PARIGI-ROUBAIX 2023: LE PAGELLE

aprile 10, 2023
Categoria: 4) PARIGI - ROUBAIX, Approfondimenti

Promossi e bocciati della Parigi-Roubaix 2023

Mathieu van der Poel: Dopo il secondo posto al Giro delle Fiandre vinto da Pogacar Van der Poel non voleva farsi sfuggire anche la Parigi-Roubaix. L’olandese ha corso con molta determinazione e coraggio, attaccando più volte per stanare gli avversari. Ha dimostrato di avere sul pavé un passo più veloce dei rivali e una fame degna del miglior predatore in natura, fame e talento un binomio vincente. Fortunato quando resta in piedi nello scontro con Degengkolb e nel trovare in Philipsen un compagno di squadra superlativo. Fortunato anche quando una foratura blocca Van Aert, una volta che i due si erano involati da soli verso il velodromo di Roubaix ma, come tutti sanno, la fortuna aiuta gli audaci e Van der Poel in audacia non è secondo a nessuno. Gli mancano la Liegi-Bastogne-Liegi e il Giro di Lombardia per completare il cerchio e vincere tutte le Classiche Monumento, difficile ma per lui non impossibile. VOTO 9,5

Jasper Philipsen: L’Alpecin-Deceuninck riesce a fare il botto grazie a Van der Poel e a Philipsen. Il corridore belga dimostra di essere molto più che un semplice velocista. Chiude in seconda posizione dopo aver lavorato a lungo per il capitano, tira il gruppetto quando c’è da tirare e rompe i cambi tra gli inseguitori quando deve mettere il bastone tra le ruote agli avversari. VOTO 9

Wout Van Aert: Sfortunato il belga. Oggi ha corso in maniera ineccepibile, sempre a ruota di Van der Poel, nascosto e poco appariscente, sino a quando decide di spaccare la corsa nel tratto in pavé del Carrefour de l’Arbre. Non riesce più a rientrare e conclude al terzo posto, ma la foratura odierna lo accompagnerà a lungo negli incubi notturni. VOTO 8

Mads Pedersen: Il danese corre da protagonista, sempre pronto a sfruttare le occasioni migliori per tentare il colpaccio. Alla Parigi-roubaix arriva scarico ma con tenacia rientra dopo essersi fatto trovare impreparato nella Foresta di Arenberg e chiude con un ottimo 4° posto. VOTO 7,5

Stefan Kung: Il corridore della Groupama-Fdj è un classicomane del Nord, tanti piazzamenti ma risultati pochi. Un quinto posto prevedibile all’inizio ma che non cambia certamente la carriera di un ciclista che potrebbe raccogliere molto di più. VOTO 7

Filippo Ganna: Il nostro Pippo corre alla pari coi mostri sacri del pavé, sempre nelle prime posizioni ma senza mai dar l’impressione di poter impensierire Van der Poel o Van Aert. Chiude al sesto posto con la speranza di poter far molto meglio in futuro. VOTO 6,5

John Degenkolb: Il tedesco corre come ai vecchi e gloriosi tempi finché una manovra azzardata lo mette fuori gioco sul Carrefour de l’Arbre. Lui che la Parigi-Roubaix l’ha vinta nel 2015 non si demoralizza e continua a lottare chiudendo al settimo posto. VOTO 6,5

Christophe Laporte: Il francese dopo i successi ottenuti in questa primavera si conferma anche oggi uno dei ciclisti più forti in questa fase della stagione. Lo ferma sul più bello la sfortuna con una foratura che lo taglia fuori nel momento più importante della corsa. Con lui e Van Aert davanti la corsa avrebbe preso un’altra piega. Chiuderà decimo nel tentativo invano di rientrare sul gruppetto Van der Poel. VOTO 6,5

Alexander Kristoff : Ancora una volta il norvegese corre da protagonista alla Roubaix vincendo la volata del gruppo. VOTO 6

Gianni Moscon: Arrivato a Parigi su richiesta della dirigenza, il corridore trentino che nel 2021 fu fermato solo dalla sfortuna, corre una gara anonima terminando lontano dai migliori. VOTO 5

Matteo Trentin: Senza Pogacar ha carta bianca per giocarsi le sue chance. Purtroppo non riesce a sfruttare l’occasione ed esce dalla lotta per la vittoria già nelle fasi centrali della corsa. VOTO 5

Luigi Giglio

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