COQUARD VINCE A REGENSDORF. LAMPAERT RESTA IN MAGLIA ORO

giugno 10, 2024 by Redazione  
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Con uno sprint che ricorda i tempi migliori, Bryan Coquard (Team Cofidis) si impone a Regensdorf davanti a Michael Matthews (Team Jayco AlUla) ed Arnaud De Lie (Team Lotto Dstny). Il ciclista francese ottiene la prima vittoria stagionale mentre Yves Lampaert (Team Soudal Quick Step) conserva la maglia oro

La seconda tappa del Giro di Svizzera 2024 è anche la prima in linea. Si parte da Vaduz e si arriva a Regensdorf dopo 177.3 km. Yves Lampaert (Team Soudal Quick Step) deve difendere la maglia oro conquistata nel cronoprologo di ieri ed ha oggettivamente buone chances di farlo visto che i tre gpm che caratterizzano il percorso non sono duri, tant’è vero che a meno di fughe ben organizzate i velocisti, o quanto meno quelli più resistenti, potrebbero giocarsi la vittoria in volata. La fuga di giornata, aprtita dopo pochi km dal via, ha visto protagonisti cinque ciclisti: Gerben Kuypers (Team Intermarché – Wanty). Antoine Debons e Roberto Carlos Gonzalez (Team Corratec – Vini Fantini), Luca Jenni e Félix Stehli (Team Swiss Cycling). Dopo una decina di km i cinque uomini di testa avevano già 2 minuti e 50 secondi di vantaggio sul gruppo maglia oro. Kuypers scollinava in prima posizione sul gpm di Kerenzerberg posto al 42.1 km. In testa al gruppo si alternavano gli uomini della Soudal Quick Step e dell’INEOS Grenadiers. Jenni scollinava in prima posizione sul successivo gpm di Ricken posto al km 74.2. Nel frattempo anche l’Alpecin Deceuninck si era fatta viva nelle prime posizioni del gruppo inseguitore. Il primo dei fuggitivi che si rialzava era Gonzalez quando mancavano circa 68 km alla conclusione. A 49 km dal termine i quattro battistrada avevano un vantaggio di quasi 3 minuti sul gruppo. Jenni vinceva il traguardo volante di Winterberg posto al km 140.6. Stehli si aggiudicava i due successivi traguardi Tissot con abbuoni posti rispettivamente ai km 150.8 e 151.8. Stehli veniva ripreso dopo una decisa accelerazione del gruppo quando mancavano 12 km alla conclusione. Iniziavano così alcuni attacchi tra i quali quello di Alberto Bettiol (Team EF Education EasyPost) e di David De La Cruz (Team Q36.5 Pro Cycling). Il gruppo a 10 km dal traguardo era composto da non più di una quarantina di ciclisti. Soren Kragh Andersen (Team Alpecin) scollinava per primo sul terzo ed ultimo gpm di Regensberg posto al km 165.7. Bettiol attaccava nuovamente a meno di 5 km dall’arrivo. Il ciclista toscano raggiungeva un vantaggio di una decina di secondi e sembrava favorirlo anche una caduta di Emanuel Buchmann (Team BORa Hansgrohe), Yannis Voisard (Team Tudor Pro Cycling) ed Ethan Hayter (Team INEOS Grenadiers). Ma una nuova accelerazione, questa volta da parte del Team Lotto Dstny, riportava il gruppo su Bettiol quando mancava poco più di 1 km alla conclusione. Nella volata finale, piuttosto convulsa, Bryan Coquard (Team Cofidis) aveva la meglio su Michael Matthews (Team Jayco AlUla) ed Arnaud De Lie (Team Lotto Dstny) mentre chiudevano la top five Brandon Smith Rivera (Team INEOS Grenadiers) in quarta posizione e Rui Costa (Team EF Education EasyPost) in quinta posizione. Francesco Busatto (Team Intermarchè Wanty), primo italiano all’arrivo, chiudeva in nona posizione. Per Coquard è la prima vittoria stagionale mentre la classifica generale vede Lampaert in maglia oro davanti a Ethan Hayter e Joao Almeida (UAE Team Emirates). Domani è in programma la terza tappa da Steinmaur a Rüschlikon di 161.7 km. Le difficoltà altimetriche sono concentrate nei 35 km km dove spiccano tre gpm di terza categoria brevi ma piuttosto arcigni. Negli ultimi tre km si segnalano anche due ripide salitelle di quasi un km ad oltre il 7% di pendenza media per cui ci attendiamo un finale davvero scintillante, tra finisseur che attaccheranno per la vittoria di tappa e gli stessi uomini di classifica che non dovranno farsi trovare impreparati.

Antonio Scarfone

Bryan Coquard vince a Regensdorf (foto: Getty Images)

Bryan Coquard vince a Regensdorf (foto: Getty Images)

GIRO NEXT GEN, A SAINT-VINCENT TAPPA E MAGLIA A PAUL MAGNIER

giugno 10, 2024 by Redazione  
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Paul Magnier ha vinto la seconda tappa del Giro Next Gen e ha conquistato la maglia rosa. Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente Lorenzo Conforti e Gal Glivar. Andrea Raccagni Noviero si conferma miglior italiano in classifica.

