DEUTSCHELAND UBER ALLES A PORTO VECCHIO, FRANK SCHLECK RESISTE

marzo 28, 2011
Categoria: News

Doppietta tedesca nella località a sud della Corsica con Geschke che vince in volata la semitappa del mattino davanti a Fischer e Mangel e Kloeden che si aggiudica la crono del pomeriggio precedendo Wiggins e Fuglsang. Il Criterium International va al lussemburghese che respinge l’assalto di Kiriyenka nella prova contro il tempo e mantiene la leadership davanti al bielorusso e a Taaramae

Foto copertina: il podio dell’edizione 2011 (foto AFP)

Il secondo e ultimo giorno del Criterium International prevedeva due semitappe, la prima in linea di 75 km, quasi interamente pianeggiante e in circuito attorno a Porto Vecchio, e la seconda di 7 km a cronometro sempre nella cittadina corsa. La prova del mattino si è corsa tutta d’un fiato ed è vissuta sulla fuga di Martinez (Euskaltel), Di Gregorio (Astana), Doi (Skil Shimano), Dion (Bretagne) e Jeandesboz (Saur) partiti dopo soli 4 km e in grado di rimanere al comando fino a 3 km dalla conclusione con Jeandesboz ultimo ad arrendersi; in una volata atipica per l’arrivo in leggera salita e per la mancata presenza di grandi velocisti in corsa il tedesco Geschke (Skil Shimano), ben supportato dai compagni di squadra, si è lanciato in testa e ha resistito al ritorno del brasiliano Fischer (Garmin) e del francese Mangel (Saur) con gli altri transalpini Vachon (Bretagne) e Molmy (Big Mat) 4° e 5° mentre anche il nostro Ongarato (Vacansoleil) si è gettato nello sprint ma ha dovuto accontentarsi della 13a posizione.
Decisamente più interessante la crono del pomeriggio, nella quale Frank Schleck (Leopard) doveva difendere un vantaggio di 20” su Kiriyenka (Movistar) e di 28″ su Taaramae (Cofidis). I primi a far segnare tempi significativi sono stati Dowsett (Sky) con 9′15”, Champion (AG2R) e Paulinho (Radioshack) con 9′13” e Poels (Vacansoleil), già in grande spolvero alla Tirreno-Adriatico, con 9′12” ma a fare la differenza è stato Zabriskie (Garmin) con 9′00”; il tempo dello statunitense è però stato immediamente demolito dal britannico Wiggins (Sky) che ha riscattato la debacle sul Col de l’Ospedale fermando il cronometro a 8′50” e, piuttosto sorprendentemente, la seconda posizione provvisoria è stata occupata dal danese Fuglsang (Leopard), a sua volta in forte ritardo il giorno prima, con 8′56”.
In seguito hanno fatto registrare buone prestazioni lo statunitense Talansky (Garmin) con 9′15” e il francese Coppel (Saur) con 9′16” ma a battere il tempo di Wiggins è stato il tedesco Kloeden (Radioshack) – anch’egli incapace di restare con i migliori nell’arrivo in salita – che all’intertempo del km 4, posizionato al termine di un tratto in leggera ascesa, aveva 2” di vantaggio sul britannico e li ha portati a 4″ al traguardo facendo segnare un tempo di 8′46”. Uno dopo l’altro sono arrivati tutti gli uomini di classifica con Vinokourov (Astana) e Samuel Sanchez (Euskaltel) che non hanno brillato chiudendo in 9′11” mentre meglio hanno fatto Machado (Radioshack) e Peraud (AG2R), rispettivamente con 9′06” e 9′07”. Si è tutto sommato difeso, considerate le sue caratteristiche), Andy Schleck (Leopard) con 9′29”; buone prove anche del francese Geniez (Skil Shimano) che fermato il cronometro assicurandosi la 4a posizione in classifica generale.
La lotta per la vittoria finale era comunque ristretta a Frank Schleck (Leopard), Kiriyenka (Movistar) e Taaramae (Cofidis) che avevano inflitto distacchi importanti sul Col de l’Ospedale; l’estone si è reso però protagonista di una prova non brillante chiudendo in 9′12” mentre il bielorusso ha fatto meglio con 9′05” ma il lussemburghese ha sorpreso tutti facendo segnare addirittura il 5° tempo al km 4 e chiudendo in un’ottima 12a posizione con 9′10”, assicurandosi dunque il primato in classifica generale.
La crono è stata dunque vinta da Kloeden con 4” su Wiggins, 10” su Fuglsang, 14” su Zabriskie, 15” su Talansky, 16” su Coppel e Monfort, 17” su Kiriyenka, 20” su Machado e 21” su Roux (FDJ) e Peraud; il Criterium International è invece andato a Frank Schleck con 13” su Kiryienka, 30” su Taaramae, 1′14” su Geniez, 1′15” su Machado, 1′16” su Peraud, 1′19” su Hesjedal (Garmin), 1′23” sul campione uscente Fedrigo (FDJ) e 1′25” su Lopez Garcia (Movistar) e Lagutin (Vacansoleil). Kiriyenka si consola con il successo nella classifica a punti mentre Taaramae è stato il miglior giovane e l’olandese Ligthart (Vacansoleil) si è aggiudicato la classifica degli scalatori.

Marco Salonna

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