A CANCELLARA L’HARELBEKE

marzo 26, 2011
Categoria: News

Il fuoriclasse elvetico vince per distacco la E3 Prijs Vlaanderen – Harelbeke, rifilando 1′ netto al quartetto Roelandts – Gusev – Vanmarcke – Tankink. Un segnale chiaro alla concorrenza di Boonen e degli altri uomini del Nord in vista delle più prestigiose classiche delle pietre ormai alle porte. Malacarne, 45°, è il primo degli italiani, in una corsa sostanzialmente disertata dai nostri corridori di punta.

Foto copertina: Fabian Cancellara celebra sul podio il trionfo di Harelbeke (foto ispaphoto.com)

Se il buongiorno si vede dal mattino, l’imminente campagna del Nord si preannuncia con un menù che rimarrà nella memoria degli appassionati.
La E3 Prijs Vlaanderen – Harelbeke, disputata oggi su 222 km, come oramai tradizione è la prova che dà l’avvio agli appuntamenti ciclistici che dopo la Milano-Sanremo fanno migrare il movimento ciclistico verso Nord, dove ogni pietra, ogni cippo, ogni centimetro di strada ha una storia ciclistica da raccontare.
La prova odierna è vista in modo diverso da quelli che ambiscono a cogliere gli allori tra Fiandre e Roubaix. Ci sono quelli che la evitano, per rimanere nascosti e poter così affrontare gli avversari a viso aperto negli appuntamenti prossimi venturi. Ci sono quelli che la interpretano come un allenamento di qualità per mettere chilometri nelle gambe e arrivare ben carburati agli appuntamenti che contano. Ci sono infine quelli che la considerano come la prima tappa della loro personale ricerca del successo a queste latitudini.
Il vincitore odierno, Fabian Cancellara, che ha bissato il successo del 2010, appartiene ovviamente a questi ultimi, gente che non teme di dimostrare agli avversari il loro valore anche se hanno segnato sul calendario ben altri appuntamenti.
Prima del successo dello svizzero di origini lucane, la giornata si è dipanata in maniera frizzante, con Niko Eeckhout (An Post-Sean Kelly) che ha avuto l’onore di essere il primo a rompere la tranquillità in gruppo.
Dopo questo tentativo subito rintuzzato, ha preso il via quello ben più importante di Aliaksandr Kuschynski (Katusha), William Bonnet (FDJ), Stuart O’Grady (Leopard Trek), Jurgen Wandewalle (Omega Pharma-Lotto), Sebastien Hinault (Ag2r-La Mondiale), Sep Vanmarcke (Garmin-Cervélo), Michael Morkov (Saxo Bank-SunGard) e Ben King (Team Type 1).
Tentativo che ha guadagnato un vantaggio di poco inferiore ai 3’, ma con alle spalle una Quick Step non rappresentata nella fuga e desiderosa di cogliere i primi punti nel WorldTour 2011.
Con il passare dei km l’armonia nel gruppo in fuga a secondo dell’orografia del tracciato lasciava un po’ a desiderare, si registravano infatti gli assoli di Bonnet sull’Eikemberg, di Jurgen Vandewalle sullo Stationsberg, di Sep Vanmarcke sul Taaienberg, di O’Grady e Bonnet sul Kruisberg, fino a quello più ambizioso di Vanmarcke sul Patenberg che sembrava destinato al successo.
Intanto, nelle retrovie, alcune forature e un problema meccanico costringevano Cancellara a cambiare bicicletta (aspettiamoci polemiche nei prossimi giorni).
Sul Kwaremont, quando mancavano 32km al termine, la locomotiva di Berna ha preso l’iniziativa lanciandosi verso il traguardo, trascinandosi dietro quelli che riuscivano a rimanere attaccati alla sua ruota e raggiungendo uno dopo l’altro i sopravissuti della fuga degli otto.
La prova di forza dello svizzero ha fatto si che gli avversari non riuscissero neanche a rimanere attaccati alla sua ruota, permettendo così al portacolori della Leopard-Trek di cogliere il successo in solitaria con un margine di un minuto sugli immediati inseguitori, con Jurgen Roelandts (Omega Pharma – Lotto) che ha avuto la meglio su Vladimir Gusev (Katusha) per la seconda piazza.
Lo scorso anno alla vittoria a Harelbeke erano seguite quelle di Fiandre e Roubaix, il tutto in una quindicina di giorni che sono entrati nella storia del ciclismo.
Se il buongiorno si vede dal mattino…

Mario Prato

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