LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): SAN MICHELE ALL’ADIGE – BORMIO
maggio 28, 2025
Categoria: Approfondimenti, Copertina
Il Giro si arrampica sul mitico Passo del Mortirolo e, sebbene la salita sia proposta dal suo “lato b”, il valico valtellinese potrebbe ancora lasciare un’indelebile impronta in classifica alla luce della particolare situazione venutasi a creare in classifica all’uscita dal tappone di San Valentino
Se esistesse il premio di “tappa più chiaccherata” potrebbe tranquillamente essere assegnato all’odierna frazione che condurrà da San Michele all’Adige a Bormio attraverso il celebre Passo del Mortirolo. Le discussioni tra i tifosi sono cominciate sin dallo scorso 13 gennaio, quando a Roma è stato presentato il percorso del Giro e subito in molti si sono espressi con opinioni negative sul tracciato della tappa di Bormio, indicata come la peggio designata dell’edizione 2025. Si è puntato il dito soprattutto sulla scelta di inserire il Mortirolo dal suo versante più facile (che, come vedremo, facile non lo è per nulla) e per la collocazione nel percorso del mitico passo, seguito dalla pedalabile salita verso l’Alta Valtellina. Nei mesi successivi queste chiacchere da bar sono state spazzate via dalla notizia secondo la quale l’organizzazione aveva deciso di modificare l’ascesa inserendo la ripidissima “Recta Contador”, variante alla strada abituale che ricorda nelle pendenze il Muro di Sormani e che era stata creata nel 2014 asfaltando la vecchia mulattiera d’accesso al passo. Non si trattava di una “fake news” perchè erano stato realmente stanziati i fondi per la risistemazione della variante, lavori che sono terminati proprio in primavera…. solo che l’organizzazione della Corsa Rosa non aveva la minima intenzione di proporre la “Recta” nel tracciato e lo si è scoperto quando, poche settimane prima del via del Giro, era stati ufficializzati i percorsi presentati a gennaio con qualche ritocchino qua e là ma nessuna modifica al tracciato della tappa di Bormio, anche se il direttore del Giro Mauro Vegni ha lasciato uno spiraglio aperto per un eventuale inserimento futuro. La tappa, in concreto, è rimasta così come Vegni l’aveva disegnata, con l’ascesa al Passo del Tonale (15 Km al 6.1%) a una settantina di chilometri dalla partenza e successivamente i 12.7 Km al 7.6% del versante di Monno del Mortirolo, per intederci quello dal quale si salì sia in occasione della tappa di Livigno dello scorso anno, sia nel finale della tappa terminata a Aprica il 3 giugno del 1990, il giorno nel quale gli appassionati di ciclismo si accorsero per la prima volta di questo valico. Dai numeri sopra indicati avrete capito che non si tratta di un versante proprio pedalabile, anche se lo appare al confronto con quello tremendo che sale da Mazzo di Valtellina, sul quale il Giro non mette piede dal 2019. E se si va ad esaminare nel dettaglio la salita si scopre che c’è, anche senza la Recta c’è un tratto molto duro nel finale, presentando un’inclinazione media del 9.6% (la massima è del 16%) negli ultimi 2.6 Km. Maggior pendenza ha la difficile e tecnica picchiata su Grosio – 14 Km all’8.3% seguendo una strada dalla carreggiata non particolarmente larga e insidiosa – terminata la quale inizierà la lenta risalita dell’Alta Valtellina, composta da due tratti in ascesa separati da una porzione in falsopiano. Molto lieve è la pendenza media dei primi 12 Km (la media è del 2.3%, con una rampa finale di quasi 2 Km al 7.5%), nel corso dei quali si transiterà da Le Prese, la frazione di Sondalo dove è stato collocato il traguardo volante ad abbuoni “Red Bull Km”; decisamente più impegnativa sarà l’ascesa delle Motte, che i corridori imboccheranno alle porte di Bormio e che farà loro affrontare 3 Km di strada inclinati all’8.2%: praticamente è quasi un arrivo in salita perchè per andare dallo scollinamento al traguardo bisognerà percorrere quasi 9 Km, quasi tutti da percorrere in discesa.
