VALVERDE STORY – CAPITOLO 25: QUI FINISCE IL GRAN “CAMIÑO”

dicembre 21, 2022
Categoria: News

Al Giro di Lombardia del 2022 termina la grande avventura da corridori di Nibali e Valverde. Se per il primo l’ultima stagione tra i professionisti non avrà in bilancio nessuna vittoria, anche sei riuscirà a concludere il Giro d’Italia in quarta posizione a nove minuti dall’australiano Jai Hindley, un paio di soddisfazione riuscirà a togliersele lo spagnolo a inizio stagione. A fine gennaio riesce a far suo il Trofeo Pollença – Port d’Andratx della Challenge Ciclista a Mallorca, il mese successivo tiene a battesimo la prima edizione di O Gran Camiño, breve corsa a tappe disegnata in Galizia. Sulle strade del Cammino di Santiago Valverde è autore di una vera e propria excalation che lo porta dal terzo posto nella frazione d’apertura al secondo della seconda tappa e alla vittoria nella terza, sul traguardo di Luintra. Per 10 secondi non riesce a togliere la maglia di leader della spalle del canadese Michael Woods e per farlo dovrà attendere altre 24 ore, dopo la cronometro dell’ultimo giorno vinta dall’ucraino Mark Padun.

GRAZIE DI TUTTO DON ALEJANDRO!!!!!!

26 febbraio 2022 – 3a tappa: Maceda – Luintra

GRAN CAMIÑO, VITTORIA DI ALEJANDRO VALVERDE A LUINTRA

Alejandro Valverde (Movistar Team) ha vinto la terza tappa del Gran Camiño battendo in uno sprint ristretto Michael Woods (Israel – Premier Tech) e il compagno di squadra Ivan Ramiro Sosa. Woods ha mantenuto un esiguo margine di 10” prima della cronometro finale. Filippo Zana (Bardiani-CSF-Faizanè) ha chiuso 8° come migliore degli italiani.

