vine (UAE Team Emirates – XRG). Primo dei giovani è il nostro Giulio Pellizzari (Red Bull – BORA – hansgrohe), sesto in classifica generale e tra le sorprese di questa Vuelta.
Si parte alle 13.15 circa con tempo coperto e una temperatura che raggiunge a stento i 20 gradi; ancora una volta questa Vuelta si conferma anomala dal punto di vista meteorologico e c’è solo da sperare che non piova nella seconda metà della tappa, piena di salite ma anche di discese insidiose. Forse preoccupati dal possibile maltempo i corridori non sembrano avere molta voglia di mettersi in luce e i timidi tentativi di far partire una fuga si esauriscono nel giro di poche centinaia di metri. È solo al cinquantesimo chilometro, con l’avvicinarsi delle salite, che parte una fuga importante composta da ben 17 corridori, fra i quali il più titolato è il colombiano Egan Bernal (INEOS Grenadiers), partito con molte ambizioni ma calato col passare delle tappe; tuttavia già ieri Bernal era riuscito, grazie alla sua presenza in una vera e propria “fuga bidone”, a recuperare ben 13 minuti e a riguadagnare la 14esima posizione in classifica generale. Forse la sua speranza è di rientrare almeno nei primi 10, ovviamente se la fuga dovesse andare in porto. Tra i fuggitivi spiccano anche i nomi degli spagnoli Mikel Landa (Soudal Quick-Step), altra grande delusione di questa corsa, e Marc Soler (UAE Team Emirates – XRG), vincitore di una tappa pochi giorni fa. I fuggitivi portano ben presto il loro vantaggio a 4 minuti e oltre e superano compatti il primo GPM, l’Alto de San Antoñino, dove a passare per primo è il tedesco Nico Denz (Red Bull – BORA – hansgrohe), un buon passista che quest’anno ha vinto al Giro la tappa di Cesano Maderno. All’inizio del secondo GPM, l’Alto da Groba, il distacco del gruppo sfiora ormai i 5 minuti, con Bernal che vede da vicino la top 10. Proprio Bernal, insieme a Landa, si avvantaggia sugli altri fuggitivi nell’ultimo tratto della salita, anche se a passare primo in cima è il corridore spagnolo; il gruppo transita a circa 6 minuti mentre l’incubo dei corridori si concretizza perchè inizia a piovere. Il brutto tempo rende il percorso ancora più difficile di quanto già non sia a causa dei continui saliscendi e il gruppo dei fuggitivi non riesce a riunirsi dopo il GPM; anzi, molti di loro iniziano a cedere. In testa rimangono Landa, Bernal, Denz e pochi altri, col tedesco che vince il traguardo volante posto nel paese di Couso, a circa 31 chilometri dalla conclusione. Col gruppo a quasi 8 minuti Bernal è ormai 11esimo, sia pure virtualmente, in classifica generale, e non gli resta che un minuto abbondante da recuperare per sopravanzare al decimo posto l’ex maglia rossa Torstein Træen (Bahrain – Victorious). Inizia così il terzo GPM, il breve ma durissimo Alto de Prado, che presenta tratti al 17%, e dove è ancora Landa a passare per primo; con lui sono rimasti Bernal e il sorprendente francese Clément Braz Afonso (Groupama – FDJ), che si trovava con loro nella fuga iniziale. Il gruppo, che sulle rampe del Prado si riduce progressivamente a una decina di unità, recupera qualcosa e transita a circa 7 minuti, con un attimo di spavento per Vingegaard, che a causa di un problema proprio nella parte più dura della salita deve cambiare la bicicletta con quella del suo gregario Ben Tulett senza neanche avere il tempo di aspettare la sua ammiraglia. Poi, quando la corsa sta per entrare nel vivo, con i corridori ormai divisi in tanti gruppetti in lotta fra loro e quando mancano pochi chilometri all’inizio della salita finale, arriva la mazzata: la salita non si farà a causa delle solite proteste in favore della Palestina e la tappa terminerà subito prima del suo inizio, grossomodo sotto lo striscione dei -8 chilometri. Se qualcuno aveva in mente di tentare qualcosa, beh, sarà per la prossima volta, ammesso che ci sia. In testa sono rimasti, alla fine dei giochi, Landa e Bernal, che si giocano la vittoria in uno a sprint a due vinto facilmente dal colombiano, che dopo anni di difficoltà seguiti all’incidente del gennaio 2022, torna finalmente alla vittoria (aveva comunque vinto, a febbraio, i campionati nazionali). Terzo si piazza, a soli 7 secondi, il francese Brieuc Rolland (Groupama – FDJ), un altro reduce della fuga iniziale. Il gruppo con i migliori, ancora composto da una decina di uomini, arriva a circa 6 minuti. Nulla cambia quindi nella classifica generale, con Bernal che alla fine deve accontentarsi di salire al 12esimo posto, anche se il decimo dista solo un minuto e mezzo; intanto il nostro Pellizzari, grazie a un cedimento di Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale Team) nel finale, sale al quinto posto e resta al comando di quella dei giovani. Pedersen e Vine restano pure al comando di quella a punti e di quella degli scalatori. Domani si prosegue con un altro arrivo in salita, oltretutto molto duro, manifestanti permettendo. Ormai i corridori vivono alla giornata, costretti a cambiare tattiche e strategie a seconda delle comunicazioni (che arrivano sempre a giochi quasi fatti) degli organizzatori.

