AGOSTONI: IL RITORNO DI VISCONTI

agosto 19, 2009
Categoria: News

La seconda giornata del Trittico Lombardo incorona Giovanni Visconti, che regola in una volata a ranghi ristretti Santambrogio e Ventoso, dopo una fuga partita a 47 chilometri dall’arrivo.

Finalmente la tanto attesa vittoria di peso è arrivata. Visconti, in realtà, quest’anno aveva già trionfato nella seconda tappa del Giro di Slovenia e nella cronosquadre di apertura della Coppi e Bartali, ma dal capitano della ISD Neri ci si aspettavano ben altri risultati.
Tornato nel 2009 sotto la guida di Scinto – ds che lo aveva diretto fra gli under 23 – e una volta terminata la gavetta nella Quick Step di Bettini e Boonen, questa doveva essere la stagione in cui fare il salto di qualità, confermando quanto di buono fatto vedere negli anni passati alla corte di Lefèvre. Invece così non è stato: il deludente Giro d’Italia e l’anonimo campionato italiano erano gli appuntamenti in cui Giovanni aveva deluso gli appassionati, oggi finalmente è tornato a farsi vedere ai livelli che gli competono.

La Coppa Agostoni, come la Tre Valli Varesine di ieri, si è risolta con una azione da lontano; decisiva è stata quest’oggi la scalata del Lissolo, affrontata più volte.
Sulle impegnative rampe della salita lecchese, durante la penultima scalata, un coraggioso Visconti esce dal gruppo, si riporta sui fuggitivi della mattina e, assieme a Santambrogio, li stacca. Nella discesa si forma un gruppo di 6 uomini che poi si giocherà la vittoria a Lissone. I fuggitivi godono tutti di una eccellente condizione: il vincitore di ieri Santambrogio, Alessandro Bertolini (a lungo in fuga anche alla 3 Valli), uno Scarponi galvanizzato dalle parole che il CT Ballerini questa mattina aveva speso per lui in vista di una possibile convocazione in azzurro, Rubiano, Ventoso – già vincitore di diverse corse in questo periodo – e Visconti.
L’ultima ascesa del Lissolo non cambia le carte in tavola, si mette in evidenza un generoso Rubiano che, consapevole della sua inferiorità in pianura, cerca inutilmente di avvantaggiarsi. La collaborazione fra i fuggitivi è buona e il vantaggio, pur variando, non scende mai sotto i 10 secondi.
Il gruppo alle spalle dei fuggitivi non riesce a riprenderli nonostante abbia il terreno per farlo. A rompere i cambi della Fuji Servetto interviene anche Sella, al rientro alle corse, che cerca di proteggere il compagno Ventoso.

Fra i fuggitivi i più veloci sono Ventoso, Santambrogio e Visconti, ma ciò non sembra interessare agli altri componenti della fuga, che non si tirano indietro quando c’è da prendere aria per mantenere alto il ritmo. Stupisce la tattica della Diquigiovanni che, pur avendo nel gruppo di testa due fuggitivi, non prova niente per evitare la volata, nonostante i suoi due alfieri sulla carta siano battuti allo sprint.
Ai 3 chilometri dal traguardo dal gruppo esce Muto, duttile corridore della Miche, che fa un numero alla Cancellara riportandosi sui fuggitivi in 2 chilometri, guadagnando tutto solo 20 secondi ai 6 di testa che non si erano di certo fermati. Non domo, il corridore nativo di Napoli, rientrato sui fuggitivi sotto lo striscione dell’ultimo chilometro, si porta subito in testa al gruppo, forse con l’intenzione di cogliere tutti di sorpresa.
Ormai i fuggitivi sono pronti alla volata e l’azione di Muto risulta essere quella di un gregario che lancia lo sprint al proprio capitano.
La volata è lanciata e subito si vede che a giocarsela saranno gli uomini più veloci; sulla destra della sede stradale Ventoso parte lungo e sulla sinistra Santambrogio risponde al corridore spagnolo. Uno scaltro Visconti prende la ruota di Santambrogio e sfrutta la sua scia fino ai 100 metri conclusivi, poi fa fruttare il suo spunto veloce e riesce a superare il corridore della Lampre. Dietro di loro completa il podio Ventoso.

Visconti taglia per primo il traguardo della Coppa Agostoni (foto Bettini)

Visconti taglia per primo il traguardo della Coppa Agostoni (foto Bettini)

Il gruppo conclude la corsa con sole 25 unità, fra cui Sella e Basso, che hanno portato a termine la gara nonostante il grande caldo e l’impossibilità di ottenere la vittoria.

Il CT Ballerini ha potuto anche oggi scrivere molte note sulla propria agenda. In particolare, ha riservato una nota positiva per il vincitore, che deve però ancora far vedere qualcosa per poter ambire ad un posto in azzurro; un’altra nota di merito è per Santambrogio, che a questo punto sembra possa essere – assieme a Bruseghin – l’uomo di fiducia di Cunego all’interno della squadra azzurra; un’ulteriore nota, infine, per i due della Diquigiovanni: Bertolini e Scarponi come uomini di fatica potrebbero essere utili a Mendrisio. Nota decisamente negativa per Stefano Garzelli che anche oggi si è ritirato (per lui la scusante di un colpo di sole): riuscire a ottenere il pass per i mondiali a questo punto è molto difficile. dato che non parteciperà alla Vuelta e il calendario italiano non prevede ancora molti appuntamenti,
Domani la Coppa Bernocchi sarà l’atto conclusivo del Trittico Lombardo che vede saldamente al comando Santambrogio.

Matteo Colosio

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