La terza tappa del Gran Camiño 2022 prevedeva un impegnativo finale in grado di permettere ribaltoni in una classifica già ben delineata dopo la vittoria di Michael Woods (Israel – Premier Tech) con 16” su Alejandro Valverde (Movistar Team), al momento l’unico abbastanza vicino per poter recuperare nella cronometro conclusiva di domani. Sarà quindi il giorno in cui gli inseguitori dovranno provare a recuperare sul leader della classifica che ha dalla sua la possibilità di sfruttare Jakob Fuglsang (Israel – Premier Tech) che è al momento in 5° posizione in classifica generale. La Cofidis e la Movistar potrebbero essere le squadre più dotate per provare degli attacchi, mentre la EF Education-EasyPost dopo la crisi del suo capitano Hugh Carthy potrebbe puntare su Mark Padun che si trova al momento a 1’01” da Woods. La prima salita di giornata arrivava a circa 50 chilometri dall’arrivo con l’Alto de Nogueira, 6.9 Km al 7.1%. A seguire senza soluzioni di continuità seguivano l’Alto de Seragude, 7.4 Km al 6.7% con i primi 3 chilometri all’11%, e per finire l’Alto de Moura, 7.9 Km al 7.5%, con lo scollinamento a solo 2 chilometri dall’arrivo.
La fase iniziale di corsa era fin da subito scoppiettante con vari tentativi di attacchi, dopo 20 chilometri un tentativo prendeva il largo comprendente Simon Geschke e Josè Herrada (Cofidis), Carlos Canal (Euskaltel – Euskadi), Jetse Bol e Angel Fuentes (Burgos-BH) e Stephen Bassett (Human Powered Health). Diego Andrés Camargo (EF Education-EasyPost) e Davide Bais (EOLO-Kometa) si mettevano al loro inseguimento riuscendo a completare il ricompattamento dopo una ventina di chilometri.
L’azione della Cofidis era sicuramente importante perché poteva creare un importante supporto per i diversi uomini in classifica ancora a disposizione della formazione francese, mettendo sicuramente pressione alla Israel – Premier Tech e Movistar per inseguire cercando di mantenerli a una distanza di tre minuti, ma iniziando subito a rosicchiare terreno portandosi a solo un minuto di ritardo all’inizio della prima salita di giornata di Alto de Nogueira. Sulla salita il gruppo inizialmente recuperava terreno su una fuga che andava a disintegrarsi lasciando Geschke al comando, mentre al suo inseguimento restava solo Camargo. Una volta ripreso Jose Herrada, era il fratello Jesus a muoversi, andando a riprendere Geschke che lo aspettava in cima alla salita, il gruppo però era distanziato di appena 10” dopo aver ripreso Camargo e riusciva a rientrare sulla coppia Cofidis ai piedi dell’Alto de Seragude dove la Movistar imponeva un forte ritmo che mandava immediatamente in crisi Hugh Carthy. Non un ritmo sufficiente però per Jefferson Alveiro Cepeda (Caja Rural – Seguros RGA) che provava ad attaccare, poco dopo era però Sosa che accelerava pesantemente in gruppo mandando in crisi Fuglsang; Woods si portava alla sua ruota con Valverde, Mark Padun (EF Education-EasyPost), Jefferson Alexander Cepeda (Drone Hopper) e Ruben Fernandez (Cofidis). Una volta che questi atleti riuscivano a rientrare su Jefferson Alveiro Cepeda, Padun provava ad accelerare non provocando però particolari danni, era quindi Valverde che attaccava con Woods incollato alla sua ruota e Sosa che provava a resistere. A questo punto, non essendo però riuscito a liberarsi del leader della generale, il ritmo calava permettendo i recuperi da dietro. Jefferson Alexander Cepeda attaccava ai -29 mentre alcuni atleti riuscivano a rientrare sul gruppo inseguitore, tra questi José Neves (W52 / FC Porto), Urko Berrade e Igor Arrieta (Equipo Kern Pharma), Ion izagirre, Jesus Herrada e Davide Villella (Cofidis), Tiago Antunes (Efapel Cycling), Derek Gee (Israel – Premier Tech) e Gorka Izagirre (Movistar Team), mentre Sosa e poi lo stesso Gorka dirigevano l’inseguimento chiudendo su Cepeda dopo 2km di attacco. 22 atleti scollinavano al comando inclusi Jakob Fuglsang (Israel – Premier Tech), Fernando Barcelò (Caja Rural – Seguros RGA), Filippo Zana (Bardiani-CSF-Faizanè) e Neilson Oliveira (Movistar Team). La movistar, forte di 4 atleti, conduceva la corsa, seconda solo alla Cofidis come numero di atleti (5).
A fine discesa Valverde sfruttava i compagni di squadra per passare al comando nel traguardo volante, guadagnando 3” d’abbuono su Woods, nel tratto precedente alla salita finale dell’Alto de Moura che presentava pendenze micidiali nella prima parte. I corridori ritornavano a staccarsi uno dopo l’altro sotto il ritmo della Movistar, il quale non era sufficiente per la Israel – Premier Tech che metteva a tirare Fuglsang per lanciare l’azione di Woods ai -7 al quale si agganciavano Sosa e Valverde, i due corridori della formazione iberica sembravano non intenzionati a collaborare, finché Sosa non riceveva comunicazione dall’ammiraglia, mettendosi così a tenere un buon ritmo, mentre dietro Arrieta, Padun e Ion Izaggire erano all’inseguimento.
Woods poco dopo tentava nuovamente un attacco, senza però riuscire a fare la differenza, mentre Sosa tornava a guidare il gruppo, nel frattempo alle loro spalle era Padun ad accelerare per tentare l’inseguimento in solitaria, seguito da Arrieta in compagnia di Izagirre e Fernandez.
Sosa continuava a scavare margine tra il terzetto e tutti gli inseguitori andando a scollinare con circa 45” su Padun. Nel finale in discesa Valverde si garantiva delle ottime linee che lo portavano a lanciare lo sprint affiancato a Sosa e con Woods costretto a inseguire lo spagnolo per il secondo posto, ottimo gioco di squadra della Movistar che conquistava così il successo di tappa, mentre Sosa chiudeva terzo. Nel gruppo inseguitore Arrieta anticipava Padun e il duo Cofidis con un ritardo di 51”. Il migliore degli italiani era Zana che chiudeva 8° perdendo la maglia di miglior giovane ai danni di Arrieta.
La classifica generale prima della cronometro conclusiva vede quindi Michael Woods con un vantaggio di solo 10” da difendere su Valverde, mentre Sosa distante 50” dovrà provare a difendersi dagli inseguitori Ruben Fernandez a 1’39”, Arrieta a 2’07”, Padun a 2’09”, Ion Izagirre a 2’21, mentre Zana è al momento 8° a 2’33”, a 26” dal leader della maglia dei giovani.
La cronometro conclusiva di 15.5 chilometri si disputerà nella cittadina di Sarria con un percorso vallonato comprendente 4 brevi strappi in salita. Una prova quindi che permette ai meno specialisti di difendersi, va però considerato come quando Woods e Valverde hanno gareggiato contro in una cronometro l’iberico si è sempre piazzato meglio, va quindi considerato come favorito dovendo recuperare meno di un secondo al chilometro al canadese.