Le chiacchere di cui sopra potrebbero, però, esser spazzate via d’un soffio dalla particolare situazione in classifica venutasi a creare ieri dopo il tappone di San Valentino. I distacchi tra i primi ora si sono sensibilmente ridotti e tra la maglia rosa Isaac Del Toro e il gradino più basso del podio ci sono 31 secondi e, vista la crisi patita ieri dal messicano, ora il britannico Simon Yates e l’ecuadoriano Richard Carapaz saranno motivati a sfruttare le difficoltà altimetriche di giornata per mettere le mani sul segno del primato. Ma ieri anche questi tre corridori hanno fatto tanta fatica e oggi potrebbero fare molta fatica, favorendo il recupero in classifica di ciclisti molto più staccati, come i nostri Antonio Tiberi (8° a 4′07″) e Giulio Pellizzari (9° a 4′36″), ora libero di fare corsa proprio dopo il ritiro del suo capitano Primoz Roglic.
Mauro Facoltosi

Bormio vista dalla salita delle Motte e l’altimetria della diciassettesima tappa (Google Street View)
I VALICHI DELLA TAPPA
Passo del Tonale (1883 metri). Ampio valico prativo aperto tra il Monticello e la Cima di Cadì, costituisce anche il punto di separazione tra i massicci dell’Adamello e dell’Ortles-Cevedale. Sede della principale stazione di sport invernali della provincia di Trento, è valicato dalla Strada Statale 42 “del Tonale e della Mendola” tra Vermiglio e Ponte di Legno. Vi transita il confine tra Lombardia e Trentino-Alto Adige. Dal 1933, anno dell’istituzione dei GPM, è stato inserito 31 volte nel tracciato del Giro, contando anche la tappa alternativa che avrebbe dovuto sostituire la Ponte di Legno – Val Martello nel 2013 e sulla quale neppure si riuscì gareggiare. Il primo a conquistare questa storica vetta fu Binda nel 1933, nel corso della conclusiva Bolzano – Milano, pure vinta dall’asso varesino. L’ultima scalata “registrata” (nel 2022 la tappa Ponte di Legno – Lavarone, vinta dal colombiano Santiago Buitrago, vi transitò senza effattuare il traguardo GPM) è avvenuta nel 2017 durante la tappa Tirano – Canazei vinta dal francese Pierre Rolland, con lo sloveno Matej Mohorič primo sul passo. Nel 2000 il passaggio in vetta non fu eccezionalmente valido come GPM ma come traguardo volante Intergiro, conquistato dallo spagnolo José Enrique Gutiérrez Cataluña durante la tappa Selva di Val Gardena – Bormio del 2000 (vinta dal trentino Gilberto Simoni). Il Tonale è stato teatro anche di due arrivi di tappa, conquistati dal colombiano José Jaime González Pico nel 1997 e dall’elvetico Johann Tschopp nel 2010.
