GIRO 2022 – LE PAGELLE FINALI

maggio 30, 2022
Categoria: Approfondimenti

Le pagelle finali dell’edizione della Corsa Rosa appena terminata

JAI HINDLEY: Il corridore della Bora-Hansgrohe è il primo australiano a vincere il Giro d’Italia, corsa che gli era sfuggita due anni fa nella cronometro finale di Milano quando si arrese a Tao Geoghegan Hart. Anche quest’anno c’era una cronometro individuale all’ultima tappa, ma per scacciare ogni dubbio non si risparmia sulla Marmolada dove conquista la Maglia Rosa sfruttando alla grande il lavoro della propria squadra rifilando un distacco incolmabile a Carapaz. A Verona si difende egreggiamente scacciando ogni nuvola sul suo successo. Nelle tre settimane corre con astuzia e spinge quando deve spingere, tipo sul Blockhaus quando fa sua la prima vera tappa dura del Giro d’Italia. Nell’ultima settimana si dimostra il più forte in salita, dove fa lavorare la squadra bene senza spremerla quando non serve. Rivincita meritata per un gran corridore che negli ultimi anni ha raccolto troppo poco per quello che ha fatto vedere. VOTO: 9,5

ARNAUD DEMARE: Il francese è il Re delle volate di questo Giro d’Italia 2022. Nelle poche tappe adatte alle sue caratteristiche il ciclista della Groupama – FDJ riesce a vincere tre volate: a Messina, a Scalea e a Cuneo nonostante un treno a volte non proprio esaltante, come a Reggio Emilia. Conquista anche la Maglia Ciclamino, il simbolo del primato della Classifica a Punti. VOTO: 8,5

LENNARD KAMNA: Un ottimo Giro d’Italia per il tedesco della Bora-Hansgrohe dove vince sull’Etna nel primo arrivo in salita della Corsa Rosa. Nelle frazioni seguenti prova a ripetersi finché non si mette a completa disposizione del capitano Hindley. Il suo aiuto è fondamentale nella ventesima tappa quando va in fuga per poi aspettare lungo salita finale l’australiano, che grazie al suo contributo conquista la Maglia Rosa. VOTO: 8

JUAN PEDRO LOPEZ: Il giovane ciclista spagnolo della Trek-Segafredo conquista la Maglia Rosa sull’Etna e la difende con grinta e cuore per ben dieci tappe, finchè si deve arrendere alle accelerazioni di Yates e Carapaz. Conquista la classifica riservata ai giovani e un posto prestigioso nella top ten della classifica generale. VOTO: 7,5

KOEN BOUWMAN: L’olandese della Jumbo-Visma è uno dei protagonisti di questo Giro d’Italia dove riesce a vincere ben due tappe. Il primo successo a Potenza, in fuga dalla mattina, dove vince contro due ciclisti dal calibro di Mollema e Formolo. La seconda vittoria nella diciannovesima tappa, al Santuario di Castelmonte, dove entrando nella fuga di gioranta riesce a superare Schmid nei duri chilometri finali. A ventotto anni, libero da compiti di squadra, riesce a correre il miglior grande giro della sua carriera. VOTO: 7,5

VINCENZO NIBALI : Per il bene del ciclismo italiano: clonatelo!. Lo Squalo corre il suo ultimo Giro d’Italia, una corsa che ha onorato da sempre sin dalla sua prima esperienza, una corsa che lo ha visto vittorioso per ben due volte, la prima nel 2013 dominando dall’inizio alla fine e la seconda nel 2016 quando ribaltò la classifica generale nelle ultime tappe alpine. Oltre le due vittorie è salito altre quattro volte sul podio finale conquistando anche due cronosquadre in maglia Liquigas e sette tappe tra Liquigas, Astana e Bahrain-Merida. Corre con ritrovato smalto chiudendo al quarto posto, posizione d’onore per un Campione d’altri tempi. Grazie Vincenzo per tutte le emozioni che ci hai regalato. VOTO: 7

MATHIEU VAN DER POEL: Il fuoriclasse olandese della Alpecin-Fenix è la prima Maglia Rosa del Giro d’Italia 2022, leadership che perde sull’Etna. Nelle tappe successive onora alla grande la corsa con ottime prestazioni e piazzamenti sui podi di giornata. VOTO: 7

BINIAM GIRMAY: Il ciclista eritreo riesce a trovare lo spunto giusto, dopo vari tentativi, a Jesi dove batte Mathieu Van der Poel in un duello all’arma bianca. Vittoria che gli costa il ritiro a causa del tappo dello spumante che gli finisce in un occhio durante la premiazione. Curiosità, il corridore della Intermarché è il primo ciclista africano di colore a vincere una tappa del Giro d’Italia. VOTO: 7

