BOUWMAN BIS AL GIRO. FUGA ANCORA PROTAGONISTA ED ENNESIMO NO CONTEST TRA I BIG

maggio 27, 2022
Categoria: News

Sull’arrivo in salita del Santuario di Castelmonte, dopo la temutissima scalata del Kolovrat in territorio sloveno, la fuga ha ancora la meglio in un Giro contraddistinto dalle azioni a lunga gittata. E’ Koen Bouwman (Team Jumbo Visma) a conquistare la seconda tappa del Giro 2022 mentre l’attendismo tra i big di classifica è sempre più accentuato con Richard Carapaz (Team INEOS) che resta in maglia rosa. Vediamo se le cose cambieranno domani nel tappone della ventesima tappa.

Forse chissà, questa tappa era stata disegnata per Primoz Roglic o per Tadel Pogacar…fatto sta che lo sconfinamento in Slovenia della diciannovesima tappa del Giro riserverà ai ciclisti una delle salite più dure dell’edizione 2022. I ciclisti inizieranno la scalata della salita di Kolovrat, GPM di prima categoria, al km 122; è lunga 10 km e 300 metri e presenta una pendenza media del 9.2%, con punte del 15%. Lo scollinamento segna il confine che riporterà la corsa rosa in Italia. Ma da Marano Lagunare al Santuario di Castelmonte ci saranno anche altri tre GPM tutti collocati in territorio italiano. Villanova Grotte e Passo di Tanamea saranno affrontati al km 70 ed al km 83. L’ultima salita verso il Santuario di Castelmonte coincide con la linea del traguardo ed è comunque da non sottovalutare visto la lunghezza di 7 km a quasi l’8% di pendenza media. Una tappa complessivamente lunga 178 km che potrebbe riservare sorprese nella classifica generale. Richard Carapaz (Team INEOS) e Jai Hindley (Team BORA Hansgrohe) sono separati da 3 secondi ed il rischio di marcarsi a vicenda è elevato; ecco perciò che qualche seconda linea può cercare la gloria ed attaccare i primi posti della classifica generale. Del resto, in questo Giro abbiamo avuto già gli esempi di gente come Guillaume Martin (Team Cofidis), Thymen Arensman (Team DSM) e Hugh Carthy. I primi km dopo la partenza da Marano Lagunare, completamente pianeggianti, favorivano le alte velocità e il gruppo era molto allungato con diversi ciclisti che provavano ad andare in fuga. Dopo una decina di km si formava in testa un drappello di dodici uomini composto da Andrea Vendrame (AG2R Citroen), Tobias Bayer (Team Alpecin Fenix), Alessandro Tonelli (Team Bardiani CSF), Magnus Cort Nielsen (Team EF Education EasyPost), Attila Valter e Clement Davy (Team Groupama FDJ), Fernando Gaviria (UAE Team Emirates), Edward Theuns (Team Trek Segafredo), Edoardo Affini e Koen Bouwman(Team Jumbo Visma) e Davide Ballerini e Mauro Schmid (Team Quick Step Alpha Vinyl). Gli attaccanti guadagnavano una ventina di secondi sul gruppo maglia rosa, in testa al quale tiravano gli uomini del Team DSM, per adesso esclusi dalla fuga. I fuggitivi insistevano nella loro azione e il gruppo maglia rosa rallentava progressivamente, dando infine l’assenso per la fuga. Gaviria si aggiudicava il primo traguardo intermedio di Buja posto al km 55.8. I fuggitivi iniziavano la salita di Villanova Grotte con quasi 10 minuti di vantaggio sul gruppo maglia rosa. Era a Bowman a scollinare per primo. L’olandese, che ormai ha praticamente ipotevato la maglia azzurra, scollinava per primo anche sul successivo GPM del Colle di Tanamea. La corsa entrava così in Slovenia e i fuggitivi iniziavano la scalata del Kolovrat con 9 minuti di vantaggio sul gruppo maglia rosa. La fuga iniziava a scomporsi a causa della difficile scalata, per lunghi tratti con pendenze in doppia cifra. Restavano in testa Bouwman, Tonelli, Attila e Schmid. Era ancora una volta Bouwman a scollinare in prima posizione. Uno scatenato Vendrame si buttava a capofitto in discesa e raggiungeva la testa della corsa. A 30 km dalla conclusione il quintetto di testa aveva oltre 1 minuto di vantaggio sul primo gruppo inseguitore ed oltre 7 minuti di vantaggio sul gruppo maglia rosa. Tonelli vinceva il secondo traguardo volante di Cividale del Friuli posto al km 168.4. I cinque di testa iniziavano l’ultima ascesa verso il Santuario di Castelmonte con oltre 8 minuti di vantaggio sul gruppo maglia rosa ridotto ad una ventina di unità. Nonostante qualche scattino di Bouwman e di Tonelli, i fuggitivi si giocavano la vittoria di tappa nella volata finale, approfittando anche degli ultimi 300 metri che spianavano. Un’insidiosa curva ad angolo retto a circa 150 metri dall’arrivo avvantaggiava Bouwman che vinceva davanti a Schmid e Tonelli. Valter e Vendrame chiudevano rispettivamente in quarta e quinta posizione, rispettivamente a 6 e 10 secondi da Bouwman. I primi tre della classifica generale, nonostante qualche timido attacco, arrivavano in parata con Richard Carapaz (Team INEOS) ottavo davanti a Jai Hindley (Team BORA Hansgrohe) e Mikel Landa (Team Bahrain Victorious) a quasi 4 minuti di ritardo da Bouwman. L’olandese ottiene la seconda vittoria del Giro 2022 e diventa di gran lunga il miglior ciclista della Jumbo Visma del Giro. In classifica generale resta ancora una volta tutto invariato nelle primissime posizioni con Carapaz davanti a Hindley e Landa. Domani è in programma la ventesima tappa da Belluno alla Marmolada di 168 km, il vero tappone alpino di questo Giro. Passo San Pellegrino, Passo Pordoi (Cima Coppi del Giro 2022 con i suoi 2239 metri d’altezza) e Passo Fedaia dicono tutto sulla durezza della tappa. Il Trentino quest’anno può decidere il vincitore del Giro 2022, a patto però che i big di classifica abbiano voglia di sfidarsi sul serio, senza aspettare l’ultima cronometro di Verona.

Giuseppe Scarfone

Koen Bouwman vince al Santuario di Castelmonte (foto: Sprint Cycling Agency)

Koen Bouwman vince al Santuario di Castelmonte (foto: Sprint Cycling Agency)

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