CARNEADE VALLIERES VINCE L’ORO NELLA PROVA IN LINEA DONNE ELITE. DELUDONO LE AZZURRE
Magdeleine Vallieres porta in Canada una insperata medaglia d’oro nella prova in linea elite donne. Sul circuito di Kigali assistiamo ad una corsa anarchica in cui non c’è una nazionale precisa che controlla la corsa e ne esce così una sorta di tutte contro tutte. Argento all’Australia con Niamh Fisher-Black e bronzo alla Spagna con Mavi García. Italia deludente nonostante la prova generosa di Barbara Malcotti, calata nel finale
La prova in linea donne elite dei Mondiali di Ciclismo in Rwanda presenta lo stesso percorso degli uomini under 23 con l’ormai mitica Côte de Kimihurura preceduta dall’altrettanto insidiosa salitella del Kigali Gold Club di 800 metri con pendenze spesso in doppia cifra. In totale sono 164.6 km con 11 giri del circuito di Kigali che ci diranno quale sarà la ciclista che succederà alla belga Lotte Kopecky, assente quest’anno. Tra le squadre da tenere d’occhio c’è sempre l’Olanda ma anche Spagna, Francia, Australia e lo stesso Belgio puntano a fare bene. Tra le nazioni po’ più defilate ma capaci comunque di ben figurare citiamo l’Italia, il Canada, la Germania e gli USA. La grande protagonista della prima parte di corsa è stata l’austriaca Carina Schrempf, al comando da sola per una sessantina abbondante di km. Partita intorno al km 20 senza che nessun’altra ciclista le facesse compagnia, la Schrempf veniva ripresa dal gruppo solamente a 66 km dalla conclusione. A questo punto iniziavano attacchi e contrattacchi e la corsa diventava molto anarchica, visto che nessuna nazione sembrava in grado di controllarla. A 34 km dalla conclusione erano in testa la svizzera Noemi Rüegg e la spagnola Mireia Benito. Ma il gruppo reagiva grazie ad un’accelerazione dell’Australia. L’attacco decisivo veniva portato a 22 km dalla conclusione da Niamh Fisher-Black (Australia), Mavi García (Spagna) e Magdeleine Vallieres (Canada). Il terzetto aumentava il vantaggio sul primo gruppo inseguitore in cui era presente anche l’azzurra Barbara Malcotti e riusciva a mantenere una distanza tale da giocarsi la vittoria finale. Sull’ultima Côte de Kimihurura la Vallieres aumentava la cadenza delle pedalate riuscendo a staccare le compagne d’attacco ed andava a vincere in solitaria con 23 secondi di vantaggio sulla Fisher-Black e 27 secondi di vantaggio sulla García, Completavano la top five la svizzera Elise Chabbey in quarta posizione e l’olandese Riejanne Markus in quinta posizione, rispettivamente a 41 secondi ed a 57 secondi di ritardo dalla Vallieres mentre l’Italia disputava una delle peggiori prove degli ultimoi anni visto che la prima azzurra al traguardo era Elisa Longo Borghini in quindicesima posizione. La Vallieres che a 24 anni ottiene la vittoria più importante della sua carriera. Domani atto finale dei Mondiali con la prova su strada uomini elite. Tutti aspettano il duello tra Pogačar ed Evenepoel ma abbiamo visto le insidie del percorso di Kigali e non sempre i più forti hanno vinto – vedi ad esempio proprio Magdaleine Vallieres. Domani mettiamoci comodi e vediamo che succede, magari anche i vari Ayuso e Ciccone possono dire la loro nonostante siano due ciclisti che nell’analisi dei favoriti de Ilciclismo non sembravano avere molto credito.
Antonio Scarfone

Magdeleine Vallieres vince è campionessa donne elite ai Mondiale del Rwanda (foto: Getty Images)