Andrea Carta

Bernal e Landa in azione nel finale della 16 tappa (foto Tim de Waele/Getty Images)

Bernal e Landa in azione nel finale della 16 tappa (foto Tim de Waele/Getty Images)

09-09-2025

settembre 9, 2025 by Redazione  
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VUELTA A ESPAÑA

Il colombiano Egan Bernal (INEOS Grenadiers) si è imposto nella sedicesima tappa, Poio – Mos (Castro de Herville), percorrendo 159.9 Km in 3h35′10″, alla media di 44.589 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Mikel Landa (Soudal Quick-Step) e di 7″ il francese Brieuc Rolland (Groupama – FDJ). Miglior italiano Andrea Bagioli (Lidl – Trek), 12° a 2′48″. La tappa è stata accorciata di 8 Km, tagliando la salita finale, a causa delle proteste dei manifestanti pro Palestina. Il danese Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike) è ancora in maglia rossa con 48″ sul portoghese João Almeida (UAE Team Emirates – XRG) e 2′38″ sul britannico Tom Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team). Miglior italiano Giulio Pellizzari (Red Bull – BORA – hansgrohe), 5° a 4′21″

TOUR OF SALALAH (Oman)

L’olandese Jeroen Meijers (Victoria Sports Pro Cycling) si è imposto nella terza tappa, Al Haffa Souq – Ayn Ishat, percorrendo 154.4 Km in 3h40′35″, alla media di 41.998 Km/h. Ha preceduto di 9″ il belga Wesley Van Dyck (Team Flanders) e di 21″ il thailandese Ratchanon Yaowarat (nazionale thailandese). Nessun italiano in gara. L’olandese Adne van Engelen (Terengganu Cycling Team) è ancora leader della classifica con 1′16″ sull’emiratino Abdulla Jasim Al-Ali (nazionale emiratina) e 1′28″ sul thailandese Sarawut Sirironnachai (nazionale thailandese)

TOUR OF BINZHOU

L’elvetico Simon Pellaud (Li Ning Star) si è imposto nella corsa cinese, circuito di Binzhou, percorrendo 162 Km in 3h13′39″, alla media di 50.194 Km/h. Ha preceduto di 9″ il giapponese Yukiya Arashiro (Team Solution Tech – Vini Fantini) e l’australiano Samuel Jenner (Wuzhishan SCOM MVMT Cycling Team). Due italiani in gara: Filippo Fortin (Team Solution Tech – Vini Fantini) 30° a 14″, Tommaso Nencini (Team Solution Tech – Vini Fantini) 82° a 35″

VUELTA CICLISTA A VENEZUELA

Il venezuelano Leangel Rubén Linarez (Tavfer-Ovos Matinados-Mortágua) si è imposto nella terza tappa, Lagunillas – Santa Elena de Arenales, percorrendo 141 Km in 3h24′35″, alla media di 41.352 Km/h. Ha preceduto allo sprint il colombiano Cristian DamiánVélez (GW Erco Shimano) e il cubano José Alberto Domínguez (nazionale cubana). Nessun italiano in gara. Il venezuelano Luis Guillermo Mora (Gobernación Trujillo – MPP Comercio) è ancora leader della classifica con 40″ sul colombiano Juan Carlos Lopez (GW Erco Shimano) e 46″ sul connazionale Juan José Ruiz (Gobernación Trujillo – MPP Comercio)

TOUR CYCLISTE FÉMININ INTERNATIONAL DE L’ARDÈCHE

La belga Lotte Kopecky (Team SD Worx – Protime) si è imposta nella prima tappa, circuito di Laudun-l’Ardoise, percorrendo 127.5 Km in 3h19′41″, alla media di 38.311 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiana Eleonora Ciabocco (Team Picnic PostNL) e di 4″ l’olandese Mischa Bredewold (Team SD Worx – Protime). La Kopecky è la prima leader della classifica con lo stesso tempo della Ciabocco e 4″ sulla Bredewold.

