IL FINALE CHE NON TI ASPETTI: DUE FELINI ALL’ATTACCO

maggio 14, 2011
Categoria: News

Vincere una tappa al Giro d’Italia è la più grande ambizione di ogni ciclista in gara. Farlo su chi lotterà per la vittoria finale, poi, ne fa aumentare il pregio. Se poi il big piazzato alle tue spalle è Alberto Contador allora ti rendi conto che hai portato a termine un piccolo capolavoro. A riuscire in tutto questo è un fantastico Oscar Gatto, partito in testa al gruppo, ai meno 1500 metri dall’arrivo di Tropea.

Foto copertina: Gatto, Contador e dietro tutta la muta scatenata alla caccia dei due “felini” (www.as.com)

Da Pisacane al Giro d’Italia. Dal 1857, al 2011. Due sbarchi, seppur con significati completamente diversi, in contesti storici ancor più agli antipodi ma che però segneranno comunque la storia della graziosa cittadina cilentana che deve proprio ai 300 la sua notorietà. La carovana rosa invade Sapri fin dalle prime luci del mattino in un’atmosfera davvero particolare. Subito dopo il chilometro zero va via la lunga fuga di giornata proposta da Mirko Selvaggi (Vacansoleil) e Leonardo Giordani (Farnese Vini-Neri Sottoli). I due accumulano un vantaggio massimo di poco superiore dieci minuti che man mano si riduce con l’alternarsi alla testa del gruppo della Quick Step, Androni Giocattoli e HTC. Superata Amantea, a circa 50 km dall’arrivo, si comicia così a fare sul serio. La velocità del gruppo aumenta progressivamente e tra Vibo Valentia e Briatico inizia la bagarre in testa al gruppo per ottenere le migliori posizioni, considerando l’insidioso finale. Il gruppo raggiunge i due fuggitivi a circa 8 km dall’arrivo in piena velocità, ed è in questi frangenti che la corsa si anima. Si segnala una caduta senza conseguenze in cui viene coinvolto Garzelli (secondo ‘inconveniente’ capitato al ciclista varesino dopo la foratura sullo sterrato di orvieto) che pur riuscendo a tornare nel gruppo – a circa 4 km dall’arrivo – non gli consentirà di trovare le energie sufficienti per un finale da protagonista. La strada intanto si restringe e si fa tortuosa proprio all’ingresso di Tropea, quando ai 1600 m dall’arrivo inizia una salita di 600 al 7%. Scatto secco – anzi felino – di Oscar Gatto della Farnese Vini che in duecento metri fa il vuoto ricordando il miglior Bettini e avviandosi così alla vittoria di tappa andando a tutta nell’ultimo chilometro pianeggiante. Un’azione veramente da sottolineare positivamente, considerando anche che al secondo posto si piazza un ardito Contador che riesce ad anticipare il gruppo regolato in volata da Petacchi. In classifica generale lo spagnolo di Madrid è adesso quinto dopo aver superato in un colpo solo Scarponi e Nibali, attesi quindi ad una risposta immediata nella tappa siciliana di domani, quando la doppia scalata dell’Etna (dal versante messinese e dall’altro catanese) potrebbe dare un ulteriore scossone nelle prime posizioni.

Antonio Scarfone

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