Con una corsa d’attacco e ben gestita dalla sua squadra il transalpino Paul Magnier (Soudal Quick-Step Devo Team) ha vinto la seconda tappa del Giro Next Gen, la Aymaville-Saint-Vincent di 105 Km. Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente Lorenzo Conforti (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) e Gal Glivar (UAE Team Emirates Gen Z).
Il vincitore di giornata si è piazzato terzo al traguardo volante di Courmayeur, conquistando un secondo d’abbuono, e più avanti si è lanciato in un tentativo di fuga che vedeva all’opera alcuni tra i corridori favoriti oggi per la vittoria di tappa come Teutenberg (Lidl – Trek Future Racing), Robert Donaldson (Trinity Racing), Callum Thornley (Trinity Racing), Christian Bagatin (Team MBH Bank Colpack Ballan), Huub Artz (Wanty – ReUz – Technord) e Rasmus Søjberg Pedersen (Decathlon AG2R La Mondiale Development Team).
Il gruppo maglia rosa, tirato dalla Lotto di Jarno Widar, ha annullato l’azione salendo verso la Côte du Champ de Vigne, salita non impossibile ma che ha messo in difficoltà il leader della classifica Jakob Söderqvist (Lidl – Trek Future Racing), successivamente rientrato per poi tornare nuovamente a perdere sullo strappo finale e arrivando ad accusare 13 secondi di passivo al traguardo. Nel chilometro conclusivo in salita il secondo della classifica Andrea Raccagni Noviero (Soudal Quick-Step) ha lavorato per il compagno di squadra Magnier, che metteva a frutto il lavoro di Raccagni Noviero e riusciva ad arginare il tentativo di rimonta di Lorenzo Conforti (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), secondo davanti a Gal Glivar (UAE Team Emirates Gen Z). Grazie alla vittoria di tappa e agli abbuoni conquistati Magnier è il nuovo leader della classifica, con 7″ di vantaggio su Raccagni Noviero e 14″ sull’ex capoclassifica Söderqvist.
Il vincitore di giornata , al 4° successo stagionale dopo il Trofeo Ses Salines, la 3a tappa del Tour of Oman e la 2a tappa della Course de la Paix, si è così espresso in conferenza stampa: “Lo sviluppo della tappa è stato ideale. Ho preso i secondi di abbuono che mi servivano per prendere la Maglia Rosa e poi ho deciso di entrare in fuga, visto che c’erano dei corridori molto importanti. Una volta ripresi, mi sono gestito in salita e, grazie all’aiuto del mio compagno Andrea Raccagni Noviero, ero messo alla perfezione per lo sprint finale. Sono felice della vittoria e di questa Maglia. Ho vinto nel WorldTour quest’anno ma mi mancava un successo prestigioso tra gli Under 23 ed è bello conquistarlo qui al Giro Next Gen”.”Vestire questa Maglia è un sogno per me. So che molto probabilmente non la terrò fino alla fine però sarà bello indossarla domani. Sapevo che, per guadagnare secondi, avrei dovuto lanciarmi nello Sprint Intermedio alla ricerca di abbuoni. C’erano solo due corridori all’attacco, quindi per me e per il mio team era una situazione ideale. Nel finale avevo energie, nonostante la fuga, e ho sfruttato le mie qualità da biker allo sprint. Il Giro Next Gen è una delle migliori corse Under 23 al mondo, con paesaggi stupendi come qui in Valle d’Aosta. Vincere qua è davvero speciale”.
Andrea Raccagni Noviero, che ha conservato la maglia tricolore di miglior italiano ha aggiunto: “Il grande obiettivo del team era prendere la Maglia Rosa con Paul Magnier e lo abbiamo colto. Non mi sentivo molto bene stamattina, a causa di dolori allo stomaco, ma nel finale ho dato tutto. Con una trenata ho allungato il gruppo e tra me e Paul c’è stata grande intesa. Siamo primo e secondo in classifica generale ma da domani cambierà tutto. Cercherò di gestire le mie forze e ad aiutare il team, se possibile”.
Cambio della guardia anche per la Speciale Classifica dei GPM, caratterizzata da quella maglia azzurra che oggi è passata dalle spalle di Söderqvist a quelle Fabian Weiss (Tudor Pro Cycling Team U23). Ecco le parole dell’elvetico subito dopo la conclusione: “Oggi c’era l’opportunità di passare in testa a questa classifica e l’ho colta. E’ un traguardo che dà motivazioni a me e al mio team anche se il nostro obiettivo principale è la vittoria del Giro Next Gen. Domani il mio compagno di squadra Mathys Rondel avrà una prima chance per mostrare le sue qualità e dovrò supportarlo”.
Domani, come si evince dalle parole dei protagonisti odierni, si disputerà una delle tappe decisive essendo previsto il primo dei tre arrivi in salita di questa edizione, previsto ai 1761 metri di Pian della Mussa. Dopo una prima fase priva di difficoltà altimetriche si affronterà una serie di salite non particolarmente difficili che anticiperanno le due ascese più impegnative, quella di Sant’Ignazio (6.8 Km al 5.6% con gli ultimi 1800 metri al 9.2%) e quella conclusiva verso il traguardo, lunga 19 Km e caratterizzata da pendenze dolci fino a 4 Km dall’arrivo, quando inizierà un tratto di circa 2 km al 10.6%. seguito da un tratto conclusivo che presenta inclinazioni nuovamente morbide. E’ facile prevedere un altro cambio di maglie.

Mario Prato

Magnier vince la seconda tappa del Giro Netx Gen a Saint-Vincent

Magnier vince la seconda tappa del Giro Netx Gen a Saint-Vincent

10-06-2024

giugno 10, 2024 by Redazione  
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TOUR DE SUISSE

Il francese Bryan Coquard (Cofidis) si è imposto nella seconda tappa, Vaduz – Regensdorf, percorrendo 177.3 Km in 4h06′39″, alla media di 43.13 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Michael Matthews (Team Jayco AlUla) e il belga Arnaud De Lie (Lotto Dstny). Miglior italiano Francesco Busatto (Intermarché – Wanty), 9°. Il belga Yves Lampaert (Soudal Quick-Step) è il nuovo leader della classifica con 4″ sul britannico Ethan Hayter (INEOS Grenadiers) e 7″ sul portoghese João Almeida (UAE Team Emirates). Miglior italiano Alberto Bettiol (EF Education – EasyPost), 7° a 9″.

GIRO NEXT GEN (Under23)

Il francese Paul Magnier (Soudal Quick-Step) si è imposto nella seconda tappa, Aymavilles – Saint-Vincent, percorrendo 105 Km in 2h28′40″, alla media di 42.377 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Lorenzo Conforti (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) e lo sloveno Gal Glivar (UAE Team Emirates Gen Z). Magnier è la nuova maglia rosa con 7″ sull’italiano Andrea Raccagni Noviero (Soudal – Quick-Step Devo Team) e 14″ sullo svedese Jakob Söderqvist (Lidl – Trek Future Racing)

AD AOSTA IL PIÙ VELOCE È LO SVEDESE JAKOB SÖDERQVIST. È LUI LA PRIMA MAGLIA ROSA DEL GIRO NEXT GEN

giugno 10, 2024 by Redazione  
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Ad Aosta lo svedese Söderqvist ha vinto la prima tappa del Giro Next Gen, conquistando la prima Maglia Rosa di leader della classifica generale. Seconda piazza per il ligure Raccagni Noviero.

