NIBALI STORY – CAPITOLO 3: LA PRIMA CORSA A TAPPE

ottobre 21, 2022
Categoria: News

Dopo la vittoria nella seconda frazione della Coppi e Bartali 2006 bisogna attendere il 2008 per assistere alla prima affermazione di Nibali in una corsa a tappe, che arriva dopo un 2007 nel quale lo vedremo imporsi nel Gran Premio Industria e Artigianato, nel Giro di Toscana e in due frazioni del Giro di Slovenia (tra le quali quella con l’impegnativo arrivo in salita sul Passo Vršič). Il 24 aprile del 2008 sul traguardo in quota di Folgaria lo “Squalo” sbaraglia la concorrenza staccando di una dozzina di secondi Pellizotti e Simoni e portandosi al vertice della classifica, posizione che confermerà l’indomani nella conclusiva frazione di Peio Terme, vinta da Garzelli. Riviviamo quell’edizione del futuro Tour of the Alps

DA NIBALI UNO SQUILLO AL GIRO, DA GARZELLI DUE CHIAMATE AL TAS

La risposta a chi lo bacchettava per la mancata presenza nelle Ardenne, Vincenzo Nibali l’ha data imponendosi nel Giro del Trentino. Il portacolori della Liquigas si è aggiudicato la breve corsa a tappe dominando sull’arrivo in salita di Folgaria mentre Stefano Garzelli, escluso d’eccellenza del prossimo Giro d’Italia, si è riconsolato aggiudicandosi due successi parziali e concludendo al secondo posto nella generale. Ancora ‘coperto’ Gilberto Simoni. Il resoconto di Saverio Melegari.

Prima vittoria importante in questo 2008 per Vincenzo Nibali. Lo “Squalo dello Stretto” si porta a casa il Giro del Trentino che non vedeva al via il cannibale delle ultime edizioni, vale a dire Damiano Cunego che ha preferito concentrarsi, con discreto successo si può dire, nelle classiche delle Ardenne, lasciando da parte questa breve corsa a tappe che serviva, al Piccolo Principe, a preparare al meglio il Giro d’Italia. Ma, visto che quest’anno il capitano della Lampre ha optato per il Tour, ha preferito salire in Belgio per ottenere soddisfazioni più importanti.
E, allora, si è assistito ad un Giro del Trentino ricco di protagonisti, profondamente rinnovato nel percorso, con una breve crono iniziale, una tappa adatta ai velocisti, e altre due frazioni di montagna, con l’epilogo finale dell’arrivo in salita ai 1397 metri di altezza di Pejo Terme.
I favoriti iniziali erano tre: Vincenzo Nibali, Stefano Garzelli e Gilberto Simoni. Tutti e tre presenti a questa corsa, con motivazioni completamente diverse: il messinese per trovare la gamba buona in vista del 10 Maggio quando si inizierà a fare sul serio; il “Garzo” con una notevole rabbia agonistica in corpo per essersi visto escluso (lui e l’Acqua&Sapone-Caffè Mokambo) da tutte le corse Rcs del 2008, corsa rosa compresa, senza alcuna motivazione da parte di Zomegnan; il vecchio “Gibo” alla prima apparizione importante con la maglia della Serramenti Diquigiovanni e oramai lanciato ad ottenere, ancora una volta, ottimi risultati sulle strade tricolori, anche se la carta d’identità ne segna 36.

Brevemente la cronaca delle quattro tappe:

1°: Arco-Riva del Garda (crono) 9,6km

Frazione influenzata notevolmente dal vento, che condiziona i cronometri dei favoriti e li fa scivolare nelle retrovie della classifica. Ad approfittarne sono coloro che erano partiti di buon ora e si sono ritrovati con un meteo favorevole e così hanno potuto ambire al successo di tappa.
E, a spuntarla, è stato Volodymyr Zagorodny della NGC-Otc Doors che ha impiegato 11 minuti e 8 secondi a coprire il tracciato di questa prima frazione. Alla piazza d’onore, distanziato di due secondi, lo sloveno Jure Golcer del team Lpr, mentre chiude Miholjevic a 6’’, compagno di squadra di Vincenzo Nibali che finisce immediatamente alle sue spalle con nove secondi di ritardo da Zagorodny. Subito quindi una prova incoraggiante per il capitano della Liquigas che deve iniziare anche a gestire la convivenza con il delfino di Bibione, Franco Pellizotti, anche lui presente in Trentino e secondo capitano della neo-squadra di Ivan Basso al prossimo Giro d’Italia. Affermazione importante, comunque, anche per l’ucraino della NGC che trova modo di mettersi in mostra, insieme alla sua piccola squadra che è riuscita ad ottenere una wild card per essere presente al via da Palermo fra due settimane.