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): POIO – MOS (CASTRO DE HERVILLE)

settembre 9, 2025 by Redazione  
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Dopo l’ultimo giorno di riposo la Vuelta si rimettere in viaggio per affrontare la conclusiva settimana di gara, introdotto da un’insidiosa frazione di media montagna i cui ultimi 30 Km ricalcheranno il finale di una tappa che, al Giro di Spagna di 4 anni fa, fecero piangere alcuni tra i big.

Il 4 settembre del 2021 è un giorno che alcuni corridori ancora ricordano con scoramento e ci riferiamo in particolare a due scalatori colombiani, Miguel Ángel López ed Egan Bernal, che su un tracciato di media montagna si trovano a perdere parecchi minuti, con il primo – in quel momento terzo in classifica – vittima anche di una crisi di nervi che lo porterà a litigare con i suoi tecnici e alla clamorosa decisione di salire in ammiraglia e ritirarsi dalla corsa. Tutto questo accadde nella tappa che si snodava sulle strade della Galizia tra Sanxenxo e il Castro de Herville, dove si farà scalo oggi pomeriggio andando a ricalcare gli ultimi 30 Km di quella frazione. Quella che i corridori si troveranno ad affrontare dopo il secondo ed ultimo giorno di riposo sarà dunque una tappa di media montagna foriera di potenziali emozioni, memori del precedente del 2021 e proprio del fatto che si arriva dalla giornata di sosta, un momento che diversi corridori soffrono. E la situazione in classifica all’uscita dalla doppietta di tappa d’alta montagna trascorse nelle Asturie è tutt’altro che definita perchè appena 48 secondi separano il grande favorito per la vittoria finale Jonas Vingegaard dal suo principale avversario, il portoghese João Almeida. Le difficoltà odierne saranno principalmente concentrate nella seconda metà del tracciato, introdotta dalla pedalabile ascesa dell’Alto de San Antoñino (9 Km al 4.1%), dopo la quale s’incontrerà l’unico GPM di 1a categoria inserito nel percorso, l’Alto da Groba (11 Km al 5.4%). Bisognerà innestarsi sul tracciato della tappa del 2021 per incontrare le pendenze più “croccanti” di giornata, cominciando con i 3.2 Km all’8.9% dell’Alto de Prado, affrontando il quale si dovranno superare due brevi muri, il primo di 700 metri al 10.1% e il secondo di eguale lunghezza ma molto più aspro (media del 14.3%). Per completare l’opera ci sarà la salita finale verso il Castro de Herville, un’ascesa dalla doppia faccia perchè i suoi 8.3 Km al 5.2% debuttano con il tratto più duro (primi 3 Km all’8.3% “conditi” da un terzo muro di 1000 metri al 10.3%), mentre i 5 Km restanti presentanno inclinazione nettamente più contenute (media inferiore al 4%).

La croce innalzata sulla vetta dell’Alto do Castro de Herville e l’altimetria della sedicesima tappa (turismoriasbaixas.com)

La croce innalzata sulla vetta dell’Alto do Castro de Herville e l’altimetria della sedicesima tappa (turismoriasbaixas.com)

METEO VUELTA

Poio: parzialmente nuvoloso, 19°C, vento moderato da SO (10-25 Km/h), umidità al 63%
Ponteareas (Km 45.4): cielo coperto, 21°C, vento moderato da O (8-22 Km/h), umidità al 57%
Baiona (Km 98.5): cielo coperto, 18°C, vento moderato da S (15-28 Km/h), umidità al 69%
O Porriño – inizio salita finale (Km 159.7): pioggia debole (0.1 mm), 19°C, vento moderato da SO (10-32 Km/h), umidità al 67%

GLI ORARI DELLA VUELTA

13.10: partenza da Poio
14.30: inizio diretta su Eurosport
15.10-15.30: GPM dell’Alto de San Antoñino
15.50-16.10: GPM dell’Alto da Groba
16.30-16.55: traguardo volante di Couso
16.40-17.310: GPM dell’Alto de Prado (con abbuoni)
17.05-17.30: inizio salita finale
17.15-17.45: arrivo al Castro de Herville