È iniziato oggi con una cronometro di poco più di 8 km il Giro Next Gen, la corsa a tappe italiana dedicata agli Under23 e, come la “sorella maggiore” conclusa da poco, organizzata dalla Gazzetta dello Sport per mano di RCS Sport.
Il più veloce sugli 8,8 km del circuito di Aosta è stato lo svedese Jakob Söderqvist (Lidl-Trek Future Racing), che ha chiuso con il tempo di 10’49”.
Al secondo posto e primo degli italiani si è piazzato il genovese Andrea Raccagni Noviero (Soudal Quick-Step Devo Team), che ha impiegato 6″ in più per chiudere la prova, mentre terzo a 9″ dal vincitore si è piazzato lo svizzero Fabian Weiss (Tudor Pro Cycling Team U23).
Il tracciato odierno era diviso in tre zone ben delineate. La parte iniziale era in leggera discesa, quella centrale in salita con punte del 10% verso il GPM di Beauregard e quella finale nuovamente in discesa,”condita” da qualche passaggio tecnico.
Lo svedese era il favorito della vigilia e non ha tradito le attese. È stato il più veloce della corsa fin dal primo intermedio, posto in cima al GPM. La picchiata che portava al traguardo ha fatto si che aumentasse ulterirmente il suo vantaggio sugli altri partecipanti. Grazie a questo successo Söderqvist indossa, oltre alla maglia rosa, anche quella rossa della classifica a puntu e quella azzurra degli scalatori. L’italiano Raccagni, invece, partirà per la prima tappa indossando la maglia tricolore della classifica dedicata ai corridori nostrani. La maglia bianca di Miglior Giovane sarà, invece, sulle spalle di Jarno Widar (Lotto Dstny Development Team), ad Aosta 9° e pure uno dei papabili per la vittoria finale.
La consueta conferenza stampa post gara ha avuto come protagonisti i primi due di giornata e la maglia bianca, che si sono così espressi.
Jakob Söderqvist: “Essere in Maglia Rosa è una sensazione unica, dato che era uno dei miei grandi obiettivi stagionali. Non è stato facile, mi mancava un po’ il confronto con gli altri cronomen, però sapevo di aver fatto un’ottima prova. E’ andato tutto come pianificato, specialmente nel tratto di salita. Successivamente, ho gestito bene la successione delle curve in discesa evitando di prendere troppi rischi. E’ un risultato speciale perchè non è molto comune vedere la Svezia in testa alle classifiche. Il nostro movimento però è in crescita e spero che questo risultato possa aiutare i miei connazionali in questo processo. Domani proverò a difendere la Maglia Rosa anche se so che non sarà facile”.
Andrea Raccagni Noviero: “Il secondo posto è un gran risultato, sono orgoglioso della mia cronometro. E’ anche inaspettato, visto il grande livello dei partecipanti. Avevo una buona gamba e, dopo aver sentito dalla radiolina che ero tra i migliori al GPM, mi sono motivato ancora di più. E’ stato uno sforzo veloce ma intenso. Nei prossimi giorni ci saranno altre occasioni, per me e per il mio team. Abbiamo in squadra Paul Magnier ed il mio ruolo sarà quello di ultimo uomo per lui, ma io sono pronto qualora si presentasse una chance”.
Jarno Widar: “Sono felice e sorpreso di questo risultato. Il percorso era favorevole, visto che fisicamente sono adatto a salite come quella di oggi. E’ li che ho costruito questo risultato. La Maglia Bianca è un obiettivo, ma vorrei vestirla domenica prossima. Tra i miei coetanei ci sono corridori che l’anno scorso si sono piazzati in top 10 ai Campionati Mondiali Juniores, il che dà ancora più risalto a questa performance. Vediamo se migliorerò ancora contro il tempo negli anni a venire”.
Oggi il Giro Next Gen Carta Giovani Nazionale, questa la sua definizione completa, si rimane in Valle d’Aosta con la Aymavilles – Saint-Vincent, tappa di 105 Km che si presenta altimetricamente molto mossa. Dopo la partenza si salirà senza incontrare grandi pendenze fino ai 1200 metri Courmayeur per poi far ritorno ad Aymavilles e raggiungere quindi Saint-Vincent, dove si affronterà un circuito di una dozzina scarsa di chilometri che prevede la pedalabile salita di Champ des Vignes a 8 km dall’arrivo, a sua volta prevista in vetta ad uno strappo che inizierà dopo lo striscione dell’ultimo chilometro.

Mario Prato

Söderqvist indossa la prima maglia rosa del Giro Next Gen 2024 (foto LaPresse)

Söderqvist indossa la prima maglia rosa del Giro Next Gen 2024 (foto LaPresse)

A PLATEAU DE GLIERES ESULTA CARLOS RODRIGUEZ. ROGLIC SI SALVA E FA SUO IL DELFINATO

giugno 9, 2024 by Redazione  
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Ultima tappa thriller al Criterium du Dauphinè. A sorridere sul traguardo di Plateau de Glières è stato l’iberico Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers) che ha preceduto lo statunitense Matteo Jorgenson (Visma | Lease a Bike). Proprio quest’ultimo ha rischiato seriamente di ribaltare la classifica generale grazie alle difficoltà palesate da un Primoz Roglic (Bora-Hansgrohe) in giornata no. Lo sloveno si è staccato già a metà salita, ma è stato poi bravo a difendere coi denti la leadership conservando un margine piccolissimo (appena 8″) ma sufficiente per festeggiare la seconda vittoria nella corsa a tappe francese. Sul podio finale, insieme a Roglic e Jorgenson è salito anche il sorprendente Derek Gee (Israel-PremierTech), oggi terzo di tappa.

La frazione conclusiva del Delfinato, 160,6 km da Thones a Plateau de Glières, proponeva un menù molto simile alle due precedenti tappe: tanta salita. Pronti via e iniziava subito il Col de la Forclaz de Montmin (7.1 km al 7,2%). Quindi, dopo il Col de Esserieux (4,6 km al 5%), iniziava un tratto relativamente semplice che accompagnava i corridori verso la prime rampe della penultima salita di giornata, quella di Le Saleve (12,2 km al 6,8%) posta al km 103. Seguiva un altro tratto non troppo impegnativo che terminava ai piedi dell’ascesa finale (9,3 km al 7,3%), una salita che alternava tratti a doppia cifra con altri molto più semplici.