Passo della Foppa (1852 metri). È il valico comunemente identificato come Mortirolo, attraversato dalla strada provinciale che mette in comunicazione Monno con Grosio e Mazzo di Valtellina. Sulle cartine del Giro è quotato 1854 metri. In realtà, il vero Mortirolo si trova a breve distanza dal valico stradale. Anzi, ne esistono due, il Passo del Mortirolo-Nord e il Passo del Mortirolo-Sud, entrambi alti 1896 metri: il primo si trova a nord est della Foppa ed è raggiunto da una strada sterrata a fondo cieco che si stacca dal tratto terminale del versante bresciano; il valico sud, invece, è toccato dalla strada di cresta asfaltata che permette di raggiungere il Mortirolo direttamente dall’Aprica, passando per Trivigno. Il Giro vi è finora salito 16 volte e gli “eroi” di quest’ascesa sono stati, in rigoroso ordine d’apparizione, il venezuelano Leonardo Sierra nel 1990 (tappa Moena – Aprica, vinta dallo stesso corridore), Franco Chioccioli nel 1991 (Morbegno – Aprica, identico vincitore), Pantani nel citato precedente del 1994, Gotti nel 1996 (Cavalese – Aprica, idem), Wladimir Belli nel 1997 (Malè – Edolo, primo Tonkov), ancora Gotti nel 1999 (Madonna di Campiglio – Aprica, primo al traguardo lo spagnolo Roberto Heras), Raffaele Illiano nel 2004 (Bormio – Presolana, primo Stefano Garzelli), Ivan Basso nel 2006 (Trento – Aprica, idem), lo spagnolo Antonio Colom nel 2008 (Rovetta – Tirano, vinta da Emanuele Sella), nuovamente Basso nel 2010 (Brescia – Aprica, vinta da Michele Scarponi), l’elvetico Oliver Zaugg nel 2012 (Caldes – Passo dello Stelvio, vinta dal belga Thomas De Gendt), l’olandese Steven Kruijswijk nel 2015 (tappa Pinzolo – Aprica, vinta dallo spagnolo Mikel Landa), lo spagnolo Luis Léon Sanchez nel 2017 (tappa Rovetta – Bormio, vinta da Vincenzo Nibali), l’abruzzese Giulio Ciccone nel 2019 (tappa Lovere – Ponte di Legno vinta dallo stesso corridore) e il vincitore della tappa di ieri Christian Scaroni lo scorso anno, quando il Mortirolo fu inserito nel tracciato della tappa Manerba del Garda – Livigno, vinta dallo sloveno Tadej Pogacar.
SALA STAMPA
Italia
Pazzo Giro: tripletta Italia, vince Scaroni su Fortunato e Pellizzari. Crisi Del Toro, ma salva la rosa
Gazzetta dello Sport
Slovenia
Giro gre naprej brez Rogliča. Scaroniju največja zmaga v karieri – Po Rogličevem odstopu se je Giro obrnil na glavo (Il Giro prosegue senza Roglič. La più grande vittoria in carriera di Scaroni – Dopo il ritiro di Roglič il Giro si capovolge)
Delo
Regno Unito
Yates and Carapaz close on Giro lead after chaotic stage 16 (Yates e Carapaz si avvicinano alla vetta del Giro dopo la caotica tappa 16)
The Guardian
Francia
Le gros coup de Carapaz, la victoire d’étape pour Scaroni (Grande colpo di Carapaz, vittoria di tappa per Scaroni)
L’Équipe
Spagna
Carapaz golpea, Ayuso se hunde (Carapaz colpisce, Ayuso affonda)
AS
Belgio
Leider Isaac del Toro verliest kostbare tijd, Astana-duo grijpt de macht in loodzware bergrit (Il leader Isaac del Toro perde tempo prezioso, il duo dell’Astana prende il potere in una tappa di montagna estenuante)
Het Nieuwsblad
Paesi Bassi
Doldwaze Giro-rit: verhoudingen op de schop tijdens Astana-show (Tappa pazzesca del Giro: lo spettacolo di Astana scuote i rapporti)
De Telegraaf
Danimarca
Astana-duo triumferer i stort Giro-bjergslag (Il duo dell’Astana trionfa nella grande battaglia in montagna del Giro)
Politiken
Germania
Giro: Del Toro büßt viel Zeit ein – Scaroni holt den Tagessieg (Giro: Del Toro perde molto tempo – Scaroni vince la tappa)
