LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): VIAREGGIO – CASTELNOVO NE’ MONTI

maggio 20, 2025
Categoria: Approfondimenti

Dopo 25 anni il Giro torna ad inerpicarsi sulle scoscese pendenze di San Pellegrino in Alpe. La durissima salita toscana sembra quasi relegata in un angolo, ma anche i molti chilometri che si dovranno percorrere per andare al traguardo e il San Pellegrino potrebbe comunque iservarci delle sorprese

È una tappa che gli appassionati di ciclismo attendevano da ben 25 anni. Dal 2000, infatti, il Giro non osava avventurarsi verso i 1600 metri e rotti del Passo di San Pellegrino in Alpe, salita tra le più dure della catena appenninica in virtù dei suoi quasi 14 Km d’ascesa all’8.8% di pendenza media, che relegano nel finale i tratti più aspri, sotto la forma di un troncone di 2.6 Km nel quale l’inclinazione media schizza al 12.1% e poi ancora più in alto fino a raggiungere un picco massimo del 19%. La gioia dei tifosi delle grandi salite si è, però, ben presto spenta nel vedere la collocazione che è stata data a questa salita, sulla quale si scollinerà quando al traguardo mancheranno ancora 92 Km. Messa così sembra una tappa mal disegnata, ma vi assicuriamo che potrà far danni se a qualche “big” si spegnesse d’improvviso la luce sulle rampe del San Pellegrino, che potrebbero esser sfruttata da quei corridori bisognosi di recuperare il tempo perduto: è il caso di Roglic, che ieri a crono ha già rintuzzato parte del distacco subito da Ayuso nella tappa di Siena, ma anche lo stesso corridore spagnolo potrebbe voler ricacciare indietro il rivale. E se qualche corridore fosse riuscito sulle prime a digerire il San Pellegrino, potrebbe poi soffrirne gli effetti nei rimanenti 92 Km, che prevedono una serie di salite non dure come la precedenti, ma sulle quale si rischia di perdere terreno. Nello specifico sono concentrate negli ultimi 50 Km e saranno introdotte dai pedalabili 11 Km al 4.9% verso il borgo di Toano, un nome che vi ricorderà qualcosa perchè lo scorso anno vi è terminata una tappa del Giro d’Italia femminile vinta dalla neozelandese Niamh Fisher-Black. Una quindicina di chilometri più avanti si andrà a caccia di abbuoni al traguardo volante di Villa Minozzo, collocato al termine di uno strappo di 3 Km al 5%, poi rimarrà solo la salita verso la Pietra di Bismantova, la montagna simbolo di Castelnovo ne’ Monti: i suoi 5.8 Km al 5.8% non sono durissimi ma non sono nemmeno “bruscolini” al termine di una tappa del genere e potranno essere considerati alla stregua di un arrivo in salita, poichè sotto lo striscione del GPM mancheranno soli 6.5 Km al traguardo, tratto conclusivo caratterizzato da un brevissima discesa e da altri due tronconi in ascesa piazzati negli ultimissimi 2000 metri. E il meteo anche oggi potrebbe condizionare la giornata, poichè le previsioni meteo annunciano pioggia dall’arrivo alla partenza, pur se in maniera meno intensa rispetto al temporale che ha bersagliato il finale della cronometro di Pisa.

Mauro Facoltosi

La Pietra di Bismantova presso Castelnovo ne’ Monti e l’altimetria dell’undicesima tappa (www.montagna.tv)

La Pietra di Bismantova presso Castelnovo ne’ Monti e l’altimetria dell’undicesima tappa (www.montagna.tv)

I VALICHI DELLA TAPPA

Colle di Montemagno (224 metri). Quotato 214 metri sulle cartine del Giro 2025, è valicato dalla Strada Provinciale 1 “Francigena” tra Camaiore e Monsagrati. Il Giro d’Italia vi è transitato in diverse occasioni ma solo lo scorso anno sì è deciso di rendere il passaggio valido come traguardo GPM, conquistato dal danese Michael Valgren nel finale della tappa Genova – Lucca (vinta dal francese Benjamin Thomas). Anche alla Tirreno-Adriatico è stato spesso inserito nel percorso, ma in una sola occasione fu assegnato in vetta il GPM: accadde nel 2018 nei chilometri iniziali della tappa Camaiore – Follonica, vinta dal tedesco Marcel Kittel dopo che sul Montemagno era scollinato per primo il valtellinese Nicola Bagioli.