La fuga di giornta è partita già lungo la prima salita ed è stata promossa da uno dei protagonisti della 7a tappa, Marc Soler (UAE Team Emirates). A lui si sono uniti altri 9 corridori: Guillaume Martin (Cofidis), David Gaudu (Groupama-FDJ), Lorenzo Fortunato (Astana Qazaqstan), Nicolas Prodhomme (Decathlon AG2R La Mondiale), Bart Lemmen (Visma-Lease a Bike), Eduardo Sepúlveda (Lotto Dstny), Tim Wellens (UAE Emirates), Sean Quinn (EF Education-EasyPost), Bruno Armirail (Decathlon AG2R La Mondiale) e Omar Fraile (INEOS Grenadiers).
I 10 fuggitivi hanno guadagnato un buon margine (massimo vantaggio di 4′), prima che l’INEOS iniziasse ad aumentare l’andatura lungo la salita di Saleve. L’azione della formazione britannica è stata talmente decisa che allo scollinamento il gap era dimezzato. Lungo il tratto successivo, a dare manforte alla Ineos sono giunti anche i corridori della Lidl-Trek decisi a puntare tutto su Giulio Ciccone. I fuggitivi sono stati così ulteriormente avvicinati, annullando in pratica le loro chance di successo.

Si è così giunti all’inizio della salita finale. La corsa si è accesa già dopo poche centinaia di metri grazie all’attacco di un ispirato Giulio Ciccone che è partito ai -8,2. Roglic non ha risposto allo scatto, ma i suoi scudieri Jai Hindley e Aleksandr Vlasov sono arrivati immediatamente nelle prime posizioni del drappello maglia gialla tenendo un ritmo abbastanza alto che non ha consentito a Ciccone di prendere il volo (massimo vantaggio di 20″). La situazione è cambiata ai -5,5, quando è scattato Laurens De Plus (INEOS Grenadiers). L’azione del belga ha rapidamente selezionato il gruppetto dei migliori in cui sono rimasti appena in 5: oltre al belga, anche Matteo Jorgenson (Visma | Lease a Bike), Derek Gee (Israel-PremierTech), Santiago Buitrago (Bahrain-Victorius) e Carlos Rodriguez (INEOS Grenadiers). Tra gli staccati, oltre ad un Remco Evenepoel (Soudal-Quick Step) apparso in difficoltà nell’intero weekend, anche la maglia gialla di Primoz Roglic, oggi decisamente meno brillante rispetto agli scorsi giorni. Una volta ripreso Ciccone, che non è poi riuscito a tenere le ruote degli altri 5, è partito Carlos Rodriguez, con a ruota Jorgenson, Gee, Buitrago e De Plus. Questi ultimi due non sono però riusciti a tenere il ritmo, lasciando così in testa alla corsa il terzetto formato da Rodriguez, Jorgenson e Gee.

Lo statunitense, capito che Roglic era in difficoltà e che non era in grado di rientrare, ha preso la testa del terzetto imponendo un ritmo piuttosto alto. Il gap di Roglic è cresciuto metro dopo metro arrivando a 45″ al passaggio all’ultimo km. Jorgenson ha nuovamente accelerato facendo staccare anche Gee, provando una disperata rimonta nonostante un tratto finale non troppo complicato. Rodriguez, rimasto a ruota di Jorgenson, è riuscito a superare lo statunitense negli ultimi 50 metri aggiudicandosi la tappa. Di lì a poco (a 15″) è giunto anche Derek Gee. Roglic, che era rimasto in compagnia di Ciccone, è riuscito ad approffittare del tratto finale e a difendere coi denti il primato per appena 8″.

Roglic vince così il suo secondo Delfinato davanti a Jorgenson (8″) e Gee (36″). Fuori dal podio Carlos Rodriguez (a 1′00″) e De Plus (2′04″). Seguono Vlasov (a 2′06″), Evenepoel (a 2′25″), Ciccone e Oier Lazkano (Movistar Team) a 2′54″ e Mikel Landa (Soudal-Quick Step) a 4′13″.

Pierpaolo Gnisci

Tappa a Rodriguez, Delfinato a Roglic (fonte:Getty Images)

Tappa a Rodriguez, Delfinato a Roglic (fonte:Getty Images)

TOUR DE SUISSE, LA PRIMA MAGLIA ORO VA A YVES LAMPAERT

giugno 9, 2024 by Redazione  
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Yves Lampaert si veste d’oro. E’ sua la prima maglia di leader del Giro di Svizzera 2024 grazie alla vittoria nel cronoprologo iniziale di Vaduz

Il Giro di Svizzera 2024 vede il consueto cronoprologo di apertura in quel di Vaduz su una distanza di circa 5 km. Il ciclista belga, partito tra i primi, approfitta delle condizioni di asfalto asciutto prima che la pioggia condizionasse la maggior parte delle prove successive. Lampaert fa segnale al traguardo il tempo di 5 minuti e 5 secondi, facendo meglio di 3 secondi rispetto a Stefan Bissegger (Team EF Education EasyPost) e di 4 secondi rispetto ad Ethan Hayter (Team INEOS Grenadiers). Chiude la top five la coppia UAE Team Emirates formata da Joao Almeida e Finn Fisher-Black, rispettivamente a 6 ed a 7 secondi di ritardo da Lampaert. Tra gli uomini che hanno ambizioni di classifica, Almeida sembra così partire in pole position mentre il compagno di squadra Adam Yates, tra i favoriti della vigilia, non va oltre il 25° posto a 15 secondi di ritardo da Lampaert. Da non sottovalutare le prove di Wilco Kelderman (Team Visma Lease a Bike) e di Mattias Skjelmose Jensen (Team Lidl Trek), che fermano le lancette a 11 secondi di ritardo da Lampaert mentre il migliore degli italiani è Alberto Bettiol (Team EF EducationEasyPost), settimo a 9 secondi di ritardo da Lampaert. Domani è in programma la seconda tappa del Giro di Svizzera, la prima in linea da Vaduz a Regensdorf di 177.3 km. Sarà una tappa con diversi saliscendi e con tre gpm categorizzati, l’ultimo dei quali è lungo 3 km ed ha una pendenza media del 6.3%. Visto che si scalerà a 11 km dalla conclusione vedremo quasi sicuramente le prime schermaglie tra i pretendenti alla classifica generale con Lampaert che dovrà impegnarsi e anche molto per conservare la maglia oro.

