IL TOUR CHE VERRÀ (e altro ancora): TOUR DE FRANCE 2026 (E 2027, 2028, 2029….)
luglio 28, 2025
Categoria: Approfondimenti
L’anno prossimo il Tour tornerà a sconfinare per il “Grand Départ” e lo farà anche nel 2027, mentre possibilità che si parta dall’estero ci sono anche per le due edizioni successive
Il Tour è appena terminato ma gli organizzatori sono già all’opera per comporre il puzzle della prossima edizione e le prime due tessere (e mezza) già sono state collocate al loro posto. Il 9 giugno del 2024 era stato ufficialmente annunciato che la Grande Boucle partirà ancora dall’estero e per la precisione da Barcellona, poi lo scorso febbraio ASO ha tolto i veli su quelle che saranno le prime due tappe della corsa, che si aprirà in maniera inedita con una cronosquadre. Era già successo in passato che Giro e Vuelta proponessero al primo giorno una prova contro il tempo a squadre, ma ciò non era ancora accaduto al Tour, che colmerà anche questa “lacuna” proponendo una tappa lunga poco meno di 20 Km tracciata sulle strade del capoluogo della Catalogna, frazione che si concluderà sulla collina del Montjuïc con la nuova regola che prevede di prendere i tempi di ciascuna formazione al momento del passaggio del primo corridore (e non più del quinto, come avviene tradizionalmente): ne uscirà una cronometro “ibrida”, un pò a squadre e un po’ individuale, un modello già collaudato in queste ultimi stagioni in un’altra gara targata ASO, la Parigi-Nizza. Il giorno successivo la celebre collina del capolugo catalano sarà protagonista del finale anche della seconda tappa, che scatterà da Tarragona e proporrà due giri del tradizionale circuito che annualmente ospita l’atto conclusivo del Giro di Catalogna, anello che prevede la ripida salita verso il castello del Montjuïc: sono 1.6 Km all’8.3% con i 600 metri conclusivi all’11.7%, un epilogo dche potrebbe anche ispirare i favoriti per la classifica finale se pensiamo a come è andata a finire nel 2024, quando la tappa conclusiva è stata vinta in volata da Tadej Pogacar, mentre quest’anno ad imporsi è stato il suo connazionale Primoz Roglic. Il centro di Granollers ospiterà l’avvio della terza tappa e questa è al momento l’ultima tessera visibile di un puzzle per il resto ancora confinato nei cassetti di ASO. Le indiscrezioni uscite mezzo stampa nelle ultime settimane ci permettono, però, di sbirciare dentro questo cassetto, dal quale emerge che – come accaduto nel 2023, quando il Tour partì da Bilbao – i Pirenei dovranno essere affrontati durante la prima settimana e così il prossimo anno non sarà rispettata la tradizione non scritta che prevede l’alternanza con la catena alpina, dalla quale al momento tutto tace (a parte la candidatura per un arrivo di tappa della cittadina termale di
Thonon-les-Bains). Non è che ci siano certezze nemmeno dai Pirenei, ma le voci che arrivano da quelle zone parlano del probabile recupero – se non nel 2026 in una delle edizioni a venire – dell’arrivo in salita nella stazione di sport invernali di Guzet-Neige, dove non si giunge dal 1995, quando lassù si impose Marco Pantani. Mettendo insieme i vari rumors sembrerebbe che dai Pirenei ci si sposterà verso il Massiccio Centrale e da lì in direzione dei Vosgi, per poi ridiscendere a sud per andare ad affrontare le Alpi. Al momento le uniche date certe arrivano dalle montagne poste al centro della Francia, dove la corsa si fermerà per almeno 72 ore tra il 12 e il 14 luglio: la domenica ci sarà l’arrivo ad Ussel, poi la carovana osserverà un giorno di riposo alla vigilia della festa nazionale francese, quando si correrà tra Aurillac e Le Lioran, molto probabilmente ricalcando il finale della tappa vinta lo scorso anno da Jonas Vingegaard davanti a Pogacar.
