UN RUSSO IN DELIRIO

marzo 31, 2011
Categoria: News

A sorpresa la seconda tappa della Tre Giorni di La Panne va a Denis Galimzyanov che a Koksijde mette la sua ruota davanti a tutti, battendo nettamente Degenkolb e Sagan. Ma la notizia del giorno è la cotta di Greipel sul Kemmelberg che lascia il via libera per la generale alla coppia Westra-De Backer. Domani gran finale con altra volata e crono

Foto copertina: Galimzyanov “abbraccia” il traguardo di Koksijde (foto Bettini)

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Da metà 2010 è stato la controfigura russa di Francesco Gavazzi. Non ce ne voglia il corridore della Lampre-ISD, ma fra i battuti ed i piazzati eccellenti degli ultimi mesi in salsa “vodka” dobbiamo metterci proprio il velocista della Katusha Galimzyanov. Una volta quinto, poi secondo, poi settimo, visto che ci siamo decimo, poi terzo. Ma, mai, lassù in cima.
Ha dovuto aspettare di arrivare in faccia al mare del Nord per sgambettare nel modo giusto, alzare le braccia al cielo e tirare fuori dalla bocca quella linguaccia come a dire: “adesso esisto anche io!”.
Una tappa, la seconda della Tre Giorni di La Panne, che sembra strizzare l’occhio ai velocisti ma che nasconde una insidia, nemmeno troppo mascherata: il Kemmelberg, il muro-simbolo della Gand-Wevelgem, affrontato l’ultima volta proprio domenica scorsa. Con davanti già una fuga con due minuti di vantaggio sul plotone composta da Delage, Martias, Caethoven, Howard ed il “solito” Ignatiev, nel gruppo a dare battaglia ci ha pensato quel Lieuwe Westra (Vacansoleil) che ieri a Zottegem aveva chiuso secondo e che si sta dimostrando in ottima forma.
A lasciarci le penne, il leader della generale Andrè Greipel e favorito numero uno per la vittoria odierna ma, il capitano dell’Omega Pharma-Lotto, è rimasto imbottigliato nelle retrovie, ha perso l’attimo buono ed una volta che i migliori avevano scavato il solco ha alzato bandiera bianca: tant’è che è arrivato al traguardo con un ritardo di 5’09”.
In testa alla corsa, invece, sui cinque si riportavano altri quindici pronti a darsi battaglia ed oltre a Westra, anche Bozic, Scherlinckx, Oss e Dall’Antonia. Ed è proprio l’uomo Vacansoleil a prendersi un po’ di abbuoni qua e là, anche se l’azione che sembra decisiva parte intorno ai meno cinquanta dal traguardo con un terzetto che prende il largo: Engoulvent (Saur-Sojasun), Van Groen (Willems) e Van Keirsbulk (Quick Step). Al primo giro sul traguardo di Koksijde, i tre hanno poco più di un minuto di vantaggio sul gruppo ma, quando Engoulvent inizia a mostrare segnali di stanchezza, è Van Groen a rompere gli indugi ed andarsene in avanscoperta solitaria a trenta chilometri dall’arrivo.
La sua sembra un’azione importante e decisiva ma non ha fatto i conti con un nemico spietato: il vento contrario. Gli altri due vengono ripresi dal gruppo dei migliori ad undici chilometri dall’arrivo con 36” di vantaggio. L’uomo della Willems torna a riassaporare anche i 50” ai meno sette, ma in poco più di 2000 metri, perde quasi tutto il vantaggio sotto la spinta di Astana, HTC, Liquigas e Fdj. Il vento si fa sempre più forte e lo sfortunato belga viene ripreso a 1.300 metri dal traguardo, ma la vittoria morale di giornata va senz’altro a lui. Nella volata, non ci sono treni ma tanti battitori liberi e così ai cinquecento metri prova l’allungo Vaitkus che, però, funge da apripista per Galimzyanov che gli battezza la ruota: il russo della Katusha esce ai 130 metri, supera Vaitkus e va a vincere agevolmente mettendosi alle spalle la sorpresa Degenkolb, un Sagan in ombra ed il velocista dell’Astana che aveva fatto da apripista. Miglior italiano è Manuel Belletti (15°).
Come detto, cambia la classifica generale con una coppia a parimerito: Westra e De Backer. Verosimilmente si scorneranno nella seconda semitappa di domani, 14 chilometri a cronometro, anche se tutti gli altri sono molto vicini: Degenkolb e De Groen a due secondi, Sagan e Muravyev a quattro, Bole a cinque, Delage a sei e poi il grosso del gruppo a soli otto secondi con dentro cronoman di un certo peso come Downing, Wyss, Rosseler, Grivko ed il nostro Manuel Quinziato. Domattina, però, prima semitappa con 111 chilometri pianeggianti con qualche altro secondo di abbuono sparso lungo il percorso. E potrebbe risultare molto prezioso.

Saverio Melegari

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