NIBALI STORY – CAPITOLO 19: BIS TRICOLORE COL PENSIERO ALLA MAGLIA GIALLA

novembre 9, 2022
Categoria: News

Dopo aver vinto il Tour Nibali decide di focalizzare anche la stagione 2015 sulla Grande Boucle. Pure stavolta la marcia d’avvicinamento all’appuntamento sulle strade francesi non è prima d’inciampi, che sono numerosi, esattamente come l’anno prima: alla Tirreno va in crisi nella tappa del Terminillo e perde più di due minuti, alla Liegi è 14° dopo una caduta, al Romandia non brilla mentre sembra andare meglio al Delfinato, dove prende la maglia gialla nella seconda tappa di montagna per poi cedere pesantemente il giorno successivo. Stavolta per risollevarsi non serve nessuna lavata di capo dai dirigenti perché Nibali mette sul piatto tutto il suo orgoglio e lo dimostra al campionato nazionale, che vince per il secondo anno consecutivo imponendosi sull’impegnativo arrivo in salita a Superga

NIBALI, BIS TRICOLORE A SUPERGA NELLA SPERANZA DI UN’ALTRA DOPPIETTA AL TOUR

Vincenzo Nibali bissa il successo del 2014 vestendo nuovamente la maglia tricolore di Campione Italiano su Strada sul Colle di Superga. Corsa appassionante che dopo la fuga iniziale di cinque ciclisti ha visto l’Astana prendere in mano le redini nel finale. Nibali è stato artefice di numerosi attacchi, sia in salita che in discesa, che hanno dimostrato la freschezza e la buona condizione atletica anche in vista del Tour. Ottimo secondo Francesco Reda (Team Idea) mentre chiude il podio Diego Ulissi (Lampre Merida), deluso al traguardo, che ha peccato di una condizione calante dopo il Giro.

I Campionati Italiani di Ciclismo 2015, piuttosto al ribasso dopo i soli 14 partenti della prova a cronometro, prevedevano oggi il gran finale con la prova su strada maschile. Anche qui, la partecipazione di soli 108 ciclisti non colpiva certamente l’occhio, ma considerando le grandi manovre in vista del Tour de France potevamo almeno consolarci con la presenza di Vincenzo Nibali, campione uscente e tra i grandi favoriti della prova odierna. Il percorso, un totale di 219 km con partenza da Legnano, ricalcava per grandi linee la Milano-Torino, consueta classica autunnale, con la doppia scalata finale del Colle di Superga che aspettava i ciclisti più adatti a questo tipo di percorso e per questo il siciliano partiva con i favori del pronostico.
Già dalle prime fasi di corsa si segnalavano diversi attacchi per portare via la fuga. I primi a provarci erano Giorgio Cecchinel (Team Southeast), Riccardo Stacchiotti (Nippo-Fantini), Adriano Brogi (D’Amico-Bottecchia), Davide Viganò (Team Idea) e Manuele Boaro (Tinkoff-Saxo), che venivano ripresi quasi subito dal gruppo lanciato. Dopo continui scatti e controscatti, intorno al 30° km si sganciava finalmente la fuga buona grazie all’azione di Luca Sterbini (Bardiani – CSF), Antonio Nibali (Nippo – Fantini), Filippo Fortin (GM Cycling Team), Giorgio Cecchinel (Team Southeast) e Marco Frapporti (Androni-Sidermec). La fuga, però, non impensieriva più di tanto il gruppo, che manteneva su di essa un controllo costante, non consentendole di superare i tre minuti di vantaggio. La corsa si manteneva così piuttosto statica per i primi tre quarti del percorso, tutti in pianura, prima dell’ultima parte caratterizzata dalla doppia salita verso il colle di Superga. Il vantaggio della fuga calava lentamente ma inesorabilmente sotto l’azione in testa al gruppo delle squadre più attese, l’Astana di Nibali e la Lampre Merida di Ulissi. Ai meno 8° il vantaggio del quintetto in fuga era ormai di solo un minuto. Nel frattempo si formava un gruppetto di tre contrattaccanti che evadeva dal gruppo principale, formato da Alessandro Tonelli (Bardiani – CSF), Alesandro Petitti (Team Idea 2010) e Alessandro Bazzana (Team UnitedHealthcare). Il gruppo, però, non dava il permesso a questo nuovo contrattacco, bloccandolo quasi sul nascere. Una caduta senza troppe conseguenze coinvolgeva Andrea Manfredi (Bardiani CSF) e Rino Zampilli (Amore & Vita). Il gruppo incalzava ormai i cinque fuggitivi, che venivano ripresi poco prima dell’inizio della prima scalata verso Superga. Ricominciavano così gli scatti e i controscatti, con Sonny Colbrelli (Bardiani – CSF) che partiva a tutta ma che veniva ripreso quasi subito dal gruppo, tirato sempre da Lampre e Astana. Iniziava così la prima ascesa verso Superga, con Valerio Agnoli e Dario Cataldo (Team Astana) che si mettevano davanti a imprimere un ritmo piuttosto elevato. Il gruppo si sfaldava rapidamente con Nibali che provava un attacco poco prima dello scollinamento, che vedeva solamente una decina di ciclisti in testa, con gli attesi protagonisti tutti presenti. Nibali riprovava ad allungare in discesa, con Francesco Reda (Team Idea) e Diego Ulissi (Lampre Merida) che ricucivano prontamente sul siciliano, che rilanciava continuamente provando a giocarsi la vittoria in discesa. Il siciliano iniziava da solo la seconda e ultima ascesa verso Superga, con una decina di secondi di vantaggio sulla coppia Reda-Ulissi. Ulissi provava tutto solo a riportarsi sull’uomo dell’Astana e riusciva a prendergli la ruota a circa meno tre chilometri dall’arrivo. Anche Reda riusciva a riportarsi sulla coppia di testa. Nibali portava l’attacco decisivo a meno di 2 km dall’arrivo e con uno scatto fulmineo metteva tra sé e gli altri due una decina di secondi. L’ultimo chilometro era un’apoteosi tra due ali di folla per il campione siciliano, che tagliava il traguardo a braccia alzate e bissava la vittoria dello scorso anno. In seconda posizione Francesco Reda precedeva Diego Ulissi, mentre chiudevano la top five Gianfranco Zilioli (Androni Giocattoli) in quarta posizione e Davide Rebellin in quinta. Adesso Nibali vestirà di nuovo la maglia tricolore al Tour de France, dove lo aspettiamo con fiducia.

Giuseppe Scarfone

Nibali, splendido tris tricolore allombra della basilica di Superga (foto Bettini)

Nibali, splendido tris tricolore all'ombra della basilica di Superga (foto Bettini)

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