AGOSTO 2025, UN TUFFO DAL TOUR NELLA VUELTA
agosto 4, 2025
Categoria: Approfondimenti
Arriva l’estate, arriva la Vuelta. Quest’anno la corsa iberica scatterà dall’Italia e come il solito sarà anticipata da una piccola ma golosa serie di corse a tappa di preparazione, seppur non appetitose come quelle che tradizionalmente anticipano Giro e Tour.
È già il momento di pensare al Giro di Spagna, la cui partenza quest’anno sarà fissata dall’Italia il 23 agosto, meno di un mese dopo la conclusione del Tour. Come il solito le prime settimane di agosto proporranno una serie di corse a tappe preparatorie, anche se gli scalatori in quest’occasione avranno meno possibilità di scelta rispetto ai periodi precedenti il Giro d’Italia e il Tour, ricchi di gare infarcite di salite. Delle corse a tappe prevista dal calendario in questa fase solo una, infatti, presenta un percorso adatto ai “grimpeurs” e si tratta della Vuelta a Burgos (5-9 agosto). A inaugurare la 47a edizione sarà la più lunga tra le cinque tappe, circa 205 Km da percorrere tra Olmillos de Sasamón e Burgos, dove il traguardo sarà posto al termine dello strappo del Castillo, 900 metri al 5%. Niente da fare per i velocisti stavolta – negli ultimi due anni, senza il “Castillo”, qui s’imposero il ceco Pavel Bittner e il colombiano Juan Sebastián Molano – con le ruote veloci che avranno a disposizione solo la seconda frazione, tracciata senza alcun GPM tra Cilleruelo de Abajo e Buniel. Il Monastero di San Pedro de Cardeña, situato a Castrillo del Val, accoglierà l’avvio della terza tappa, la prima nella quale potrebbero entrare in scena i corridori che puntano alla vittoria finale per la presenza della salita del Puerto de Orduña, 8 Km al 7.4% che si dovranno affrontare a una trentina di chilometri dal traguardo di Valpuesta. Seguirà una tappa di trasferimento che condurrà da Doña Santos a Regumiel de la Sierra e che potrebbe terminare allo sprint, almeno per quei velocisti che non saranno stati respinti dall’Alto del Cargadero (7.6 Km al 3% con gli ultimi 1500 metri al 6.3%), in cima al quale si transiterà a una dozzina di chilometri dall’arrivo. La tradizionale ascesa alle Lagunas de Neila, simbolo della Vuelta a Burgos, ospiterà l’approdo della decisiva e conclusiva frazione, che prenderà le mosse da Quintana del Pidio e proporrà l’arrivo poco sotto i 1900 metri di quota, percorsa una salita finale di 6.4 Km al 9% che sarà preceduta dai circa 3 Km al 9.6% dell’Alto de Rozavientos (che poi altro non è che la prima metà dell’ascesa conclusiva).
