SORPRESA IN ANDALUCIA, TAPPA E MAGLIA PER RUNE HERREGODTS

febbraio 16, 2022
Categoria: News

La 68sima edizione della Vuelta a Andalucia si è aperta con una tappa decisamente imprevedibile e dall’esito non scontato. Ad alzare le braccia al cielo sul traguardo di Iznájar è stato il giovane belga (classe 98) Rune Herregodts che ha battuto nettamente lo statunitense Stephen Bassett (Human Powered Health), il basco Ander Okamika (Burgos-BH) e altri 5 compagni di avventura al termine di una lunghissima fuga iniziata poco dopo il via della corsa. I fuggitivi di giornata sono riusciti a sorprendere il plotone, reo di aver fatto male i calcoli e d’aver sottovalutao gli otto coraggiosi avventurireri di giornata.

La Ruta del Sol, tornata all’ormai classica collocazione di metà febbraio, prevedeva una prima frazione, da Ubrique a Iznájar, lunga poco più di 200 km, infarcita di saliscendi e che culminava con uno strappo finale di 1200 metri al 7,2% di pendenza media.
Nonostante i vari forfait dovuti al covid (Nibali e Ulissi positivi, Valverde fermato da un contatto con un contagiato), la start list presentava come al solito tanti big, tra cui il vincitore uscente Miguel Angel Lopez (Astana Qazaqstan Team), l’altro colombiano Ivan Ramiro Sosa (Movistar Team), Simon Yates (Team BikeExchange), Mikel Landa e Damiano Caruso (Bahrain-Victorius) e molti altri ottimi pedalatori.

La lunga azione che ha caratterizzato l’intera tappa è partita dopo appena 3 km ed ha visto come protagonisti ben otto corridori: Stephen Bassett (Human Powered Health), Álvaro Cuadros (Caja Rural-Seguros RGA), Mark Christian (Eolo-Kometa), Lindsay De Vylder e Rune Herregodts (Sport Vlaanderen-Baloise), Xabier Isasa (Euskaltel-Euskadi), Ander Okamika (Burgos-BH) e Vojtech Repa (Kern Pharma). I fuggitivi hanno immediatamente guadagnato un margine ragguardevole che ha addirittura raggiunto i 14′40″ (massimo vantaggio) già al km 25. Il plotone si è risvegliato durante le fasi centrali della corsa, in particolar modo grazie al lavoro profuso da UAE Team Emirates ed Astana. L’azione prodotta dalle due squadre “asiatiche” ha fatto decrescere notevolmente il gap nei confronti dei battistrada che a 80 km dall’arrivo si aggirava ormai a “soli” 4 minuti. A quel punto sembrava ormai scontato il ricongiungimento ma evidententemente il gruppo non aveva fatto bene i conti ed è finito per sottovalutare la forza del drappello di testa. Sta di fatto che i distacco è tornato imprevedibilmente a crescere e ha toccato i 7 minuti ai -70.

Col passare dei km, è così diventato sempre più chiaro che quella fuga apparentemente innocua sarebbe arrivata sorprendentemente al traguardo. Quando intorno ai -20 l’esito positivo della fuga era sempre più probabile, è prevedibilmente venuto meno l’accordo tra i battistrada. Il primo attacco è così avvenuto in prossimità dell’ultimo gpm di giornata (l’Alto La Parrilla, la cui cima era posta ai -12) ad opera di Rune Herregodts (Sport Vlaanderen-Baloise). A farne le spese sono stati anzitutto Cuadros e Repa, mentre Christian e De Vylder sono riusciti a salvarsi dopo un inziale momento di difficoltà. A quel però i 6 superstiti hanno iniziato a guardarsi mentre il gruppo, dopo aver dormito per lunghi tratti, si era improvvisamente risvegliato recuperando nel giro di pochi chilomentri oltre 2 minuti, non abbastanza però per poter raggiungere i fuggitivi che si sono quindi garantiti un margine di sicurezza sufficiente per giocarsi la vittoria di tappa. Herregodts, dopo un timido attacco ai -7, ha nuovamente accelerato ai piedi dello strappo finale, seguito poco dopo dallo scatto del basco Okamika.

Le varie azioni non hanno avuto fortuna e si è così giunti alla volata finale, lanciata dall’americano Bassett. Herregodts ha però resistito, affiancando il corridore della Burgos per poi passarlo negli ultimi 50 metri. Il giovane talento fiammingo ha tagliato il traguardo con 2″ su Bassett e Okamika, 12″ su Isasa, 15″ sul compagno di squadra De Vylder e 18″ sul britannico Christian. 7° posto per Alessandro Covi (UAE Team Emirates) in grande forma e bravo ad anticipare sull’erta finale il resto del plotone, giunto a 37″ e regolato da Gonzalo Serrano (Movistar Team) davanti a Matteo Trentin (UAE Team Emirates) e Benoit Cosnefroy (Ag2r Citroen Team).
La classifica generale ricalca totalmente l’ordine d’arrivo della tappa vista l’assenza degli abbuoni.

Domani è in programma la 2a tappa, da Archidona ad Alcalà la Real, per un totale di appena 150.6 km. I corridori dovranno affrontare una lunga sequenza di salitelle (ben 6 i gran premi della montagna in programma) che culmineranno con uno strappo caratterizzato da un ultimo km al 11,5%. I favoriti per la generale questa volta dovranno farsi trovare pronti.

Pierpaolo Gnisci

La vittoria a sorpresa di Rune Herregodts nella prima tappa della corsa andalusa (Foto Bas Czerwinski/Getty Images)

La vittoria a sorpresa di Rune Herregodts nella prima tappa della corsa andalusa (Foto Bas Czerwinski/Getty Images)

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