COMMENTOUR DE SUISSE: RELATIVA TRANQUILLITA’ IN UNA VOLATA “MONDIALE”

giugno 15, 2011
Categoria: Approfondimenti

Giornata di relativa calma al Tour de Suisse, dove a mettere un po’ di pepe alla gara ci hanno pensato gli strappetti del finale, subito sfruttati da chi ha voluto e saputo cogliere l’occasione giusta. I tentativi non sono andati a buon fine, ma hanno causato un po’ di affanno tra gli sprinter, alcuni dei quali si sono staccati dal gruppo di testa in vista del traguardo.

Foto copertina: un’istantanea della 4a tappa, colta dall’obiettivo di Roberto Bettini

Dopo i primi scossoni in montagna, si è svolta una giornata di calma per i candidati alla vittoria finale del Giro di Svizzera 2011. La Lampre – ISD ha svolto un compito di amministrazione della corsa, con la protezione del proprio capitano in maglia gialla Damiano Cunego, che però non ha pensato due volte a tentare la volata. Infatti l’arrivo odierno a Huttwil, non era un arrivo per puri sprinter: una salita a pochi km e lo strappetto finale hanno fatto si che alcuni tra i possibili favoriti, come Mark Cavendish, si staccassero senza poi poter far parte dello sprint finale. Su questo strappetto si sono viste alcune azioni importanti da finisseur, prima Voigt e infine anche un coraggioso Ballan ha provato ad anticipare la volata.
Ha vinto Hushovd, il vichingo con l’iride, una vittoria ottenuta all’ultimo metro con un colpo di reni decisivo a superare un bravissimo Peter Sagan, determinato ad ottenere un grande bis dopo il successo di ieri nella frazione di montagna con arrivo a Grindelwald. Con questo secondo posto odierno lo slovacco è meritatamente uno dei corridori più positivi di questo Tour de Suisse.
Chissà se riusciremo a vedere la davanti uomini come Cavendish, Goss, Boonen, Freire: purtroppo per loro l’edizione 2011 della corsa elvetica non è molto a favore degli sprinter puri, sbilanciato molto verso gli scalatori. Domani avranno però la seconda e penultima chance, in cui cercheranno in tutti i modi di sfruttarla, mentre i big di classifica potranno ancora rifiatare in attesa delle ultime, decisive salite.

Andrea Giorgini

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