URAN CORONA LA FUGA AL MONASTERO DI TENTUDIA. EVENEPOEL CONSERVA LA MAGLIA ROSSA

settembre 7, 2022
Categoria: News

Una fuga vincente è ancora protagonista alla Vuelta 2022. Nella diciassettesima tappa con arrivo in salita al Monastero di Tentudia a imporsi è Rigoberto Uran (Team EF Education EasyPost) che scatta al momento giusto e ritrova la sparata di un tempo. Secondo è Quentin Pacher (Team Groupama FDJ) mentre chiude il podio Jesus Herrada (Team Cofidis). Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl) resta in maglia rossa.

La caduta di Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) all’arrivo della sedicesima tappa è la maggior discriminante per le tattiche che adotteranno le squadre nella successiva tappa da Aracena al Monastero di Tentudia. Uno dei classici unipuerti spagnoli, neanche tanto impegnativi, dove bisognerà spingere e fare la differenza soprattutto negli ultimi 4 km ad oltre il 7% di pendenza media. Un Roglic in buone condizioni metterebbe a tirare la squadra e si impegnerebbe per la vittoria di tappa e per i conseguenti abbuoni, ma le botte rimediate ieri peseranno e quanto sul suo stato di forma, tant’è che la sua squadra ha comunicato che valuterà la situazione facendo intendere che lo sloveno potrebbe anche non partire oggi da Aracena? E le preoccupazioni erano evidentemente fondate, visto che con una nota in mattinata la Jumbo Visma comunicava ufficialmente il ritiro di Roglic dalla Vuelta. A questo punto la fuga, già pronosticata da molti, ha per la tappa di oggi ancora più possibilità di riuscita. Oltre a Roglic, erano segnalati non partenti Bryan Coquard (Team Cofidis) e Filippo Conca (Team Lotto Soudal). La tappa iniziava subito con diversi tentativi d’attacco ma la fuga faticava a concretizzarsi. Tra i vari ciclisti impegnati a portare via la fuga si segnalavano Thomas de Gendt (Team Lotto Soudal), Clement Champoussin (Team AG2R Citroen), Clement Russo (Team Arkea Samsic), James Shaw (Team EF Education EasyPost) e Robert Stannard (Team Alpecin Deceunink) ma dopo 30 km corsi ad una media superiore ai 52 km il gruppo era ancora compatto. Soltanto dopo il km 40 riuscivano ad evadere in 13: Clement Champoussin e Bob Jungels (Team AG2R Citroen), Gino Mader e Fred Wright (Team Bahrain Victorious), Jesus Herrada (Team Cofidis), Rigoberto Uran (Team EF Education EasyPost), Quentin Pacher (Team Groupama FDJ), Alessandro De Marchi (Team Israel Premier Tech), Lawson Craddock (Team BikeExchange Jayco), Kenny Elissonde (Team Trek Segafredo), Marc Soler (UAE Team Emirates), Elie Gesbert e Simon Guglielmi (Team Arkea Samsic). A 60 km dall’arrivo la fuga aveva oltre 7 minuti di vantaggio sul gruppo maglia rossa. Uran, il più pericoloso in classifica generale per Evenepoel, era distante dal belga quasi 15 minuti. Wright si aggiudicava il traguardo volante di Segura de Leon posto al km 133.2. Dopo aver lavorato per Mader, proprio Wright si staccava dalla fuga a 18 km dall’arrivo. Cominciavano così scatti e controscatti fra i ciclisti in testa, con la vittoria di tappa che ormai non poteva sfuggire ad uno di loro. Craddock si avvantaggiava di una decina di secondi ed era il primo ad affrontare la salita finale verso il Monastero di Tentudia. A 6 km dall’arrivo il vantaggio di Craddock sugli ex compagni di fuga era di 25 secondi. Il tratto più duro e costante della salita. Ovvero gli ultimi 4 km, vedeva ancora Craddock resistere al ritorno di un primo drappello di inseguitori che comprendeva Uran, Champoussin, Elissonde, Soler, Herrada e Pacher. I primi a riportarsi sullo statunitense erano Herrada e Uran ad 1 km e 200 metri dall’arrivo. Da dietro rimontavano anche Soler e Champoussin. Era Uran a sferrare l’attacco decisivo a 200 metri dall’arrivo. Il colombiano superava Herrada e andava a vincere davanti a Pacher, che nel frattempo riusciva a superare anche lo spagnolo. Chiudevano la top five Soler a 15 secondi di ritardo ed Elissonde a 26 secondi di ritardo. Tra i big di classifica o presunti tali, l’unico a racimolare qualche secondo su Evenepoel era Joao Almeida (UAE Team Emirates), che si classificava in tredicesima posizione a 5 minuti e 2 secondi di ritardo da Uran, mentre Evenepoel era quattordicesimo a 9 secondi di ritardo da Almeida. Per Uran è la prima vittoria stagionale mentre in classifica generale Evenepoel resta primo con 2 minuti ed 1 secondo di vantaggio su Enric Mas (Team Movistar) e 4 minuti e 51 secondi di vantaggio su Juan Ayuso (UAE Team Emirates). Domani è in programma la diciottesima tappa da Trujillo all’Alto de Piornal di poco più di 192 km. Sono presenti tre GPM nella seconda metà del percorso che renderanno la tappa piuttosto movimentata. Le due salite finali, entrambe denominate Alto de Piornal, sono molto simili, essendo lunghe una quindicina di km ed avendo una pendenza media inferiore al 6%. Un’altra tappa che potrebbe favorire le fughe e dove Evenepoel può controllare avversari che, dopo il ritiro di Roglic, non sembrano in grado di impensierirlo.

Giuseppe Scarfone

Rigoberto Uran vince sul Monastero di Tentudia (foto: Tim de Waele/Getty Images)

Rigoberto Uran vince sul Monastero di Tentudia (foto: Tim de Waele/Getty Images)

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