Carlo Toniatti

27 febbraio 2022 – 4a tappa: circuito a cronometro di Sarria

GRAN CAMIÑO, L’UCRAINO MARK PADUN CONQUISTA LA CRONOMETRO FINALE, A VALVERDE LA CLASSIFICA GENERALE

Mark Padun (EF Education-EasyPost) ha conquistato il successo nella cronometro di Sarria battendo Jesus Herrada (Cofidis) e Alejandro Valverde (Movistar Team).
L’embatido murciano ha vinto la classifica generale battendo di 18” Michael Woods (Israel – Premier Tech) nella giornata odierna scavalcandolo così di 8” in classifica. Per Mark Padun invece la terza piazza nella generale che ha celebrato esibendo tre dita alzate, simbolo di indipendenza per l’Ucraina che sta passando in questo periodo dei giorni terribili dopo l’invasione russa.

La tappa conclusiva del Gran Camiño vedeva andare in scena una cronometro di 15.8 chilometri a Sarria con un percorso vallonato con quattro brevi strappi che vedevano lo scontro decisivo tra la maglia di leader Michael Woods (Israel – Premier Tech) e Alejandro Valverde (Movistar Team) staccato di soltanto dieci secondi. Un primo intermedio era posto al termine del primo strappo, lasciando quindi la maggior parte del dislivello nella seconda parte della prova.
Matthias Brandle (Israel – Premier Tech) era il primo tempo interessante al traguardo in 21 minuti, questo tempo veniva abbassato a metà della prova dal compagno di squadra Mads Wurtz Schmidt di 5”. Era poi lo spagnolo Carlos Canal (Euskaltel – Euskadi) a riuscire ad abbassarlo a 20’45” con il portoghese Nelson Oliveira (Movistar Team) che riusciva a scendere a 20’36”.
Derek Gee (Israel – Premier Tech) nonostante pagasse 6” da Oliveira all’intertempo era riuscito ad abbassare il tempo finale a 20’30”. A quel punto iniziavano a partire gli uomini di classifica con Jesus Herrada (Cofidis) che passava in prima posizione all’intertempo, 10” meglio di Gee, gli atleti in grado di far segnare buoni tempi erano poi Urko Berrade ( Equipo Kern Pharma) a 6”, Ion Izagirre (Cofidis) a 4”, Mark Padun (EF Education-EasyPost) a 1”, Rubén Fernandez (Cofidis) a 9”, mentre Ivan Ramiro Sosa (Movistar Team) pagava già 31”. Erano poi i due corridori a giocarsi la vittoria finale a transitare all’intermedio con Valverde brillante a solo un secondo da Herrada, mentre Woods transitava a 9”, virtualmente ancora leader, ma con un vantaggio risicato a quel momento ad appena 2”.
Nel frattempo all’arrivo arrivava Jesus Herrada che faceva segnare il miglior tempo in 20’24”, mentre Berrade concludeva in 20’41”, era Ion Izagirre però uno dei più temibili nel finale che però si andava a posizionare al secondo posto momentaneo in 20’29”. Con un grande finale era però Padun che riusciva a passare al comando in 20’19”, mentre Sosa perdeva vertiginosamente concludendo la sua prova a 1’28”, lo stesso Fernandez faticava nel finale arrivando a 37”, significando quindi che Padun scavalcasse entrambi andando sul podio conclusivo, mentre attendeva di capire se potesse sognare anche per la vittoria di tappa. La risposta non si faceva attendere con l’arrivo di Valverde, unico a poterlo insidiare che però chiudendo in 20’29” a 10” garantiva la vittoria a Padun. A quel punto l’ucraino capiva che per lui era fatta, mentre Valverde attendeva l’arrivo di Woods segnalato a 15” di ritardo da Valverde, virtualmente 5” dietro in classifica generale prima dello strappo finale. Sul muro finale, nonostante un grande sforzo, il canadese cedeva ancora terminando la sua prova a 28” da Padun e quindi 18” da Valverde.
La classifica finale di tappa ha visto quindi Padun conquistare un successo molto importante, in un periodo molto buio per la storia del suo paese, Jesus Herrada chiudeva 2° e Valverde 3°, il quale conquistava così la generale per 8” su Woods, mentre Padun riusciva a chiudere la classifica al terzo posto davanti a Fernandez di 6” e a Sosa di 8”. Filippo Zana (Bardiani-CSF-Faizanè) è scivolato all’undicesimo posto finale, come migliore degli italiani, mentre oggi Alessandro De Marchi (Israel – Premier Tech) chiudendo 20° è stato il migliore degli italiani.
Per le altre classifiche accessorie i successi andavano ad Arrieta nella classifica riservata ai giovani, a Sosa quella del miglior scalatore e a Valverde quella a punti, infine la Movistar conquistava la classifica a squadra.

Carlo Toniatti

Il successo di Alejandro Valverde a Luintra (Fonte: PhotoGomezSport)

Il successo di Alejandro Valverde a Luintra (Fonte: PhotoGomezSport)

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