JAN HIRT: L’esperto corridore ceco è un’altra bellissima conferma della Intermarché-Wanty-Gobert Materiaux, una delle squadre più prolifiche nella Corsa Rosa. Il trentunenne scalatore riesce a vincere una tappa dura come quella di Aprica e sfiora la top five della classifica generale per pochi secondi. VOTO: 7

DOMENICO POZZOVIVO: Il trentanovenne lucano nonostante l’età non proprio tenerissima e qualche caduta di troppo riesce a conquistare un ottavo posto in classifica generale che riempe di gioia tutti gli apassionati di ciclismo. VOTO: 7

PELLO BILBAO: Lo spagnolo della Bahrain-Merida arriva già carico alla partenza da Badapest e la sua condizione fisica andrà scemando tappa dopo tappa. Con costanza e regolarità, sfruttando anche l’aiuto dei compagni di squadra che scortano lui e Landa, riesce a conquistare un ottimo quinto posto in classifica generale. VOTO: 7

SANTIAGO BUITRAGO: Il giovane colombiano della Bahrain-Merida è una delle più belle sorprese di questo Giro d’Italia. Partecipa più volte nelle fughe di giornata raccogliendo piazzamenti e trovando finalmente la vittoria nella tappa di Lavarone. VOTO: 7

RICHARD CARAPAZ: L’ecuadoriano della Ineos – Grenadiers termina secondo alle spalle di Hindley nella classifica finale. Un Giro d’Italia strano per lui dove sembrava controllare con facilità gli avversari nelle prime settimane. Una volta ritirato Yates e con Almeida in difficoltà sembrava che la strada verso la vittoria finale fosse spianata; invece sulla Marmolada cede di botto arrendedosi alla nuova Maglia Rosa. Edizione della Corsa Rosa che mostra le vere potenzilità di un ciclista, forte e completo ma lontano dall’élite dei Pogacar e dei Roglic. VOTO: 6,5

MIKEL LANDA: Per le qualità che ha il podio era alla sua portata e una volta scongiurate cadute e imprevisti il gioco è fatto. Il problema è che, nonostante una squadra forte e attrezzata, il basco non riesce ad incidere, arrivando sul podio più per demerito degli avversari che per merito suo. Quando la strada sale non riesce ad attaccare ma corre sempre in difensiva, non sfruttando tante volte la superiorità numerica e il fattore Pello Bilbao. VOTO: 6,5

ALESSANDRO COVI: Tra lavoro per il capitano Almeida e condizione non al top, il corridore lombardo dà il meglio di sé nella terza e ultima settimana dove riesce a vincere nella tappa più dura del Giro d’Italia, quella con l’arrivo sulla Marmolada. VOTO: 6,5

THOMAS DE GENDT: Il trentatrenne belga della Lotto Soudal è un cacciatore di tappe, titolo che conferma a Napoli dove trova lo spunto giusto nella fuga giusta. VOTO: 6,5

MATTEO SOBRERO: Dopo un Giro d’Italia corso in ombra, il piemontese si rifà nella cronometro finale di Verona dove vince con un distacco abbastanza importanza. VOTO: 6,5

ALBERTO DAINESE: Il giovane corridore del Tem DSM è il primo italiano a vincere una tappa in questa edizione del Giro d’Italia 2022. Trionfa a Reggio Emilia in volata dove beffa i più quotati avversari. VOTO: 6,5

MARK CAVENDISH: Il velocista britannico a trentasei anni è ancora un osso duro. La prima volata di questa edizione della Corsa Rosa è sua, ma non riuscirà a ripetersi nella tappe seguenti dove paga la fatica di un Giro d’Italia abbastanza duro. VOTO: 6,5

GIULIO CICCONE: Questa edizione della Corsa Rosa sentenzia il futuro del corridore della Trek-Segafredo per quanto riguarda i Grandi Giri: è un cacciatore di tappe e non un uomo da classifica. Abbandonata la lotta per la classifica generale si mette alla ricerca di una vittoria di tappa che trova a Cogne. Ci riprova nella terza settimana raccogliendo un terzo posto sulla Marmolada. VOTO: 6,5

DRIES DE BONDT: Il trentunenne belga dell’Alpecin-Fenix riesce a vincere a Treviso la sua prima tappa in un Grande Giro. Frazione, quella di Treviso, dove insieme ai compagni di fuga beffa i velocisti nell’ultima tappa disegnata per loro. VOTO: 6,5

