DE LIE FA 30 A PLOUAY
Il corridore belga ottiene la trentesima vittoria in carriera sulle strade di Francia imponendosi nella Bretagne Classic Ouest-France
Quello del Bretagne Classic è un circuito particolare, tipico delle classiche antiche, uno strappo dietro l’altro per oltre 260 Km. 260 Km in cui non puoi calare l’attenzione un secondo, devi controllare gli avversari e affidarti ai tuoi compagni e alla loro abilità di capire su chi chiudere e quando.
È proprio così che oggi Arnaud De Lie (Lotto) ha vinto la sua trentesima corsa in carriera. In passato, come ammetterà lui stesso a fine gara, aveva sempre interpretato la gara in modo troppo aggressivo finendo per non avere le energie necessarie a giocarsi la vittoria, mentre “questa volta ho deciso di gestire la corsa, tenere le ruote sugli strappi e affidarmi al senso tattico dei compagni, in particolare Berckmoes, nel finale.”
Ha funzionato, senza spremersi troppo dietro ai numerosi tentativi iniziati fin dai primi metri e rallentati solo dall’evasione della fuga dopo 30 Km. Ma già poco dopo metà gara la UAE decide di aumentare l’andatura e davanti restavano in 4 prima che un’accelerazione di Brandon McNulty (UAE), Cian Uijtdebroeks (Visma), Fabian Weiss (Tudor) e Pascal Eenkhoorn (Soudal) scatenasse la reazione dell’intero plotone, che tornava così compatto a 90 km dal traguardo.
Sempre la UAE si incarica di controllare la corsa quando Kasper Asgreen (EF) se ne va in solitaria e successivamente sul contrattacco di Nicolas Prodhomme (Decathlon), siamo ai meno 35, il gruppo è di nuovo compatto. A questo punto la UAE ci prova in prima persona con McNulty seguito da Aleksandr Vlasov (Red Bull), Alexandre Delettre (TotalEnergies), Mauro Schmid (Team Jayco), Ewen Costiou (Arkea), Krists Neilands (Israel), Quinten Hermans (Alpecin) e Simone Velasco (XDS Astana). Il tentativo dura meno di venti chilometri e il margine non supera i 20”.
Nell’ordine ci provano Valentin Madouas (Groupama) e Ion Izagirre (Cofidis), poi Maxim Van Gils (Red Bull), Louis Barrè (Intermarche) e McNulty. A parte Izagirre, gli altri quattro riescono a guardagnare fino a 30”, non sufficienti per coprire gli ultimi cinque chilometri col gruppo lanciato alle spalle: parte lungo Olav Kooij (Visma) nel tentativo di sorprendere i rivali, ma De Lie è attento: lo segue e lo passa negli ultimi metri cogliendo la vittoria. Dietro di lui Emilien Jeanniere (TotalEnergies) che riesce a scalzare l’olandese. Quindi Paul Magnier (Soudal) e Biniam Girmay (Intermarche). Per incontrare il primo italiano occorrere far scorrere l’ordine d’arrivo fini alla 14a posizione, occupata da Filippo Magli (VF Group)
Andrea Mastrangelo

Arnau De Live vince la classica francese (foto Luc Claessen/Getty Images)