LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): BIELLA – CHAMPOLUC

maggio 29, 2025
Categoria: Approfondimenti, Copertina

Siamo arrivati al gran finale del Giro d’Italia che in questi giorni proporrà le ultime grandi ascese alpine. Se domani si affronterà la salita regina della Corsa Rosa n° 108, che porterrà i corridori fino ai 2178 metri del Colle delle Finestre, oggi andrà in scena un micidiale tappone che proporrà qualcosa come 5000 metri di dislivello.

Se il tappone di San Valentino vi aveva stupito per la sua durezza allora farete un salto sulla sedie e leggere i dati della frazione che oggi riporterà i corridori in alta montagna. Pedalando da Biella e Champoluc si dovranno superare quasi 5000 metri di dislivello, 300 in più rispetto a quelli previsti dalla tappa di martedì scorso, che come quella odierna presentava tre colli di prima categoria, ai quali oggi se ne affiancheranno due appartenente a categorie inferiori. Eccetto lo Tsecore, nessuna proporrà pendenze particolarmente estreme ma le fatiche fin qui sopportate e i quasi 70 Km che si dovranno trascorrere in salita potranno causare tra i grandi favoriti crisi paragonabili a quelle vissute da Ayuso, Del Toro e Tiberi, ma con effetti moltiplicati.
La tappa inizierà con una fase di “lancio” di una cinquantina di chilometri, nel corso della quale già si dovrà superare una salita, quella pedalabile di 11 Km al 4.6% che subito dopo la partenza condurrà sino agli 850 metri della Croce Serra. Entrati in Valle d’Aosta si giungerà a Verrès dove, all’ombra di uno dei più spettacolari castelli della regione autonoma, si aprirà il sipario sulla fase più impegnativa di questa tappa, gli ultimi 115 Km caratterizzati da tre colli di prima categoria proposti di seguito e quasi senza respiro. Il primo sarà il più basso di questo trittico, ma arrivare fino ai 1623 metri del Colle Tsecore comporterà affrontare la salita più ostica di giornata, quasi 16 Km al 7.7% che riservano nel finale un tremendo tratto di 4.4 Km all’11.4% di pendenze media. Scesi a Saint-Vincent si andrà quindi ad affrontare l’ascesa più lunga di giornata, 16 Km e mezzo al 7.2% per andare a svalicare i 1664 metri del Col Saint Pantaléon, superato il quale si scenderà nuovamente a Saint-Vincent, dove i “girini” si ritroveranno ai piedi del Col de Joux, salita meno difficile delle precedenti, ma si dovranno comunque percorrere 15 Km al 6.9% per arrivare al Gran Premio della Montagna ed è risaputo che l’abbinamento tra salite dure e altre più pedalabili ha spesso contribuito a rendere le seconde molto più indigeste. Il Joux rappresenta una sorta di porta d’accesso laterale all’alta Val d’Ayas, sulle cui strade si svolgeranno gli ultimi 20 Km di gara, denotati dalla salita – sulla carta pedalabile (sono 9.5 Km al 4.6%, ma con un tratto di quasi 3 Km al 7.2%) – verso il borgo di Antagnod, divenuto famoso alla fine degli anni ‘60 per esser stato scelto dall’allora Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat per trascorrervi le vacanze estive. Come l’ascesa delle Motte nel finale di Bormio costituisce di fatto un arrivo in salita perchè dopo rimarranno solo 5 Km da percorrere per andare al traguardo, tutti in discesa fino alla “flamme rouge”, lo striscione con il triangolino rosso che identifica l’inizio dei mille metri conclusivi, dove la strada tornerà dolcemente a riprender quota.