EMANUEL BUCHMANN: Alla partenza da Budapest divideva i gradi di capitano con Hindley, la strada ha premiato l’australiano. Riesce a portare a casa un settimo posto in classifica generale aiutando nello stesso tempo il capitano in alcune fasi cruciali della terza settimana. VOTO: 6,5

PAVEL SIVAKOV: Dopo il ritiro di Richie Porte diventa l’ultimo uomo della Ineos Grenadiers, cerca in tutti i modi di aiutare Carapaz nelle salite terribili della terza settimana. VOTO: 6,5

STEFANO OLDANI: Il giovane milanese della Alpecin-Fenix trova la prima vittoria da professionista nella tappa di Genova dove entra nella fuga giusta e batte Rota nello sprint finale. VOTO: 6,5

DAVIDE GABBURO: Il corridore originario di Bovolone è il migliore della Bardiani-CSF-Faizanè in questo Giro d’Italia, dove partecipa spesso e volentieri nelle fughe di giornata. Sfiora la vittoria a Napoli e il podio a Treviso. VOTO: 6,5

SIMON YATES: Un Giro d’Italia pieno di alti e bassi per il corridore del Team BikeExchange – Jayco. Trova subito la vittoria nella cronometro di Budapest, sgambetta bene sull’Etna per poi uscire di classifica sul Blockhaus dove paga il caldo e un fastidio al ginocchio. Il britannico non demorde andando a caccia di tappe nelle giornate seguenti e riuscendo a vincere un’altra frazione a Torino per poi abbandonare due giorni dopo. Lascia il Giro d’Italia con l’amaro in bocca, ha dimostrato una gran classe ma tanti cali di testa e fisici, un Giro d’Italia dove poteva essere un protagonista assoluto. VOTO: 6

MATTIA BAIS: Il corridore della Drone Hopper – Androni è il Re delle fughe del Giro d’Italia 2022. Tanta generosità per lui, peccato che non sia riuscito a portare a casa altri successi o piazzamenti d’onore. VOTO: 6

HUGH CARTHY: Il corridore britannico della EF Education-EasyPost tra alti e bassi riesce a entrare nella top ten della classifica generale. VOTO: 6

THYMEN ARENSMAN: Il ventiduenne passista-scalatore olandese del Team DSM è un peperino, partecipa spesso alle fughe di giornata non risparmiandosi mai. Raccoglie ottimi piazzamenti anche a cronometro. In futuro si toglierà sicuramente tante soddisfazioni. VOTO: 6

FILIPPO TAGLIANI: Il corridore della Drone Hopper – Androni è il vincitore della speciale classifica riservata ai traguardi volanti, tanta generosità per onorare al meglio il Giro d’Italia. VOTO: 6

MAURO SCHMID: Il giovane ciclista svizzero anima quasi tutte le tappe di questo Giro d’Italia. Corridore generoso e ambizioso che trova un bellissimo secondo posto al Santuario di Castelmonte. VOTO: 6

WOUT POELS: Ad inizio corsa prova a buttarsi in fuga alla ricerca di qualche vittoria di tappa, poi si mette a disposizione della squadra lavorando per i capitani Landa e Bilbao. VOTO: 6

DIEGO ROSA: Il corridore della Eolo-Kometa inizia bene il Giro d’Italia, dove rivive i fasti di qualche anno fa. Poi crolla nella terza settimana abbandonando anche la lotta alla Maglia Azzurra di leader degli scalatori. VOTO: 6

VINCENZO ALBANESE : Cerca il suo spazio negli arrivi in volata ma trova solo un terzo di tappa a Jesi. Appena può, perciò, decide di andare in fuga. VOTO: 6

ALEJANDRO VALVERDE: Il murciano della Movistar Team onora meglio che può la Corsa Rosa; le energie a quarantadue anni sono quelle che sono, però si avvicina sia alla vittoria di tappa, sia alla top ten. VOTO: 6

BAUKE MOLLEMA: L’esperto olandese non si risparmia cercando di vincere una tappa in tutti modi; ci va vicino ma trova sempre qualcuno più forte di lui. VOTO: 6

ANDREA VENDRAME: Il ciclista veneto della AG2R Citroën Team non riesce a ripetere l’affermazione dello scorso anno, nonostante entri cinque volte nella top ten di giornata. VOTO: 6

SIMONE CONSONNI: Il ventisettenne della Cofidis si gioca le sue chances in volata e in fuga, tanta determinazione e tanti piazzamenti. VOTO: 6

ANTONIO PEDRERO: Anima le corse con tanta generosità cogliendo piazzamenti rilevanti. VOTO: 6

