UN BOOM ESPLOSIVO NEL DELFINATO

giugno 5, 2011
Categoria: News

L’ex campione del mondo e specialista dei prologhi olandesi realizza il miglior tempo lungo i 5,4 km di Saint Jean de Maurienne davanti a Vinokourov e Wiggins. Bene anche Evans e Samuel Sanchez mentre Basso non prende rischi e Malori cade ed è ultimo

Foto copertina: Lars Boom guarda con decisione al primo traguardo del Delfinato 2011: sarà suo (foto Bettini)

La 61a edizione del Criterium del Delfinato, che da due stagioni viene organizzato dall’ASO, vede come di consueto al via molti degli atleti che si contenderanno la maglia gialla al Tour de France, da Vinokourov (Astana), che vinse su queste strade nel lontano 1999, a Basso (Liquigas), da Evans (BMC) a Samuel Sanchez (Euskaltel), da Van den Broeck (Omega Pharma) a Wiggins (Garmin) passando per Zubeldia (Radioshack), Gesink (Rabobank) e Tony Martin (HTC); probabilmente molti di questi cercheranno di risparmiare energie in vista della Grande Boucle e allora potrebbero entrare in gioco per la classifica generale atleti usciti dal Giro d’Italia come Siutsou (HTC), Cataldo (Quickstep), Niemiec (Lampre) e soprattutto Joaquin Rodriguez (Katusha) nonchè outsider come Di Gregorio (Astana), Coppel (Saur), Taaramae e Moncoutie (Cofidis), Roche e Peraud (AG2R), Morabito (BMC), Luis Leon Sanchez (Rabobank), Daniel Martin (Garmin), Uran (Sky) e Chris Soerensen (Saxo Bank).
Come accade da molti anni la settimana sulle strade del Sud-Est della Francia si è aperta con un prologo che in quest’occasione ha avuto luogo a Saint-Jean de Maurienne lungo un percorso di 5,4 km molto tecnico con 12 curve, reso ancora più impegnativo da un acquazzone che ha risparmiato i primi e gli ultimi a partire e si è abbattuto a metà corsa penalizzando i numeri di partenza centrali. A spuntarla è stato Lars Boom (Rabobank), già vincitore in stagione del prologo del Giro del Qatar, con 3” su Vinokourov, che su un tracciato così tortuoso si è trovato a meraviglia, e 6” su Wiggins, reduce dalla vittoria nella cronometro del Giro di Baviera davanti a Cancellara. 4° e 5° posto a 6” e 9” per i sorprendenti Degenkolb (HTC), che dimostra di non essere solo un velocista, e Kadri (AG2R), seguiti sempre con un ritardo di 9” da Posthuma (Leopard) e da un già brillante Evans che probabilmente è il favorito assoluto per la classifica generale dopo che in stagione ha già vinto alla Tirreno-Adriatico e al Giro di Romandia. Tra gli altri Coppel ha chiuso con un distacco di 11”, un positivo Van den Broeck a 14”, Brajkovic e lo sfortunatissimo Boasson Hagen (Sky), che ha gareggiato nel momento in cui le condizioni meteo erano peggiori, a 15”, Samuel Sanchez e Zubeldia a 16”, e Gesink, non nuovo a ottime prestazioni a cronometro in questa stagione, a 17” come Tony Martin che in assenza di lunghi rettilinei non ha avuto modo di esprimere la sua potenza. Il migliore degli azzurri è stato Cataldo che ha accusato un distacco di 21” mentre Basso, reduce da una settimana di stop dopo la caduta sull’Etna, pur gareggiando su strada asciutta non ha forzato e ha chiuso a 34” e Malori (Lampre), molto atteso dopo le ottime prove a cronometro degli ultimi mesi, è stato vittima di una caduta che lo ha relegato all’ultimo posto a 2′44”; il parmense avrà comunque la possibilità di rifarsi nella cronometro di 42,5 km di Grenoble, molto più adatta alle sue caratteristiche.
La prima tappa in linea, 144 km da Albertville a Saint Pierre de Chartreuse, presenta il primo dei quattro arrivi in salita di questo Criterium del Delfinato; gli ultimi 7,4 km al 4,8% di pendenza non fanno paura ma basteranno per dare una certa scossa alla classifica generale.

Marco Salonna

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