Antonio Scarfone

Yves Lampaert vince il cronoprologo di Vaduz (foto: Getty Images)

Yves Lampaert vince il cronoprologo di Vaduz (foto: Getty Images)

09-06-2024

giugno 9, 2024 by Redazione  
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CRITÉRIUM DU DAUPHINÉ

Lo spagnolo Carlos Rodríguez (INEOS Grenadiers) si è imposto nell’ottava ed ultima tappa, Thônes – Plateau des Glières, percorrendo 160.6 Km in 4h18′02″, alla media di 37.344 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo statunitense Matteo Jorgenson (Team Visma | Lease a Bike) e di 15″ il canadese Derek Gee (Israel – Premier Tech). Miglior italiano Giulio Ciccone (Lidl – Trek), 7° a 48″. Lo sloveno Primož Roglič (BORA – hansgrohe) si impone in classifica con 8″ su Jorgenson e 36″ su Gee. Miglior italiano Ciccone, 8° a 2′54″

TOUR DE SUISSE

Il belga Yves Lampaert (Soudal Quick-Step) si è imposto nella prima tappa, circuito a cronometro di Vaduz, percorrendo 4.8 Km in 5′05″, alla media di 56.195 Km/h. Ha preceduto di 3″ l’elvetico Stefan Bissegger (EF Education – EasyPost) e di 8″ il britannico Ethan Hayter (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Alberto Bettiol (EF Education – EasyPost), 7° a 9″. Lampaert è il primo leader della classifica con 3″ su Bissegger e 8″ su Hayter. Miglior italiano Bettiol, 7° a 9″

GIRO NEXT GEN (Under23)

Lo svedese Jakob Söderqvist (Lidl – Trek Future Racing) si è imposto nella prima tappa, circuito a cronometro di Aosta, percorrendo 8.8 Km in 10′49″, alla media di 48.814 Km/h. Ha preceduto di 6″ l’italiano Andrea Raccagni Noviero (Soudal – Quick-Step Devo Team) e di 9″ l’elvetico Fabian Weiss (Tudor Pro Cycling Team U23). Söderqvist è la prima maglia rosa con 6″ su Raccagni Noviero e 9″ su Weiss

ZLM TOUR (Paesi Bassi)

Il danese Alexander Salby (Bingoal WB) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, circuito di Oosterhout, percorrendo 159.4 Km in 3h14′38″, alla media di 49.139 Km/h. Ha preceduto allo sprint il russo Gleb Syritsa
(Astana Qazaqstan Team) e l’italiano Jakub Mareczko (Team Corratec – Vini Fantini). Il belga Rune Herregodts (Intermarché – Wanty) si impone in classifica con 20″ sul britannico Max Walker (Astana Qazaqstan Development Team) e 23″ sull’elvetico Tom Bohli (Tudor Pro Cycling Team). Miglior italiano Mirco Maestri (Team Polti Kometa), 11° a 41″

TOUR OF LITHUANIA

L’estone Martin Laas (Ferei Quick-Panda Podium Mongolia Team) si è imposto anche nella quinta ed ultima tappa, circuito di Alytus, percorrendo 168 Km in 3h35′32″, alla media di 46.768 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Mathias Larsen (Airtox – Carl Ras) e il norvegese Daniel Vold (IL Stjørdals Blink). Nessun italiano in gara. Il danese Mads Andersen (Airtox – Carl Ras) si impone in classifica con 18″ sul lettone Kristiāns Belohvoščiks (nazionale lettone) e 46″ su Larsen

TOUR DU MAROC

Il francese Rayan Boulahoite (Vendée U) si è imposto nella decima ed ultima tappa, Rabat – Casablanca, percorrendo 124.5 Km in 2h22′49″, alla media di 52.305 Km/h. Ha preceduto allo sprint il turco Batuhan Özgür (Beykoz Belediyesi Spor Türkiye) e il connazionale Jonathan Couanon (Nice Métropole Côte d’Azur). Due italiani in gara: Filippo Tagliani (Vini Monzon – Savini Due – OMZ) 41° con lo stesso tempo dei primi, Lorenzo Cataldo (Vini Monzon – Savini Due – OMZ) 10° a 2′40″, Filippo Tagliani (Vini Monzon – Savini Due – OMZ) 68° a 11′11″. Il francese Axel Narbonne Zuccarelli (Nice Métropole Côte d’Azur) si impone in classifica con 2′39″ su Couanon e 2′41″ sull’eritreo Natnael Berhane (Beykoz Belediyesi Spor Türkiye). Tagliani 20° a 12′04″, Cataldo 28° a 23′13″

TOUR DU CAMEROUN

L’ivoriano Isiaka Cissé (nazionale ivoriana) si è imposto nella nona ed ultima tappa, Ngoulemakong – Yaoundé, percorrendo 107.7 Km in 2h26′30″, alla media di 44.109 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’algerino Abdallah Benyoucef (nazionale algerina) e il burkinabè Vincent Mouni (nazionale burkinabè). Nessun italiano in gara. Il camerunense Clovis Kamzong (SNH Vélo Club) si impone in classifica con 2′45″ su Benyoucef e 3′11″ sull’algerino Ayoub Sahiri (nazionale algerina)

TOUR OF BRITAIN WOMEN

L’australiana Ruby Roseman-Gannon (Liv AlUla Jayco) si è imposta nella quarta ed ultima tappa, circuito di Manchester, percorrendo 99.2 Km in 2h37′51″, alla media di 37.707 Km/h. Ha preceduto allo sprint la lussemburghese Christine Majerus (Team SD Worx – Protime) e l’olandese Lorena Wiebes (Team SD Worx – Protime). Miglior italiana Elena Cecchini (Team SD Worx – Protime), 22° a 10″. La belga Lotte Kopecky (Team SD Worx – Protime) si impone in classifica con 17″ sulla britannica Anna Henderson (nazionale britannica) e 34″ sulla Majerus. Miglor italiana Letizia Paternoster (Liv AlUla Jayco), 5° a 40″

VOLTA CICLISTA A CATALUNYA FEMENINA

La neozelandese Ally Wollaston (AG Insurance – Soudal Team) si è imposta nella terza ed ultima tappa, Molins de Rei Barcellona, percorrendo 86.6 Km in 2h07′20″, alla media di 40.806 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Marianne Vos (Team Visma | Lease a Bike) e l’italiana Vittoria Guazzini (FDJ – SUEZ). La Vos si impone in classifica con 1′06″ sulla connazionale Riejanne Markus (Team Visma | Lease a Bike) e 1′14″ sulla norvegese Katrine Aalerud (Uno-X Mobility). Miglior italiana Alice Maria Arzuffi (CERATIZIT-WNT Pro Cycling Team), 8° a 1′42″

SPAR FLANDERS DIAMOND TOUR (Donne)

L’italiana Chiara Consonni (UAE Team ADQ (Lidl – Trek) si è imposta nella corsa belga, circuito di Nijlen, percorrendo 136.6 Km in 3h18′40″, alla media di 41.255 Km/h. Ha preceduto allo sprint il finlandese Anniina Ahtosalo (Uno-X Mobility) e l’austriaca Kathrin Schweinberger (CERATIZIT-WNT Pro Cycling Team).