Coevo alla gara spagnola ma più lungo nella durata sarà il Giro di Polonia (4-10 agosto), nel 2025 giunto all’82a edizione. Come lo scorso anno la corsa partirà da Breslavia, mentre l’arrivo della prima frazione sarà previsto nel centro di Legnica, percorsi quasi 200 Km del tutto privi di ostacoli altimetrici. Non saranno previsti traguardi in salita ufficiali, ma “fisicamente” se ne dovranno affrontare due e il primo di questi sarà offerto dalla località di villeggiatura di Karpacz, sede di partenza e arrivo della seconda tappa con gli ultimi 3 Km al 6.7% che nel 2024 furono affrontati contro il tempo al termine di una cronoscalata vinta dal belga Tim Wellens. La cittadina di Wałbrzych, che nelle ultime due edizioni era stata sede di partenza della terza tappa, si confermerà nel medesimo ruolo quest’anno, ma stavolta ospiterà anche il traguardo, al termine di un complicato circuito di media montagna che proporrà le triplici ascensioni ai passi Niedzwiedzica (1.2 Km all’8.5%) e Walimska, con quest’ultimo che prevede solo all’ultimo passaggio (3 Km al 7.5%) un muro iniziale di 800 metri al 12%. L’ultimo sipario sui velocisti si alzerà in occasione della Rybnik – Cieszyn, frazione lunga 200 Km e altimetricamente più movimentata di quella di Legnica, anche se il pianeggiante circuito finale di 6.5 Km, da ripetere quattro volte, allontanerà dal traguardo il settore più impegnativo di questa tappa, che prevede tre Gran Premi della Montagna non particolarmente difficili. La città di Katowice, solitamente proposta come sede d’arrivo, quest’anno ospiterà la partenza della tappa diretta a Zakopane, la principale stazione di sport invernali della Polonia, ma questo non si tradurrà in una frazione particolarmente difficile, con le ascese principali – nemmeno in questo caso caratterizzate da pendenze impegnative – da scavalcare tra l’80° e il 140° Km di gara in una tappa che di chilometri ne misurerà quasi 210. Anche nel 2025 ci sarà l’immancabile tappa disegnata in circuito attorno alla località termale di Bukowina Tatrzańska, che è stata una presenza fissa dal 2010 al 2021 ed è stata reintrodotta lo scorso anno, quando il belga Thibau Nys precedette in volata il toscano Diego Ulissi al termine della rampa finale di 1.8 Km al 7.5%, immediatamente preceduta dalla più difficile ascesa di Sciana Bukowina, 2.5 Km all’8.1% conditi con il pepe di un micidiale muro di mezzo chilometro al 15.4%. Doppia novità, infine, per l’atto conclusivo della corsa polacca, poiché l’organizzazione ha scelto di non far terminare la corsa nella solita Cracovia con la solita passerella pro velocisti, ma di collocare all’ultimo giorno una cronometro di 12.5 Km che si correrà in circuito attorno a Wieliczka, cittadina famosa per la sua miniera di sale iscritta nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.
Nel medesimo periodo di svolgimento di queste due corse si disputerà anche la 12a edizione dell’Arctic Race of Norway (7-10 agosto), corsa organizzata da ASO nei territori della Norvegia situati a nord del Circolo Polare Artico. A dare il “la” alla gara scandinava sarà una tappa di 182 Km che da Borkenes condurrà ad Harstad, dove andrà in scena un arrivo in volata a ranghi selezionati dalla salita di Storjorda (1500 metri al 7.4%), che sarà affrontata per l’ultima volta a 30 Km dal traguardo. Dopo la “prima volta” dello scorso anno, anche nel 2025 è stata inserita una tappa caratterizzata da tratti sterrati e si tratterà della seconda, che prenderà il via da Tennevoll per concludersi a Sørreisa, dove si dovranno percorrere tre giri di un circuito di circa 16 Km che contiene un settore bianco lungo quasi 2 Km e tracciato in lieve salita. L’arrivo più difficile sarà quello della terza tappa che, dopo la partenza da Husøy, proporrà il traguardo presso il villaggio alpino di Målselv, al termine di una salita di 3.7% all’8% che già in due precedenti occasioni è stata proposta come finale di gara ed entrambe le volte a imporsi è stato Ben Hermans, corridore belga che non potrà aspirare alla tripletta essendosi ritiratosi dalle competizioni lo scorso anno. Molto probabilmente la breve ascesa di Målselv non provocherà grandissimi distacchi e così potrebbe risultare determinante la conclusiva frazione di Tromsø, il cui circuito prevede di ripetere per ben 8 volte la salita di Prestvannet (1.2 Km al 6.9%).
