NIBALI STORY – CAPITOLO 11: UN SICILIANO DOMINATORE IN PADANIA
Concluso al terzo posto il Tour de France, Vincenzo Nibali affronta la seconda ed ultima edizione del Giro di Padania prendendo la maglia di leader nella tappa collinare di Merate e consolidando il successo sul difficile arrivo in salita al Passo della Bocchetta, la storica ascesa di quel Giro dell’Appennino che lui conosceva bene per averlo vinto nel 2009. Riviviamo quelle due giornate di trionfo sulle strade del Nord Italia.
3a tappa: Castelfranco Veneto – Merate
UN GATTO IN FORMATO MONDIALE
E’ il trevigiano di Altivole ad aggiudicarsi la terza tappa, nello strappo a 3,5km dall’arrivo rimangono lui e Nibali e in volata non c’è storia. Terzo, staccato, giunge Chiarini, poi Taborre e Modolo.
Clima autunnale e tappa da 250km: le strade tra Castelfranco e Merate si corrono col sapore di Mondiale. Come sempre è una lunga fuga a caratterizzare la maggior parte della corsa con Cesaro, Buckmann, Rocchetti, Garofalo e Mertens in avanscoperta. I cinque raggiungono un vantaggio massimo di 10′ col gruppo che, tranquillo, lascia fare.
Nella seconda parte della corsa iniziano però i preparativi in vista dello strappo finale e così il vantaggio dei fuggitivi cala fino a dieci chilometri dal traguardo quando il plotone torna compatto in attesa del muro della Madonna del Bosco: 900m al 12% a tre chilometri dall’arrivo. Il primo a provarci è Pellizzotti, seguito da Gatto e Nibali. Il campione italiano però non riesce poi a tenere il ritmo tenuto dal portacolori della Farnese e così al traguardo si presentano Gatto e Nibali, mentre il tricolore viene riassorbito dal gruppo.
In volata nessuna storia, molto più a suo agio Oscar Gatto che vince staccando di ruota Nibali, il siciliano si consola comunque con la maglia azzurra. Terzo giunge Chiarini, poi Taborre e Modolo, vincitore della seconda tappa.
In generale, come detto, si issa al primo posto Vincenzo Nibali. Chiarini secondo e Gatto terzo. Dietro la schiera di Colnago che ancora vivono di rendita dopo la cronosquadre del primo giorno. Nei prossimi giorni, con le montagne, si attendono però diversi movimenti, anche se il primo posto sembra quello più sicuro.
Andrea Mastrangelo
4a tappa: Lazzate – Passo della Bocchetta
NIBALI IL SICILIANO, RE DI PADANIA
Dopo il secondo posto di ieri arriva anche la vittoria per Vincenzo Nibali. Nella tappa più attesa e più bella di tutto Il Padania il siciliano va a rafforzare la sua posizione di leader vincendo per distacco su Rebellin, Durasek, Pozzovivo e Pellizzotti, in attesa della tappa finale con un altro arrivo in salita.
Era la tappa più attesa, quella che prevedeva la scalata al Passo della Bocchetta, una collina che si sente vetta alpina: 8km al 7,7% di media, punte quasi al 20%, roba da scalatori puri.
Il sipario sulla quarta e penultima tappa si apre con sette fuggitivi: Laganà, Busato, Mertens, Biondo, Kern, Schnait e Matysiak. Per loro nessuna speranza di arrivare da soli lassù, il gruppo lascia fare e il loro vantaggio prima sale oltre i sei primi, poi piano piano scende. All’inizio della Bocchetta davanti rimandono solo Busato, Laganà e Kern, tutti col destino segnato.
Il tedesco gioca le sue ultime carte fin dalle prime rampe, ma alle sue spalle si forma un drappello con Pozzovivo, Nibali, Rebellin, Pellizzotti e Brambilla, su questi rientrano poi Sella, Chiarini, Scarponi fino a formare un gruppo di dieci uomini in testa alla corsa nel momento in cui Kern viene riassorbito.
Da qui all’attacco decisivo passano poche centinaia di metri: Nibali toglie un dente e soprattutto si toglie di ruota otto avversari, il solo a resistergli è Pozzovivo che tiene fino ai duecento metri quando con un secondo allungo viene lasciato al palo, le energie per lui sono finite e da dietro lo passano anche Rebellin e Durasek relegandolo al quarto posto.
Il trionfo di Nibali è solo un nuovo capitolo che si aggiunge alla meravigliosa storia di questa collina, condita dalla seconda piazza di Rebellin, eterno come questa salita che ci regala emozioni dagli anni di Coppi.
Chiude il podio Durasek, quindi Pozzovivo e Pellizzotti. La generale vede Nibali sempre più leader in attesa della tappa finale ancora con arrivo in salita. I due più vicini sono Pozzovivo e Chiarini, 40”, ma anche se nel ciclismo nulla è mai scritto sembrano davvero troppi contro questo Nibali.
Andrea Mastrangelo

Nibali espugna la mitica Bocchetta (foto Bettini)