LOU LOU SPAZIALE SUL MONTE GIOVE. ALAPHILIPPE VINCE LA TAPPACCIA DEI MURI MARCHIGIANI

Una maxifuga, che perderà progressivamente pezzi su pezzi, caratterizza la dodicesima tappa da Martinsicuro a Fano. Uno scatenato Julian Alaphilippe (Team Soudal Quick Step) rilancia a più riprese l’azione fino a restare da solo in testa sul Monte Giove ed a involarsi verso una meritatissima vittoria

La dodicesima tappa del Giro 2024 parte da Martinsicuro e arriva a Fano. I muri marchigiani saranno i grandi protagonisti. Ne contiamo una decina lungo il percorso ed alcuni, seppur corti, sono molto ripidi e presentano spesso e volentieri pendenze in doppia cifra. Sono i quattro ‘muretti’ classificati come gpm, tutti di quarta categoria e precisamente Osimo, Monsano, Ostra e La Croce. E’ una tappa aperta a varie soluzioni, dalla fuga sostanziosa che si gioca la vittoria all’attacco nel finale di qualche finisseur o degli stessi uomini di classifica. Qualche speranza possono averla però anche i velocisti più resistenti, con Kaden Groves (Team Alpecin Deceuninck) in prima fila. A proposito di velocisti Fabio Jakobsen (Team DSM Firmenich PostNL) era costretto al ritiro dopo la caduta nella volata della tappa di ieri. Il primo tentativo di fuga dopo la partenza da Martinsicuro veniva portato da tre ciclisti ovvero Roel van Sintmaartensdijk (Team Intermarchè Wanty), Matteo Trentin (Team Tudor Pro Cycling) ed Enzo Paleni (Team Groupama FDJ). I tre attaccanti venivano ripresi dopo 36 km. Dopo l’attraversamento del centro abitato di Porso Sant’Elpidio si formava un quartetto in testa alla corsa con Edordo Affini (Team Visma Lease a Bike), Simon Clarke (Team Israel Premier Tech), Michael Hepburn (Team Jayco AlUla) e Mirco Maestri (Team Polti Kometa). I quattro battistrada iniziavano i primi strappi nell’entroterra di Civitanova Marche con oltre 1 minuto di vantaggio sul gruppo maglia rosa. Uno serie di scatti e controscatti nel gruppo maglia rosa contribuiva all’affievolimento del vantaggio dei ciclisti di testa. Tra i più attivi all’inseguimento si segnalavano Julian Alaphilippe (Team Soudal Quick Step) e Jhonatan Narvaez (Team INEOS Grenadiers). All’inizio della salita verso il primo traguardo volante Alaphilippe e Maestri erano i due battistrada e avevano una trentina di secondi di vantaggio su un primo gruppo inseguitore formato da 17 ciclisti in cui oltre a Narvaez, Clarke, Hepburn e Affini erano presenti anche Quinten Hermans (Team Alpecin Deceuninck), Ewen Costiou (Team Arkea B&B Hotels), Michael Valgren (Team EF Education EasyPost), Lilian Calmejane e Dion Smith (Team Intermarchè Wanty), Simone Velasco e Christian Scaroni (Team Astana Qazaqstan), Ruben Fernandez e Benjamin Thomas (Team Cofidis), Juan Pedro Lopez (Team Lidl Trek), Kevin Vermaerke (Team DSM Firmenich PostNL), Pelayo Sanchez (Team Movistar) e Matteo Trentin. Sul primo gruppo inseguitore rientrava un altro gruppo formato da un’altra quindicina di ciclisti che comprendeva Filippo Ganna (Team INEOS Grenadiers), Tobias Bayer (Team Alpecin Deceuninck), Alessandro Verre (Team Arkea B&B Hotels), Aurelien Paret-Peintre (Team Decathlon AG2R La Mondiale), Mikkel Honorè (Team EF Education EasyPost), Laurence Pithie e Cyril Barthe (Team Groupama FDJ), Nairo Quintana (Team Movistar), Jan Hirt e Mauri Vansevenant (Team Soudal Quick Step), Gijs Leemreize (Team DSM Firmenich PostNL), Luka Mezgec (Team Jayco ALUla), Davide Piganzoli (Team Polti Kometa), Attila Valter (Team Jumbo Visma), Alexander Kamp (Team Tudor Pro Cycling), Rui Oliveira (UAE Team Emirates), Jasha Sutterlin (Team Bahrain Victorious), Domenico Pozzovivo e Manuele Tarozzi (Team VF Group Bardiani CSF Faizanè). Maestri vinceva il primo traguardo volante di Recanati posto al km 77.5. Maestri transitava in prima posizione sul gpm di Osimo posto al km 93.2. La coppia di testa aveva un vantaggio di minuti secondi all’inizio della salita di Monsano, in cima alla quale era posizionato il secondo gpm della tappa. Maestri e Alaphilippe continuavano imperterriti nella loro azione e si dividevano equamente gli scollinamenti dei successivi gpm. Si aggiudicava il traguardo volante di Mondolfo posto al km 161.4. Il primo gruppo al loro inseguimento era formato da nove ciclisti che inseguivano a circa 1 minuto e 50 secondi di ritardo. Il tratto in pianura che portava al Monte Giove sarebbe stato molto probabilmente decisivo per le speranze di Alaphilippe e Maestri di giocarsi la vittoria di tappa. La coppia di testa iniziava il muro di Monte Giove con una quarantina di secondi di vantaggio sugli immediati inseguitori. Alaphilippe aumentava l’andatura e staccava Maestri che veniva ripreso da Narvaez e da Hermans nel punto più duro della breve salita, a circa 10 km dalla conclusione. Nel frattempo Alaphilippe manteneva un vantaggio tra i 30 e i 40 secondi sulla coppia al suo inseguimento e le numerose curve presenti nel tratto finale della tappa favorivano la sua azione. L’ex campione del mondo andava a vincere in solitaria sul traguardo di Fano con 31 secondi di vantaggio su Narvaez e 32 secondi di vantaggio su Hermans. Chiudevano la top five Valgren in quarta posizione e Scaroni in quinta posizione a 43 secondi di ritardo da Alaphilippe mentre il gruppo maglia gialla giungeva ad oltre 5 minuti di ritardo. Per Alaphilippe è la prima vittoria in assoluto al Giro d’Italia mentre Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) resta saldamente in maglia rosa. Domani tredicesima tappa da Riccione a Cento di 179 km. Torneranno di scena i velocisti in una delle tappe più pianeggianti del Giro 2024.

Antonio Scarfone

Julian Alaphilippe vince a Fano (foto: Tim De Waele/Getty Images)

Julian Alaphilippe vince a Fano (foto: Tim De Waele/Getty Images)

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