ROGLIC-BIS. LO SLOVENO VINCE ANCHE A SAMONES E IPOTECA IL DELFINATO. CROLLA EVENEPOEL

giugno 9, 2024 by Redazione  
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La seconda tappa di alta montagna del Criterium du Dauphinè conferma quanto era gia emerso ieri a Le Collet d’Allevard e restituisce un verdetto pressochè definitivo. A trionfare al termine della tappa regina è stato infatti nuovamente Primoz Roglic (Bora-Hansgrohe) che ha ulteriormente rafforzato la sua leadership grazie anche al crollo di un Remco Evenepoel (Soudal-Quick Step) a cui evidentemente manca ancora qualcosa per poter lottare con i migliori nelle grandi montagne. Lo sloveno ha battuto negli ultimi metri della durissima salita finale un sempre più solido Matteo Jorgenson (Visma | Lease a Bike), mentre un ottimo Giulio Ciccone (Lidl-Trek) ha chiuso in terza posizione (a 2″) precedendo i sorprendenti Oier Lazkano (Movistar Team) e Derek Gee (Israel-PremierTech). Solo 13° Remco Evenepoel che ha pagato un ritardo di 1′46″. La nuova classifica generale vede saldamente in testa Roglic con 1′02″ su Jorgenson, 1′13″ su Gee, 1′56″ sul compagno di squadra Aleksander Vlasov ed 1′58″ su Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers).

La 7a tappa rapprestentava la frazione più dura di quest’edizione delle corsa francese. Nonostante fosse lunga appena 155 km, la Albertville-Samoens presentava ben 4 gpm, 3 dei quali di prima categoria e l’ultimo Hors-Categorie. La strada iniziava a salire leggermente già una volta usciti dalla città che ospitò i Giochi Olimpinci invernali nel 1992. Al km 22 iniziava il primo gpm, il Col de Saises (9,5 km al 6,5%). Il tratto successivo, lungo poco meno di 50 km, alternava discese a tratti di falsopiano finchè al km 80 iniziava la seconda salita, la Cote de Araches (6,2 km al 7,3%) che terminava ai -70. Quindi era la volta del Col de la Ramaz (14 km al 7%) la cui vetta era posta ad appena 38 km dall’arrivo. Dopo la successiva discesa e un altro tratto di falsopianto, iniziavano le durissime rampe (9,9 km al 9%) che portavano la corsa a Samoens.

Già dopo una manciata di chilometri dal via sono iniziati i tentativi di fuga. L’azione buona si è formata man mano che ci si avvicinava al Col de Saises. I primi ad evadere con successo sono stati Marc Soler (UAE Emirates), Davide Formolo (Movistar), Lorenzo Fortunato (Astana) e Nicolas Prodhomme (Decathlon- AG2R La Mondiale). A questo quartetto si sono poi aggiunti in cima alla salita anche Darren Rafferty (EF Education-Easypost), Kevin Geniets (Groupama-FDJ), Warren Barguil (DSM), Guillaume Martin (Cofidis) e Koen Bouwman (Visma-Lease a bike). Il gruppo di testa ha man mano guadangato un margine interessante (circa 4 minuti), mentre dietro il gruppo tirato dalla Bora-Hansgrohe controllava.

La corsa ha proceduto lungo questo canovaccio fino al Col de la Ramaz. A circa 7 km dalla vetta è infatti arrivato lo scatto di Marc Soler che ha deciso di abbandonare la compagnia degli altri fuggitivi provando l’assolo. Fortunato e gli altri fuggitivi hanno provato a resistere, ma lo spagnolo aveva un passo decisamente migliore e ha così guadangato rapidamente 1 minuto sui primi inseguitori, dilatando anche il gap sul gruppo che in cima al gpm pagava oltre 5′20″. L’iberico ha però perso un minuto nei successivi 30 km, in particolare nel fondovalle che seguiva la discesa, per effetto del lavoro profuso dai corridori della Bora. Soler ha quindi approcciato gli ultimi 10 km con un vantaggio che sembrava quasi rassicurante (4′20″).

La salita finale era però decisamente dura e come conseguenza la pedalata dell’iberico si è fatta sempre più dura: nel giro di pochi chilometri il gap è pericolosamente sceso. Ai -7 è giunta la prima sentenza di un certo peso: Remco Evenepoel è andato in difficoltà, staccandosi dal drappello degli uomini di classifica e abbandonando i sogni di gloria. La Bora ha così ulteriormente accelerato grazie al lavoro di Jai Hindley e Aleksander Vlasov, la cui andatura ha ulteriormente selezionato il già risicato gruppo maglia gialla. Nel frattempo i fuggitivi di giornata erano stati ripresi uno alla volta, mentre il gap di Marc Soler continuava a scendere in modo vistoso. L’iberico, ormai piantato, è stato ripreso ai -2. I big non si sono sostanzialmente attaccati fino ai 600 m dal traguardo, quando ha provato l’allungo Santiago Buitrago. L’azione del colombiano è durata però molto poco e così in contropiede è partito Oier Lazkano. L’azione del basco è però finita per favorire Roglic che è partito ai -300. La solita accelerazione dello sloveno non ha lasciato spazio di rimonta agli avversari

Roglic ha così tagliato il traguardo con Matteo Jorgenson (Visam | Lease a bike) a ruota. Poco dopo (a 2″) sono giunti Giulio Ciccone (Lidl-Trek), Oier Lazkano (Movistar Team) e Derek Gee (Israel-PremierTech). Poco più dietro (a 8″) è giunto Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers), seguito a 14″ da Santiago Buitrago (Bahrain-Victorius), Laurens De Plus (Ineos Grenadiers) e Aleksandr Vlasov (Bora-Hansgrohe). 10° posto a 33″ per Mikel Landa (Soudal-Quick Step), lasciato libero di fare corsa in proprio vista la debacle di Remco Evenepoel, 13° a 1′46″.
Alla vigilia della tappa finale (altro arrivo in salita sul Plateau de Glieres), Roglic guida con 1′02″ su Jorgenson, 1′13″ su Gee, 1′56″ sul compagno Vlasov, 1′58″ su Carlos Rodriguez e 2′15″ su Evenepoel.

