TOUR DE FRANCE FEMMES: PAULINE FERRAND-PRÉVOT VINCE ANCHE L’ULTIMA TAPPA E CHIUDE DA REGINA IN GIALLO

agosto 3, 2025
Categoria: News

La campionessa francese si prende tutto: vittoria di tappa e maglia gialla. Vollering e Niewiadoma completano il podio. Gigante cede, Włodarczyk e Fisher-Black in top five.

Il Tour de France Femmes 2025 si chiude con un trionfo totale per Pauline Ferrand-Prévot. Dopo l’impresa sul Col de la Madeleine, la fuoriclasse della Visma ha dominato anche la nona e ultima tappa, con arrivo a Châtel, regalando alla Francia una vittoria dal sapore epico. A 44 anni dall’accoppiata di Hinault, il tricolore torna sul gradino più alto sia alla Parigi-Roubaix, sia al Tour.
Il finale è stato un copione perfetto per la Ferrand-Prévot: dopo aver controllato la corsa fino a 6.5 chilometri dal traguardo, ha piazzato l’attacco decisivo sullo strappo di Châtel, lasciando sul posto anche le più agguerrite inseguitrici. Demi Vollering (FDJ – SUEZ) e Katarzyna Niewiadoma (CANYON//SRAM zondacrypto) hanno completato il podio di tappa e quello finale, ma senza mai riuscire a impensierire la “regina” del Tour.
La giornata è iniziata con il tentativo di fuga delle compagne di squadra Anna van der Breggen e Femke Gerritse (Team SD Worx – Protime), poi raggiunte da Lotte Kopecky (Team SD Worx – Protime) e Lucinda Brand (Lidl – Trek). Nella discesa prevista in partenza incappavano in difficoltà la Ferrand-Prévot e Sarah Gigante (AG Insurance – Soudal Team), con la Visma costretta a ricucire lo strappo insieme alla AG Insurance. Sulla Côte d’Arâches-la-Frasse, la Van der Breggen ci riprova, mentre il gruppo delle big si assottiglia.
Sul Col du Joux Plane, salita più dura di giornata, cadono la Niewiadoma e Cédrine Kerbaol (EF Education-Oatly). La polacca si rialza subito, la francese fatica a rientrare. Intanto la Gigante lancia un primo attacco, ma poi cede in discesa sotto il forcing della Vollering. Sul Col du Corbier il gruppo si riduce a sei atlete: la Vollering, la Niewiadoma, la Ferrand-Prévot, Niamh Fisher-Black (Lidl – Trek), Dominika Włodarczyk (UAE Team ADQ) e Juliette Labous (FDJ – SUEZ).
Lo strappo finale di Châtel segna la svolta: la Vollering ci prova, ma è la Ferrand-Prévot a spezzare gli equilibri. Parte con potenza, lascia tutte dietro e vola verso il traguardo con la grazia e la ferocia delle grandi campionesse. Il suo Tour, il suo momento, la sua apoteosi.
Alle sue spalle la Vollering chiude a 20”, terza vittoria di tappa sfumata ma secondo posto in classifica generale confermato. La Niewiadoma è terza a 4’09”, ancora sul podio per il quarto anno consecutivo. La Gigante crolla in discesa, perde oltre tre minuti e scivola dalla seconda alla sesta posizione, mentre la Włodarczyk sorprende tutti con un quarto posto inatteso. La Fisher-Black, quinta, chiude un weekend da incorniciare.
La top ten si completa con la Labous, Évita Muzic (FDJ – SUEZ), la Kerbaol e Paul Rooijakkers (Fenix-Deceuninck), mentre per incontrare la prima ciclista italiana occore far scorrere la classifica fino al 13° posto, occupato dalla trentina Barbara Malcotti (Human Powered Health) con un passivo che sfiora la mezzora. Per quanto concerne le classifiche “secondarie”, Lorena Wiebes (Team SD Worx – Protime) imita
Jonathan Milan e si porta a casa a classifica a punti, Elise Chabbey (FDJ – SUEZ) è la leader tra le scalatrici, Nienke Vinke (Team Picnic PostNL) è la migliore tra le giovani, mentre la FDJ – SUEZ fa sua la speciale challenge riservata alle squadra.

Mario Prato

Pauline Ferrand-Prévot vince anche lultima tappa: è trionfo totale per la maglia gialla (foto Szymon Gruchalski/Getty Images)

Pauline Ferrand-Prévot vince anche l'ultima tappa: è trionfo totale per la maglia gialla (foto Szymon Gruchalski/Getty Images)

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