Ma ASO è già al lavoro anche per allestire il palcoscenico delle edizioni successive e in particolare è già nota la località dalla quale si partirà nel 2027, il capoluogo della Scozia Edimburgo. Come accaduto con il “Grand Départ” da Barcellona le prime giornate di gara saranno verosimilmente svelate all’inizio dell’anno prossimo, ma sul sito ufficiale del Tour è già stato annunciato che il tracciato coinvolgerà anche l’Inghilterra e il Galles.
E le partenze dall’estero potrebbero non terminare qua perchè per il 2028 e il 2029 si sono candidati rispettivamente il granducato del Lussemburgo e la Slovenia
RASSEGNA STAMPA
Italia
Pogacar re del Tour per la 4ª volta: Vingegaard e Lipowitz sul podio, ultima tappa a Van Aert
Gazzetta dello Sport
Slovenia
Samo še velika četverica Toura je pred kraljem Tadejem (Solo i quattro grandi del Tour sono davanti a King Tadej
Delo
Danimarca
Pogacar så ud til at kunne alt – men så fik Vingegaards hold pludselig revanche i Paris (Pogacar sembrava in grado di fare tutto, ma poi la squadra di Vingegaard si è vendicata a Parigi)
Jyllands-Posten
Francia
Van Aert roi du jour, Pogacar roi du Tour – Pogacar : «Je ne pense pas arrêter tout de suite mais…» (Van Aert re della giornata, Pogacar re del Tour – Pogacar: “Non credo che mi fermerò subito, ma…”)
L’Équipe
Pogacar reigns in Paris after winning Tour de France for fourth time – (Pogacar domina a Parigi dopo aver vinto il Tour de France per la quarta volta)
The Guardian
Irlanda
Tadej Pogacar wins fourth Tour de France title as Wout van Aert takes last stage (Tadej Pogacar vince il quarto titolo del Tour de France, mentre Wout van Aert conquista l’ultima tappa)
Irish Independent
Spagna
Pogacar es diferente – El bestial ataque de Van Aert reventando a Pogacar que el Tour ha calificado de “histórico” (Pogacar è diverso – Il brutale attacco di Van Aert a Pogacar, che il Tour ha descritto come “storico”)
AS
Portogallo
Duas pernas de Pogacar venceram o exército de Vingegaard (Le due gambe di Pogacar sconfissero l’esercito di Vingegaard)
Público
Belgio
Hij doet het! Wout van Aert wint heroïsche slotetappe op de Champs-Élysées: zelfs Pogacar himself reed hij los uit het wiel op Montmartre – Tadej Pogacar wint zijn vierde Tour de France en eindigt tot eigen verbazing vierde in slotrit: “Petje af voor Wout” (Ce l’ha fatta! Wout van Aert vince un’eroica tappa finale sugli Champs-Élysées: riesce persino a tirare fuori Pogacar dalla ruota a Montmartre – Tadej Pogacar vince il suo quarto Tour de France e sorprendentemente conclude quarto l’ultima tappa: “Tanto di cappello a Wout”)
Het Nieuwsblad
Paesi Bassi
Wout van Aert wint spectaculaire laatste etappe in Parijs, Tadej Pogacar grijpt voor vierde keer eindzege in Tour de France (Wout van Aert vince la spettacolare tappa finale a Parigi, Tadej Pogacar conquista la sua quarta vittoria assoluta al Tour de France)
De Telegraaf
Germania
Pogacar gewinnt zum vierten Mal die Tour de France – Lipowitz wird Dritter (Pogacar vince il Tour de France per la quarta volta – Lipowitz conquista il terzo posto)
Kicker
USA
Tadej Pogacar dominates Tour de France for his fourth win in six years (Tadej Pogacar domina il Tour de France e conquista la quarta vittoria in sei anni)
The Washington Post
Colombia
¡Tadej Pogacar se coronó campeón del Tour de Francia! Agigantó su leyenda en el ciclismo mundial – Wout van Aert dio espectáculo y ganó la etapa 21; Tadej Pogacar sentenció su título en el Tour de Francia: así quedaron los colombianos en la general (Tadej Pogačar è stato incoronato campione del Tour de France! Ha contribuito a consolidare la sua leggenda nel ciclismo mondiale – Wout van Aert dà spettacolo e vince la 21a tappa; Tadej Pogacar si assicura il titolo del Tour de France: ecco come i colombiani chiudono la classifica generale)
El Tiempo
Ecuador
Tadej Pogacar hace historia: Conquista su cuarto Tour de Francia (Tadej Pogacar scrive la storia: vince il suo quarto Tour de France)
El Universo
Australia
Pogacar underlines greatness with fourth Tour triumph (Pogacar sottolinea la sua grandezza con il quarto trionfo al Tour)
The West Australian
TOURALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.
