TRE ANNI DOPO MILANO INCORONA CONTADOR, CRONO A MILLAR

maggio 30, 2011
Categoria: News

Era dal 2008 che il Giro non si concludeva sotto la Madonnina e anche allora fu lo spagnolo a spuntarla al termine di una prova contro il tempo, anche se l’arrivo era in Corso Buenos Aires: il fuoriclasse della Saxo Bank ha onorato la corsa fino in fondo chiudendo al 3° posto la crono ma a spuntarla in Piazza Duomo è stato lo scozzese della Garmin con 7” su Rasmussen penalizzato da una foratura, mentre Scarponi difende il 2° posto nella generale davanti a Nibali.

Foto copertina: il podio del Giro 2011 (foto De Socio)

L’ultima fatica di questo durissimo Giro è stata dunque una crono di 25 km con partenza da Rho Fiera e arrivo in Piazza Duomo nel centro di Milano; originariamente i km dovevano essere 31 ma la concomitanza con il ballottaggio delle elezioni comunali ha fatto sì che venisse modificato il percorso, il che in ogni caso non ha influito sulla prova. Pronti via e la maglia nera Van Emden (Rabobank), ottimo cronoman al di là delle quasi 5 ore di distacco nella generale da Contador, fa segnare un buonissimo tempo ma viene poco dopo battuto dal danese Alex Rasmussen (HTC), già quattro volte campione del mondo su pista, che gli infligge 55” malgrado sia stato vittima di una foratura a circa 800 metri dal traguardo e abbia dovuto percorrere in quelle condizioni un tratto finale caratterizzato da diverse curve e dal lastricato, perdendo così diversi secondi. Che il tempo di Rasmussen fosse comunque difficile da battere lo si è compreso quando specialisti come Meyer (Garmin), Gretsch (HTC) e Clement (Rabobank) giungono al traguardo rispettivamente con 57”, 1′01” e 1′25” di distacco ma Millar (Garmin), che dopo un avvio di Giro da protagonista si era risparmiato negli ultimi giorni per dare il meglio in questa prova, complice la foratura del danese recupera i 6” di distacco che aveva all’ultimo intertempo e fa meglio di lui per 7” al traguardo.
Più il tempo passava e più era chiaro che lo scozzese sarebbe rimasto nelle primissime posizioni fino al termine, anche perchè il vento contrario è aumentato soprattutto nella seconda parte del percorso; subito dopo di lui è arrivato Konovalovas (Movistar), vincitore della crono finale del Giro 2009 a Roma, che ha accusato 1′30” di ritardo e anche Porte (Saxo Bank), che pure a sua volta si era risparmiato per tutta la corsa non avendo fatto classifica come un anno fa, si è fermato a 43”; da sottolineare in positivo invece le prove di Popovych (Radioshack), molto deludente nel complesso malgrado sia andato spesso in fuga, che ha contenuto il distacco in 55” e del nostro Montaguti (AG2R) che è rimasto a lungo il primo degli italiani a 1′19” da Millar, seguito da Ulissi (Lampre) che come sul Nevegal ha confermato le sue buone qualità nelle prove contro il tempo chiudendo con un ritardo di 1′42”.
Via via che si sono susseguiti gli arrivi la leadership del britannico era sempre più salda; il trionfatore del Sestriere Kiryienka (Movistar) ha perso 1′22”, Machado (Radioshack) ha contenuto il ritardo in 1′12” a conferma di un finale di Giro in crescendo che gli darà fiducia per il futuro anche se da lui ci si attendeva di più del 20° posto finale e Cataldo (Quickstep) ha perso 1′47” non riuscendo per poco a strappare la 12a posizione nella generale al francese Dupont (AG2R).