2°: Torbole – Torri del Benaco 179,7km

Doveva essere la tappa dedicata ai velocisti e l’ha spuntata uno che allo sprint non è certamente piantato, ma che si difende bene anche in salita. Parliamo di Stefano Garzelli che va ad apporre la propria firma a Torri del Benaco davanti al giovane Mauro Finetto della CSF-Navigare e di Riccardo Chiarini della Lpr.
Per il varesino una vittoria importante, la prima in questo 2008, dopo aver ottenuto, fino a questo punto della stagione, qualcosa come sette secondi posti. Questa seconda frazione è caratterizzata dalla lunga fuga a tre di Krys (Ceramica Flaminia), Agosta (Nippo Endeka) e Vila (Cofidis). Si aspettava selezione, poi, sul Gpm di Costermano, unica asperità di giornata ma, apparte un timido tentativo di Emanuele Sella, tutti sono rimasti in gruppo e allora non c’è stata altra soluzione che lo sprint generale. Garzelli esce ben lanciato dall’ultima curva e non si fa più riprendere, anche perché i veri velocisti (Daniele Bennati su tutti) rimangono un po’ coperti. Nonostante questa seconda frazione sia stata abbastanza tranquilla, c’è il cambio di maglia in vetta alla classifica, visto che il piazzato della crono, lo sloveno Jure Golcer strappa l’effige del primato a Zagorodny.

3°: Torri del Benaco – Folgaria 173km

Inizia a suonare la sinfonia giusta per Vincenzo Nibali che si presenta in solitaria sul traguardo di Folgaria, dopo essersi tolto di ruota la compagnia di Pellizotti e Simoni a sette chilometri dall’arrivo. La tappa finisce a Folgaria paese e non sul Passo Coe come successo nel 2002 al Giro d’Italia quando vinse Pavel Tonkov e indossò la sua prima maglia rosa Paolo Savoldelli.
Solita fuga iniziale, questa volta portata avanti dall’ex campione del mondo under23 a Madrid Grabovskyy (Quick Step) insieme a Rovny (Tinkoff), Ackermann e Roberto Richeze, fratello dei portacolori CSF Mauro e Maximiliano. L’ultimo ad arrendersi è il corridore di Orlando Maini che rimane in testa alla corsa per quasi 150 km. Dietro di lui aveva provato un tentativo, sulle strade di case, il nipote d’arte Leonardo Moser (Diquigiovanni) ma è sfortunato perché cade nella discesa del Gpm di Sommo ed è costretto a ritornare in gruppo. Nei successivi chilometri scatti e controscatti per cercare di avvantaggiarsi per il finale e, fra questi, figura anche Paolo Bettini che prova a farsi vedere.
Sul secondo passaggio sul Gpm di Sommo, però, si decide la gara: tentano l’allungo rispettivamente Garzelli, Di Luca, Pellizotti, ma quello vincente è di Vincenzo Nibali che, ai meno sette, saluta la compagnia e vince a Folgaria in solitario. Per il messinese è il primo successo del 2008.
Con questa sfuriata finale cambia anche la classifica generale, dove è proprio il capitano della Liquigas il nuovo leader con 27’’ su Golcer e 31’’ su Stefano Garzelli.

4°: Folgaria – Pejo Terme 178,5km

Stefano Garzelli ci prende gusto, pianta sull’asfalto tutta la voglia di ciclismo che ha ancora dentro di se e ottiene la seconda vittoria (in quattro tappe) in questo Giro del Trentino. Dopo aver sprintato in pianura a Torri del Benaco sfruttando una giornata un po’ opaca di altri velocisti, questa volta il varesino tiene botta sull’erta finale che porta ai 1397 di Pejo Fonti e trova il bis che fa aumentare ancora di più i rimpianti per lui e per la sua squadra di non poter prender parte al Giro d’Italia che scatterà fra due settimane. Anche quest’ultima frazione è stata movimentata da una lunghissima fuga, partita al chilometro 3 e composta da Leonardo Giordani (Ceramica Flaminia), Salvatore Commesso (Preti Mangimi) e Blain (Cofidis).
I tre vengono lasciati sfogare dal plotone e in breve tempo raggiungono anche i sei minuti di vantaggio massimo. La prima severa asperità di giornata è il Passo della Mendola e la fatica inizia a farsi sentire, anche perché Giordani rimane da solo in testa e, in cima al Passo, il divario è diminuito sensibilmente, salvo riprendere quota durante la discesa per entrare in Val di Sole che ritorna quasi sui tre minuti. Ai meno venti dal traguardo il suo margine ritorna però intorno ai 60 secondi e, proprio in quei momenti, dal gruppo di avvantaggia Gabriele Bosisio che, in due chilometri, riesce a riprendere l’ex campione del mondo under23. All’inizio del tratto duro finale, con il vantaggio scemato sui 25’’, Giordani molla e Bosisio prova a proseguire in solitaria che verrà raggiunto quando mancano 2000 metri al traguardo. Nel gruppo dei migliori la battaglia si fa sempre più serrata e ci provano sia Santo Anzà (Diquigiovanni) che Pozzovivo (CSF-Navigare). Ma Garzelli ha una marcia in più, riesce a lanciare la volata alla perfezione e può alzare di nuovo le braccia al cielo. Dietro di lui la coppia CSF Fortunato Baliani ed Emanuele Sella, con in quarta posizione Mauricio Soler (Barloworld) che, dopo la maglia a pois nel Tour 2007, proverà l’impresa anche nella corsa rosa. In classifica, invece, Vincenzo Nibali rimane davanti e vince senza difficoltà questo Giro del Trentino con 15’’ di vantaggio sullo stesso Garzelli e 31’’ su un bravissimo Domenico Pozzovivo.

Saverio Melegari

La vittoria di Nibali a Folgaria (foto Bettini)

La vittoria di Nibali a Folgaria (foto Bettini)

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