VALVERDE STORY – CAPITOLO 2: VALVERDE SCOCCA LA PRIMA FRECCIA

novembre 25, 2022
Categoria: News

Ancora non potevano saperlo ma quella conseguita il 19 aprile del 2006 sul muro di Huy sarà la prima delle cinque affermazioni di Alejandro Valverde alla Freccia Vallone, un record che in futuro potrebbe essere battuto o eguagliato dal francese Julian Alaphilippe. Il francese all’attivo ha già tre vittorie in carniere nella corsa belga e un’età, 30 anni, che gli consente di raggiungere l’Embatido e magari anche di superarlo. Nella sua prima Freccia lo spagnolo non riuscì sulle tremende rampe del muro di Huy a distanziare gli avversari e si dovrà accontentare di “giustiziare” in volata il connazionale Samuel Sánchez e l’olandese Karsten Kroon.

GLI SPAGNOLI SUGLI SCUDI. VALVERDE DOMA IL MURO

Sorride alla Spagna la 70esima edizione della Freccia-Vallone. Sul traguardo di Huy, al termine del durissimo muro, è Alejandro Valverde a spuntarla. Per il giovane talento iberico è il primo, attesissimo, successo in una grande classica. Alle sue spalle un Samuel Sanchez uscito in ottima forma dal Giro dei Paesi Baschi. Bettini, ancora una volta fin troppo generoso, si spegne nel finale, mentre Di Luca chiude al sesto posto dopo aver fatto lavorare a lungo i compagni di squadra.

Continua a rimanere una campagna del nord maledetta per i colori italiani. Abituati ai successi, alle doppiette e alle triplette degli scorsi anni, in questa stagione la vittoria non ne vuole proprio sapere di arrivare. Per ora i migliori risultati rimangono i due terzi posti conquistati da Petacchi e Ballan rispettivamente a Wevelgem e Roubaix.
Anche oggi,infatti, nella 70° Freccia Vallone, i nostri sono stati i più generosi e combattivi ma, alla fine, ad esultare è stata la Spagna grazie alla grande prova di colui che rappresenterà il ciclismo iberico ad alti livelli per le prossime stagioni, vale a dire Alejandro Valverde. Ed alla sua vittoria, va aggiunto anche il secondo posto di un Samuel Sanchez che continua a vivere sulle ali dell’affermazione morale al Giro dei Paesi Baschi, ma che in salita, o comunque nei brevi strappi, si conferma un osso duro.
Vediamo nel dettaglio cosa è successo in questa Freccia Vallone, in particolar modo negli ultimi sessanta chilometri.

Si parte da Charleroi, le difficoltà anche per oggi saranno notevoli, i primi cinquanta chilometri sono totalmente pianeggianti e servono per prendere un po’ il ritmo. Le Cote da scalare in questa gara saranno otto, e il muro di Huy (lo strappo che ha reso celebre la Freccia) che decreterà il vincitore e che sarà ripetuta per tre volte.
Come in tutte le classiche, anche oggi non poteva mancare la fuga da lontano per farsi notare dalle televisioni: è il turno del francese Finot e dello spagnolo Arrieta che raggiungono un vantaggio massimo di otto minuti ma, quando il gruppo si sveglia, la loro avanscoperta finisce in breve tempo.
La giornata italiana però, purtroppo, inizia già a farsi negativa: infatti, il capitano della Gerolsteiner Davide Rebellin è costretto al ritiro a causa di problemi intestinali.
Quando mancano 64 chilometri al traguardo, a sorpresa esce dal gruppo il tre volte campione del mondo Oscar Freire Gomez, in genere sempre guardingo e costantemente nella pancia del gruppo. Con lui parte all’attacco Alexander Moos (Phonak) e in qualche chilometro i due prendono un vantaggio di venti secondi, mentre dietro sono gli uomini Liquigas (Garzelli in prima persona) a guidare l’inseguimento.
La situazione rimane stabile per una trentina di chilometri: la coppia al comando raggiunge un vantaggio massimo di 1’16’’, mentre dietro l’inseguimento è portato avanti da Liquigas e CSC.
Si arriva al Cote de Bohissau, terzultimo in programma oggi: sono 3400 metri con pendenza media al 10%. Come al solito è il generosissimo Paolo Bettini, già autore di scatti e allunghi nella prima parte di gara, a provare un nuovo attacco per recuperare terreno su Freire; insieme a lui collaborano anche Ivanov, Valverde e Ivan Basso. In cima alla salita il vantaggio dei due al comando è sceso a trenta secondi. Nel seguente tratto in falsopiano, caratterizzato da un forte vento trasversale, il vantaggio cala ancora leggermente.
Prima di attaccare la penultima Cote di giornata, il Cote de Ahin, è la Quick-Step a fare l’andatura. Bettini mette in testa al gruppetto dei trenta che si giocheranno la vittoria i suoi compagni di squadra Tankink e Baguet. Iniziata la salita, Moos perde subito il contatto con Freire che sale regolare del proprio passo, ma da dietro sopraggiunge Koldo Gil Perez(Saunier-Duval Prodir) che prova un attacco e viene tuttavia immediatamente ripreso. Ai dieci dal traguardo, ecco un altro affondo di Paolo Bettini: stavolta con lui ci sono Kessler (T-Mobile), Valverde (Casse d’Epairgne) e Astarloa (Barloword). Ma la loro avanscoperta dura poco, dietro è la CSC con Ivan Basso che chiude il buco e oramai si prosegue compatti in attesa di Huy.
A tre chilometri dal traguardo sono rimasti in quindici davanti a giocarsi questa 70esima Freccia Vallone. I favoriti d’obbligo diventano gli uomini CSC che, con tre corridori, sono la squadra più rappresentata davanti. Sarebbe un grande successo ottenere il tris di vittorie dopo le affermazioni di Cancellara e Schleck. Ed è proprio il lussemburghese, assieme a Karsten Kroon e al nostro Ivan Basso a tenere il ritmo negli ultimi due chilometri.
Finalmente si arriva al momento decisivo: ai 1500 metri prova a giocare d’anticipo il belga Leukemans (Davitamon-Lotto), ma viene ripreso quando la strada inizia a drizzarsi sotto le ruote dei corridori. Ed è Igor Astarloa (vincitore qui nel 2003) a piazzare ai 500 metri dal traguardo una forte rasoiata. Al suo inseguimento si portano immediatamente altri due spagnoli, Valverde e David Etxtebarria, e il nostro grandissimo Paolo Bettini. Astarloa cerca ancora di controllare; Bettini oramai è sfiancato dalla gara all’attacco che ha fatto e non riesce a rispondere all’attacco decisivo di Valverde che ai 200 metri finali saluta la compagnia e arriva in completa solitudine. Dietro di lui Astarloa crolla, mentre nel finale rinvengono a forte velocità Samuel Sanchez e Kroon che vanno a chiudere il podio. Gli italiani nel finale sono assenti(purtroppo) e il solo Danilo Di Luca, campione in carica, chiude nei primi dieci giungendo al sesto posto. Per gli altri (Basso, Cheula, Bertagnolli, Bettini) piazzamenti di rincalzo.

Saverio Melegari

Valverde ottiene la prima vittoria alla Freccia Vallone nel 2006 (foto Bettini)

Valverde ottiene la prima vittoria alla Freccia Vallone nel 2006 (foto Bettini)

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