KEISSE LASCIA PISTA A BENGSCH

gennaio 19, 2011
Categoria: Giro di pista, News

La mancanza di Keisse, fermato dagli organizzatori su sprone dell’UCI, ha permesso di scoprire agli appassionati della pista un nome nuovo, quello del tedesco Bengsch. In coppia col più navigato connazionale Bartko e contro tutti i pronostici, è riuscito ad imporsi con ampio distacco nella Sei Giorni di Brema, vinta dalla coppia teutonica con ben 2 giri di vantaggi sugli elvetici Marvulli e Aescbach

Foto copertina: il podio della seigiorni di Brema (sechs-tage-rennen.de)

Il caso Keisse condiziona ancora una volta il mondo della pista. La starting list della seigiorni di Brema, infatti, prevedeve il ritorno in coppia del corridore belga col compagno di sempre Bartko, coppia che era scoppiata dopo il caso doping che aveva coinvolto Keisse e le dure dichiarazioni del compagno tedesco.
All’ultimo momento, però, l’UCI è riuscita a convincere gli organizzatori a non far partire Keisse e si è così formata la coppia Bartko-Bengsch, ritenuta debole rispetto ad altre coppie più blasonate.
La coppia tedesca parte, però, subito alla grande e dopo la prima sera comanda già la classifica con 20 punti sui connazionali Mohs e Barth. Il vantaggio aumenta tutte le sere e anche se alle loro spalle gli inseguitori più blasonati se le suonano di santa ragione, loro non abbandonano la vetta, anzi continuano ad aumentare il loro vantaggio, sia in termini di giri che di punti.
Al termine della quinta serata i giochi sono ormai fatti, con i due tedeschi che hanno 1 giro e molti punti di vantaggio sugli svizzeri Marvulli e Aescbach. Nell’ultima serata riescono addirittura a guadagnare un altro giro e a concludere la manifestazione con 2 giri e 33 punti di vantaggio sui secondi.
Sul terzo gradino del podio salgono i giovani danesi Hester e Madsen, coppia che fa già da un po’ parte del mondo delle seigiorni e che può rivelarsi molto interessante in previsione futura.
Brema, intanto, ci regala un volto nuovo, quello del ventisettenne Bengsch, che speriamo non resti chiuso dalla grande concorrenza fra i tedeschi, perché il ragazzo di Francoforte sembra avere le carte in regola per ben figurare anche nelle manifestazioni più importanti.

Matteo Colosio

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