HIRSCHI CONQUISTA LA VENETO CLASSIC, DOPPIETTA DELLA UAE

ottobre 16, 2022
Categoria: News

Marc Hirschi (UAE Team Emirates) ha conquistato il successo nella Veneto Classic a Bassano del Grappa con un azione sullo sterrato riuscendo a battere il compagno di squadra Davide Formolo e Nicola Conci (Alpecin-Deceuninck).

La seconda edizione della Veneto Classic cambiava percorso per trovare la sua identità con un percorso che aggiunge tratti complessi con l’obiettivo di far parte nel Word Tour tra qualche anno.
La salita in pavè de La Tisa è sicuramente la salita iconica del percorso sul quale è stata strutturata questa nuova classica, dall’anno scorso viene messa più al centro del finale con ben 3 passaggi nel finale, mentre la salita che l’anno scorso era presente nel circuito La Rosina, quest’anno viene inserita nelle fasi centrali del percorso. Il dislivello rimane praticamente intoccato con 2500 metri su una distanza che però cala da 206 a 190 chilometri.
Il percorso iniziale da Treviso fino a Bassano del Grappa di 93 chilometri era un po’ nervoso con l’unica importante difficoltà nel Muro Ca’ del Poggio al chilometro 30.
I ciclisti una volta arrivati a Bassano iniziavano un circuito da ripetere 3 volte che includeva la salita di la Rosina, 2.7 chilometri al 5.9%. Al termine di questo circuito gli atleti passavano l’abitato di Marostica per percorrere un circuito comprendente il muro sulle pietre di la Tisa, 300 metri al 12.3%. Questo circuito veniva caratterizzato anche da un lungo falsopiano che anticipava una forte discesa prima del muro. Dopo il terzo passaggio sul muro che avveniva a 19 chilometri dal termine, gli atleti tornavano a Marostica per affrontare la “Diesel Farm”, un tratto in sterrato che culmina dopo 1.3 chilometri al 9.6% e prosegue nel primo tratto di discesa con gli atleti ormai entrati negli ultimi 10 chilometri con l’ultima difficoltà presente ai -4400 metri con il muro di Contrà Soarda (già presente nella scorsa edizione all’interno del circuito de La Rosina), con i suoi 500 metri all’11.4% che presentano l’ultima chance di attaccare prima del traguardo nel centro di Bassano del Grappa.

Tra gli atleti favoriti per il successo erano presenti per la UAE Team Emirates Matteo Trentin, Diego Ulissi, Alessandro Covi, Davide Formolo e Marc Hirschi che si presentavano con una squadra sulla carta nettamente più forte delle compagini avversarie. Gli atleti che provavano ad ostacolarli dal successo erano Miguel Angel Lopez (Astana Qazaqstan Team), Florian Vermeersch e Andreas Kron (Lotto Soudal), Remy Rochas (Cofidis), Sep Vanmarcke (Israel – Premier Tech), Kevin Colleoni (Team BikeExchange – Jayco), Jay Vine e Nicola Conci (Alpecin-Deceuninck), Filippo Zana (Bardiani-CSF-Faizanè), Natnael Tesfatsion (Drone Hopper – Androni Giocattoli) e Alexis Vuillermoz (TotalEnergies). Da segnalare che questa era l’ultima corsa in carriera su strada per Davide Rebellin (Work Service Vitalcare Vega) all’età di 51 anni.

La fuga di giornata veniva formata sul muro di Ca’ di Poggio da Jonas Abrahamsen (Uno-X Pro Cycling Team), Michael Belleri (Biesse – Carrera), Nils Brun (Tudor Pro Cycling Team), Riccardo Tosin (General Store – Essegibi – F.Lli Curia) e Matteo Zurlo (Zalf Euromobil Fior).