ALESSANDRO TONELLI: Il lombardo della Bardiani-CSF-Faizanè con il terzo posto nella diciannovesima tappa raccoglie il suo miglior risultato di sempre in un Grande Giro. VOTO: 6

CALEB EWAN: L’australiano della Lotto Soudal non riesce a lasciare il segno in questo Giro d’Italia. Cadute e nervosismo non lo aiutano e non va oltre un secondo posto nella tappa di Scalea. VOTO: 5,5

EDOARDO AFFINI: Il mantovano non trova il colpo di pedale giusto a cronometro e prova così ad entrare in fuga nelle tappe in linea raccogliendo qualche buon piazzamento, poca cosa per il suo valore. VOTO: 5,5

FERNANDO GAVIRIA: Il velocista della UAE Team Emirates riesce a trovare sempre un imprevisto che non gli permette di dare il meglio di sé allo sprint, che sia un guasto meccanico o un avversario che gli chiude la strada. Il colombiano arriva poche volte a giocarsi le sue chances in volata e quando ci arriva trova un superbo Démare o il sorprendente Dainese ad anticiparlo. VOTO. 5,5

LORENZO FORTUNATO: Lo scorso anno al Giro d’Italia fu una sorpresa, quest’anno non riesce a ripetersi. Lontano dalla top ten generale e non incisivo in fuga. VOTO: 5,5

MAGNUS CORT: Il corridore danese prova più volte a vincere una tappa ma non trova mai lo spunto decisivo. Alla fine il miglior piazzamento è il terzo posto nella tappa con arrivo a Treviso. VOTO: 5,5

GIACOMO NIZZOLO: Il velocista della Israel-Premier Tech non riesce a impensierire i rivali negli arrivi in volata, troppo forti loro o non in condizione ottimale lui? VOTO: 5

ALESSANDRO DE MARCHI: Il “Rosso di Buja” non riesce a lasciare il segno in un’edizione del Grio d’Italia dove non lo si vede nemmeno andare in fuga come negli anni passati. VOTO: 5

LILIAN CALMEJANE: Una Corsa Rosa totalmente anonima per il corridore della Ag2r Citroen Team. VOTO: 5

SAM OOMEN: Dopo il ritiro di Tom Dumoulin ha carta bianca per attaccare e fare corsa per sè; purtroppo per lui e i suoi tifosi non lo si vede mai. VOTO: 5

EDWARD THEUNS: Il ciclista belga della Trek-Segafredo non ha mai vinto una tappa in un Grande Giro e non ci va vicino nemmeno questa volta. VOTO: 5

TOBIAS FOSS: Il corridore norvegese non lascia il segno, né nelle tappe in linea, né nelle due cronometro individuali nella quali corre con la maglia di campione nazionale a cronometro in carica. VOTO: 5

DAVIDE FORMOLO: Il corridore della UAE Team Emirates prova più volte ad entrare nel vivo della corsa, purtroppo non riesce a trovare mai il colpo di pedale giusto. VOTO: 5

DAVIDE VILLELLA: Un Giro d’Italia negativo per il lombardo della Cofidis, manda qualche segnale nella prima settimana dove raccoglie un buon quinto posto nella tappa di Potenza per poi sparire piano piano dalle scene. VOTO: 4,5

GUILLAUME MARTIN: Lo scalatore francese della Cofidis corre in modo garibaldino, sempre all’attacco. Il problema è che sbaglia sempre i tempi non riuscendo mai ad avvicinarsi al successo di tappa. Termina il Giro d’Italia lontano anche dalla top ten nella classifica generale. VOTO: 4,5

DIEGO ULISSI: I segnali erano buoni e incoraggianti dopo l’ottavo posto nel prologo di Budapest. Purtroppo da lì in poi sarà un crescendo di delusioni. Forza Diego, ritorna l’Ulissi che tutti amiamo. VOTO: 4,5

IVAN SOSA: Il colombiano della Movistar corre un Giro d’Italia nell’ombra più assoluta. Si perde subito per quanto riguarda la classifica generale e di vincere una tappa nemmeno se ne parla. Un gran passo indietro nella crescita di questo giovane ciclista. VOTO: 4

JOAO ALMEIDA : Sfortunato il portoghese della UAE Team Emirates che nel pieno della lotta per il podio è costretto ad abbandonare la competizione causa Covid-19. VOTO: S.V.

BARDET ROMAIN: Lascia il Giro d’Italia sul più bello proprio quando aveva trovato una gamba che non si vedeva da anni, peccato. VOTO: S.V.

TOM DUMOULIN: Resta tanto amaro in bocca per la piega che ha preso la sua carriera. VOTO: S.V.

Luigi Giglio

Commenta la notizia