Altre corse a tappe saranno previste nella settimana di Ferragosto, ma l’unica a riscuotere un certo interesse tra gli appassionati sarà il Giro di Danimarca (12-16 agosto), la cui 35a edizione si aprirà con una novità perché finora la corsa danese non aveva mai “visitato” l’isola di Bornholm, situata nel bel mezzo del Baltico e sulle cui strade si snoderà la tappa d’apertura, 178 Km tracciati tra Nexø e Rønne, che dovrebbe vedere imporsi un velocista, anche se il gruppo potrebbe essere scremato dal circuito che prevede la triplice ripetizione dello strappo di Helligpeder (700 metri al 7%), da superare per l’ultima volta a 20 Km dall’arrivo. Con un lungo trasferimento aereo si raggiungerà la Danimarca continentale per affrontare una tappa di soli 115 Km quasi del tutto pianeggiante (Rødovre – Gladsaxe) e ancora più piatta sarà la successiva frazione di Kerteminde, che però avrà un maggiore impatto in classifica trattandosi di una cronometro di 14 Km. Per ultime si affronteranno le tappe altimetricamente più complicate, con la quarta che da Svendborg condurrà in 227 Km a Vejle, dove saranno previsti tre passaggi sul breve ma ripido “muro del mulino a vento” (300 metri al 12.7%), che terminerà in corrispondenza dello striscione dell’ultimo chilometro. In salita sarà, invece, il traguardo della conclusiva Hobro – Silkeborg, con l’ultimo dei cinque traguardi posto al termine di un’ascesa di 1000 metri esatti al 5% che dovrà essere ripetuta 4 volte.
Proprio a ridosso della Vuelta – e per questo motivo non potranno schierare al via i corridori iscritti al Giro di Spagna – si disputeranno due brevi corse a tappe, entrambe calendarizzate tra il 20 e il 24 agosto, il Renewi Tour e il Giro di Germania. Sorvoliamo sul facilissimo tracciato della gara tedesca – composta da un brevissimo cronoprologo e quattro tappe tutte destinate all’arrivo allo sprint – e concentriamo la nostra descrizione sul percorso, a dire il vero non molto più impegnativo, del Renewi Tour, corsa nata nel 2005 sulle ceneri del Giro dei Paesi Bassi e voluta dall’UCI con l’ideale intenzione di farne una sorta di Giro del Benelux previa la cancellazione dal calendario anche dei giri del Belgio e del Lussemburgo. Il progetto, in realtà, non è mai andato in porto perché le altre due corse sono ancora oggi in “attività” (e alla fine di questa stagione tornerà in calendario anche la corsa olandese) e gara corsa che oggi si chiama Renewi Tour (in passato Eneco Tour e BinckBank Tour) mai ha coinvolto il granducato nel suo tracciato. Nel corso degli anni il Belgio si è poi accaparrato l’organizzazione di quasi tutte le tappe lasciando le briciole all’Olanda e sarà così anche nel 2025, quando la corsa si aprirà con l’unica tappa tracciata sulle strade dei Paesi Bassi, disegnata in totale pianura tra Terneuzen e Breskens, 183 Km comunque non privi d’insidie perché si correrà nella zona dei “polder”, le terre strappata al mare nelle quali spesso impazza il vento. Del tutto sgombra da difficoltà altimetriche sarà anche la seconda frazione, che da Blankenberge condurrà fino ad Ardooie, presenza fissa nel tracciato di questa gara fin dal 2008. La tappa più attesa dagli appassionati sarà come il solito quella che, dopo la partenza da Aalter, proporrà l’arrivo a Geraardsbergen, la cittadina situata alle porte del mitico Muro di Grammont (1200 metri al 7% e punte al 20%), con l’iconica salita del Giro delle Fiandre che dovrà essere affrontata due volte negli ultimi 66 Km. La penultima frazione si svolgerà su di un nervoso tracciato di quasi 200 Km che da Riemst condurrà a Bilzen, ricalcando a tratti quello che fu il percorso della prima tappa dell’edizione 2024, terminata con il volatone di un’ottantina di corridori regolati dal nostro Jonathan Milan. Sarà, infine, la città di Lovanio ad accogliere partenza e arrivo della tappa conclusiva, anche questa predestinata a una volata finale a gruppo scremato dai tanti piccoli saliscendi che si dovranno affrontare, soprattutto nel circuito finale.