Infine a uno a uno sono arrivati i big che lottavano per la top ten; Kruijswijk (Rabobank) ha suggellato un grandissimo Giro perdendo solo 1′31” da Millar e salvando il 9° posto dall’assalto di Siutsou (HTC) che gli ha recuperato solo 15” ma quantomeno ha conquistato la decima piazza a discapito di Nieve (Euskaltel) che ha accusato ben 3′47” ma può essere più che soddisfatto della sua corsa e dell’impresa compiuta nel tappone dolomitico con arrivo a Gardeccia. Come era prevedibile Kreuziger (Astana) ha strappato il 6° posto a Rujano (Androni) chiudendo con un distacco di 1′26” contro i 2′25” del venezuelano che però ha salvato la 7a piazza dall’assalto di un ancora deludente Menchov (Geox), giunto a 2′03” da Millar, e soprattutto ha dato spettacolo in montagna dimostrando di essere tornato quello del 2005 anche se qualche alto e basso e i 5′ persi nella tappa di Orvieto gli hanno pregiudicato un piazzamento finale ancora migliore. Malgrado le loro scarse qualità a cronometro Gadret (AG2R) e un Rodriguez (Katusha) in netta crescita negli ultimi giorni hanno conservato il 4° e il 5° posto chiudendo rispettivamente a 2′51” e 2′14” da Millar.
Con il francese troppo lontano per puntare al podio e Contador inarrivabile il maggior interesse della giornata consisteva nella lotta per il secondo posto tra Nibali (Liquigas) e Scarponi (Lampre), con il marchigiano che alla vigilia aveva 56” di vantaggio; il siciliano è partito molto forte guadagnando una decina di secondi nei primissimi km ma già al primo intertempo il distacco tra i due si era stabilizzato e al traguardo è rimasto di 10”, con Nibali che ha chiuso la crono all’11° posto e primo degli italiani a 1′18” e Scarponi a 1′28”: grandissimo Giro in ogni caso per entrambi che non hanno potuto fare nulla contro Contador ma malgrado il livello complessivo molto alto hanno superato nettamente gli altri avversari, anche se Nibali nelle tappe di Gardeccia e Sestriere ha palesato ancora qualche limite nella resistenza come già al Giro 2010 e all’ultima Vuelta malgrado il successo finale.
Quella di Contador non è stata una semplice passerella malgrado il vantaggio abissale in classifica e malgrado lui stesso avesse dichiarato prima del via che non avrebbe corso a tutta per godersi gli applausi dei tifosi; il madrileno è invece partito a razzo facendo segnare un tempo di 1” inferiore a quello di Millar e ha chiuso con un comunque eccellente 3° posto a 36” dallo scozzese e a 29” da Rasmussen. L’ordine dell’arrivo della crono ha visto poi Porte 4° a 43”, Popovych 5° a 55”, Van Emden 6° a 1′02”, Meyer 7° a 1′04”, Gretsch 8° a 1′08”, Machado 9° a 1′12” e Siutsou 10° a 1′16”.
Contador ha conquistato il suo secondo Giro d’Italia e la sua quinta grande corsa a tappe consecutiva con un vantaggio di 6′10” su Scarponi, 6′56” su Nibali, 10′04” su Gadret, 11′05” su Rodriguez, 11′28” su Kreuziger, 12′12” su Rujano, 12′18” su Menchov, 13′51” su Kruijswijk e 14′10” su Siutsou e si è aggiudicato anche la maglia rossa della classifica a punti complice un percorso avaro di traguardi per velocisti; la maglia bianca di miglior giovane è andata secondo pronostico a Kreuziger che però ha dovuto lottare fino alla fine per avere la meglio su Kruijswijk mentre il quasi 38enne Garzelli grazie soprattutto alla fuga nella tappa di Gardeccia si è aggiudicato per la seconda volta la maglia verde di miglior scalatore: infine la classifica per squadre a tempi è stata vinta dall’Astana e quella per squadre a punti dalla Lampre.

Marco Salonna

Larrivo di Contador in Piazza Duomo (foto De Socio)

L'arrivo di Contador in Piazza Duomo (foto De Socio)

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