Foce di Boccaia (1194 metri). Viene toccata durante la salita a San Pellegrino in Alpe

Passo del Pradaccio (1617 metri). Quotato 1623 sulle cartine del Giro 2025, è valicato dalla SP 71 “di San Pellegrino in Alpe ” tra San Pellegrino in Alpe e la Foce delle Radici. Questo è il nome ufficiale della salita che più comunemente viene chiamata “Passo di San Pellegrino in Alpe”, ma sono stati utilizzati anche i toponimi di Passo del Lagadello e di Passo del Giro del Diavolo. Scoperta nel 1989, questa durissima salita è stata finora inserite tre volte nel percorso della Corsa Rosa: nell’anno del debutto fu inaugurata dal belga Claude Criquielion durante la tappa La Spezia – Prato, vinta da Gianni Bugno; nel 1995 fu per la prima volta inserito nelle fasi chiave di una tappa del Giro, la Pietrasanta – Il Cicco conquistata dal bresciano Enrico Zaina, che aveva scollinato in testa anche la cima del San Pellegrino; nel 2000 farà doppietta anche il toscano Francesco Casagrande, primo al GPM e primo al traguardo della Prato-Abetone.

Foce delle Radici (1529 metri). Nota anche come Passo delle Radici e quotata 1527 sulle cartine del Giro d’Italia 2023, vi transita l’ex Strada statale 324 “del Passo delle Radici” tra Pievepelago e Castelnuovo di Garfagnana. Inoltre vi confluisce la provinciale proveniente da San Pellegrino in Alpe. È stata affrontata cinque volte come GPM. Il primo corridore a espugnare la cima della Foce delle Radici è stato il bresciano Michele Dancelli durante la tappa La Spezia – Prato del Giro del 1967, vinta dallo stesso corridore. Nel 1971 sarà lo scalatore spagnolo Josè Manuel Fuente a scollinare in testa e anche in questo caso sarà il conquistatore delle Radici a far sua la tappa, partita da Forte dei Marmi e terminata con l’arrivo in salita a Pian del Falco, sopra Sestola. Fuente si imporrà anche nel 1974 nella tappa che prevedeva la Foce delle Radici (Modena – Il Ciocco), ma stavolta non sarà lo spagnolo a transitare per primo in vetta, conquistata dal ligure Giuseppe Perletto. Il penultimo corridore a mettere la firma sul valico tosco-emiliano sarà lo spagnolo Andrés Oliva nel 1976, nel corso della Porretta Terme – Il Ciocco che terminerà con la vittoria del belga Ronald De Witte. Infine, nel 2023 sarà il trentino Davide Bais a far sua questa montagna durante la tappa Scandiano – Viareggio, vinta dal danese Magnus Cort Nielsen

Valico Madonna di Pietravolta (1154 metri). Coincide con l’omonima località

Sella delle Vescie (1174 metri), Sella dell’Osteria al Monte (1172 metri). Toccata dalla Strada Provinciale 37 “di Frassinoro” tra Madonna di Pietravolta e Frassinoro

Selletta della Verna (734 metri). Toccata dalla Strada Provinciale 37 “di Frassinoro” tra Frassinoro e Montefiorino

Sella di Montefiorino (765 metri). Vi sorge l’omonimo abitato

Sella Toano (842 metri). Vi sorge l’omonimo abitato

Passo Collina (862 metri). Vi transita la Strada Provinciale 8 “Cerredolo – Toano – Villa Minozzo” tra Cerredolo e Toano

Sella Costabona (787 metri). Vi transita la Strada Provinciale 8 “Cerredolo – Toano – Villa Minozzo” tra Costabona e Villa Minozzo

Selletta Minozzo (672 metri). Quotata 680 metri sulle cartine del Touring Club Italiano, coincide con la località di villeggiatura di Villa Minozzo. Mai affrontato come GPM, il Giro d’Italia vi è transitato l’ultima volta nel 2001, nel corso della tappa Montecatini Terme – Reggio Emilia, vinta dal veneto Pietro Caucchioli: il passaggio da Villa Minozzo era valido come traguardo volante Intergiro, conquistato dall’umbro Fortunato Baliani.

SALA STAMPA

Italia

Il Giro a Pisa sotto il diluvio: crono a Hoole, Del Toro resta rosa ma Roglic gli recupera 1′07″

Gazzetta dello Sport

Slovenia

Hoole zmagal, Roglič iztržil največ (Vince Hoole, Roglič guadagna di più)

Delo

Regno Unito

Ayuso and Roglic close on Del Toro as Hoole prevails in Pisa (Ayuso e Roglic si avvicinano a Del Toro, Hoole prevale a Pisa)

The Guardian

Francia

Le chrono pour Hoole, Del Toro perd gros mais reste en rose (La crono a Hoole, Del Toro perde alla grande ma resta in rosa)

L’Équipe

Spagna

Ayuso acaricia el rosa (Ayuso accarezza il rosa)

AS

Belgio

Primoz Roglic profiteert van rotweer: dit zijn de nieuwe verschillen tussen de klassementsmannen na uitgeregende tijdrit (Primoz Roglic trae vantaggio dal maltempo: ecco le nuove differenze tra i contendenti alla classifica generale dopo la cronometro condizionata dalla pioggia)

Het Nieuwsblad

Paesi Bassi

Daan Hoole (26) stunt met zege in tijdrit Giro d’Italia en zorgt voor nieuw Nederlands succes (Daan Hoole (26) stupisce con la vittoria nella cronometro del Giro d’Italia e assicura un nuovo successo olandese)