Pierpaolo Gnisci

Roglic-bis al Delfinato (fonte: Getty Images)

Roglic-bis al Delfinato (fonte: Getty Images)

08-06-2024

giugno 8, 2024 by Redazione  
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CRITÉRIUM DU DAUPHINÉ

Lo sloveno Primož Roglič (BORA – hansgrohe). si è imposto anche nella settima tappa, Albertville – Samoëns 1600, percorrendo 155.3 Km in 4h29′16″, alla media di 34.605 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo statunitense Matteo Jorgenson (Team Visma | Lease a Bike) e di 2″ l’italiano Giulio Ciccone (Lidl – Trek). Roglič è ancora leader della classifica con 1′02″ su Jorgenson e 1′13″ sul canadese Derek Gee (Israel – Premier Tech). Miglior italiano Ciccone, 9° a 2′54″

DURACELL DWARS DOOR HET HAGELAND

Il belga Gianni Vermeersch (Alpecin – Deceuninck) si è imposto nella corsa belga, Aarschot – Diest, percorrendo 178.4 Km in 4h04′18″, alla media di 43.815 Km/h. Ha preceduto di 1″ il norvegese Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility) e di 11″ l’olandese Hartthijs de Vries (TDT – Unibet Cycling Team). Non hanno terminato la corsa i due italiani in gara, Luca Mozzato (Arkéa – B&B Hotels) e Antonio Polga (Team Novo Nordisk)

ELMOS DWARS DOOR HET HAGELAND (Donne)

L’olandese Lucinda Brand (Lidl – Trek) si è imposta nella corsa belga, Aarschot – Diest, percorrendo 128.3 Km in 3h16′50″, alla media di 39.109 Km/h. Ha preceduto allo sprint le connazionali Thalita de Jong (Lotto Dstny Ladies) e Karlijn Swinkels (UAE Team ADQ). Miglior italiana Letizia Borghesi (EF Education-Cannondale), 5° a 3″.

ZLM TOUR (Paesi Bassi)

L’olandese Casper van Uden (Team Dsm-Firmenich PostNL) si è imposto nella quarta tappa, circuito di Roosendaal, percorrendo 196.7 Km in 4h14′26″, alla media di 46.385 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Simon Dehairs (Alpecin-Deceuninck Development Team) e l’italiano Giovanni Lonardi (Team Polti Kometa). Il belga Rune Herregodts (Intermarché – Wanty) è ancora leader della classifica con 20″ sul britannico Max Walker (Astana Qazaqstan Development Team) e 25″ sull’elvetico Tom Bohli (Tudor Pro Cycling Team). Miglior italiano Mirco Maestri (Team Polti Kometa), 9° a 41″

TOUR OF LITHUANIA

L’estone Martin Laas (Ferei Quick-Panda Podium Mongolia Team) si è imposto nella quarta tappa, circuito di Utena, percorrendo 183 Km in 3h32′04″, alla media di 51.776 Km/h. Ha preceduto di 1″ il connazionale Lauri Tamm (Voltas – Tartu 2024 by CCN) e il norvegese Eirik Vang Aas (IL Stjørdals Blink). Nessun italiano in gara. Il danese Mads Andersen (Airtox – Carl Ras) è tornato leader della classifica con 17″ sul lettone Kristiāns Belohvoščiks (nazionale lettone) e 54″ sul connazionale Mathias Larsen (Airtox – Carl Ras)

TOUR DU MAROC

Il marocchino Anouar Rahmou (Vini Monzon – Savini Due – OMZ) si è imposto nella nona tappa, Meknes – Rabat, percorrendo 134.1 Km in 3h15′04″, alla media di 41.247 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Ibrahim Essabahy (Morocco Regional Team) e il francese Rayan Boulahoite (Vendée U). Due italiani in gara: Lorenzo Cataldo (Vini Monzon – Savini Due – OMZ) 10° a 2′40″, Filippo Tagliani (Vini Monzon – Savini Due – OMZ) 18° a 2′40″. Il francese Axel Narbonne Zuccarelli (Nice Métropole Côte d’Azur) è il nuovo leader della classifica con 2′41″ sull’eritreo Natnael Berhane (Beykoz Belediyesi Spor Türkiye) e 2′43″ sul connazionale Jonathan Couanon (Nice Métropole Côte d’Azur). Cataldo 23° a 12′02″, Tagliani 24° a 12′04″

TOUR DU CAMEROUN

L’algerino Abdallah Benyoucef (nazionale algerina) si è imposto nell’ottava tappa, Yaoundé – Ngomedzap, percorrendo 96.3 Km in 2h05′01″, alla media di 46.218 Km/h. Ha preceduto di 1″ il connazionale Hamza Megnouche (nazionale algerina) e il burkinabè Vincent Mouni (nazionale burkinabè). Nessun italiano in gara. Il camerunense Clovis Kamzong (SNH Vélo Club) è ancora leader della classifica con 2′45″ su Benyoucef e 3′11″ sull’algerino Ayoub Sahiri (nazionale algerina)

TOUR OF BRITAIN WOMEN

L’olandese Lorena Wiebes (Team SD Worx – Protime) si è imposta nella terza tappa, circuito di Warrington, percorrendo 106.8 Km in 2h44′42″, alla media di 38.907 Km/h. Ha preceduto allo sprint la connazionale Charlotte Kool (Team Dsm-Firmenich PostNL) e l’australiana Georgia Baker (Liv AlUla Jayco). Miglior italiana Rachele Barbieri (Team Dsm-Firmenich PostNL), 4°. La belga Lotte Kopecky (Team SD Worx – Protime) è ancora leader della classifica con 17″ sulla britannica Anna Henderson (nazionale britannica) e 32″ sull’italiana Letizia Paternoster (Liv AlUla Jayco)

