COVI INARRESTABILE: VINCE DI FORZA ED ORA E’ LEADER DELLA VUELTA A ANDALUCIA
Tra i diversi corridori italiani protagonisti di questi primo scorcio di 2022, quello che sta catturando maggiormente l’attenzione degli addetti ai lavori è sicuramente il piemontese Alessandro Covi. L’alfiere dell’UAE Team Emirates sta infatti attraversando un periodo di forma eccellente, probabile preludio di un salto di qualità il cui ‘prologo’ si era già consumato nel finale della passata stagione grazie a diversi ottimi piazzamenti (5° a San Sebastian, 3° al Giro di Sicilia). Il giovane talento di Borgomanero, già protagonista nel finale della prima tappa e vincitore della Vuelta a Murcia di sabato scorso, ha ottenuto oggi il suo secondo successo stagionale grazie ad un poderoso scatto nella rampa finale che conduceva i corridori ad Alcalá la Real al termine di una frazione breve ma infarcita di salitelle e strappi.
La seconda tappa della Vuelta a Andalucia, poco più di 150 km con partenza da Archidona ed arrivo ad Alcalá la Real, proponeva un tracciato ricco di saliscendi (ben 5 gpm) ed un arrivo posto in cima ad uno strappo di 3,4 km al 6,3% che diventava ancora più duro nel km finale (oltre 11% di pendenza media) tra l’altro caratterizzato da un ultimo tratto con il fondo in acciottolato. Una tappa che, dopo una prima frazione in cui i fuggitivi erano riusciti a sorprendere il gruppo, chiamava alla ribalta i grandi favoriti per la conquista della 68a edizione della ‘Ruta del Sol’. Tra questi mancava però Michael Woods (Israel Start-Up Nation), fermato da problemi intestinali.
La fuga di giornata è nata pochi km dopo il via ufficiale, grazie all’azione di un trio formato dal polacco Kamil Malecki (Lotto-Soudal) e dagli spagnoli Gotzon Martin (Euskaltel-Euskadi) e Raul Garcia Pierna (Equipo Kern Pharma). Il terzetto è stato rapidamente raggiunto da altri due spagnoli, Juan Pablo Sevilla (Eolo-Kometa) e Jon Barrenetxea (Caja Rural-Seguros RGA). I cinque battistrada stavolta sono stati tenuti a distanza di sicurezza dalla Sport Vlaanderen del leader Rune Herregodts, tant’è che il loro vantaggio non è andato oltre i 4 minuti. La corsa è proseguita a lungo con questo canovaccio, finchè negli ultimi 40 km in testa al gruppo sono apparse anche altre formazioni (Bora-Hansgrohe, Intermarchè-Wanty-Gobert e Team BikeExchange) con l’evidente intento di non lasciare scampo ai battistrada. Il primo fuggitivo a mollare la presa è stato Sevilla, ripreso poco prima dei -20; stesso destino per i 4 ex-compagni di fuga che sono stati raggiunti poco dopo, lungo le rampe del penultimo gpm di giornata (Puerto del Castillo, 5,7 km al 4,6%) proprio mentre Herregodts iniziava a palesare i primi segnali di difficoltà .
Il gruppo, ancora decisamente folto, si è così presentato ai piedi della salitella finale con gli uomini della INEOS Grenadiers a fare il ritmo. L’andatura imposta dai britannici è stata sin da subito elevatissima provocando la più classica delle selezioni da dietro. Tra i primi a farne le spese proprio la maglia gialla di Rune Herregodts. Una volta transitati sotto lo striscione dell’ultimo chilometro, il ritmo si è leggermente abbassato ed è così arrivato lo scatto di Wout Poels (Bahrain-Victorius), la cui azione è però durata molto poco. L’olandese si è infatti piantato subito ed è stato rapidamente ripreso da Alessandro Covi che, a stretto giro di posta, ha inferto uno scatto secco guadagnando una manciata di metri su un drappello alla cui testa s’era posto il vincitore uscente Miguel Angel Lopez (Astana Qazaqstan Team). Covi ha però conservato il risicatissimo vantaggio e anzi all’imbocco del tratto in acciottolato si è prodotto in una nuova accelerazione che gli ha consentito di vincere a braccia alzate con 2″ su Lopez e 4″ sull’altro colombiano Ivan Ramiro Sosa (Movistar Team) che ha regolato un gruppetto composto nell’ordine da Jack Haig (Bahrain-Victorius), Steff Cras (Lotto-Soudal), Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers), Dries Devenyns (Quick Step Alpha Vynil Team), il rientrante Domenico Pozzovivo (Intermarchè-Wanty-Gobert Materiaux), Simon Clarke (Israel Start-Up Nation) e Cristian Rodriguez (TotalEnergies).
Covi, che già ieri aveva guadagnato una manciata di secondi sul resto del gruppo, è ora in testa alla classifica generale che guida con 5″ sul basco Ander Okamika (Burgos-BH), bravo a non affondare nella frazione odierna, 8″ su Miguel Angel Lopez e 10″ su un gruppetto di corridori formato da Haig, Devenyns, Clarke, Sosa, Pozzovivo e i due Rodriguez.
Domani è in programma la terza tappa, da Lucena a Otura per un totale di 153.2 km. Si tratterà di un’altra frazione decisamente impegnativa: saranno infatti ben 8 gli strappi che i corridori dovranno affrontare, di cui 4 classificati com gpm. Il finale però sarà decisamente più facile rispetto a quello odierno, lasciando alle ruote veloci la possibilità di giocarsi le proprie carte.
Pierpaolo Gnisci

Il varesino Covi vince la seconda frazione del Giro dell'Andalusia (Getty Images)