ROGLIC SHOW AI LAGHI DI COVADONGA. TAPPA E MAGLIA PER LO SLOVENO

settembre 1, 2021
Categoria: News

In una delle tappe più attese della Vuelta 2021, Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) scatta sulla seconda scalata della Collada Llomena insieme ad Egan Bernal (Team INEOS Grenadiers). La coppia va d’amore e d’accordo fino a 7 km dalla conclusione, quando nel tratto più difficile della salita verso i Laghi di Covadonga lo sloveno fa il vuoto involandosi verso la vittoria di tappa ed indossando, probabilmente ipotecandola, la maglia rossa.

La Vuelta 2021 offre oggi una tappa che può dare delle indicazioni precise su chi può davvero aspirare alla maglia rossa, a cinque tappe dal termine. I 186 km da Unquera ai Laghi di Covadonga iniziano con un facile GPM di terza categoria ma le difficoltà verranno più avanti con la doppia scalata della Collada Llomena di prima categoria e soprattutto con l’ascesa finale, un classico della Vuelta, la cui lunghezza supera i 12 km. Il tratto più duro è tra il quarto ed il settimo km, dove non si scende mai sotto il 10%. Se i big di classifica decidono di fare corsa dura, non vorremmo essere nei panni di Christian Eiking (Team Intermarchè Wanty Gobert), la cui maglia rossa oggi dovrebbe traballare non poco. Dopo la partenza da Unquera la corsa si animava immediatamente ed il primo attacco era portato da sei ciclisti: Cesare Benedetti (Team Bora Hansgrohe), Pelayo Sanchez (Team Burgos BH), Mauri Vansevenant (Team Deceuninck Quick Step), Dylan Sunderland (Team Qhubeka NextHash), Arnaud Demare ed Olivier Le Gac (Team Groupama FDJ). Il gruppo reagiva immediatamente ed annullava questo primo tentativo di fuga. Sull’Altu de Hortiguero, posto al kn 37.3, il gruppo transitava compatto ed il primo a scollinare era Jan Polanc (UAE Team Emirates). Il gruppo restava compatto e si attendeva ormai la prima scalata sulla Collada Llomena per vedere qualche movimento più deciso. E così sulle prime rampe della suddetta salita si staccava una ventina di ciclisti. In tutto erano in diciotto: Angel Madrazo (Team Burgos BH), Jay Vine (Team Alpecin Fenix), Jonathan Lastra, Julen Amezqueta e Jefferson Cepeda (Team Caja Rural), Jesus Herrada (Team Cofidis), Dylan Van Baarle (Team INEOS Grenadiers), Sylvain Moniquet (Team Lotto Soudal), Diego Camargo (Team EF Education Nippo), Mikel Bizkarra (Team Euskaltel Euskadi), Michael Matthews e Mikel Nieve (Team BikeExchange), Nico Denz (Team DSM), Fabio Aru e Sergio Henao (Team Qhubeka NextHash), Matteo Trentin e David de la Cruz (UAE Team Emirates). La presenza di De la Cruz, a poco più di 7 minuti di ritardo in classifica generale da Eiking, non faceva dilatare troppo il vantaggio della fuga, che si manteneva intorno ai 2 minuti. Alle spalle del drappello di testa alcuni ciclisti provavano a staccarsi a loro volta dal gruppo maglia rossa. Tra i più attivi era Mikel Landa (Team Bahrain Victorius) che raggiungeva la testa della corsa quando mancavano 2 km circa allo scollinamento insieme a Michael Storer (Team DSM). Era proprio l’australiano che scollinava in prima posizione ma il gruppo maglia rossa, soprattutto grazie ad una decisa accelerazione del Team INEOS, annullava la fuga prima della seconda scalata verso la Collada Llomena. Questa volta INEOS e Jumbo Visma mantenevano una velocità elevata che non permetteva a nessuno di scattare. Erano anzi proprio Primoz Roglic (Jumbo Visma) ed Egan Bernal (Team INEOS Grenadiers) ad aprire le danze degli attacchi a circa 5 km dallo scollinamento. Lo sloveno ed il colombiano erano seguiti da Miguel Angel Lopez (Team Movistar) a una decina di secondi di ritardo. Più dietro era segnalato il gruppo con gli altri big della generale, tra cui Enric Mas (Team Movistar), Jack Haig (Team Bahrain Victorious), Guillaume Martin (Team Cofidis) ed Adam Yates (Team INEOS Grenadiers). Chi invece aveva ormai irrimediabilmente perso contatto era la maglia rossa Christian Eiking, ad oltre 1 minuto e mezzo di ritardo dalla coppia al comando. Bernal scollinava in prima posizione. A 45 km dall’arrivo Roglic e Bernal avevano 1 minuto e 15 secondi di vantaggio su 14 ciclisti, i meglio piazzati in classifica generale oltre a Wout Poels (Team Bahrain Victorious), Ben Zwieoff (Team Bora Hansgrohe) e Clement Champoussin (Team AG2R Citroen). Bernal si aggiudicava il traguardo volante di Cangas de Onis posto al km 163.6 mentre Felix Grossschartner(Bora Hansgrohe), facente parte del gruppo inseguitore, era costretto a fermarsi a bordo strada dopo essere stato vittima di una scivolata in una curva verso destra. Roglic e Bernal iniziavano la salita finale verso i Laghi di Covadonga con 1 minuto e 30 secondi di vantaggio sul gruppo inseguitore tirato dagli uomini della Bahrain Victorious. A 10 km dalla conclusione la coppia di testa manteneva ancora quasi 1 minuto e mezzo di vantaggio mentre dal gruppo inseguitore si staccava Guillaume Martin (Team Cofidis). Roglic staccava Bernal a meno di 7 km dall’arrivo, nel tratto più duro della salita. Lo sloveno si involata nella pioggia e nella nebbia verso la vittoria di tappa e soprattutto verso la maglia rossa che a questo punto difficilmente gli sarebbe stata tolta nelle ultime tappe. Roglic tagliava il traguardo con 1 minuto e 35 di vantaggio sul compagno di squadra Seppe Kuss che regolava il gruppetto degli inseguitori davanti a Miguel Angel Lopez (Team Movistar). Chiudevano la top five Adam Yates (Team INEOS Grenadiers) in quarta posizione e Jack Haig (Team Bahrain Victorious) in quinta posizione. Roglic ritorna a vestire la maglia rossa con 2 minuti e 22 secondi di vantaggio su Mas e 3 minuti e 11 secondi di vantaggio su Lopez. Domani è in programma la diciottesima tappa, probabilmente la più dura della Vuelta 2021, da Salas all’Altu d’El Gamoniteiru. Dopo tre GPM, due di prima ed uno di seconda categoria, si affronta la salita finale, un vero ‘mostro’ lungo oltre 14 km al 9.6 di pendenza media con punte del 17%. Se oggi la Vuelta si è decisa al 70%, domani si deciderà al 99%, con Roglic che potrà sferrare l’attacco finale.

Giuseppe Scarfone

Primoz Roglic vince ai Laghi di Covadonga (foto: Bettini Photo)

Primoz Roglic vince ai Laghi di Covadonga (foto: Bettini Photo)

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