PEDERSEN TINGE DI ROSA I SASSI, IL DANESE VINCE A MATERA E CONSOLIDA IL PRIMATO
Il corridore danese ottiene la sua terza vittoria in cinque giorni e consolida a Matera il suo primato in classifica generale. Preceduti in volata l’italiano Zambanini e il britannico Pidcock
La quinta tappa del 108esimo Giro d’Italia parte alle ore 13.50 da Ceglie Messapica, un comune del brindisino e, dopo avere aggirato il golfo di Taranto, risale sull’Appenino lucano sino a giungere a Matera. Il passaggio per il paese di Montescaglioso (3 chilometri di salita con pendenza dell’8.4% e molti tratti ben superiori al 10%) è classificato come GPM di 4° categoria, mentre la successiva salita verso Matera (più di 6 chilometri con pendenza media del 4,3%) non lo è. Giunti in cima a questa salita si scende sulla tangenziale e si aggira Matera ad ovest per poi risalire sul lato Nord e arrivare, dopo una ulteriore salita tutt’altro che banale (punte del 13%), sul traguardo posto in via Dante.
Una tappa con questo finale può avere qualunque esito, inclusa la volatona di gruppo (comunque l’esito meno probabile) o la cavalcata solitaria di un uomo di classifica (ma difficilmente questo accadrà, in mancanza di Pogacar ed Evenepoel). Dopo pochi istanti dalla partenza inizia una fuga di tre corridori: Giosuè Epis (Arkéa – B&B Hotels), Lorenzo Milesi (Movistar Team), due anni fa campione del mondo (Under 23) a cronometro, e Davide Bais (Team Polti VisitMalta), famoso per aver vinto, nel Giro di due anni fa, l’ignobile tappa di Campo Imperatore. Il vantaggio del terzetto si stabilizza ben presto sui due minuti, dopo aver raggiunto un massimo di tre, mentre il gruppo è tirato quasi sempre da Jacopo Mosca (Lidl – Trek), fido gregario della maglia rosa Mads Pedersen, e poi da tutta la squadra di Primož Roglič, la Red Bull – BORA – hansgrohe. Nulla accade sino al paese di Bernalda, quando dopo un centinaio di chilometri privi di difficoltà altimetriche, la strada inizia lentamente a salire verso Matera. Il distacco del gruppo scende a questo punto sino a un minuto, ma poco dopo torna nuovamente a salite e tocca nuovamente i due minuti. I tre fuggitivi, a una quarantina di chilometri dal traguardo, iniziano a guardarsi in faccia finché Epis, rimasto attardato, viene ben presto riassorbito dal gruppo. Bais e Milesi insistono nella loro azione, col secondo che transita per primo al GPM di Montescaglioso; il gruppo, lungo la salita, perde quasi tutti i velocisti, ma transita in cima sostanzialmente compatto. La salita verso Matera vede la coppia di fuggitivi perdere a poco a poco il loro vantaggio, anche perché dietro, a tirare, si mettono gli uomini della UAE Team Emirates – XRG, forse in vista di un tentativo del loro capitano Juan Ayuso (che tuttavia non avverrà). A soli 13 chilometri dal traguardo, ormai in vista del primo passaggio da Matera, il gruppo si riporta su Bais e Milesi. A questo punto la UAE, sotto la spinta di Jay Vine, aumenta ancora il ritmo, ma ai piedi dello strappo finale il gruppo risulta composto ancora da un centinaio di corridori, fra i quali tutti i migliori, maglia rosa inclusa. L’ultima ascesa si dimostra più selettiva delle precedenti e molti corridori, inclusi Wout van Aert (Team Visma | Lease a Bike) e Pello Bilbao (Bahrain – Victorious), si staccano. Nel tratto più duro, sotto la spinta del suo compagno di squadra Mathias Vacek, che dovrebbe pilotarlo allo sprint, anche Pedersen sembra in difficoltà; ma con un ultimo sforzo la maglia rosa recupera nell’ultimo chilometro, torna nelle prime posizioni e, ben guidata dal corridore ceco, va a vincere anche questa tappa (ed è la terza su cinque) davanti al nostro Edoardo Zambanini (Bahrain – Victorious) e all’onnipresente Thomas Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team). Ovviamente Pedersen mantiene la maglia rosa e, grazie all’abbuono, porta a 17 secondi il suo vantaggio su Roglic. Nel complesso tappa decisamente noiosa, dove poteva succedere molto ma non è successo nulla, e che si è conclusa con una volata di ben 60 corridori, sia pure senza i velocisti puri; domani, con l’arrivo a Napoli, le prospettive non sembrano migliori.
Andrea Carta

Mads Pedersen vince anche la tappa di Matera (foto Luca Bettini/AFB via Getty Images)