Mauro Facoltosi

Il lago Ciarciero sulle montagne sopra Champoluc e l’altimetria della diciannovesima tappa (www.highmountains.it)

Il lago Ciarciero sulle montagne sopra Champoluc e l’altimetria della diciannovesima tappa (www.highmountains.it)

I VALICHI DELLA TAPPA

Valico di Croce Serra (845 metri). Quotato 850 metri sulle cartine del Giro – sulle quali è chiamata semplicemente “Croce Serra” – e 853 metri sul testo “Piemonte” della Guida d’Italia del TCI, è valicato dalla Strada Provinciale 72 “di Nomaglio” tra Donato e Andrate. Il Giro d’Italia vi è salito in due occasioni, sempre dal versante occidentale (quello che oggi si percorrerà in discesa): nel 1964 fu l’allora neoprofessionista lombardo Gianni Motta a conquistarne la vetta, durante la penultima tappa di quella edizione, disputata tra Torino e Biella e vinta dallo stesso corridore; nel 1992 fu scalata nelle fasi iniziali della tappa Saint-Vincent – Verbania, vinta dal toscano Franco Chioccioli dopo che al GPM della Croce Serra era scollinato per primo il varesino Claudio Chiappucci. Altre volte il Giro si è limitato a percorrere la salita che conduce alla sottostante galleria-traforo, dalla quale transiterà anche la prossima edizione del Giro di Spagna in occasione della frazione inaugurale (Torino – Novara)

Colle di Zuccore (1623 metri). È il nome italiano del Col Tsecore, valicato dalla strada comunale che mette in comunicazione Quincod (Challand-Saint-Anselme) con Sommarese (Emarèse). Fino al 2018 l’unica corsa professionistica a essere transitata in vetta a questo valico era stata la tappa di Gressoney-La-Trinité del Trofeo dello Scalatore del 1992, vinta dal brianzolo Alberto Elli dopo che il calabrese Michele Coppolillo era transitato per primo in cima allo Zuccore. Nel 2018 c’è stato il debutto alla corsa rosa in occasione della penultima tappa, disputata tra Susa e Cervinia e vinta dallo spagnolo Mikel Nieve, con l’abruzzese Giulio Ciccone finora unico nome dell’albo d’oro dello Tsecore al Giro d’Italia. Questa salita è comunque molto nota tra i corridori perchè è stato spesso inserita nel tracciato del Giro della Valle d’Aosta, una delle principali corse a tappe riservate alla categoria Under23 (gli ex dilettanti)

Colle di San Pantaléon (1645 metri). Quotato 1664 sulle cartine del Giro, è valicato dalla Strada Regionale 42 tra Semon e Torgnon. Il Giro d’Italia l’ha scalato quattro volte, la prima volta nel 1992 nel corso della Saluzzo – Pila, vinta dal tedesco Udo Bölts dopo che sul passo era transitato in testa il portoghese Acacio Da Silva. Ci si tornerà nel 1997 nel finale della tappa Racconigi – Cervinia vinta dal bergamasco Ivan Gotti, mentre il GPM del San Pantaléon era finito nel carniere del colombiano José Jaime González Pico. La penultima volta risale al 2015 quando, in occasione della Gravellona Toce – Cervinia conquista dal sardo Fabio Aru, il colle valdostano era svalicato per primo dal siciliano Giovanni Visconti. Ed è sempre legato a Cervinia – si tratta della tappa del 2018 citata pocanzi – l’ultimo passaggio su questo colle, che quel giorno fu “vidimato” proprio da Nieve, che poi andrà ad imporsi anche ai piedi del Cervino.

Colle di Joux (1640 metri). Quotato 1639 metri sulle cartine del Giro, è valicato dalla Strada Regionale 33 tra Saint-Vincent e Brusson. Finora è stato inserito sei volte nel percorso del Giro, iniziando con un doppio debutto nel 1962 perchè furono previste due scalate nel tracciato del “tappone delle Balconate Valdostane”, circuito di quasi 240 Km nel quale era inserito anche il tremendo Colle San Carlo – una delle salite più ripide della Valle d’Aosta – e che vide conquistare il Joux lo spagnolo Angelino Soler e il romagnolo Alberto Assirelli, poi vincitore sul traguardo di Saint-Vincent. Si tornerà lassù nel 1964 in occasione della Torino – Biella vinta da Motta (se ne parlava poco sopra), quando questo valico finì nel palmares di un altro romagnolo, Arnaldo Pambianco. Sarà lo spagnolo Julio Jiménez a scollinare per primo su questo passo nel 1968, nel finale della Novara – Saint Vincent vinta dal belga Eddy Merckx, poi ci si tornerà nel 1970 in occasione della Saint Vincent – Aosta, conquistata dal toscano Franco Bitossi con il piemontese Italo Zilioli primo al passaggio sul colle. L’ultimo passaggio risale al 1987, quando vi si salì durante la Como – Pila, tappa terminata con l’affermazione dello scozzese Robert Millar e la conquista del GPM intermedio da parte del veneto Massimo Ghirotto.