LA FOTORICOGNIZIONE DEL FINALE

http://www.ilciclismo.it/2009/?p=80772

RASSEGNA STAMPA

Italia

Vuelta: sigillo di Mads Pedersen, terzo Frigo. Non cambia nulla in classifica

Gazzetta dello Sport

Danimarca

Mads Pedersen spurter sig til etapesejr i Vueltaen (Mads Pedersen vola verso la vittoria di tappa alla Vuelta)

Jyllands-Posten

Spagna

Otro danés en la Vuelta – Un manifestante pro-Palestina provoca la caída de Romo (Un altro danese alla Vuelta – Un manifestante pro-Palestina provoca la caduta di Romo)

AS

Portogallo

Mads Pedersen vence 15.ª etapa da Vuelta, sem mudanças entre Vingegaard e Almeida (Mads Pedersen vince la tappa 15 della Vuelta, senza cambi tra Vingegaard e Almeida)

Público

Regno Unito

Vuelta a España: Pederson sprints to stage 15 victory as Vingegaard retains lead (Vuelta a España: Pederson scatta verso la vittoria nella 15a tappa mentre Vingegaard mantiene il comando)

The Guardian

Francia

Première victoire pour Pedersen sur cette édition – Romo chute après l’irruption d’un manifestant pro-Palestine (Prima vittoria per Pedersen in questa edizione – Romo cade dopo che un manifestante pro-Palestina fa irruzione)

L’Équipe

Belgio

Met dank aan de ploeg: ijzersterke Mads Pedersen vloert medevluchters in de Vuelta, Lecerf doet gouden zaak (Grazie alla squadra: Mads Pedersen, solido come una roccia, sconfigge i compagni di fuga alla Vuelta, Lecerf fa affari d’oro)

Het Nieuwsblad

Paesi Bassi

Oersterke Mads Pedersen schiet eindelijk raak in de Vuelta – Man met Palestijnse vlag veroorzaakt door struikelpartij val Javier Romo in Vuelta (Il fortissimo Mads Pedersen centra finalmente il bersaglio alla Vuelta – Un uomo con la bandiera palestinese fa inciampare Javier Romo alla Vuelta)

De Telegraaf

Germania

Vuelta erneut von Protesten überschattet – Pedersen holt Etappensieg (La Vuelta di nuovo oscurata dalle proteste: Pedersen vince la tappa)

Kicker

USA

Pro-Palestine protester causes crash during Spanish Vuelta. Pedersen wins stage (Un manifestante pro-Palestina provoca un incidente durante la Vuelta spagnola. Pedersen vince la tappa)

The Washington Post

Colombia

Egan Bernal y Santiago Buitrago tomaron venganza en la Vuelta a España: etapón en la jornada 15 de la carrera (Egan Bernal e Santiago Buitrago si prendono la rivincita alla Vuelta a España: tappa al 15° giorno di corsa)

El Tiempo

Australia

Climbing Vine moves closer to becoming Vuelta King (Vine sempre più vicino a diventare il re degli scalatori della Vuelta)

The West Australian

VUELTAALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della quindicesima tappa

1° Sergio Geovani Chumil
2° Joel Nicolau a 3′29″
3° Victor Campenaerts a 3′44″
4° Dylan van Baarle s.t.
5° Christiaan van der Lee Jardi a 4′00″

Miglior italiano Elia Viviani, 12° a 4′57″

Classifica generale

1° Oscar Riesebeek
2° Stanisław Aniołkowski a 12′12″
3° Patrick Eddy a 12′23″
4° Elia Viviani a 23′03″
5° Daan Hoole a 23′15″

Vuelta a España – 16a tappa: Poio – Mos (Castro de Herville)

settembre 8, 2025 by Redazione  
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Curva a destra all’ultimo chilometro

Curva a sinistra a 880 metri dall’arrivo

Curva a sinistra a 760 metri dall’arrivo

Curva a destra a 590 metri dall’arrivo

Curva a destra a 450 metri dall’arrivo

“Esse” a 370 metri dall’arrivo

Curva a destra a 190 metri dall’arrivo

Curva a destra a 85 metri dall’arrivo

Rettilineo d’arrivo

Vista dal traguardo

Vuelta a España – 17a tappa: O Barco de Valdeorras – Alto de El Morredero

settembre 8, 2025 by Redazione  
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Curva a sinistra a 1.3 Km dall’arrivo

