SHOW DI CUNEGO IN SALITA, MA SAGAN LO BEFFA

giugno 13, 2011
Categoria: News

Il veronese fa il vuoto sul Grosse Scheidegg, raggiunge il gruppo dei fuggitivi che era avanti di 2′ e rimane solo al comando ma lo slovacco rientra nel finale e lo batte in volata. Il Piccolo Principe è comunque la nuova maglia gialla davanti a Soler e Mollema

Foto copertina: Cunego festeggia in maglia oro (www.tio.ch)

La terza tappa del Tour de Suisse, 107,6 km da Brig-Glis a Grindelwald, malgrado la brevità era una delle più dure della corsa con la salita del Grimselpass e del tremendo Grosse Scheidegg, la cui verra era posta a soli 11 km dal traguardo. A rendere ancora più dura la corsa è stata la pioggia che ha iniziato a cadere fin dalle prime fasi e dopo pochi km il gruppo si è spezzato in due tronconi e davanti sono rimasti 31 corridori tra cui Andy Schleck, Fuglsang e Voigt (Leopard), Sagan, Nerz e Salerno (Liquigas), Giampaolo Caruso (Katusha), Gasparotto (Astana), Righi (Lampre), Van Avermaet, Bakelandts e De Greef (Omega Pharma), Albasini (HTC) e Ten Dam (Rabobank), che in classifica era distaccato di soli 1′08” dalla maglia gialla Soler (Movistar). Sembrava che questa fuga che per molti versi ha ricordato quella dell’Aquila al Giro 2010 potesse decidere il Giro di Svizzera un po’ ma il grosso del gruppo guidato da Movistar e Lampre, con Righi che si è rialzato per tirare dietro per Cunego, è riuscito a superare senza danni il Grimselpass e a contenere in circa 3′ il distacco dai battistrada all’attacco del Grosse Scheidegg, salita di 16,4 km con una pendenza media del 9% se si eccettuano alcuni tratti di falsopiano a metà strada.
Sulle prime rampe Bakelandts, già all’attacco ieri verso Animona nonchè in innumerevoli occasioni al Giro d’Italia, ha tentato l’avventura solitaria mentre al comando del gruppo inseguitore si è portato un Andy Schleck al servizio di Fuglsang, che a sua volta in classifica generale era distaccato di solo 1′26” da Soler; a ruota dei due della Leopard sono rimasti solo Samoilau (Movistar), De Greef, Sagan, Salerno, Ten Dam e Caruso mentre anche il gruppo si è ridotto a una ventina di unità e anche oggi Kloeden (Radioshack), Peter Velits (HTC) e Vandevelde (Garmin) non sono riusciti a reggere il passo dei migliori, che nel frattempo avevano ridotto a poco più di 2′ il distacco dai battistrada.
A 7 km dalla vetta, mentre Bakelandts veniva ripreso dal gruppetto di Andy Schleck, Di Luca (Katusha) è scattato dal gruppo e ha provocato ulteriore selezione con i soli Soler, Cunego, Frank Schleck e Monfort(Leopard), Kruijswijk e Mollema (Rabobank), Froome (Sky) e Van Garderen (HTC) in grado di tenere il ritmo; molto più deciso l’attacco del veronese che ha immediatamente fatto il vuoto con Soler che ha tentato di prendergli la scia ma ha dovuto mollare mentre gli altri sono rimasti sui pedali. Impressionante il passo del Piccolo Principe che ha iniziato a riprendere ad uno ad uno finchè in cima ha scollinato da solo con 5” su Ten Dam, 10” su Salerno e Fuglsang, 15” su Sagan, 35” su Caruso e 45” sul gruppo di Soler, Frank Schleck, Van Garderen e Leipheimer mentre dopo il grande lavoro Andy Schleck si era rialzato.
Cunego ha proseguito nella sua azione in discesa staccando definitivamente Ten Dam mentre uno sfortunatissimo Salerno autore fin lì di una splendida corsa dopo essere quasi riuscito grazie alle sue doti da biker a riportarsi sotto è caduto ed è stato costretto al ritiro; per il veronese sembrava fatta ma a 3 km dall’arrivo Sagan è arrivato come un missile e in volata ha fatto valere il suo spunto veloce anche perchè il capitano della Lampre ha pensato soprattutto a guadagnare secondi per la classifica generale: ulteriore dimostrazione di talento cristallino comunque quella dello slovacco che era impensabile potesse reggere in una salita così impegnativa come il Grosse Scheidegg. 3° e 4° a 21” sono arrivati Fuglsang e Ten Dam, 5° a 48” Caruso e 6° a 1′04” Van Garderen in un gruppetto che comprendeva anche Frank Schleck, Mollema, De Greef e Kruijswijk; meno brillante di ieri Di Luca che ha chiuso 12° a 1′24” poco avanti a un Leipheimer come spesso gli accade ha avuto difficoltà in discesa ed è arrivato 16° a 1′42” mentre Andy Schleck è giunto 21° a 3′41” uscendo definitivamente dalla lotta per la classifica generale.
Cunego comanda ora il Giro di Svizzera con 54” su Soler, 1′16” su Mollema, 1′19” su Ten Dam, 1′21” su Van Garderen, 1′25” su Frank Schleck, 1′32” su Fuglsang e 1′53” su Di Luca; alla luce della superiorità mostrata in salita Damiano sembra il grande favorito ma la sua squadra è apparsa molto debole e rischia di non essere in grado di controllare la corsa di fronte alle corazzate Leopard e Rabobank. La quarta tappa, 198,4 km da Grindelwald a Huttwil, potrebbe finalmente vedere in scena i velocisti anche se le due salitelle presenti nel circuito finale da ripetere 2 volte potrebbero invogliare a una fuga da lontano.

Marco Salonna

Maglia a Cunego, successo a Sagan (foto JC Bott - Keystone)

Maglia a Cunego, successo a Sagan (foto JC Bott - Keystone)

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