SALA STAMPA

Italia

A Cesano Maderno esulta Denz. L’italiano Maestri chiude 2°. Del Toro controlla e resta in rosa

Gazzetta dello Sport

Slovenia

Rogličev pomočnik Denz do zmage, rožnata majica ostaja Mehičanu (L’assistente di Roglič Denz alla vittoria, la maglia rosa resta al messicano)

Delo

Regno Unito

Denz surges to stage win as Del Toro keeps hold of pink jersey (Denz conquista la vittoria di tappa mentre Del Toro mantiene la maglia rosa)

The Guardian

Francia

Denz remporte la 18e étape en solitaire (Denz vince la 18ª tappa in solitaria)

L’Équipe

Spagna

The last Denz – Ayuso abandona en el Giro tras terminar ayer con el ojo hinchado (Ayuso abbandona il Giro dopo aver concluso ieri con un occhio gonfio)

AS

Belgio

Eerste zege in bijna 600 dagen: Nico Denz verrast Van Aert en andere Belgen in vroege vlucht van Giro, Edward Planckaert mee op podium (Prima vittoria dopo quasxi 600 giorni: Nico Denz sorprende Van Aert e altri belgi in fuga al Giro, Edward Planckaert sul podio)

Het Nieuwsblad

Paesi Bassi

Nico Denz is Nederlanders te slim af in finale en maakt zegegebaar in achttiende etappe Giro d’Italia (Nico Denz supera l’olandese nel finale e vola alto nella diciottesima tappa del Giro d’Italia)

De Telegraaf

Danimarca

Forhåndsfavorit udgår af Giroen efter bistik ved øjet (Il favorito pre-torneo si ritira dal Giro dopo una puntura d’ape nell’occhio)

Politiken

Germania

Coup als Solist: Denz gewinnt 18. Giro-Etappe (Colpo di scena in solitaria: Denz vince la 18a tappa del Giro)

Kicker

Repubblica Ceca

Vacek byl v úniku, všechny ale zaskočil Denz. Lídr Del Toro přišel o Ayusa – Vacek: Byl to gambling. Van Aert hlídal Madse, já zase Wouta a ujeli jiní (Vacek è partito in contropiede, ma Denz ha sorpreso tutti. Il leader Del Toro ha perso Ayuso – Vacek: Era un gioco d’azzardo. Van Aert si prendeva cura di Mads, io mi occupavo di Wout e gli altri se la cavavano)

Mladá Fronta Dnes

Usa

Del Toro takes it easy during 18th stage of Giro as Denz wins with solo breakaway (Del Toro se la prende comoda durante la 18a tappa del Giro mentre Denz vince con una fuga solitaria)

The Washington Post

Colombia

Egan Bernal y Einer Rubio superaron otro desafío y están firmes en la pelea del Giro de Italia: Denz ganó la etapa – El Giro de Italia se sacude: Juan Ayuso, que llegó como favorito, se retira por insólita situación en la etapa 18 (Egan Bernal ed Einer Rubio hanno superato un’altra sfida e sono saldamente in lizza per il Giro d’Italia: Denz ha vinto la tappa – Il Giro d’Italia è scosso: Juan Ayuso, arrivato come favorito, si ritira per una situazione insolita nella tappa 18.)

El Tiempo

Ecuador

Alemán Nico Denz gana la etapa 18 del Giro de Italia y Richard Carapaz llega 63 y sigue segundo en la clasificación general – ¿Se ‘agrandó’?: ‘es un gran corredor, pero no creo que sea un gran rival’, el ácido comentario de Isaac del Toro, líder del Giro de Italia, sobre Richard Carapaz (Il tedesco Nico Denz vince la 18a tappa del Giro d’Italia e Richard Carapaz arriva 63°, mantenendosi secondo nella classifica generale – Ha “fatto le cose in grande”?: “È un grande corridore, ma non credo che sia un grande rivale”, è il commento acido del leader del Giro d’Italia Isaac del Toro a proposito di Richard Carapaz)