Lo stesso giorno nel quale partirà la Vuelta inizierà anche la 61a edizione del Tour de l’Avenir (23-29 agosto), la Grande Boucle riservata agli under23, gara che lo scorso anno terminò in Italia con lo spettacolare arrivo ai 2176 metri del Colle delle Finestre e anche nel 2025 le strade nostrane saranno il palcoscenico di quella che potrebbe rivelarsi come la tappa decisiva. Le Alpi ospiteranno sia il gran finale della corsa, sia l’apertura perché il Tour inizierà con un insolito cronoprologo in salita, 3 Km all’8% da percorrere verso la più bassa tra le due località che compongono la stazione di sport invernali di Tignes, con il traguardo fissato a quota 1800 metri. Effettuata questa prova contro il tempo con un trasferimento di quasi 170 Km i professionisti del futuro raggiungeranno Aoste (nulla a che vedere con il capoluogo dell’omonima valle italiana) per il via della prima tappa in linea, una frazione di media montagna che terminerà a Saint-Galmier dopo 192 Km e aver affrontato la salita, lunga ma dolcissima nelle pendenze, del Col des Brosses (15.4 Km al 3.3%). Le tre tappa successive – Saint-Symphorien-sur-Coise – Vitry-en-Charollais, Etang-sur-Arroux – Châtillon-sur-Chalaronne e Montagnat – Val-Suran, saranno terreno di caccia per i velocisti, poi si farà ritorno a Tignes, dove stavolta si salirà più in quota: l’arrivo del tappone, che prenderà le mosse da Saint-Gervais-Mont-Blanc, sarà previsto a quasi 2100 metri sul livello del mare, affrontata un’ascesa finale di 26 Km al 4.8% che sarà preceduta da due colli presi dal tracciato dell’ultima tappa alpina del Tour de France, il Col de Saisies (14 Km al 5%) e il Cormet de Roselend (20.3 Km al 6%). Il giorno successivo la corsa si concluderà con una frazione suddivisa in due semitappe, la prima delle quali sarà quella “semi italiana”: il raduno di partenza si svolgerà a La Rosière, stazione di sport invernali situata sul versante francese del Colle del Piccolo San Bernardo, poi i corridori saliranno in auto per percorrere un tratto di trasferimento di una trentina di chilometri fino alla località valdostana di Morgex, dove sarà data il via ufficiale a una semitappa lunga appena 42 Km e che prevede in partenza il durissimo Colle San Carlo (10.3 Km al 10%), quindi il rientro in Francia dal lato italiano del Piccolo San Bernardo (13.2 Km al 5.6%) e un’ascesa finale di 2 Km al 6.3%. Il pomeriggio La Rosière accoglierà l’arrivo di una cronoscalata più consistente rispetto a quella d’apertura, che prenderà il via da Montvalezan e si snoderà sul tratto centrale del versante francese del Piccolo San Bernardo, 10.4 Km al 6.6%.
Concludiamo l’excursus sulle corse a tappe estive della stagione 2025 con il Giro della Gran Bretagna (2-7 settembre), che si correrà in concomitanza con la seconda settimana della Vuelta. Nel momento nel quale pubblichiamo quest’articolo l’organizzazione della corsa britannica ha comunicato solo la lista delle tappe senza mostrarne i dettagli, ma appare già evidente da questo elenco che ci sarà solo una frazione che spicca sulle altre e sarà la penultima, che proporrà l’arrivo in vetta all’ascesa gallese di The Tumble, 5 Km all’8% che nel 2014 videro imporsi e conquistare la maglia di leader della classifica il corridore veronese Edoardo Zardini, anche se poi alla fine della corsa porterà a casa la vittoria l’olandese Dylan van Baarle.
Mauro Facoltosi
I SITI DELLE CORSE CITATE NELL’ARTICOLO
Vuelta a Burgos
Tour de Pologne
Arctic Race of Norway
www.arctic-race-of-norway.com/en
PostNord Tour of Denmark
https://postnorddanmarkrundt.dk
Renewi Tour
Deutschland Tour
www.deutschland-tour.com/en/home
Tour de l’Avenir
Lloyds Bank Tour of Britain Men
www.britishcycling.org.uk/tourofbritain/men/route
Vuelta a España

Le Lagunas de Neila, sede d'arrivo della tappa regina della Vuelta a Burgos (wikipedia)