Questi atleti arrivavano a Bassano del Grappa con un vantaggio intorno ai quattro minuti e dieci secondi che andavano a ridursi velocemente nel circuito de La Rosina sotto il ritmo della UAE Team Emirates, nel secondo giro Belleri provava ad attaccare in solitaria, ma veniva ripreso, mentre nel gruppo Alessandro De Marchi (Israel – Premier Tech) restava coinvolto in una caduta e si doveva ritirare. Tosin e Abrahamsen si staccavano sull’ultimo passaggio, il norvegese rientrava nel tratto pianeggiante.
Zurlo se ne andava sulla Tisa, mentre dietro Formolo faceva il forcing con Trentin a ruota, alla fine della salita andavano a ricompattarsi sia la fuga che il gruppo riuscendo però a rientrare sulla testa grazie al forte cambio di ritmo.
Poco prima del secondo passaggio sulla Tisa restava coinvolto in una caduta Lopez, mentre Trentin guidava il gruppo di una trentina di atleti, Trentin e Conci guidavano il gruppo sul muro andando ad allungare ulteriomente il plotone con UAE e Alpecin intenzionate a continuare l’azione dopo lo scollinamento con un gruppo formato da squadre World Tour tra le quali figuravano anche il cmapione italiano Zana e il diciannovenne Francesco Busatto (General Store – Essegibi – F.Lli Curia) che correva sulle strade di casa. In un momento di disordine si generava un attacco comprendente Formolo e Vermeersch, ai quali si aggiungevano Rochas, Hirschi, Christian Scaroni (Astana Qazaqstan Team) e Stefano Oldani (Alpecin-Deceuninck), mentre un gruppo comprendente anche Rebellin si portava sul resto del gruppo di testa. All’inseguimento della nuova fuga si portavano Tesfatsion, Amanuel Ghebreigzabhiert (Trek – Segafredo), Jonas Greegard e Fredrik Dversnes (Uno-X Pro Cycling Team), Alexandre Delettre (Cofidis) e Trentin, ma la mancanza di collaborazione permetteva di rientrare al resto del gruppo che restava a soli quindici secondi di distanza nel momento in cui si affrontava per l’ultima volta la Tisa con Formolo che la prendeva in testa, mentre Trentin attaccava in maniera potente dal gruppo per rientrare in solitaria, riuscendo a chiudere il buco poco dopo la salita con anche Kron e Mathias Vacek (Trek – Segafredo) capaci di rientrare. Al termine della discesa si riuscivano ad accodare anche Ulissi, Busatto, Colleoni, Conci e Xandro Meurisse (Alpecin-Deceuninck). Altri 9 atleti tra i quali Zana riuscivano a rientrare sulla testa della corsa ai -16. Trentin provava un attacco nel tratto pianeggiante senza però riuscire a fare la differenza arrivando così con un gruppo di 25 atleti a giocarsi la vittoria nella Diesel Farm che veniva presa in testa da Hirschi che riusciva a restare col solo Conci, il quale attaccava però provando ad andarsene in soltiaria su una strada molto pendente e sterrata, Hirschi restava a dieci metri da lui con Formolo in grado di rientrare più velocemente e accodarsi allo scalatore trentino. Anche l’elvetico riusciva lentamente a ritornare sotto alla testa della corsa provando a prendere in testa la porzione in discesa sterrata facendo la differenza prendendo qualche rischio in più. Al loro inseguimento si trovava Kron a una dozzina di secondi inseguito da una decina di corridori a sua volta.
Conci si trovava quindi nella difficile posizione di dover inseguire in solitaria con Formolo passivo alla sua ruota fino al muro finale dove Formolo scattava secco lasciando alle sue spalle Conci e provando a inseguire il suo compagno di squadra che al termine della salita riusciva a mantenere un margine di sicurezza con l’elvetico che riscattava così il secondo posto della passata edizione vincendo in solitaria grazie all’attacco in discesa. Al secondo posto arrivava Formolo che completava una doppietta UAE a conferma dei pronostici. Al terzo posto riusciva ad arrivare Conci difendendosi dal ritorno del gruppo dove Oldani batteva Trentin per il quarto posto. L’enfant du pays Busatto chiudeva con un convincente settimo posto.

Carlo Toniatti

La vittoria di Hirschi nella Veneto Classic (foto Sprint Cycling Agency)

La vittoria di Hirschi nella Veneto Classic (foto Sprint Cycling Agency)

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