Curva a sinistra a 1.2 Km dall’arrivo

Tornante a 930 metri dall’arrivo

Curva a sinistra a 860 metri dall’arrivo

Curva a sinistra a 790 metri dall’arrivo

Curva a destra a 730 metri dall’arrivo, seguita da tornante

Tornante a 670 metri dall’arrivo

Curva a destra a 620 metri dall’arrivo

Tornante a 470 metri dall’arrivo

Curva a sinistra a 410 metri dall’arrivo

“Esse” a 300 metri dall’arrivo

Curva a destra a 180 metri dall’arrivo

Rettilineo d’arrivo

Vista dal traguardo

Vuelta a España – 18a tappa: Valladolid – Valladolid (ITT)

settembre 8, 2025 by Redazione  
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Rotatoria a 3.3 Km dall’arrivo (si transita sulla destra)

Rotatoria a 2.8 Km dall’arrivo (si transita sulla destra)

Rotatoria a 2.5 Km dall’arrivo (si transita sulla destra)

Curva a sinistra a 2.2 Km dall’arrivo

Curva a sinistra a 2 Km dall’arrivo

Curva a destra a 1.6 Km dall’arrivo

Leggera curva a destra a 1.4 Km dall’arrivo

Curva a destra a 860 metri dall’arrivo

Rettilineo d’arrivo

Vista dal traguardo

Vuelta a España – 19a tappa: Rueda – Guijuelo

settembre 8, 2025 by Redazione  
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NOTA: la fotoricognizione della 20a tappa (Robledo de Chavela – Bola del Mundo) non è presente

Curva a destra a 5.4 Km dall’arrivo

Curva a sinistra a 5.4 Km dall’arrivo

Curva a destra a 5.3 Km dall’arrivo

Leggera curva a sinistra a 5.1 Km dall’arrivo

Leggera curva a destra a 4.8 Km dall’arrivo

Curva a sinistra a 4.6 Km dall’arrivo

Curva a destra a 4.2 Km dall’arrivo

Curva a sinistra a 3.9 Km dall’arrivo

Curva a destra a 3.7 Km dall’arrivo

Curva a destra a 3.5 Km dall’arrivo

Curva a destra a 3.3 Km dall’arrivo

Curva a destra a 3.2 Km dall’arrivo

Curva a destra a 2.5 Km dall’arrivo, subito prima dell’inizio della salita finale

Curva a sinistra a 1.6 Km dall’arrivo

Curva a destra a 800 metri dall’arrivo

Rettilineo d’arrivo

Vista dal traguardo

DEL TORO FA DIECI E OTTANTUNO: SUO IL GP INDUSTRIA E ARTIGIANATO

settembre 8, 2025 by Redazione  
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Dieci sono le sue vittorie stagionali dopo aver battuto Scaroni (XDS Astana) e Piganzoli (Team Polti) sul traguardo di Larciano. 81 è l’incredibile numero di vittorie stagionali della UAE che, mentre domina alla Vuelta, fa sue anche le classiche di fine stagione.

Il GP Industria e Artigianato può contare anche quest’anno su un campo partenti molto importante. Ci sono il messicano Isaac Del Toro (UAE Team Emirates – XRG), l’elvetico Marc Hirschi (Tudor) e l’ecuadoriano Richard Carapaz (EF), oltre a una batteria di outsider italiani pronti a giocarsela coi grandi nomi.
Pronti via evade un folto drappello che raggiungerà i 5’ di vantaggio, rimarrà in avanscoperta quasi tutta la corsa e verrà man mano ripreso lungo l’ultima tornata del circuito del San Baronto, l’ultimo e il più duro dei tre che compongono la corsa.
I primi attaccanti sono Pierre Latour (TotalEnergies) e Filippo Dignani (Sam-Vitalcare-Dynatek), raggiunti in seconda battuta da un quartetto formato da Tyler Stites (Caja Rural-Seguros), Cedrik Bakke Christophersen (Unibet-Tietema Rockets), David Delgado (Burgos) e Matteo Spreafico (Mg.KVis). In seguito tentano il congiungimento Leonardo Vesco (MBH), Mattia Piccini (Gragnano) e Andrea Nannini (Sam), che però non colgono l’attimo, provano a lungo a rientrare, ma alla fine devono alzare bandiera bianca e attendere il gruppo.
Giunti all’ultima tornata la fuga comincia a perdere dei pezzi, mentre da dietro iniziano gli attacchi. A questo punto il destino dei primi è segnato. Ad aprire le danze è Joris Delbove (TotalEnergies), seguito da Christian Scaroni (XDS Astana Team) e da Davide Piganzoli (Team Polti VisitMalta) Solo in un secondo momento Del Toro, rimasto senza compagni, si riporta sui primi con un’accelerata impietosa. Allo scollinamento sono in tre in testa alla corsa, Piganzoli, Scaroni e Del Toro. Il portacolori della Polti, vistosi battuto, prova ad anticipare la volata ai 400. Niente da fare poichè con questo Del Toro non si può nulla; infatti il messicano lo stacca portandosi dietro Scaroni, che si accontenta del secondo posto.
23 secondi più tardi Felix Engelhardt (Jayco) si aggiudica la volata degli inseguitori precedendo Alexandre Delettre (TotalEnergies).
Ora l’attenzione degli appassionati italiani rimane concentrata sulla Toscana, dove nei prossimi giorni si disputeranno il Giro della Toscana e la Coppa Sabatini, poi nel fine settimana andranno in scena il Memorial Pantani in Romagna e il Trofeo Matteotti in Abruzzo.