El Universo

Messico

Del Toro mantiene la ‘maglia’ rosa en el Giro de Italia (Del Toro mantiene la maglia rosa al Giro d’Italia)

La Jornada

Australia

Del Toro takes it easy as Denz wins with solo breakaway (Del Toro se la prende comoda mentre Denz vince in solitaria)

The West Australian

GLI ORARI DEL GIRO

12.30: partenza da Biella
12.55-13.05: GPM di Croce Serra
13.25-13.35: traguardo volante di Pont-Saint-Martin
13.40-13.50: inizio salita Tzecore
14.20-14.40: GPM del Col Tzecore
14.45-15.05: traguardo volante di Châtillon
14.50-15.10: inizio salita Saint Pantaléon
15.30-16.00: GPM del Col Saint Pantaléon
15.50-16.25: traguardo volante di Saint-Vincent (con abbuoni) e inizio salita Joux
16.25-17.05: GPM del Col de Joux
16.50-17.30: GPM di Antagnod
17.00-17.35: arrivo a Champoluc

METEO GIRO

Biella: cielo sereno, 25°C, 23°C (percepiti 25°C), vento moderato da S (5-20 Km/h), umidità al 60%
Verrès (inizio salita Colle Tzecore – Km 50.7): cielo sereno, 27°C (percepiti 28°C), vento moderato da SE (8-32 Km/h), umidità al 52%
Châtillon (traguardo volante – Km 87.3): cielo sereno, 29°C (percepiti 28°C), vento moderato da SE (7-36 Km/h), umidità al 37%
Col de Joux (GPM – Km 145.4): nubi sparse, 20°C, vento moderato da S (8-32 Km/h), umidità al 50%
Champoluc: nubi sparse, 19°C, vento moderato da S (2-24 Km/h), umidità al 49%

DISCOGIRO

Giorni di rose (Paola Turci)

GIRO AL CONTRARIO

L’ordine d’arrivo della diciottesima tappa

1° Maikel Zijlaard
2° Timo Kielich s.t.
3° Quinten Hermans s.t.
4° Jimmy Janssens s.t.
5° Chris Harper s.t.

Miglior italiano: Luca Mozzato, 10° (s.t.)

Classifica generale

1° Alexander Krieger
2° Gerben Thijssen a 17’14″
3° Jensen Plowright a 17′49″
4° Niklas Märkl a 19′55″
5° Gijs Van Hoecke a 26’24”

Miglio italiano Enrico Zanoncello, 8° a 30’12”

L’ULTIMO GIRO DI MAGNI

Riviviamo l’edizione 1955 della Corsa Rosa attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”. Quell’anno si impose per la terza ed ultima volta in carriera Fiorenzo Magni

1 GIUGNO 1955 – GIORNO DI RIPOSO

OGGI DA TRIESTE A CORTINA PRIMA TAPPA DELLE DOLOMITI

Tutti prevedono la vittoria di Coppi nelle due giornate decisive del Giro

Si attende l’attacco di Coppi rimasto finora sulla difensiva – Molti gli uomini di valore nelle prime posizioni della classifica – Magni spera nelle discese – La partenza avverrà alle 10 e il percorso è di 236 Km – Fausto ha ricevuto a Trieste una fotografia del bimbo nato in Argentina

2 GIUGNO 1955 – 18a TAPPA: TRIESTE – CORTINA D’AMPEZZO (236 Km)

CONTERNO STRAPPA LA VITTORIA A CORTINA DOPO LA FUGA D’UNA PATTUGLIA DI GREGARI

Tra Coppi e Moser duello con i fiocchi prevede Magni nella tappa d’oggi

Il Passo della Mauria non è riuscito ad impegnare gli assi – Il vincitore, fermato da una foratura dopo la prima fuga, riprende gli avversari a trenta chilometri dall’arrivo e li regola in volata – Coppi, due volte attardato, rientra facilmente in gruppo – Classifica generale immutata – Finalmente per Conterno una giornara buona – Fausto è deciso ad attaccare – Intanto Goddet sta trattando con Binda la squadra per il Tour – L’appuntamento odierno è sui cinque colli dolomitici della Cortina-Trento

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