Ordine d’arrivo della ventunesima ed ultima tappa
1° Thibau Nys
2° Pablo Castrillo s.t.
3° Simone Consonni s.t.
4° Edward Theuns s.t.
5° Gianni Moscon a 40″
Classifica generale finale
1° Simone Consonni
2° Edward Theuns a 15″
3° Jordi Meeus a 3′15″
4° Fabian Lienhard a 5′40″
5° Roel van Sintmaartensdijk a 7′29″
Maglia nera Tadej Pogacar, 160° a 5h51′40″
CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1985
Quest’anno ricorrono due anniversari: sono trascorsi 40 anni sia dall’ultima vittoria di un corridore francese al Tour (Bernard Hinault), sia dalla prima delle due vittorie di Maria Canins nella Grande Boucle riservata alla donne, uniche affermazioni italiane nel Tour Femminile. Riviviamo quelle giornata attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
20 LUGLIO 1985 – 21a TAPPA: CIRCUITO DEL LAC DE VASSIVIÈRE (cronometro individuale, 47.5 Km)
LEMOND BEFFA HINAULT PER SOLI 5’’
Per difendere il secondo posto batte il suo capitano nell’ultima “crono”
Per la Maglia gialla (e per la Canins nella prova femminile) sicuro comunque il trionfo finale oggi sui Campi Elisi
21 LUGLIO 1985 – 22a TAPPA: ORLÉANS – PARIGI (196 Km)
COME COPPI, MEGLIO DI ANQUETIL
Parigi ha decretato il trionfo di Bernard Hinault e di Maria Canins, che hanno concluso da dominatori il rispettivo Tour. Alle spalle del francese, più forte anche della sfortuna, l’americano LeMond, che si è concesso il lusso di battere il suo capitano a cronometro. Un abisso fra l’italiana e le immediate inseguitrici -La mamma volante è felice: “Nell’86 quasi quasi ci riprovo”
Il campione bretone, con la seconda accoppiata Giro-Tour, ha eguagliato il record di Fausto (di più ha fatto solo Merckx) – Adesso vuole vincere il campionato del mondo – «L’anno prossimo aiuterò Greg» – Cinque vittorie di tappa, 22 minuti sulla seconda: i nostalgici del ciclismo di una volta hanno paragonato la campionessa trentina al Bartali del ‘48 – Un dolore: la sciagura di Tèsero
MAI COSÌ MALE GLI ITALIANI AL TOUR
I pochi piazzamenti e Visentini appena 48° nella classifica finale devono far riflettere – Le soddisfazioni sono “rosa”
È dal 1979 che un nostro corridore non vince una tappa (allora fu Parsani per declassamento di Knetemann) – Ieri ai Campi Elisi nuovo successo del belga Matthijs, che nelle prime due giornate aveva realizzato una doppietta – Il dominio della Canins confortato da tutta la squadra femminile

La Sagrada Familia di Barcellona e l’altimetria della prima tappa dell’edizione 2026 (www.hotelsagradafamilia.com)