Kicker
Repubblica Ceca
Del Toro se trápil, ale růžový dres udržel. Roglič z Gira odstoupil, etapu slaví Astana (Del Toro ha avuto difficoltà, ma ha mantenuto la maglia rosa. Roglič si ritira dal Giro, l’Astana festeggia la tappa)
Mladá Fronta Dnes
Usa
Mexico’s Del Toro just barely maintains Giro lead in 16th stage after Carapaz attacks (Il messicano Del Toro riesce a malapena a mantenere la testa della corsa nella 16a tappa del Giro dopo l’attacco di Carapaz)
The Washington Post
Colombia
Egan Bernal se enreda y sufre una caída en la peligrosa etapa 16 del Giro de Italia – Egan Bernal y Einer Rubio se defendieron en la salvaje etapa 16 del Giro de Italia: así quedaron los colombianos – Primoz Roglic no aguantó una caída más, se fue al suelo otra vez y se confirma su abandono del Giro de Italia (Egan Bernal rimane impigliato e cade durante la pericolosa 16a tappa del Giro d’Italia – Egan Bernal ed Einer Rubio si sono difesi nella scatenata 16a tappa del Giro d’Italia: ecco come se la sono cavata i colombiani – Primoz Roglic non ce l’ha fatta a non cadere di nuovo, è caduto di nuovo e il suo ritiro dal Giro d’Italia è confermato)
El Tiempo
Ecuador
Richard Carapaz finaliza en cuarto puesto en la 16.ª etapa del Giro de Italia; Christian Scaroni fue primero (Richard Carapaz conclude al quarto posto la tappa 16 del Giro d’Italia; Christian Scaroni è stato il primo)
El Universo
Messico
Se acercan al líder mexicano, Isaac del Toro (Si avvicinano al leader messicano Isaac del Toro)
Excélsior
Australia
Roglic quits, Del Toro wobbles, Italy joy as Giro boils (Roglic si ritira, Del Toro vacilla, l’Italia esulta mentre il Giro bolle)
The West Australian
GLI ORARI DEL GIRO
13.00: partenza da San Michele all’Adige
13.30-13.35: traguardo volante di Cles
13.45-15.00: GPM del Passo del Tonale
15.05-15.30: traguardo volante di Vezza d’Oglio
15.15-15.30: inizio salita Mortirolo
15.50-16.15: GPM del Passo del Mortirolo
16.20-16.50: traguardo volante di Le Prese (con abbuoni)
16.45-17.20: GPM di Le Motte
16.55-17.30: arrivo a Bormio
METEO GIRO
San Michele all’Adige (Fondazione Edmund Mach): nubi sparse, 23°C (percepiti 25°C), vento moderato da S (5-24 Km/h), umidità al 48%
Dimaro (Km 43.1): pioggia debole (0.3 mm), 22°C, vento moderato da E (6-30 Km/h), umidità al 47%
Passo del Tonale (GPM – Km 69.6): parzialmente nuvoloso, 12°C, vento moderato da NO (6-36 Km/h), umidità al 44%
Passo del Mortirolo (GPM – Km 107.2): pioggia debole (0.4 mm), 14.5°C, vento moderato da NO (14-17 Km/h), umidità al 58%
Bormio: pioggia debole (0.3 mm), 15°C, vento moderato da NO (6-41 Km/h), umidità al 57%
DISCOGIRO
Brividi (Blanco – Mahmood)
GIRO AL CONTRARIO
L’ordine d’arrivo della sedicesima tappa
1° Nicola Conci
2° Sven Erik Bystrøm a 3″
3° Alexander Krieger s.t.
4° Edward Planckaert s.t.
5° Matteo Moschetti a 5″
Classifica generale
1° Alexander Krieger
2° Gerben Thijssen a 17’04″
3° Jensen Plowright a 18’31”
4° Niklas Märkl a 19′32″
5° Gijs Van Hoecke a 26’14”
Miglio italiano Enrico Zanoncello, 7° a 29’49”
L’ULTIMO GIRO DI MAGNI
Riviviamo l’edizione 1955 della Corsa Rosa attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”. Quell’anno si impose per la terza ed ultima volta in carriera Fiorenzo Magni
30 MAGGIO 1955 – 16a TAPPA: RAVENNA – LIDO DI JESOLO (245 Km)
VOLATA GIGANTE DI 88 CORRIDORI E VITTORIA DI BENEDETTI A JESOLO
Sporadici tentativi di fuga – Gianneschi ferito in una caduta – Anche Coppi finisce a terra ma senza danni – Oggi Jesolo-Trieste di Km. 146