VOLTA CICLISTA A CATALUNYA FEMENINA

L’olandese Marianne Vos (Team Visma | Lease a Bike) si è imposta nella seconda tappa, La Seu d’Urgell – La Molina, percorrendo 95.7 Km in 2h49′43″, alla media di 33.833 Km/h. Ha preceduto di 51″ la connazionale Riejanne Markus (Team Visma | Lease a Bike) e di 56″ la norvegese Katrine Aalerud (Uno-X Mobility). Miglior italiana Alice Maria Arzuffi (CERATIZIT-WNT Pro Cycling Team), 10° a 1′20″. La Vos è la nuova leader della classifica con 1′00″ sulla Markus e 1′08″ sulla Aalerud. Miglior italiana la Arzuffi, 10° a 1′36″

07-06-2024

giugno 7, 2024 by Redazione  
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CRITÉRIUM DU DAUPHINÉ

Lo sloveno Primož Roglič (BORA – hansgrohe) si è imposto nella sesta tappa, Hauterives – Le Collet d’Allevard, percorrendo 174.1 Km in 4h19′49″, alla media di 40.18 Km/h. Ha preceduto di 3″ l’italiano Giulio Ciccone (Lidl – Trek) e di 11″ il russo Aleksandr Vlasov (BORA – hansgrohe). Roglič è il nuovo leader della classifica con 19″ sul belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) e 58″ sullo statunitense Matteo Jorgenson (Team Visma | Lease a Bike). Miglior italiano Ciccone, 11° a 2′46″

GROSSER PREIS DES KANTONS AARGAU

Il belga Maxim Van Gils (Lotto Dstny) si è imposto nella corsa elvetica, circuito di Leuggern, percorrendo 173.8 Km in 4h13′20″, alla media di 41.163 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Alberto Bettiol (EF Education – EasyPost) e Roger Adrià (BORA – hansgrohe)

ZLM TOUR (Paesi Bassi)

L’olandese Peter Schulting (Diftar Continental Cyclingteam) si è imposto nella terza tappa, Schijndel – Buchten, percorrendo 179.4 Km in 3h54′26″, alla media di 45.915 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Martijn Rasenberg (Parkhotel Valkenburg) e Wessel Mouris (Metec – SOLARWATT p/b Mantel) Miglior italiano Giovanni Lonardi (Team Polti Kometa), 7°. Il belga Rune Herregodts (Intermarché – Wanty) è ancora leader della classifica con 20″ sul britannico Max Walker (Astana Qazaqstan Development Team) e 25″ sull’elvetico Tom Bohli (Tudor Pro Cycling Team). Miglior italiano Mirco Maestri (Team Polti Kometa), 9° a 41″

TOUR OF LITHUANIA

Il danese Daniel Stampe (Airtox – Carl Ras) si è imposto nella terza tappa, circuito di Šilalė, percorrendo 170 Km in 3h44′06″, alla media di 45.515 Km/h. Ha preceduto di 3″ il connazionale Alfred Kongstad (Team CO:PLAY-Giant Store) e di 8″ l’estone Oskar Nisu (Ferei Quick-Panda Podium Mongolia Team). Nessun italiano in gara. Il norvegese Peder Antoni Gravås (IL Stjørdals Blink) è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo del danese Mathias Larsen (Airtox – Carl Ras) e 3″ sul danese Mads Andersen (Airtox – Carl Ras)

TOUR DU MAROC

Il marocchino Oussama Khaf (nazionale marocchina) si è imposto nell’ottava tappa, Fes – Meknes, percorrendo 147.3 Km in 3h33′01″, alla media di 41.49 Km/h. Ha preceduto di 1″ il connazionale Ibrahim Essabahy (Morocco Regional Team) e il francese Benjamin Marais (Vendée U). Due italiani in gara: Filippo Tagliani (Vini Monzon – Savini Due – OMZ) 7° a 1″, Lorenzo Cataldo (Vini Monzon – Savini Due – OMZ) 8° a 1″. L’eritreo Natnael Berhane (Beykoz Belediyesi Spor Türkiye) è ancora leader della classifica con 1″ sul francese Jonathan Couanon (Nice Métropole Côte d’Azur) e 4″ sul francese Axel Narbonne Zuccarelli (Nice Métropole Côte d’Azur). Cataldo 23° a 9′20″, Tagliani 24° a 9′22″

TOUR DU CAMEROUN

Il burkinabè Vincent Mouni (nazionale burkinabè) si è imposto nella settima tappa, Douala – Puma, percorrendo 101 Km in 2h31′30″, alla media di 40 Km/h. Ha preceduto allo sprint il camerunense Clovis Kamzong (SNH Vélo Club) e il connazionale Saturnin Yameogo (nazionale burkinabè). Nessun italiano in gara. Kamzong è ancora leader della classifica con 2′46″ sull’algerino Abdallah Benyoucef (nazionale algerina) e 3′11″ sull’algerino Ayoub Sahiri (nazionale algerina)

TOUR OF BRITAIN WOMEN

La belga Lotte Kopecky (Team SD Worx – Protime) si è imposta anche nella seconda tappa, circuito di Wrexham, percorrendo 140.1 Km in 3h37′12″, alla media di 38.702 Km/h. Ha preceduto allo sprint la britannica Anna Henderson (nazionale britannica) e di 20″ l’olandese Lorena Wiebes (Team SD Worx – Protime). Miglior italiana Letizia Paternoster (Liv AlUla Jayco), 4° a 20″. La Kopecky è ancora leader della classifica con 17″ sulla Henderson e 34″ sulla Paternoster

VOLTA CICLISTA A CATALUNYA FEMENINA

La neozelandese Ally Wollaston (AG Insurance – Soudal Team) si è imposta nella prima tappa, circuito di Manresa, percorrendo 100.6 Km in 2h46′13″, alla media di 36.314 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Marianne Vos (Team Visma | Lease a Bike) e la cubana Arlenis Sierra (Movistar Team). Miglior italiana Vittoria Guazzini (FDJ – SUEZ), 4°. La Wollaston è la prima leader della classifica con 4″ sulla Vos e 6″ sulla Sierra. Miglior italiana la Guazzini, 7° a 10″

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