E VENNE IL GIORNO DI GANNA
Il nostro Filippo Ganna rispetto il pronostico della vigilia e vince la sola cronometro individuale di questa Vuelta, per quanto ridotta a poco di un prologo dalle consuete proteste. Nulla cambia nella classifica generale e l’esito di questa 90esima edizione è rinviato alla tappa di sabato.
Si disputa oggi la sola cronometro individuale di questa 90esima edizione della Vuelta a España. Quella che avrebbe potuto essere la tappa decisiva – considerando che i grandi favoriti della corsa, in particolare il danese Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike) e il portoghese João Almeida (UAE Team Emirates – XRG), non hanno brillato più di tanto sulle molte salite fin qui affrontate – è stata ridotta a poco più di un prologo nel timore che le incessanti proteste a favore della Palestina potessero disturbarne lo svolgimento. D’altronde i precedenti non erano incoraggianti, con ben due tappe fra le più importanti accorciate a poca distanza dal traguardo per la stessa ragione: quella di Bilbao, dove neanche è stato assegnato un vincitore, e quella dell’altroieri, fermata prima dell’arrivo in salita a Castro de Herville. A causa della modalità con la quale vengono disputate le tappe a cronometro, la decisione di ridurne la distanza da 27 chilometri a 12 (interamente pianeggianti nei dintorni di Valladolid) è stata necessariamente presa il giorno prima e non già durante lo svolgimento della tappa, lasciando così gli appassionati nel dubbio: era proprio necessario accorciare una tappa così importante? Si poteva trovare un percorso alternativo? Domande che resteranno senza risposta e che lasciano la decisione finale sull’esito di questa Vuelta alla penultima tappa che si correrà dopodomani e si concluderà con l’arrivo in salita sulla Bola del Mundo, probabilmente il più duro dei molti che si sono susseguiti finora. Peraltro anche questo arrivo è in forse per i soliti motivi, ai quali potrebbero aggiungersi le proteste degli ecologisti che non vorrebbero far transitare la corsa in una zona molto delicata dal punto di vista ecologico e troppo sfruttata dal punto di vista turistico. I corridori, che ormai vivono alla giornata, partono oggi alle ore 14.35, o meglio, è a quell’ora che parte l’ultimo in classifica, l’olandese Oscar Riesebeek (Alpecin – Deceuninck); il leader della classifica Vingegaard, in testa con 50 secondi su Almeida e 2 minuti e 28 secondi sull’inglese Tom Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team), partirà alle 17.17. Gli italiani attendono con ansia il nostro Filippo Ganna (INEOS Grenadiers), sinora tra i fantasmi di questa Vuelta, e che sembra essersi risparmiato in vista di quest’unica tappa, dopo aver contribuito a un discreto quinto posto nella prova a squadre disputata nella prima settimana.
Sono passate da poco le 15 quando al traguardo arriva Ganna, fra i primi a partire in virtù della sua non eccelsa posizione in classifica generale: il suo tempo di 13 minuti e 1 secondo e la sua media, superiore ai 56 chilometri orari, lasciano ben sperare. Pochi minuti dopo arriva anche il danese Mads Pedersen (Lidl – Trek), attuale leader della classifica a punti, che dopo essere transitato primo ai due intermedi cede nel finale e chiude a ben 20 secondi dal nostro specialista. Intorno alle 16 parte Stefan Küng (Groupama – FDJ), che con due ori e due argenti europei al suo attivo, oltre ad un argento e un bronzo mondiali, è l’altro grande specialista delle cronometro presente alla Vuelta. Lo svizzero parte forte e passa primo al secondo intermedio, davanti a Pedersen e a Ganna, ma poi cede un po’ nel finale e si piazza solo al terzo posto, peraltro provvisorio, a 11 secondi dal nostro specialista (alla fine sarà sesto). Per vedere dei cambiamenti nell’ordine di arrivo bisogna aspettare le 17, quando arriva Jay Vine (UAE Team Emirates – XRG), leader della classifica degli scalatori e attualmente 31esimo nella generale: al traguardo un solo secondo lo separerà da Ganna. Buona la prova del francese Bruno Armirail (Decathlon AG2R La Mondiale Team), che poco dopo si piazza terzo a una decina di secondi; dopo di lui partono tutti i migliori della classifica generale, ma nessuno di loro sembra abbastanza in forma da poter modificare l’ordine di arrivo o scalare posizioni in classifica. L’unico di loro a sfoderare una buona prestazione è Almeida, che alla fine sopravanza Armirail di soli 2 secondi strappandogli il terzo gradino del podio; solo nono arriva Vingegaard. Più staccati tutti gli altri.
La tappa viene quindi vinta, secondo pronostico, da Filippo Ganna, davanti a Vine (di un secondo) e ad Almeida (8 secondi). Non ci sono cambiamenti in classifica generale, anche se l’americano Matthew Riccitello (Israel – Premier Tech) riesce a scavalcare, per tre secondi, l’austriaco Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale Team) al sesto posto. Primo rimane Vingegaard; secondo, a 40 secondi, è Almeida; terzo, a 2 minuti e 39, è Pidcock. Analogamente resta primo nella classifica a punti l’altro danese Pedersen, con Vine che capeggia sempre quella degli scalatori e il nostro Giulio Pellizzari (Red Bull – BORA – hansgrohe) quella dei giovani. La Vuelta si deciderà sabato sull’ultima salita, sperando che ci si possa arrivare regolarmente e senza cambiamenti dell’ultimo minuto. Domani, nell’attesa, spazio per i velocisti sul traguardo di Guijuelo, anche se la leggera pendenza del finale potrebbe riservare loro qualche sorpresa.
Andrea Carta

Ganna vince la crono di Valladolid, come nel 2023 (foto Dario Belingheri/Getty Images)