Andrea Mastrangelo

Del Toro vince a Larciano la 47a edizione del GP Industria & Artigianato (foto UAE Team Emirates)

Del Toro vince a Larciano la 47a edizione del GP Industria & Artigianato (foto UAE Team Emirates)

Vuelta a España – 21a tappa: Alalpardo – Madrid

settembre 8, 2025 by Redazione  
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LA FOTORICOGNIZIONE COPRE L’INTERO CIRCUITO FINALE (5.9 Km)

Curva a destra a 5.9 Km dall’arrivo, subito dopo il passaggio dal traguardo

“Esse” a 5.8 Km dall’arrivo

Inversione a U a 5.1 Km dall’arrivo (da sinistra verso destra)

Curva a destra a 4.6 Km dall’arrivo

Curva a destra a 4.3 Km dall’arrivo

Curva a sinistra a 3.9 Km dall’arrivo (strada divisa in due corsie, si transita sulla destra)

Leggera curva a destra a 3.8 Km dall’arrivo (strada divisa in due corsie, si transita sulla destra)

Inversione a U a 3.4 Km dall’arrivo (da sinistra verso destra)

Curva a destra a 3 Km dall’arrivo (strada divisa in due corsie, si transita sulla destra)

Curva a destra e subito dopoi a sinistra a 2.6 Km dall’arrivo

Curva a destra a 2.3 Km dall’arrivo

Curva a sinistra a 1.9 Km dall’arrivo

Leggera curva a destra a 1.6 Km dall’arrivo

Inversione a U a 1.1 Km dall’arrivo (da sinistra verso destra)

Curva a destra a 1.1 Km dall’arrivo

Curva a destra a 320 metri dall’arrivo

Rettilineo d’arrivo

Vista dal traguardo

08-09-2025

settembre 8, 2025 by Redazione  
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VUELTA A ESPAÑA

Giorno di riposo

TOUR OF SALALAH (Oman)

L’olandese Adne van Engelen (Terengganu Cycling Team) si è imposto nella seconda tappa, Taqah Castle – Hajifri, percorrendo 132.6 Km in 3h44′07″, alla media di 35.499 Km/h. Ha preceduto di 1′12″ l’etiope Tekle Alemayo (Team Amani) e di 1′19″ il brasiliano Nícolas Sessler (Victoria Sports Pro Cycling). Nessun italiano in gara. Van Engelen è il nuovo leader della classifica con 1′16″ sull’emiratino Abdulla Jasim Al-Ali (nazionale emiratina) e 1′20″ sul danese Mathias Bregnhøj (Terengganu Cycling Team)

VUELTA CICLISTA A VENEZUELA

Il venezuelano Luis Guillermo Mora (Gobernación Trujillo – MPP Comercio) si è imposto nella seconda tappa, La Fría – Mérida, percorrendo 179.1 Km in 4h59′32″, alla media di 35.876 Km/h. Ha preceduto di 35″ il colombiano Juan Carlos Lopez (GW Erco Shimano) e di 38″ il connazionale Juan José Ruiz (Gobernación Trujillo – MPP Comercio). Nessun italiano in gara. Mora è il nuovo leader della classifica con 40″ su Lopez e 46″ su Ruiz

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