De Telegraaf

Germania

Hoole gewinnt Zeitfahren – Del Toro verteidigt Rosa – Roglic macht Zeit gut (Hoole vince la cronometro – Del Toro difende Rosa – Roglic recupera tempo)

Kicker

Repubblica Ceca

Ayuso se přiblížil růžové, Vacek v dešti nebláznil. Časovku v Pise ovládl Hoole (Ayuso si è avvicinato al rosa, Vacek non si è dato per vinto sotto la pioggia. Hoole domina la cronometro di Pisa)

Mladá Fronta Dnes

Usa

Hoole wins Giro time trial on stage 10, Del Toro keeps overall lead (Hoole vince la cronometro del Giro nella 10a tappa, Del Toro mantiene la testa della classifica generale)

The Washington Post

Colombia

Egan Bernal se cayó, pero ‘sobrevivió’ a la lluvia y al piso mojado en la peligrosa contrarreloj del Giro de Italia (Egan Bernal è caduto, ma è sopravvissuto alla pioggia e alle condizioni umide nella pericolosa cronometro del Giro d’Italia)

El Tiempo

Ecuador

Daan Hoole gana la décima etapa del Giro de Italia y Richard Carapaz se mantiene entre los 10 mejores de la clasificación general (Daan Hoole vince la decima tappa del Giro d’Italia e Richard Carapaz rimane nella top 10 della classifica generale)

El Universo

Messico

Del Toro conserva la ‘maglia’ rosa en Pisa, presionado por Ayuso (Del Toro conserva la maglia rosa a Pisa, sotto la pressione di Ayuso)

La Jornada

Australia

Time trial triumph just eludes Aussies in Giro d’Italia (Il trionfo a cronometro sfugge agli australiani al Giro d’Italia)

The West Australian

GLI ORARI DEL GIRO

12.20: partenza da Viareggio
13.15-13.25: traguardo volante di Borgo a Mozzano
14.40-15.05: GPM di Alpe San Pellegrino
15.35-16.00: traguardo volante di Cerredolo
15.55-16.30: GPM di Toano
16.20-16.55: traguardo volante di Villa Minozzo (con abbuoni)
16.50-17.30: GPM di Pietra di Bismantova
16.55-17.35: arrivo a Castelnuovo ne’ Monti

METEO GIRO

Viareggio: pioggia debole (0.2 mm), 19°C, vento moderato da O (12-27 Km/h), umidità al 79%
Borgo a Mozzano (sprint – Km 46.3): pioggia debole (0.2 mm), 20°C, vento moderato da SO (6-22 Km/h), umidità al 68%
Alpe San Pellegrino (GPM – Km 93.6): pioggia debole (0.2 mm), 11°C, vento debole da SO (5-18 Km/h), umidità al 81%
Toano (GPM – Km 146.9): pioggia debole (0.4 mm), 16°C, vento debole da NO (5-19 Km/h), umidità al 73%
Castelnovo ne’ Monti: pioggia debole (0.9 mm), 17°C, vento debole da NO (4-19 Km/h), umidità al 72%

DISCOGIRO

Fiore di maggio (Zucchero Fornaciari)

GIRO AL CONTRARIO

L’ordine d’arrivo della decima tappa

1° Marco Brenner
2° Mikkel Honore a 6″
3° Alexander Cepeda 22″
4° Fabio Van den Bossche a 25″
5° Albert Torres a 39″

Miglior italiano: Kevin Colleoni, 8° a 58″

Classifica generale

1° Alexander Krieger
2° Niklas Märkl a 15′51″
3° Jensen Plowright a 17′01″
4° Gerben Thijssen a 19′31″
5° Enrico Zanoncello a 21′46″

L’ULTIMO GIRO DI MAGNI

Riviviamo l’edizione 1955 della Corsa Rosa attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”. Quell’anno si impose per la terza ed ultima volta in carriera Fiorenzo Magni

24 MAGGIO 1955 – 10a TAPPA: ROMA (Ponte Linaro) – ROMA (Ponte Linaro) (207 Km)*

*Sugli albi d’oro questa tappa è segnalata come Frascati – Frascati. In realtà Frascati era semplicemente luogo di passaggio del circuito, che ricalcò quello dei campionati del mondo disputati quello stesso anno (in quel caso l’arrivo era previsto proprio a Frascati)

MONTI NUOVA “MAGLIA ROSA” DEL GIRO DOPO LA VITTORIA DELLO SPAGNOLO RUIZ A ROMA

L’entusiasmo alla fine travolse tutto ed i corridori scomparvero nella calca

L’attacco del romano è stato scatenato all’ultimo dei dieci giri del circuito di Frascati – Disperata resistenza di Magni che scende al quarto posto nella classifica, preceduto anche da Geminiani e Nencini – Coppi conserva il sesto posto – Oggi si corre la Roma-Napoli (km. 242) – Un colloquio di Binda con Coppi, ma non si è parlato del Tour – Soddisfazione per il circuito – Ruiz è al suo quarto Giro e alla prima vittoria di tappa

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