DEGENKOLB, UNA VITTORIA IN “TRASFERTA”

settembre 11, 2010
Categoria: News

In una tappa tranquilla, col gruppo attento a non lasciare troppo margine ai non pericolosi attaccanti di giornata, va a segno per la seconda volta il tedesco Degenkolb, che ottiene un successo “fuori casa”. Lui abituato ad andare in goal nelle mischie affollate, stavolta si è imposto al termine di una fuga, dove è riuscito ancora una volta a far valere le sue doti di velocista nei confronti dei compagni d’avventura, nonostante avesse profuso tantissime energie nel finale, condotto dal tedesco a ritmo indiavolato una volta resosi conto che il gruppo inseguitore stava recuperando sempre più strada. Per la maglia gialla Eijssen una giornata quasi d’ordinaria amministrazione, dopo aver tentato d’evadere in mattinata ed in previsione delle decisive frazioni alpine.

Foto copertina: il successo di Degenkolb a Loriol-sur-Drôme (foto ASO/P.Perreve)

Il programma di massima della quinta tappa del Tour de l’Avenir prevedeva una giornata tranquilla, in attesa che i big si fronteggino nell’ultimo weekend di gara.
Così, mentre i “primi della classe” avevano la testa già all’arrivo in quota di Risoul e alla cronoscalata di domenica, i coraggiosi di giornata e quelli che hanno ancora qualche velleità nascosta trovano subito l’occasione per mettersi in mostra.
Reichenbach, Barbas, Garcia da Mateos Rubio e Hardy, seguiti da Mezgec, Pantano, Hardy, Keizer, la maglia gialla Eijssen – che forse teme le ultime insidiose frazioni alpine – e Talansky, si involano e vanno infruttosamente a cercare gloria e onori lungo i 153 km della Vals-les-Bains – Loriol-sur-Drôme. Pur con qualche brivido, invece, va meglio a Degenkolb, Oliveira, Herrada Lopez, Barbas, King e Tratnik.
Il brivido è stato causato ad un albero caduto per il maltempo sulla carreggiata e che ha costretto la giuria a neutralizzare i primi 91 kmdi, al termine dei quali i fuggitivi avevano un vantaggio di 1’20”.
Il secondo start lascia le cose com’erano; anzi, finisce per dare nuovo impulso ai fuggitivi, che si attestano il loro vantaggio su 1’45”, ragione per la quale in gruppo i belgi cominciano ad alzare le antenne e a prendere per mano il plotone, in modo da tenere sotto controllo l’entusiasmo delle scatenate avanguardie.
Al km 126 si unisce ai fuggitivi anche Argueles Rodrigues,uscito in caccia qualche chilometro prima.
Nel plotone il lavoro dei compagni di squadra della maglia gialla comincia ad avere successo e il gap si riduce così a soli 35”.
Il fiato degli inseguitori sul collo aumenta l’agonismo tra i fuggitivi, soprattutto per opera di uno scatenato Degenkolb, che non solo si incarica in prima persona di mantenere gli inseguitori a distanza di sicurezza, ma tira anche il collo ai compagni di fuga, costringendo Barbas e Argueles Rodrigues ad alzare bandiera bianca e annichilendo sul rettilineo finale i restanti compagni di fuga: la vittoria è sua, battuti in una volata Herrada Lopez e Oliveira, con King e Tratnik a seguire.
A 38” dallo scatenato arrivo di Degenkolb il gruppo è regolato da Matthews.
Il belga Eijssen, che ha dimostrato non solo di andare veloce in bicicletta, ma di saper anche gestire la squadra, si presenta quindi alla vigilia delle tappe decisive con le insegne di leader ancora indosso e lo stesso gruzzoletto di 17” sugli immediati inseguitori che avevano anche stamattina.
Sabato e Domenica sulle strade di Risou, si prevede grande battaglia.

Mario Prato

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