VAN DER POEL, E’ GIA’ FORMA MONDIALE. SUO IL GP DE WALLONIE
In una corsa esigente come il GP de Wallonie, disputata per di più sotto la pioggia, Mathieu van der Poel (Team Alpecin Deceuninck) vince con autorità e dimostra di essere già in ottima condizione per i Mondiali di Wollongong. L’olandese batte Biniam Girmay (Team Intermarchè Wanty Gobert) e Gonzalo Serrano (Team Movistar) dopo una bella volata in cima alla Cittadella di Namur.
Terminata la Vuelta, le settimane centrali di Settembre presentano un calendario europeo abbastanza fitto con cui i ciclisti potranno preparare l’attesissimo Mondiale australiano di Wollongong di domenica 25. Oggi in Belgio si corre il GP de Wallonie, corsa dal tracciato nervoso con un finale esplosivo in cui tra i grandi nomi alla partenza si rivede Mathieu van der Poel (Team Alpecin Deceuninck), favorito d’obbligo e tra i ciclisti più attesi tra poco più di una settimana in Australia. Dopo le fatiche nelle corse canadesi, torna a correre anche Biniam Girmay (Team Intermarchè Wanty Gobert), speranza africana ai Mondiali ed a suo agio col percorso belga. Altri nomi interessanti alla partenza di Blegny sono quelli di Greg van Avermaet ed Oliver Naesen (Team AG2R Citroen), Jakob Fuglsang e Dylan Teuns (Team Israel Premier Tech), Bryan Coquard e Piet Allegaert (Team Cofidis), Victor Campenaerts e Philippe Gilbert (Team Lotto Soudal), Gonzalo Serrano ed Oscar Rodriguez (Team Movistar), Edvald Boasson Hagen e Julien Simon (Team TotalEnergies), Warren Barguil ed Amaury Capiot (Team Arkea Samsic). L’arrivo in cima alla Cittadella di Namur, con tratti in pavè e lastricato, è uno degli arrivi più riconoscibili delle corse che si corrono in Belgio. Dopo una decina di km dalla partenza sotto la pioggia si avvantaggiava un quintetto di cinque ciclisti che formava la fuga di giornata. I cinque erano Johan Meens (Team Bingoal Pauwels), Martin Urianstad (Uno-X Pro Cycling Team), Maximilien Juillard (Team Go Sport – Roubaix Lille Metropole), Abram Stockman (Saris Rouvy Sauerland Team) e Gianni Marchand (Team Tarteletto Isorex). Dopo 80 km ed i passaggi sulla Cote de Tresenster e sulla Cote de Werbomont, le prime due vere insidie altimetriche prima di quelle del finale, il vantaggio della fuga sfiorava i 3 minuti. A 60 km dall’arrivo il vantaggio della fuga era sceso ad 1 minuto e 45 secondi. Erano in particolar modo Team Alpecin Fenix e Team Israel Premier Tech a scandire il ritmo dell’inseguimento. A poco più di 30 km dal termine Ewen Costiou (Team Arkea Samsic) evadeva dal gruppo principale e raggiungeva i fuggitivi. A 25 km dall’arrivo Biniam Girmay, uno degli attesi protagonisti, era costretto a fermarsi e cambiare la sua bici a causa di un problema meccanico ma riusciva a rientrare prontamente in gruppo scortato da un paio di compagni. A 20 km dall’arrivo in testa restavano Meens, Costiou, Urianstad e Marchand. Sulla Tienne aux Pierres, penultima asperità prima dell’arrivo in salita, Meens si staccava dalla testa della corsa mentre il gruppo aumentava decisamente l’andatura grazie al forcing del Team Lotto Soudal. Costiou restava da solo in testa mentre iniziava qualche scatto nel gruppo principale. Il giovane francese, alla sua prima corsa con l’Arkea Samsic, veniva ripreso a 4 km dall’arrivo, praticamente all’inizio della salita finale verso la Cittadella di Namur. Era il Team Intermarchè Wanty Gobert a mettere il gruppo in fila. Nel tratto più difficile della salita, tra i meno 2 ed i meno 1, provavano l’allungo Gonzalo Serrano (Team Movistar) e Dylan Teuns (Team Israel Premier Tech) ma lo spagnolo ed il belga venivano raggiunti proprio in vista della volata che vedeva Mathieu van der Poel vincere davanti a Biniam Girmay. Terzo era Serrano mentre chiudevano la top five Dylan Teuns in quarta posizione e Corbin Strong (Team Israel Premier Tech) in quinta posizione. Van der Poel fa subito capire che per il Mondiale lui c’è e denota una condizione già ottimale, mentre abbiamo visto come Wout van Aert, l’altro grande favorito tra 12 giorni in Australia, nelle corse canadesi abbia denotato ancora qualche piccola defaillance, anche a livello tattico.
Giuseppe Scarfone

La vittoria di Van der Poel alla cittadella di Namur (Getty Images)